‘80%

Oltre 80 patti di collaborazione in tre anni

Cura e rigenerazione urbana, piazze aperte, pulizia da atti vandalici e graffiti, giardini condivisi, attività sociali, valorizzazione dei dati aperti e assistenza spirituale: sono 86 – tra quelli firmati (50), in lavorazione (18) e sospesi (18) – i Patti di collaborazione tra il Comune e i cittadini attivi che hanno permesso di sviluppare progetti e condividere responsabilità nella cura e nell’amministrazione condivisa dei Beni comuni in tutti i quartieri di Milano. Buone pratiche, rese possibili dalla sinergia tra i vari assessorati coinvolti nei Patti con le realtà presenti sul territorio e i sostenitori che vanno avanti da quando, nel 2018, l’Amministrazione comunale ha stilato le linee guida per la sperimentazione poi approdate, un anno dopo, nel “Regolamento sulla disciplina della partecipazione dei cittadini attivi alla cura, alla gestione condivisa e alla rigenerazione dei Beni comuni urbani”. Ne parlerà questa sera alle 19:30 al Lido Milano l’assessore alla Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open data, Lorenzo Lipparini, all’inaugurazione della Rassegna sui beni comuni “La città che collabora”, nell’ambito del palinsesto Lido Milano Live 2021 della Bella estate. “A tre anni dall’introduzione dei Patti di collaborazione tra Comune e cittadini attivi – afferma l’assessore Lipparini – possiamo fare un bilancio molto positivo della diffusione di questo strumento di amministrazione condivisa, che non ha visto un rallentamento durante la pandemia ma che anzi si è diffuso sempre più in tutta la città con attività molto diversificate. La rassegna che inauguriamo oggi vuole presentare le storie e i volti dei tanti cittadini impegnati nel miglioramento dei propri quartieri e fare incontrare realtà spesso distanti ma unite da una visione comune di impegno e attivismo civico”. Il programma degli incontri si svilupperà nel corso di tutto il mese di luglio ed è disponibile all’indirizzo https://www.lidomilanolive.it/patti-di-collaborazione.

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L’occupazione dei mezzi pubblici passa all’80%

Con il passaggio alla zona bianca, anche la Lombardia si è adeguata alla normativa nazionale che prevede l’innalzamento del limite dei posti occupabili sui mezzi pubblici. A bordo di treni, autobus, tram e metropolitane quindi, dal limite del 50% si passa a quello dell’80%. A dare l’ok ai gestori del servizio è stata una nota inviata ieri alle Agenzie di Trasporto Pubblico e ai Comuni dall’assessore lombardo alle Infrastrutture e Trasporti, Claudia Maria Terzi. La nota dell’assessore Terzi fa riferimento alla lettura data lo scorso 17 giugno dalla Conferenza delle Regioni della Legge 29/2021 e del decreto legge 65/2021, interpretazione condivisa anche con il Gruppo Prevenzione della Commissione Salute e con i ministeri competenti, che col passaggio da zona gialla a zona bianca, cade il limite di riempimento dei mezzi al 50%, anche se, per il momento, non si torna alla capienza completa. In zona bianca si applica invece un’altra norma (l’articolo 54 dello stesso Dpcm), che alza la soglia di occupazione fino all’80% dei posti disponibili in base alla carta di circolazione dei mezzi, con particolare riguardo ad una maggior riduzione dei posti in piedi rispetto a quelli seduti. Ci vorrà comunque qualche giorno perché le aziende di trasporto, come la milanese Atm, si adeguino. Occorre infatti sistemare la segnaletica, rimodulare il servizio e fornire le informazioni ai viaggiatori. ANSA

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Al via le vaccinazioni per over 80

Al via le vaccinazioni per over 80. Oggi è il primo vero giorno di vaccinazioni per gli over 80, cioè quella fascia di popolazione indicata come prioritaria subito dopo gli operatori sanitari. E a vedere dalle prime ore del mattino la risposta della popolazione è stata molto positiva: a dozzine si sono presentati nei punti individuati per le vaccinazioni, alcuni sono arrivati anche con un’ora di anticipo per la paura di ritardare, ma la macchina sta funzionando. Gli anziani arrivano e vengono chiamati a seconda dell’orario di prenotazione, in ordine di età. Pochi minuti prima compilano un modulo che viene distribuito sul posto, poi vengono sottoposti a una breve visita con un dottore che sceglie se sottoporre o meno i paziente al vaccino a seconda della sua situazione sanitaria, poi arriva l’iniezione e una breve pausa di 15 minuti per vedere se emergono reazioni avverse immediate. Una mezz’ora in tutto e gli anziani possono tornare a casa ragionevolmente più tranquilli di prima. Ecco la lista di tutti i punti di vaccinazione indicati dall’Asst Milano metropolitana: DESCRIZIONE ASST/IRCCS Indirizzo (via) COMUNE ASST DI LODI VIALE MARCONI 1 CODOGNO ASST DI LODI VIALE SAVOIA,1 LODI ASST FATEBENEFRATELLI SACCO VIA G.B. GRASSI N. 74 MILANO ASST FATEBENEFRATELLI SACCO PIAZZA PRINCIPESSA CLOTILDE, 3 MILANO ASST GRANDE OSPEDALE METROPOLITANO NIGUARDA Via Ippocrate, 45 MILANO ASST NORD MILANO VIALE MATTEOTTI 83 SESTO SAN GIOVANNI ASST OVEST MILANESE VIA PAPA GIOVANNI PAOLO II LEGNANO ASST OVEST MILANESE VIA AL DONATORE DI SANGUE   N.50 MAGENTA ASST RHODENSE VIA SETTEMBRINI, 1 PASSIRANA DI RHO ASST SANTI PAOLO E CARLO Via Simone Saint Bon, 7 MILANO ASST SPEC.ORT.TRAUMATOLOGICO G.PINI/CTO PIAZZA A. CARDINAL FERRARI, 1 MILANO FOND.IRCCS IST.NAZ.NEUROLOGICO C.BESTA-M VIA CELORIA 11 MILANO PIO ALBERGO TRIVULZIO Viale Bezzi 10 MILANO ASST MELEGNANO E DELLA MARTESANA Via Gavazzi 100 MELZO ASST MELEGNANO E DELLA MARTESANA PIAZZA GORIZIA, 1 TREZZO SULL’ADDA ASST MELEGNANO E DELLA MARTESANA VIA MATTEOTTI 32/34 BINASCO

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L’80% degli scomparsi in Lombardia sono stranieri

“Gli stranieri che arrivano sul nostro territorio, specialmente i minori, più che ad integrarsi pensano a far perdere le loro tracce. Questo è quanto emerge dalla 22esima relazione del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse“. Lo afferma l’Assessore regionale alla sicurezza Riccardo De Corato, in merito alla 22esima relazione del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse presentata oggi a Montecitorio. “Dal 1974 al 2019, in Lombardia, su 6.293 persone scomparse, 5.034, ovvero l’80%, sono straniere e con questi numeri, la nostra regione, si posiziona al terzo posto. Come riportato nella relazione del Commissariato straordinario, il 94% dei minori da rintracciare nel nostro Paese è straniero e questo fenomeno ‘è collegato – riporta la nota – all’aumento degli arrivi di migranti sulle nostre coste dal 2014 in poi’. Questa ricerca rappresenta comunque un quadro drammatico per tutte quelle famiglie, alle quali Regione è vicina, che in questi anni sono alla ricerca di un proprio caro. Per questo – conclude De Corato – il mio ringraziamento va alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minori e a tutte forze dell’ordine che s’impegnano quotidianamente nella ricerca delle persone delle quali non si ha più traccia, in particolare i minori”.  

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