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Dire “stop al digital divide” si può, la sinergia tra pubblico e privato spinge verso l’innovazione

Dire “stop al digital divide” si può, la sinergia tra pubblico e privato spinge verso l’innovazione * di Allegra Civai La Fondazione AIDR propone un avviso pubblico per provare a fare rete e sensibilizzare i cittadini sull’importanza della preparazione digitale Collaborare sembra essere la parola d’ordine, la svolta per recuperare definitivamente il divario digitale presente nelle telecomunicazioni. Un divario generazionale tra giovani pronti ad abbracciare le nuove tendenze, fatte di social e intelligenza artificiale, e anziani invece disorientati da un mondo che ancora non gli appartiene. Ma non solo, anche un gap culturale dato dalle diverse competenze della popolazione. A tal proposito il 9 febbraio, alla presenza del Ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, e il 9 maggio, alla presenza del Ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, presso lo spazio “Esperienza Europa – David Sassoli”, si è siglato l’accordo di collaborazione tra Fondazione AIDR (Assocazione Italian Digital Revolution), Parlamento e Commissione Ue, per la realizzazione del programma dell’Anno europeo delle competenze. L’obiettivo? Proporre un avviso pubblico per provare a fare rete tra pubblico e privato per sensibilizzare studenti, dipendenti pubblici e privati o semplici cittadini sull’importanza della preparazione digitale. Su questo tema è intervenuto anche Roberto Basso, Direttore External Affairs and Sustainability di WindTre, che al Forum PA, il più grande evento nazionale sulla modernizzazione della pubblica amministrazione, ha affermato di contrastare il digital divide con programmi di educazione a doc per anziani e neo-connessi. Un lavoro a due mani tra pubblico e privato, che lo scorso anno ha visto WindTre portare competenze digitali anche nei comuni più piccoli, con corsi di formazione rivolti alla popolazione, alle amministrazioni e alle piccole imprese. Tra il 2022 e l’inizio di quest’anno sono 85 i comuni che hanno sottoscritto il protocollo d’intesa Borghi Connessi e una decina le città con le quali si cerca di realizzare la trasformazione urbana digitale in ottica Smart City. Inoltre, WindTRE ha puntato sul trasformare i propri negozi in dei veri e propri punti di assistenza, contatto e formazione per le persone. Il focus non è solo sul digital divide, ma anche sull’innovazione. Stefania Matrone, Direttrice Transformation & Development Office di WindTre ha spiegato che l’obiettivo dell’azienda è quello di modernizzare, usando i 18 miliardi di dati che transitano sulla loro rete mobile ogni giorno, in modo da poter aiutare le amministrazioni comunali e le aziende che vogliono innovare secondo un approccio data-driven, usando quindi i dati per prendere le decisioni. E chi sa se questa volta sarà la volta buona per un digitale paritario e utile per tutti.

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“Governare l’incertezza”, presentazione libro De Giorgi-Lupo il 29 maggio a Roma

“Governare l’incertezza”, presentazione libro De Giorgi-Lupo il 29 maggio a Roma. Evento organizzato dalla Fondazione AIDR, Italian Digital Revolution, in collaborazione con gli Uffici del Parlamento e della Commissione europea. Lunedi 29 maggio, alle ore 17.30, presso gli spazi innovativi di Esperienza Europa – Davi Sassoli, si terrà la presentazione del libro ‘Governare l’incertezza’, edito da Franco Angeli. L’evento è organizzato dalla Fondazione AIDR, Italian Digital Revolution, in collaborazione con gli Uffici del Parlamento e della Commissione europea. Dopo le presentazioni del prof. Giovanni Orsina, politologo e direttore della School of Government della Università Luiss, del cons. Antonio Naddeo, Presidente Aran, e della sociologa dott.ssa Maria Frega, che interloquiranno con l’autore cons. Marco De Giorgi, seguirà un ampio dibattito fra parlamentari di maggioranza ed opposizione sul rapporto fra pubblico e privato e su come ripensare i tradizionali modelli di intervento per riagganciare la ripresa economica. Dopo la terribile esperienza del Covid e l’inizio della guerra in Ucraina, ci stiamo abituando a vivere fra crisi sempre più ricorrenti e imprevedibili, che mettono a dura prova la capacità di assorbimento e di adattamento del nostro sistema, in un contesto che Bauman, filosofo e sociologo polacco, aveva già descritto come la ‘società dell’incertezza’. Queste le riflessioni da cui parte il libro di Marco De Giorgi e Aurelio Lupo che spiegano come l’unica strada percorribile oggi sia quella della innovazione sociale che si basa sulla costruzione di nuove relazioni e sulla misurazione e valutazione degli impatti come paradigma dello sviluppo. I percorsi di innovazione indicati nello studio consentono di attivare, attraverso un sistema di incentivi collegato alla verifica del raggiungimento dei risultati (PBR pay by result), nuovi modelli di partenariati pubblico- privato che favoriscono il convoglio di investimenti privati verso importanti ambiti sociali, senza per questo delegare l’esercizio delle funzioni pubbliche. Alcune applicazioni pratiche del modello dell’innovazione sociale, che esce finalmente dalle aule universitarie per diventare un driver delle politiche pubbliche, sono rappresentate dalla cd. finanza di impatto che consente di conciliare impatto sociale e profitto, superando la classica dicotomia fra profit e non profit, fra pubblico e privato. Nel libro sono rappresentati, quindi, i primi risultati della sperimentazione condotta in tal senso dal FIS – Fondo per l’innovazione sociale – istituito dal Governo nel 2018, che ha finanziato diciotto progetti di grandi Comuni, fra cui Roma, Milano, Bari, per l’applicazione sperimentale di questi nuovi modelli di PPP – partenariati pubblico privati che vedono la presenza anche di investitori privati, come banche e fondazioni. Come ha già dimostrato la positiva esperienza di Torino social impact e Tiresia, entrambe fiorite in un ecosistema fertile all’innovazione, come quello piemontese, richiamato da Mario Calderini (Politecnico di Milano) nella sua introduzione al libro, lo stato dell’arte della finanza di impatto in Italia vede una buona offerta di risorse private finalizzate alla produzione di impatti sociali; manca però un’adeguata domanda di innovazione sociale a causa degli scarsi investimenti nelle infrastrutture sociali, di una pubblica amministrazione poco propensa al rischio, di un terzo settore poco investment ready e di una cultura debole della valutazione. Il libro propone, quindi, ad imprese, associazioni, enti pubblici ed esperti un nuovo modello di economia degli impatti come via d’uscita dalla crisi, che coinvolga non solo il terzo settore o la pubblica amministrazione, ma tutti gli attori del sistema economico e sociale che possono convergere su valori comuni grazie a quella che gli autori chiamano la “capacità trasformativa” dell’innovazione sociale.

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Competenze digitali. I risultati del progetto ReEduco

Competenze digitali. I risultati del progetto ReEduco. RE-EDUCO (Rethinking EDUcation COmpetencies. Expertise, best practices and teaching in Digital Era) è un progetto cofinanziato dal programma Erasmus+ – KA2 – che rientra nelle Partnership strategiche del campo dell’Educazione (progetto n. 2020-1-IT02-KA201-079433). Considerato il drammatico disallineamento fra domanda e offerta di lavoro, la crescente percentuale di giovani NEET (Not in Education, Employment or Training), e la complessità dei percorsi di transizione, l’idea alla base del progetto è stata quella di creare spazi e opportunità per la sperimentazione e la collaborazione virtuosa tra studenti e docenti, con l’intento di promuovere la creazione di una filiera educativa intesa come macrosistema integrato: istruzione-formazione-orientamento universitario e transizioni lavorative. Il progetto ha coinvolto partner di diversi paesi: il centro di ricerca Digital Technologies Education & Society dell’Università degli Studi Link, l’AIDR (Italia), la Hellenic Open University (Grecia), Insomnia, Acceleratore e Incubatore di impresa (Spagna), la Cyprus Computer Society (Cipro), e Omnia, l’Autorità congiunta di Educazione nella regione di Espoo (Finlandia). Il progetto RE-EDUCO è stato sviluppato attraverso la realizzazione dei seguenti Intellectual Outputs (IOs) e di una azione trasversale di staff training. IO1 – Analisi dei bisogni: cittadinanza attiva per una società digitale. L’IO1, realizzato sotto la responsabilità del centro di ricerca DITES, e con la stretta e virtuosa collaborazione con il partner italiano AIDR, ha previsto una attenta ricognizione del framework europeo sul tema indagato per poi dare avvio alla fase di ricerca sul campo a livello nazionale, con l’intento di comprendere, nei paesi partner coinvolti nel progetto, il disallineamento fra domanda e offerta di lavoro, determinato dall’innovazione digitale. Tutti i report realizzati per i singoli contesti nazionali sono disponibili sul sito di progetto a questo link: http://re-educo.eu/outputs/ Sulla base dei risultati ottenuti, ciascun paese partner ha sviluppato percorsi rivolti alle scuole superiori e alle agenzie di formazione professionale, studenti e insegnanti. Tali percorsi sono stati suddivisi in: seminari informativi, attività di orientamento e corsi di formazione, e hanno coinvolto complessivamente più di 2000 studenti e quasi 300 insegnanti. IO2 – Eccellenza nell’insegnamento, nell’apprendimento e nello sviluppo delle competenze. Sotto la responsabilità della Hellenic Open University (HOU, Grecia), si è proceduto allo sviluppo di una comunità di pratiche in ambiente di apprendimento e-learning. In questo modo, gli insegnanti dei diversi paesi partner hanno potuto condividere un percorso di apprendimento improntato a migliorare le metodologie per l’insegnamento/apprendimento potenziate dalle tecnologie digitali, condividere esperienze e pratiche, valutare tali strumenti in chiave critica. Al corso si sono iscritti complessivamente più di 650 docenti. IO3 – Competizione scolastica: dall’idea di ricerca alla startup digitale. Sotto la responsabilità di INSOMNIA, partner spagnolo, i partner di progetto hanno organizzato nel proprio Paese una competizione scolastica internazionale, volta a promuovere lo sviluppo di idee creative e di competenze imprenditoriali e digitali fra gli studenti. Il concorso di idee ha previsto una serie di incontri di mentorship con esperti in diversi settori chiave per l’economia europea trainata dalla rivoluzione digitale (cambiamento climatico, educazione, salute e benessere, smartcities). Tali sessioni di mentorship hanno accompagnato i diversi gruppi di studenti e docenti, partecipanti al concorso, all’elaborazione di idee creative e alla loro valutazione da parte di una commissione di esperti di settore, che aveva il compito di selezionare le idee meritevoli di partecipare al contest internazionale. Il Liceo Buchner di Ischia, con i suoi cinque studenti, guidati dal prof. Raffaele Campanile, è risultato vincitore per l’Italia, presentando un progetto sul cambiamento climatico. IO4 – Apprendimento attivo per l’innovazione digitale. Con l’IO4, realizzato sotto la responsabilità del partner Cyprus Computer Society, tutti gli studenti partecipanti al contest hanno potuto fruire di un test autovalutativo MyDigiSkills che indaga le aree di competenza digitale corrispondenti al framework europeo DIGCOMP (Informazione e Data Literacy; Comunicazione e collaborazione; Creazione di contenuti digitali; Sicurezza e Risoluzione dei problemi). Gli esiti valutativi del test hanno dimostrato che l’area in generale più debole concerne le competenze in programmazione, e corretto uso di licenze e Copyright. A valle di questa attività, i partner hanno progettato moduli educativi per supportare i gruppi di studenti nello sviluppo delle loro competenze digitali su questi temi. Tutti i materiali di apprendimento prodotti durante questo output sono stati rilasciati in open access mediante il canale RE-EDUCO You Tube.  L’obiettivo principale di tale canale è la creazione di uno spazio utile per condividere buone pratiche legate al mondo dell’apprendimento formale, informale, non formale tra partner, esperti, insegnanti e studenti, in una prospettiva internazionale. Per valorizzare e dare testimonianza di tutto il lavoro svolto, e dei risultati raggiunti durante il progetto RE-EDUCO, sono stati realizzati due distinti prodotti di disseminazione. Un Rapporto finale, che sarà liberamente scaricabile dal sito ufficiale del progetto e una pubblicazione finale dal titolo Active Citizenship For The Digital Society. Expertise, Best Practices And Teaching In The Digital Era, a cura di Stefania Capogna, Danila Scarozza e Manuela Minozzi, edita dalla rivista scientifica Quaderni di Comunità Persone, Educazione e Welfare nella società 5.0, Anno 3 n. 1/2023, Roma, Eurilink University. Il volume si propone di contribuire a rielaborare il quadro teorico della cittadinanza attiva per una società digitale, offrire un quadro generale per la comprensione dei problemi e delle opportunità connesse alla trasformazione digitale e al suo impatto sul sistema educativo e sulla società, proporre un “approccio integrato” all’innovazione digitale nell’ambiente di insegnamento-apprendimento, e promuovere la condivisione delle migliori pratiche tra partner e stakeholder. Per rimanere aggiornati sulle attività e i risultati di RE-EDUCO, e sulle iniziative promosse dal centro di ricerca DITES, leader del progetto, ci si può iscrivere gratuitamente alla newsletter quadrimestrale compilando il modulo disponibile a questo link. Sito del progetto: http://re-educo.eu/

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Competenze digitali, Fondazione Aidr: proposte Commissione Ue per superare divario Stati

Competenze digitali, Fondazione Aidr: proposte Commissione Ue per superare divario Stati. Nicastri: l’Anno europeo delle competenze è una grande opportunità, invitiamo la Commissaria Mariya Gabriel alla Festa dell’Europa a Roma. La Commissione europea spinge sulle competenze digitali per lo sviluppo socioeconomico degli Stati membri. L’obiettivo è dotare entro il 2030 l’80% dei cittadini europei delle competenze digitali di base. Per questo, in occasione dell’Anno europeo delle competenze, l’esecutivo comunitario chiede ai 27 Paesi di accelerare la transizione, annunciando l‘adozione di due proposte di raccomandazione. “Si tratta di misure che mirano a sostenere gli Stati membri nel fornire ai cittadini europei istruzione e formazione digitale di alta qualità, inclusiva e accessibile – sottolinea il presidente della Fondazione Aidr, Mauro Nicastri -. Come ha dichiarato la Commissaria Ue per l’Istruzione, Mariya Gabriel, nel corso di una conferenza stampa a Strasburgo, le proposte contribuiranno alla creazione di un ecosistema digitale altamente efficace, comprendente infrastrutture, attrezzature e contenuti, e sosterranno le capacità e le competenze digitali di insegnanti e studenti”. “L’Italia – prosegue Nicastri – è stato il primo Stato a dare impulso all’Anno europeo delle competenze proclamato dal presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, con una serie di iniziative promosse dalla nostra Fondazione in collaborazione con Parlamento e la Commissione europea in Italia, che sono in corso di svolgimento già dal mese di febbraio nello spazio interattivo ‘Europa Experience – David Sassoli’ a Roma e in diversi territori italiani”. “Il prossimo 9 maggio, in occasione della Festa dell’Europa, nello spazio interattivo di Piazza Venezia a Roma promuoveremo una manifestazione che vedrà la presenza delle massime autorità italiane e di parlamentari europei, con diverse scolaresche ambasciatrici del Parlamento europeo in Italia collegate attraverso il Metaverso. Invitiamo la commissaria Ue per l’Istruzione Mariya Gabriel – conclude Nicastri – ad unirsi a questa grande festa dell’Europa unita, globale ed inclusiva, grazie alle potenzialità del digitale”.

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Digitale. Aidr: buon lavoro a Mario Nobile, nuovo Direttore Generale dell’AgID

Digitale. Aidr: buon lavoro a Mario Nobile, nuovo Direttore Generale dell’AgID. “Auguri di buon lavoro a Mario Nobile per la nomina a nuovo Direttore Generale dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID). Così in una nota il presidente di Aidr, Mauro Nicastri. Si tratta – prosegue Nicastri – di una scelta di alto profilo da parte del governo, di un dirigente che dispone di comprovate esperienze nel settore dell’innovazione tecnologica, maturate rivestendo diversi ruoli dirigenziali all’interno della Pubblica Amministrazione”. La nomina di Mario Nobile da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri conclude un percorso di selezione, indetto il 26 gennaio 2023 che ha visto la partecipazione di 80 candidati. “Mario Nobile, cui auguriamo un proficuo lavoro – conclude Nicastri – dal 2015 riveste l’incarico di Direttore Generale per i Sistemi Informativi e Statistici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è socio onorario dell’associazione Aidr”.

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Digitale, Aidr: Anno europeo competenze, gli eventi dedicati al Metaverso

Digitale, Aidr: Anno europeo competenze, gli eventi dedicati al Metaverso. Sono stati dedicati al Metaverso i primi due incontri promossi da Aidr (Asssociazione italian digital revolution) all’interno del programma europeo delle Competenze, la rassegna di eventi divulgativi rivolti a studenti, manager di azienda e dipendenti della Pubblica amministrazione voluta dall’associazione in collaborazione con Parlamento e Commissione europea nell’ambito dell’Anno europeo delle Competenze, promosso dall’Unione europea. Gli eventi divulgativìi si sono svolti all’interno di Esperienza Europa – David Sassoli, il nuovo centro multimediale delle istituzioni europee a Roma, che ha visto la partecipazione degli studenti della capitale del liceo Galileo Galilei e dell’IIS Leonardo Da Vinci. Video 2023 Anno Europeo delle Competenze 1) https://bit.ly/3KO8xEj 2) https://bit.ly/3y0dW3s

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