alessandro corbetta

Corbetta e Verri (Lega): Sala più veloce di noi ma a ridurre Milano nel Far West

“Secondo il sindaco Sala al governatore Fontana servirebbero otto mandati per sistemare il trasporto pubblico locale e Trenord? Noi diciamo che a lui ne sono bastati neanche due per trasformare Milano nel Far West d’Italia e aver perso dopo un secolo le due storiche squadre della città: Inter e Milan”, lo scrivono in una nota Alessandro Corbetta capogruppo della Lega in Regione Lombardia e Alessandro Verri capogruppo della Lega in Consiglio Comunale, in risposta all’attacco mosso dal Sindaco Sala al Governatore fontana sul tema dello Smog. “Come dimostrano i dati del Viminale – proseguono i leghisti –  e la storica indagine annuale della Qualità della vita stilata dal Sole 24 Ore, la capitale economica d’Italia ha il triste primato nazionale per denunce di rapine per strada e furti, seconda per furti d’auto in sosta, terza per danneggiamenti e quarta per violenze sessuali. Milano è maglia nera con quasi 7mila reati denunciati ogni 100mila abitanti nel 2022 e denunce in crescita del 3.5% nel primo semestre 2023. La sicurezza in Città sia sui mezzi pubblici sia per le strade continua a essere ai minimi storici dimostrando il completo fallimento delle politiche di Sala e del Pd, vogliamo poi parlare di Area C a 7,5 euro al giorno o di Stadio San Siro?. Ricordiamo a Sala che Regione Lombardia è l’unica che investe risorse per più di 400 milioni all’anno in parte corrente per il Tpl di Milano, sugli oltre 600 disponibili, con un’infinità di servizi e di sconti importanti per tutte le fasce delle fragilità sociali”. “Dopo oltre dieci anni di gestione centrosinistra – Continuano Corbetta e Verri – Milano è diventata terra di nessuno tra baby gang, degrado delle periferie e aggressioni sui mezzi pubblici – concludendo – invece di criticare Fontana, Sala pensi ai giganteschi problemi di Milano che esistono fuori dal Municipio 1”.

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Di cosa parla la politica regionale?

Di cosa parla la politica regionale? Ce lo chiediamo spesso, dunque abbiamo deciso di proporvi a intervalli regolari un riassunto di cosa parla la politica regionale. Poi aggiungeremo anche capitoli simili sulla politica comunale. Ma partiamo dalla Regione: ieri in Consiglio regionale sono state discusse numerose mozioni. Di seguito la sintesi di quelle trattate. Disagio giovanile Disagio giovanile al centro del dibattito del Consiglio regionale dove sono state approvate all’unanimità tre mozioni sulla situazione della neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza. I documenti, presentati da Forza Italia, Noi con l’Italia e Movimento Cinque Stelle, chiedono interventi concreti sia riconoscendo questa problematica come prioritaria nella prossima riforma della sanità, sia prevedendo risposte e sostegni adeguati. Con destinatari i giovani, il personale e le famiglie. Un’altra mozione su questo stesso tema firmata dal Partito Democratico (Paola Bocci) è stata invece ritirata dopo aver raggiunto un accordo per inserire alcuni punti nel testo originario della mozione di Forza Italia presentata da Simona Tironi. La mozione presentata da Simona Tironi (Forza Italia) chiede di aumentare le borse di studio aggiuntive regionali e stabilizzare il personale precario all’interno dei progetti di neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza; di attivare in ciascun servizio territoriale Centri Diurni Terapeutici, adeguare i servizi dal punto di vista informatico, aumentare il numero di posti letto NPIA e consolidare e avviare percorsi di cura sperimentali, nonché di attivare percorsi di formazione per il personale sanitario e sociosanitario. Tra i punti ripresi dalla mozione di Paola Bocci, c’è quello di potenziare i consultori familiari pubblici con un servizio di supporto psicologico dedicato ai minori e di sostenere le attività degli enti che offrono percorsi a titolo gratuito. Approvato all’unanimità anche il documento di Luca Del Gobbo (Noi con l’Italia) che impegna la Giunta a tenere conto, nell’ambito della riforma della sanità, del malessere e del disagio dei giovani e a considerare la loro condizione psichica una vera emergenza prioritaria, promuovendo la formazione specialistica in collegamento con le Università e i Dipartimenti di salute mentale e dipendenze nei territori. Voto unanime anche per la mozione di Monica Forte (M5Stelle) che impegna la Giunta, tra le altre cose, a promuovere indagini, anche con il supporto di centri di ricerca e studio, a fronte dell’incremento negli ultimi anni di giovani ricoverati per disturbi neuropsichiatrici e a promuovere e attivare le procedure destinate all’adattamento edilizio delle strutture nelle quali vengono erogate cure e assistenza. Nei documenti si sollecita infine l’avvio di campagne informative e di interventi coordinati, che coinvolgano educatori, scuole e famiglie.   Riconoscimento delle figure professionali dei lavoratori dello spettacolo dal vivo Approvate all’unanimità due mozioni a sostegno dei lavoratori dello spettacolo. Il primo documento (primo firmatario Curzio Trezzani – Lega, Presidente della Commissione Cultura) impegna la Giunta regionale a sostenere le figure professionali dei lavoratori dello spettacolo dal vivo, duramente colpiti dalle misure di restrizione del contagio da Coronavirus e già da tempo in attesa di un riconoscimento formale delle professionalità, definendo in modo specifico la figura professionale dell’artista e del settore creativo. La seconda mozione (primo firmatario Andrea Fiasconaro – M5Stelle) impegna, su proposta di Paola Bocci (PD), il Presidente della Giunta ad attivarsi presso il Governo per istituire un Osservatorio regionale sul settore dello spettacolo, in coordinamento con l’Assessorato regionale alla Formazione e lavoro. Soddisfazione è stata espressa da parte del proponente della mozione Curzio Trezzani (Lega): “Il rapporto di lavoro nel settore dello spettacolo presenta caratteristiche particolari che lo differenziano dai modelli tipici del rapporto di lavoro subordinato, parasubordinato e autonomo. Queste particolarità si rintracciano principalmente in un’ampia mobilità professionale e territoriale; inoltre, tale professionalità si caratterizza come un’attività che riveste con frequenza i caratteri della temporaneità, della stagionalità e della ciclicità” In dichiarazione di voto, Raffaele Erba del Movimento 5 Stelle ha sottolineato come “i lavoratori lombardi dello spettacolo hanno prodotto un’importante proposta di revisione del settore. È proprio questa proposta che chiediamo sia portata con forza ai tavoli nazionali” Recupero degli spazi delle stazioni ferroviarie Valorizzare le stazioni ferroviarie, recuperando gli spazi vuoti ed inutilizzati per attività che possano costituire un servizio per gli utenti e rendere più accoglienti e sicure le stazioni: questo il senso della mozione proposta dalla Lega e illustrata da Andrea Monti. “L’obiettivo è di ampio respiro”, ha detto Monti e tiene conto dei cambiamenti dovuti all’innovazione tecnologica che hanno reso meno frequentate le biglietterie. La mozione impegna la Giunta regionale a sensibilizzare a tal proposito Ferrovie Nord, RFI e gli altri soggetti interessati perché venga promosso l’insediamento di attività commerciali negli spazi non più utilizzati delle biglietterie tradizionali, anche attraverso misure di incentivazione economica. Il documento è stato approvato all’unanimità (con la non partecipazione al voto del gruppo M5Stelle, che aveva proposto alcune integrazioni che non sono state accolte). L’Ospedale di Desio verrà intitolato a Papa Pio XI: approvazione unanime del Consiglio regionale Consenso unanime anche sulla mozione per l’intitolazione dell’Ospedale di Desio a Papa Pio XI, illustrata da Federico Romani (FdI) e firmata anche da Andrea Monti (Lega), Franco Lucente (FdI), Luigi  Ponti (PD), Marco Maria Fumagalli (M5S), Paola Romeo (FI) e Alessandro Corbetta (Lega). Nella mozione si sottolinea l’importanza storica della figura di Papa Pio XI e si ritiene l’intitolazione un atto importante che valorizza l’Ospedale. Pio XI (al secolo Ambrogio Damiano Achille Ratti) nacque a Desio nel 1857 e fu molto influente nella politica italiana del primo ‘900. “Modesto, deciso, infaticabile e vicino al popolo, fu anche alpinista”, ha ricordato Federico Romani. Accreditamento Centro Giovani “Ponti” di Milano Tra le conseguenze più gravi dell’epidemia vi è l’aumento tra i giovani (14-25 anni) dei fenomeni di ansia, irritabilità, stress e disturbi del sonno fino a casi estremi di autolesionismo. Ecco perché è necessario incrementare le azioni di cura e trattamento del disagio psichico nonché promuovere campagne di sensibilizzazione e ampliare la possibilità di accreditare quelle strutture che garantiscono interventi adeguati, come il Centro Giovani Ponti, “realtà innovativa nella prevenzione, diagnosi e cura”. E’ quanto prevede la mozione proposta dalla Consigliera Elisabetta Strada (Lombardi Civici Europeisti) e approvata dall’Aula. Respinta infine la mozione presentata da Fabio Pizzul (Partito Democratico) sulla costituzione della società Milano-Cortina 2020-2026 che avrà il compito di individuare le opere infrastrutturali e assegnare le relative risorse per le Olimpiadi invernali del 2026. Il documento del PD richiamava l’attenzione sulla necessità di definire quanto prima gli assetti societari,

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Crisi Frigel: cresce del 20 per cento ma vuole licenziare

La questione relativa alla crisi dell’azienda Frigel CCS di Ronco Briantino sembra quella di tante “crisi” aziendali. Se si guardano i dati infatti, è l’ennesima ditta italiana a dichiarare di aver bisogno di una ristrutturazione per sopravvivere al momento di crisi, ma allo stesso tempo dice di andare bene e, soprattutto, apre nei Paesi dell’est europeo dove il lavoro costa meno.  Alessandro Corbetta, consigliere regionale della Lega è intervenuto a proposito con un’interrogazione. “E’ fondamentale tutelare – afferma Corbetta – i 29 posti di lavoro e la presenza in provincia di Monza e Brianza di un’azienda importante come la Frigel. Regione Lombardia deve mettere in campo tutti gli strumenti a sua disposizione per evitare questa chiusura che impoverirebbe ulteriormente il tessuto lavorativo del nostro territorio già provato dagli anni di crisi”. “Il gruppo proprietario dell’azienda – continua Corbetta – vuole chiudere il sito produttivo di Ronco Briantino e lasciare a casa 29 persone, quando a livello generale pubblicizza sul proprio sito internet una crescita media annua del 20%. Tra l’altro, alla fine dello scorso aprile, la Frigel dava notizia di aver aperto una nuova filiale in Polonia per aver accesso al mercato locale, denotando ulteriormente il positivo stato di salute economica del gruppo. L’azienda inoltre si sarebbe detta indisponibile a fare ricorso a strumenti alternativi al licenziamento collettivo, come gli ammortizzatori sociali. Un comportamento davvero scorretto da parte della proprietà nei confronti dei dipendenti di Ronco Briantino e di tutto il nostro territorio e per questo motivo Regione deve intervenire con ogni strumento a propria disposizione”. Nell’interrogazione a risposta scritta il consigliere regionale Alessandro Corbetta chiede alla Giunta Regionale “quali azioni rapide e certe intenda adottare per evitare il licenziamento dei 29 dipendenti e quali strumenti intenda mettere in campo per tutelare i lavoratori e le loro famiglie”.

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