5 milioni

Sequestrate 5 milioni di mascherine

Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Gdf di Milano ha sequestrato 5 milioni di mascherine e 2 milioni di dispositivi medici, tra saturimetri e termometri, stoccati in un deposito nei pressi della stazione Centrale. I locali erano nella disponibilità di una cinese indagata per frode in commercio e ricettazione. La donna nei giorni scorsi non è stata in grado di mostrare la documentazione che comprovava la legittima provenienza della merce, oltre che i certificati di conformità agli standard di sicurezza dei dpi. L’indagine è coordinata dal procuratore aggiunto di Milano Eugenio Fusco e dal pm Michela Bordieri.

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7,5 milioni per Parco delle Cave e Boscoincittà

Quasi 1,5 milioni di euro per le attività di manutenzione delle aree rurali all’interno del Parco delle Cave per il periodo compreso tra novembre 2020 e ottobre 2023 e circa 6 milioni di euro per la gestione, fino al 2029, di Boscoincittà e Cava Ongari Cerutti, situata all’interno del parco delle Cave. Sono i fondi stanziati dalla giunta per la gestione di due tra i polmoni verdi più estesi e caratteristici della città. “La cura e la crescita di queste due oasi naturalistiche dell’ovest città sarà fondamentale per la realizzazione del Grande Parco Metropolitano – dichiara l’assessore al Verde Pierfrancesco Maran-. Per questo vogliamo continuare ad assicurare standard qualitativi elevati, così come è stato in questi anni, affidando la gestione a soggetti altamente specializzati nella cura di aree forestali e del complesso sistema delle acque delle cave”. Il parco delle Cave, ricompreso all’interno del parco Agricolo Sud, con la sua estensione di oltre 100 ettari all’interno di un contesto densamente edificato tra Baggio, Quinto Romano e Quarto Cagnino, rappresenta una delle più importanti risorse a verde del territorio, elemento di connessione tra l’ex Piazza d’Armi e il sistema delle aree rurali dell’ovest città. La sua manutenzione è principalmente ripartita tra Miami Scarl nell’ambito del Global Service del Comune per quanto riguarda le aree a più intensa fruizione, associazioni sportive, culturali e ricreative già preesistenti alla formazione del parco per le aree occupate dalle proprie attività, il CFU “Boscoincittà” di Italia Nostra per quanto riguarda Cava Ongari Cerutti, e alcune aziende agricole storicamente presenti sul territorio promotrici di progetti di valenza ambientale per le aree produttive agricole. Grazie alla cura degli agricoltori, negli anni la coltivazione delle superfici all’interno del parco è stata progressivamente diversificata: ampie aree precedentemente mantenute a tappeto erboso sono state trasformate in campi a fienagione, prati fioriti, a frumento, erba medica, a beneficio della biodiversità e della ricchezza del paesaggio originario. Per questo, anche nei prossimi anni, le aree agricole attuali e quelle nuove che nasceranno, per un totale di 60 ettari, saranno affidate agli agricoltori selezionate dal Distretto Agricolo Milanese, così come avviene dal 2010. Il prossimo anno inoltre partiranno importanti lavori di riqualificazione del parco per un valore di 5 milioni di euro, nell’ambito del Piano Integrato di Intervento Calchi Taeggi che porteranno nuovi percorsi ciclopedonali, opere a verde, arredi e illuminazione pubblica. Parallelamente l’Amministrazione ha stanziato circa 6 milioni di euro fino al 2029 per la manutenzione e lo sviluppo delle aree verdi comunali di Cava Ongari-Cerutti, 23 ettari di verde e specchi d’acqua all’interno del Parco delle Cave, e di Boscoincittà, che con i suoi 128 ettari rappresenta il primo esempio in Italia di forestazione urbana riconosciuto anche a livello internazionale. I due polmoni verdi sono oggi gestiti da Italia Nostra che non solo si occupa degli aspetti manutentivi, ma anche delle attività complementari sociali, educative e formative e di coinvolgimento dei cittadini nello sviluppo e cura delle aree. L’Amministrazione dovrà ora indire un’istruttoria pubblica finalizzata all’individuazione del soggetto con cui stipulare un nuovo accordo di collaborazione per la conduzione, manutenzione e sviluppo delle aree verdi per i prossimi 9 anni. Il soggetto dovrà dimostrare di avere competenze tecniche e organizzative e produrre progettualità specifiche che perseguano tra le altre cose allo sviluppo della “Cintura Verde Ovest Milano” con il completamento delle connessioni con il Parco Agricolo Sud, al potenziamento della naturalità e biodiversità, allo sviluppo dell’agricoltura periurbana, al completamento dei percorsi ciclo-pedonali ed equestri e al completamento e sviluppo orti urbani e giardini tematici.

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Dal Comune 1,5 milioni di euro per gli arredi degli istituti scolastici

È partito oggi l’anno scolastico per le scuole primarie e secondarie milanesi. Il Comune ha supportato le 75 autonomie scolastiche presenti sul territorio sia nella ricerca di spazi adeguati alle nuove esigenze sia nella fornitura degli arredi necessari. Sono state investite risorse per oltre 1,5 milioni di euro per fornire arredi, attrezzature sportive e tende in oltre cento sedi scolastiche statali. Sono stati consegnati, ad esempio, circa mille nuovi banchi (di cui 200 nella scuola primaria di piazza Leonardo Da Vinci 2, 160 nella secondaria di I grado di via Martinengo). Inoltre, per favorire il più possibile l’attività didattica all’aperto e per consentire la copertura delle aree di ingresso sono stati messi a disposizione numerosi gazebo, per esempio nella scuola primaria e nella secondaria di I grado di via Zuara, nella primaria di via Wolf e nella primaria di via Brunacci 2, senza dimenticare le scuole di nuova apertura, come quella di via Pisa per la quale sono stati investiti oltre 260.000 euro per l’acquisto di tutti gli arredi necessari all’accoglienza e alla permanenza dei nuovi studenti. Il Comune ha infine, durante l’estate, ripensato i servizi di pre e post scuola di solito offerti in oltre 130 plessi scolastici statali. Dal prossimo 2 ottobre saranno aperte le iscrizioni per il post scuola che verrà attivato dal 26 ottobre tra le 16 e le 18 in tutti gli istituti che potranno mettere a disposizione spazi adeguati a garantire il distanziamento sociale. In attesa della partenza del servizio, l’Amministrazione ha deciso di mettere a disposizione dei dirigenti scolastici il personale educativo delle cooperative che si occupano del pre e post scuola per coadiuvare l’assistenza all’ingresso nella fase dell’avvio delle attività. Già diversi presidi si sono avvalsi di questa possibilità, per esempio negli istituti Arcadia, Baroni, Feraboli, Polesine, Scialoia, Palmieri, San Giacomo, Matteucci e Stoppani. Per quanto riguarda il pre scuola sono in corso valutazioni organizzative con particolare riferimento agli aspetti sanitari. Attraverso Milano Ristorazione verrà garantito il servizio di refezione che – sulla base delle decisioni delle diverse autonomie scolastiche – partirà, in circa metà delle 221 scuole in cui è normalmente attivo, nella settimana che inizia il 21 settembre. Nel 16% dei casi la mensa sarà invece disponibile in questa settimana, nel 32% dei casi nella settimana che inizia con il 28 settembre e solo in un numero minore di casi inizierà più avanti. Per rispettare le esigenze del distanziamento Milano Ristorazione ha effettuato sopralluoghi in ogni scuola, studiando per ognuna una soluzione ad hoc. Nel 67% dei casi gli studenti potranno mangiare in refettorio su turni, nel 26% dei casi si adotterà una soluzione mista con parte degli alunni che consumeranno il pasto in mensa e parte in classe. Nel 7% dei casi, quando il refettorio è stato adibito ad aula per la didattica, gli studenti mangeranno in classe. Per quanto riguarda l’assistenza educativa ai bambini e alle bambine con disabilità, gli istituti hanno ricevuto tutte le informazioni necessarie per far partire il servizio, finanziato con fondi comunali, già dal primo giorno. Il trasporto scolastico, nonostante le criticità dovute allo scaglionamento degli ingressi e delle uscite e agli orari ancora provvisori, è partito oggi per gli studenti con disabilità, mentre partirà il 24 settembre per tutti gli altri studenti.

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Dal Comune 2,5 milioni per sostenere il sistema educativo privato

Il Comune di Milano mette a disposizione risorse fino a 2,5 milioni di euro, provenienti dal Fondo di Mutuo Soccorso, per sostenere il sistema educativo integrato che ha subìto importanti perdite economiche a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al diffondersi del Coronavirus. Le linee di indirizzo per l’erogazione di questi fondi sono state approvate dalla Giunta. I contributi saranno dedicati ai gestori privati di Centri Prima Infanzia, Micronidi, Nidi d’Infanzia, Nidi Famiglia, in possesso di regolare CPE (comunicazione preventiva di esercizio) o autorizzazione al funzionamento e alle Scuole dell’Infanzia paritarie private in possesso del relativo riconoscimento ministeriale. “Siamo consapevoli – dichiara l’assessora all’Educazione Laura Galimberti – delle difficoltà in cui si stanno muovendo i gestori privati dei servizi alla prima infanzia, anche perché il sostegno alle opportunità per i più piccoli è spesso mancato in questa fase da parte delle istituzioni nazionali e regionali. Di fronte a questa situazione, abbiamo scelto di non rimanere inerti e siamo i primi a intervenire allocando risorse perché le realtà di questa rete, patrimonio inestimabile della città, possano continuare a operare garantendo un’offerta complementare rispetto a quella pubblica. Si tratta di un contributo che arriva, nel momento del bisogno, dalla generosità dei milanesi che, anche se in sofferenza, continuano a essere solidali. A loro va il nostro grazie”. Le risorse, erogate attraverso la partecipazione a un avviso che verrà pubblicato a breve, andranno a sostenere le spese di mantenimento delle sedi destinate a questo tipo di servizi e a parziale copertura dei danni economici subiti da chi, in seguito alla sospensione dell’attività durante la fase del lockdown, ha concesso alle famiglie una riduzione o un esonero dalle rette dei bambini frequentanti per i mesi in cui non è stato possibile usufruire del servizio. Sulla base della disponibilità finanziaria, verrà riconosciuto un contributo massimo di 300 euro a bambino a tutti i gestori di servizi e attività dedicate ai bambini di età compresa tra 0 e 3 anni, in possesso di una CPE. Ad esempio, un nido con 30 utenti potrà ricevere un contributo di 9mila euro; mentre per le scuole dell’Infanzia paritarie il contributo massimo sarà di 50 euro per ogni bambino frequentante alla data del lockdown.  

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