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Fabrizio Corona aggredito nel boschetto della droga

Fabrizio Corona è stato aggredito nel boschetto della droga di Rogoredo dove, ha spiegato lui stesso su Instagram, si era recato per fare un servizio sullo spaccio di droga. L’aggressione, secondo quanto ha raccontato, sarebbe stata perpetrata da parte di un gruppo di spacciatori che, avendolo riconosciuto, hanno raggiunto lui e la sua troupe e li hanno picchiati e derubati. “Siamo stati pestati con le mani e con i bastoni – ha riferitouno dei collaboratori del fotografo, Luca Cerchioni -. Siamo stati derubati. Corona non ha più i documenti e il cellulare, io non ho più i documenti”. Nella tarda serata, Corona ha pubblicato sui social un messaggio con una foto che lo ritrae soccorso in ambulanza. “Stasera mi sono recato al Bosco di Rogoredo, patria nazionale dello spaccio italiano – scrive -, dove anche la polizia si rifiuta di entrare. Mentre le uniche inchieste realizzate sono state fatte di giorno da giornalisti accompagnati da polizia di scorta a circondare la zona, Io mi sono recato lì solo con un operatore e un fonico per raccontare il parallelismo della mia tossicodipendenza e quella che colpisce l’Italia e la povera gente che vede uno stato inerme e una polizia disinteressata. Tutto questo solo per raccontare in maniera oggettiva, come ho sempre fatto, la realtà. Ora, in questo momento ringrazio Dio per aver protetto mio figlio Carlos Maria“.

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Agente aggredito da occupanti abusivi in un caseggiato Aler

E’ successo giovedì in via Ovada, dove l’Agente aggredito risiede in un alloggio popolare di un caseggiato Aler. Secondo quanto riferito,nell’agosto scorso,  l’appartamento a finco di quello dove abita il poliziotto ventottenne è stato occupato abusivamente da una famiglia di rom dopo che era rimasto sfitto in seguito al decesso dell’anziano che vi abitava. Da allora il giovane ha più volte segnalato ad Aler i disagi causati dagli abusivi: rumori molesti, continuo via vai di persone estranee, porte d’ingresso lasciate sempre aperte, soprusi nei confronti degli altri inquilini e l’allacciamento abusivo all’impianto elettrico del palazzo, senza però ottenere risposta né interventi da parte dell’istituto che gestisce le case popolari. Giovedì sera, mentre nell’appartamento occupato abusivamente era in corso una festa che arrecava disturbo al vicinato, l’Agente ha incontrato alcuni degli occupanti sul pianerottolo e ha chiesto loro di abbassare il volume, ma nonostante una donna si fosse detta disponibile ad assecondare la sua richiesta, dall’appartamento sono usciti alcuni uomini ubriachi che lo hanno aggredito colpendolo con pugni e sputi. Visto l’impossibilità di affrontarli da solo il poliziotto si è rifugiato in casa e ha chiamato rinforzi. In poco tempo sul posto sono arrivati i Carabinieri e un’ambulanza del 118, ma gli aggressori si erano già dati alla fuga, mentre la vittima è stata accompagnata all’ospedale San Paolo in codice verde da dove è stato dimesso con5 giorni di prognosi. A quanto risulta, nel caseggiato ci sarebbero altre tre occupazioni per le quali da tempo i residenti chiedono si intervenga per ripristinare la legalità e con essa la loro tranquillità.

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