3 arresti

Stazione Centrale e Bastioni Porta Venezia: 98 controllati e 3 arresti

Martedì 19 e mercoledì 20 gennaio la Questura di Milano ha effettuato dei servizi sistematici di controllo del territorio nella zona della Stazione Centrale e presso i Bastioni di Porta Venezia: 98 le persone controllate, mentre 3 sono state arrestate, a vario titolo, per droga e furto. Martedì pomeriggio, in Piazza Duca D’Aosta e presso i Bastioni di Porta Venezia, i poliziotti del Commissariato di PS Garibaldi Venezia, con il supporto di altri agenti della Questura e del Reparto Mobile di Milano, e delle unità cinofile dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, hanno controllato 51 persone. Di queste 15 sono risultate con precedenti penali e 5 persone sono state accompagnate in Questura per accertare la loro identità e posizione sul territorio nazionale. Nello stesso contesto gli agenti del Commissariato hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio un cittadino gambiano di 22 anni trovato in possesso di hashish.  Un cittadino egiziano di 29 anni è stato inoltre segnalato alla Prefettura in quanto è stato trovato in possesso di cocaina per uso personale, mentre un cittadino marocchino 30enne è stato denunciato in quanto inottemperante all’Ordine del Questore di Milano di lasciare il territorio nazionale. Nel pomeriggio di mercoledì, invece, gli agenti del Commissariato di PS Garibaldi Venezia, con la collaborazione degli agenti del Reparto Mobile e della Questura, in Piazza Duca D’Aosta hanno controllato 47 persone, delle quali 31 risultate con precedenti penali dai controlli in banca dati. Gli agenti, durante il sistematico controllo, hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di droga un cittadino senegalese di 27 anni trovato in possesso di 6.37 gr di marijuana e 3.36 gr di hashish, mentre un cittadino tunisino di 37 anni è stato arrestato per furto aggravato.

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Via Pichi: 3 arresti per spaccio e occupazioni abusive

Da inizio anno, contrassegnato dall’incendio appiccato da un gruppo di occupanti abusivi, l’attività della Polizia di Stato, con i poliziotti del Commissariato Porta Ticinese e della Squadra Mobile, si è concentrata sulle vie Gola e limitrofe per ripristinare la legalità in una zona dove spesso sono state segnalate attività di spaccio di droga, occupazioni abusive di alloggi popolari e altri atti di illegalità: martedì scorso, due egiziani furono arrestati per spaccio mentre un mese fa gli agenti arrestarono due persone in un appartamento dotato di un impianto di videosorveglianza esterno e, lo scorso febbraio, trovarono anche una pistola a salve nascosta nelle cantine di via Pichi. Le indagini volte al contrasto del traffico di droga hanno portato gli agenti del Commissariato Porta Ticinese a individuare un’abitazione in via Gola 23 quale probabile punto di spaccio: ieri pomeriggio, verso le ore 17, poliziotti hanno bloccato un uomo, cittadino italiano di 42 anni, che, guardandosi attorno con circospezione, è uscito dall’appartamento. Dopo averlo fermato e controllato, i poliziotti lo hanno sanzionato amministrativamente, segnalandolo alla Prefettura quale assuntore di sostanze stupefacenti, perché trovato in possesso di un grammo e mezzo di marijuana. Gli agenti hanno quindi proceduto alla perquisizione dell’appartamento dal quale l’uomo era appena uscito: all’interno era presente un cittadino italiano di 30 anni che è stato raggiunto poco dopo dal suo coinquilino, un 22enne cittadino romeno. In casa sono stati rinvenuti e sequestrati 192 grammi di marijuana, 15 grammi di cocaina, 15,2 grammi di MDMA, 2,9 grammi di hashish, 80 euro contanti e 2 bilancini di precisione. I due coinquilini sono stati arrestati. Ieri mattina, invece, gli agenti del Commissariato Porta Ticinese sono intervenuti in via Borsi 10 dove era stata segnalata l’occupazione abusiva di un appartamento Aler. Nel corso del servizio, i poliziotti hanno controllato il cittadino che occupava l’abitazione, un 36enne palestinese, e, all’interno della casa, hanno rinvenuto 1 grammo di hashish, 2 grammi di shaboo, 800 euro in contanti, un bilancino ed altro materiale utile al confezionamento di droga. L’uomo è stato arrestato.

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Sequestri e cariche, un arresto e 3 denunce al derby

Presso lo Stadio Meazza di Milano, nel corso dei servizi di ordine pubblico disposti dalla Questura in occasione del derby Inter-Milan, nel primo pomeriggio di domenica, prima dell’inizio dell’incontro, in particolare durante il servizio di bonifica preventiva dell’impianto, effettuata con l’ausilio dell’unità cinofila antiesplosivo, sulle gradinate del secondo anello blu, riservato alla tifoseria organizzata milanista, funzionario e personale dipendente, hanno rinvenuto due borsoni al cui interno vi era materiale del quale è vietata l’introduzione nello stadio ed in particolare: nr. 1 flash lampeggiante di colore viola, nr. 4 scatole contenente ognuna 4 pezzi di fotoflash big, nr. 4 bombolette di vernice spray nera e rossa, nr. 15 torce, nr. 4 generatori di fumo, nr. 2 sfollagente telescopico in metallo, nr. 1 tirapugni e altro materiale, nonché nr. 5 striscioni non autorizzati riportanti le seguenti frasi: “PER CHI NON PUO’ USCIRE PER CHI NON PUO’ ENTRARE PER CHI A QUEST’ORA E’ IN QUESTURA A FIRMARE” – ”QUANTA FRETTA CON QUELLA BOMBOLETTA FIRMATO E.R.M.” – “LOLLO SALTA CON NOI” – “ZIONE TIENI DURO” – REGOLA NR. 3 POCHE CHIACCHIERE“. Il tutto è stato sequestrato a carico di ignoti. Sempre prima dell’inizio della partita, alle 19.30 nei pressi del “Baretto”, il personale dei reparti inquadrati della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri è stato oggetto di un fitto lancio di bottiglie ed altri oggetti contundenti, per cui si è resa necessaria una breve carica di alleggerimento. In questa occasione personale della Digos ha fermato e tratto in arresto per resistenza a Pubblico Ufficiale un tifoso interista di 28 anni di origini francesi. Inoltre verso le ore 20.00, in via Piccolomini, durante la fase di afflusso degli spettatori allo stadio, i poliziotti hanno fermato 3 italiani di 36, 23 e 21 anni intenti a scavalcare la recinzione dello stadio per accedervi senza biglietto. Gli stessi sono stati denunciati in stato di libertà e nei loro confronti è stato avviato procedimento amministrativo per irrogazione del provvedimento DASPO.  

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