Municipio 7

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Pedonalizzazione via Marghera. De Corato (FdI): il commercio locale va tutelato non affondato

Il Municipio 7 ha recentemente chiesto uno studio di fattibilità al Comune di Milano per valutare la possibilità di rendere via Marghera parzialmente o totalmente pedonale. Una  proposta accolta con favore dall’Assessore alla Mobilità Arianna Censi, che in passato aveva già valutato una soluzione del genere. Via Marghera è però ricca di negozi, locali e ristoranti e questa possibilità preoccupa i commerciati, che temono di essere costretti a chiudere, come accaduto ai loro colleghi  che avevano attività in vie desertificate dalle pedonalizzazioni. A dar loro man forte il Senatore di Fratelli d’Italia Riccardo de Corato, che ha sottolineato “via Marghera attualmente percorribile dalle auto e anche una via strategica per il raggiungimento dell’importante piazza De Angeli” augurandosi “che non sia un’altra assurda idea dell’Assessore Censi che, già in Buenos Aires, ha completamente colpito e ammazzato il commercio locale, con la ideologica e pericolosa pista ciclabile e con l’eliminazione di tutti i parcheggi a disposizione per i clienti”. “Se così fosse – continua De Corato – ovvero via Marghera trasformata in pedonale o ciclopedonale, sarebbe un altro colpo duro da Palazzo Marino nei confronti dei commercianti milanesi in una delle vie dello shopping più frequentate, importanti ed esclusive della città, peraltro fuori dall’Area C, quindi alla portata di tutti senza costi per accedervi”. Il Senatore conclude infine sentenziando “Il commercio locale va tutelato non affondato”.

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Padalino (Noi Moderati). Aggressione al Parco delle Cave: serve un presidio fisico della Polizia Locale

“Ieri sera alle 20 un uomo che faceva jogging nel Parco delle Cave all’altezza di Via Quarti è stato aggredito da tre giovani armati, picchiato e rapinato” lo comunica in una nota Mariangela Padalino, capogruppo di Noi Moderati ain Consiglio Comunale. “È il secondo in meno di un mese – spiga la Padalino –  e l’ultimo di una lunga serie che dimostra come la situazione sicurezza sia così compromessa da rendere inutili anche le telecamere: i cittadini chiedono da anni, e il Comune dovrebbe concedere, un presidio fisso delle forze dell’ordine nei territori più sensibili della città e l’area del parco delle cave è uno di questi in quanto viene lambito da quartieri considerati a rischio come quello di Via Quarti che è noto a tutti non essere la Svizzera in ambito di sicurezza e degrado”. “Con il traffico causato dalle improvvide scelte di questa giunta di sinistra,– sottolinea la Padalino –  è matematicamente impossibile che le Forze dell’Ordine possano arrivare tempestivamente partendo dai pochi presidi tutt’ora in funzione. Ci vuole un controllo fisico e capillare del territorio per una prevenzione efficace del degrado e della delinquenza. Altrimenti – conclude – tutto quello che rimarrà della periferia della città è un far west in mano alle bande”.

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Centrodestra “quasi” d’accordo sulla ristrutturazione del Meazza

E’ stato presentato ieri a Palazzo Marino il progetto di riqualificazione dello stadio Meazza che prevede l’inserimento di un quarto anello destinato a ospitare ristoranti, bar e sale eventi e un nuovo edificio perimetrale dedicato  ad accoglienza, vendita merchandising e servizi vari. Un progetto che, secondo il Sindaco Sala, dovrebbe mettere Inter e Milan in condizione “di comunicare le loro decisioni sulla proposta del 2019” o se è loro intenzione rinunciare a utilizzare l’impianto di San Siro. L’iniziativa non è stata accolta in modo totalmente sfavorevole dagli esponenti del centrodestra milanese, che ne hanno però aspramente criticato la tempistica. Il “progetto presentato dal centrosinistra ci fa fare un salto indietro nel passato di diversi anni” commenta infatti Riccardo Truppo, Capogruppo di fratelli d’Italia in Consiglio Comunale, sottolineando “altro non è, che quanto noi di Fratelli d’Italia avevamo sempre detto, forse unici, e proposto, ovvero il fatto di valorizzare l’attuale struttura esistente senza abbatterla“. “A distanza di 8 anni…  sembra che in molti, anche i più insospettabili, si siano finalmente convinti della bontà di questa soluzione, della quale sono da sempre orgoglioso sostenitore” gli fa eco il collega Marco Bestetti, Consigliere regionale e comunale di Fratelli d’Italia, che da Presidente del Municipio 7 fu il primo a presentare pubblicamente il primo progetto di ammodernamento. Anche se dispiaciuto che siano passati tanti anni per essere ancora al punto di partenza, si dice  però ottimista e auspica che se il progetto vedrà la luce sia riservata la massima attenzione alla “realizzazione delle necessarie funzioni a supporto dello stadio, riservando grande attenzione al quartiere circostante e al minor impatto ambientale possibile degli interventi“. “Ho raccolto il guanto di sfida lanciato dal sindaco circa un anno fa, quando chiese a tutti i consiglieri di farsi avanti e proporre una soluzione per riqualificare lo stadio San Siro. Ed eccoci qua. Oggi abbiamo presentato uno studio realizzato da un pool di professionisti, capitanati dall’arch. Giulio Fenyves di Arco Associati“commenta soddisfatto Alessandro De Chirico, Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, uno dei principali fautori del progetto di ristrutturazione. “Siamo giunti a un documento che è la base di partenza per un nuovo dialogo con Milan e Inter, un progetto che si spera possa coniugare gli interessi di Milano e delle società di calcio” aggiunge l’azzurro, sottolineando “i milanesi non necessitano di un mausoleo da mantenere con le proprie tasse, ma hanno bisogno di sicurezza, di servizi, di più verde e di una riqualificazione delle aree in declino del quartiere” e annunciando di aver pronto un ordine del giorno che prevede le ipotesi avanzate da Sala e che potrà essere votato dall’aula consiliare di Palazzo Marino già in questi giorni. Non è dello stesso parere Samuele Piscina, segretario della Lega Milano e consigliere comunale secondo cui “Quanto proposto è un progetto incompleto e senza futuro che non risolve il problema della fuga di Milan e Inter dalla città”. “Da novembre l’aula attende la convocazione delle squadre” rimarca Piscina e ora “il Comune tira fuori un progetto solo ora quando la partita è già persa a tavolino”. Secondo il segretario leghista il Milan ha già deciso di realizzare uno stadio a San Donato “per evidenti questioni economiche derivanti dalle maggiori entrate che ne derivano” mentre l’Inter sembra oramai orientata verso il trasferimento a Rozzano. Piscina evidenzia inoltre alcune criticità, “il progetto, non condiviso con le squadre, sembra fine a se stesso e senza una logica viabilistica” inoltre “spariscono tutti i parcheggi di superficie e non vengono neanche progettati i parcheggi sotterranei” e ancora “non garantendo l’accesso attraverso un tunnel al di fuori dell’area stadio, come peraltro stavano studiando le squadre, non si riuscirà ad alleggerire la viabilità” tutte questioni che avrebbero un notevole impatto sul benessere dei residenti. Infine, dopo aver fatto anche presente che mancando  “la copertura totale con l’impianto di riscaldamento” non sarà possibile utilizzare lo stadio tutto l’anno, Piscina conclude invitando il Sindaco a “pensare a un progetto serio per il futuro del Meazza”.

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Milano, con il progetto “Su la Cler” arrivano da Comune e Camera di commercio servizi gratuiti e spazi commerciali a canone agevolato per le micro e piccole imprese di quartiere

Milano, con il progetto “Su la Cler” arrivano da Comune e  Camera di commercio  servizi gratuiti e spazi commerciali a canone agevolato per le micro e piccole imprese di quartiere. Ha preso il via ‘Su la Cler’ – in dialetto milanese “alza da serranda” – un progetto sperimentale nato dalla sinergia tra il Comune e la Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi con l’obiettivo di far incontrare domanda e offerta di spazi commerciali a canone agevolato per creare un impatto sociale positivo sul territorio: far nascere o crescere micro e piccole imprese locali, aumentare l’offerta commerciale dov’è insufficiente, creare lavoro in particolare per le persone residenti e rivitalizzare i quartieri salvaguardando la loro identità. ‘Su la Cler’ si rivolge quindi da un lato a negozi, botteghe, servizi di vicinato, che intendono avviare, spostare o ampliare la propria attività entro l’estate del 2023, dall’altro a proprietari di spazi commerciali al piano terra in quartieri periferici e semi periferici di Milano che intendano mettere a disposizione questi spazi a canoni inferiori alle media di mercato, in cambio di servizi gratuiti offerti dal progetto. Alla sperimentazione, che avrà una durata complessiva di 12 mesi, hanno già aderito Redo SGR società benefit, Cooperativa Abitare e Real Step che hanno messo a disposizione 22 spazi commerciali tra i 50 a 350 mq nei quartieri Ripamonti, Crescenzago, Niguarda, Merezzate e Varesina. Nel periodo tra aprile e ottobre 2023, con il progetto sperimentale ‘Su la Cler’, inoltre, verranno forniti una serie di servizi gratuiti per chi vuole aprire, consolidare o espandere una piccola attività imprenditoriale su strada: accelerazione d’impresa, accompagnamento all’individuazione dello spazio commerciale più idoneo, analisi della domanda del quartiere, animazione territoriale nei  luoghi interessati dalle nuove aperture e riqualificazione del personale da impiegare nel punto vendita. Per usufruire dei servizi gratuiti, le micro e piccole imprese interessate devono presentare la loro candidatura sul sito www.sulacler.it entro e non oltre il 30 Aprile 2023. Il progetto ‘Su la Cler’ è finanziato dal Fondo di Innovazione Sociale della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed è realizzato in collaborazione con Impact Hub S.r.l. e da altri operatori privati specializzati nel campo dell’innovazione e dei servizi alle imprese, selezionati attraverso un bando pubblico.

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Rete dei patrioti: “Illegalità e insicurezza: a Milano è la certezza”

Rete dei patrioti: “Illegalità e insicurezza: a Milano è la certezza”. Il Movimento Nazionale – La Rete dei Patrioti ha affisso uno striscione presso il Municipio 7 di Milano, che oggi ospita un convegno su “sicurezza e legalità” alla presenza di tutti i presidenti di Municipio. La verità è che illegalità e insicurezza sono ormai l’unica certezza di una Milano che viene abbandonata da un crescente numero di onesti cittadini che hanno reso un esempio la nostra città. Dalla Milano da bere, capitale del business, lastricata di piccole attività che l’hanno resa grande, siamo oggi di fronte a una Milano dove mobilità e parcheggi vengono sacrificati all’altare della sostenibilità delle piste ciclabili, di cui nessuno usufruisce, mentre sicurezza e solidarietà sociale sono stati sostituiti da degrado e frammentazione provocata da un’integrazione forzata e quindi impossibile. È il momento che la sinistra la smetta una volta per tutte di costruire una città salotto finta e snaturata e ascolti i cittadini che vogliono una Milano sicura, autentica, a misura d’uomo. Il Movimento Nazionale – La Rete dei Patrioti, con la sua presenza assidua sul territorio, si fa promotore di una lotta senza quartiere a questa sinistra fuori dal mondo e asserragliata nei salotti da cui non sente le istanze della città reale, delle periferie e dei cittadini per bene, che escono di casa tutte le mattine per portare a casa la pagnotta. Movimento Nazionale – La Rete dei Patrioti

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Piscina e Ferrero (LEGA): “ZTL San Siro aumenta traffico nelle aree limitrofe e non risolve problema”

Piscina e Ferrero (LEGA): “ZTL San Siro aumenta traffico nelle aree limitrofe e non risolve problema”. “È di oggi la notizia che dalla prossima primavera entrerà in funzione la ZTL nell’area di San Siro durante partite e concerti, senza che nessuno abbia trattato la questione in nessuna delle sedi consiliari comunali”, interviene Samuele Piscina, Consigliere comunale di Milano della Lega e candidato in Regione Lombardia, e Lucrezia Ferrero, consigliera di Municipio 7. “La ZTL non risolve sicuramente il problema del traffico, ma lo sposta semplicemente nei quartieri limitrofi dove si concentreranno le autovetture aumentando il traffico, e quindi l’inquinamento, e ingorghi per tutti coloro che non erano a conoscenza della necessità di prenotare il posto auto, trovandosi le telecamere, pronte a fare cassa, a bloccare l’accesso. Vorremmo poi capire come sarà normato l’accesso ai parcheggi privati e alle attività che operano nella zona e se i motoveicoli, che notoriamente non creano grandi problemi di traffico, potranno entrare nell’area”. “Insomma, la questione sta creando una grande confusione anche tra i residenti che non potranno più essere visitati da parenti e amici, non potranno più ricevere assistenza come nei casi degli anziani o avere la garanzia che la propria figlia possa essere riaccompagnata sotto casa durante gli eventi”, concludono i 2 esponenti leghisti. “Chiediamo al Comune di fare subito chiarezza attraverso un’apposita commissione consiliare e di ripensare al progetto che, così come sembra ideato, creerà solo e unicamente nuovi problemi ai milanesi e non solo”.

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