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Vuole stabilirsi a Palazzo Reale come erede Savoia: allontanato

Ci sono voluti i vigili del fuoco e anche una decina di poliziotti per allontanare un australiano di 37 anni che nel primo pomeriggio si è presentato con tanto di bagagli a palazzo Reale di Milano, sostenendo di essere l’erede legittimo di casa Savoia e dunque il proprietario del palazzo. L’uomo è salito al primo piano, dove si trova l’ingresso delle mostre intorno alle 13 e ha domandato come raggiungere Palazzo Marino, sede del Comune, attuale proprietario dell’edificio, dicendo di essere l’erede del Regno d’Italia. E’ poi tornato un’ora dopo, ha appoggiato le valige vicino alla postazione Green pass rifiutando di allontanarsi da casa sua. A nulla è servito l’intervento dei vigili del fuoco che fanno servizio antincendio nell’edificio in cui è in corso una mostra sul Realismo magico e dove è in allestimento la mostra del pittore Joaquin Sorolla. L’uomo ha rifiutato di andarsene mostrando anche i documenti che diceva di aver spedito alle autorità italiane, intralciando il passaggio dei visitatori e del personale che trasportava le opere di Sorolla. Per questo è stata chiamata la Questura, con due funzionari che, viste le intenzioni di non muoversi dell’australiano, hanno chiesto il supporto di una decina di agenti che lo hanno identificato e scortato all’esterno. Vicenda che ha fatto un po’ preoccupare ma anche sorridere chi si è occupato del caso.

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Spacciatore allontanato da tutti i bar della città

Il Questore di Milano, a seguito dell’attività istruttoria svolta dalla Divisione Anticrimine, ha emesso per la prima volta un provvedimento di “Divieto di Accesso alle Aree Urbane” a carico di uno spacciatore ‒ cittadino italiano del 1987 ‒ arrestato lo scorso marzo dagli agenti del Commissariato “Lorenteggio” per avere venduto della droga a due clienti, italiani, all’interno della sala biliardo di un bar in zona Quinto Romano. In quell’occasione gli agenti, accertata l’avvenuta compravendita della sostanza stupefacente, avevano colto lo spacciatore mentre contava delle banconote ed, effettuando una perquisizione, avevano rinvenuto undici involucri in cellophane termosaldato con 3 grammi di cocaina, occultati in una buca di un tavolo da biliardo, nonché, in un’intercapedine dello stesso, un involucro in stagnola con 8 grammi di marijuana. Il Questore, pertanto, ha deciso di vietare al soggetto di accedere e di avvicinarsi ai bar, ai caffè, e ad altri locali simili, presenti nel territorio del comune di Milano. La durata del divieto è di due anni, e la violazione dello stesso è punita con la pena della reclusione da sei mesi a due anni, nonché con la multa da 8.000 a 20.000 euro. La misura di prevenzione del “Divieto di Accesso alle Aree Urbane” – che è stata ora applicata per la prima volta a Milano nei confronti di uno spacciatore – rappresenta un importante strumento a tutela della sicurezza urbana, volto a garantire la tranquillità e la legalità nelle aree cittadine più sensibili, e in particolare nelle zone limitrofe a scuole, università e locali pubblici e aperti al pubblico. Tali aree possono essere così restituite ai cittadini, prevenendo quelle condotte che ne impediscono l’accessibilità e la fruizione, quali ad esempio il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, soprattutto nelle zone frequentate abitualmente dai più giovani.

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Picchia la madre, allontanato da casa

Ieri pomeriggio gli agenti della Polizia hanno proceduto all’allontanamento dalla casa familiare, situata in via Costantino Baroni, di un marocchino di 37 anni. L’uomo, per un motivo banale, una discussione relativa a un cappotto spostato, aveva appena preso a pugni la madre provocandole la rottura del setto nasale. La donna è ora in osservazione al Policlinico.

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