alunni

Scuola Falcone e Borsellino. Sardone (Lega): trasferimento senza navette una vergogna targata PD

“Sono stata contattata dai genitori i cui figli frequentano la scuola media Falcone e Borsellino, giustamente arrabbiati e preoccupati, per il trasferimento forzato – causa riqualificazione – verso altre scuole che distano anche parecchio dalla sede originaria e non sono coperte dai mezzi pubblici” lo Scrive in una nota, Silvia Sardone Consigliere Comunale della Lega. “Il tutto senza predisporre un servizio navetta per agevolare le famiglie – spiega la Sardone, sottolineando – i ragazzini che saranno spostati alla scuola di via Bottelli, infatti,  dovranno farsi mezz’ora a piedi lungo una strada poco sicura, rischiando la pelle per raggiungere il nuovo istituto”. “La giunta finto-green parla tanto di mobilità sostenibile – attacca quindi la Sardone – poi quando dalle parole deve passare ai fatti latita sempre: perché infatti non predisporre, anche insieme ad Atm, dei mezzi appositi per evitare alle famiglie difficoltà organizzative ed economiche? Chi non ha l’auto, come tra l’altro consiglia il Comune ostaggio dei Verdi, come deve fare?” si chiede la leghista. “È doveroso perlomeno che qualcuno esca dal sonno a Palazzo Marino – insiste l’Europarlamentare della Lega – e dia delle risposte certe e convincenti alle famiglie coinvolte nel trasferimento e dia anche garanzie sui tempi di consegna della scuola riqualificata, previsti in due anni. L’ennesima vergogna targata Pd sull’istruzione – conclude la Sardone – oltre al danno non aggiunga la beffa”. 

Scuola Falcone e Borsellino. Sardone (Lega): trasferimento senza navette una vergogna targata PD Leggi tutto »

Il Comune raccoglie e distribuisce pc per gli alunni che non ne hanno

In un momento in cui il digital divide rischia di ingigantire le differenze, una particolare attenzione va ai ragazzi e alla loro possibilità di continuare a imparare anche con le scuole chiuse. Una sfida, quella della scuola digitale, che Milano vuole raccogliere, per unire e non per dividere. L’Amministrazione infatti, ormai da anni, promuove la trasformazione digitale e, attraverso il lavoro dell’Assessorato guidato da Roberta Cocco, ha lanciato l’avviso pubblico “Alleanza per #Milanodigitale” per favorire il processo di donazione e condivisione di strumenti e progetti tecnologici da parte dei privati al Comune. Un processo che assume ancora più importanza in questo momento storico. “Le scuole – ha scritto l’assessora all’Educazione e Istruzione Laura Galimberti in una lettera inviata ai Dirigenti scolastici degli istituti comprensivi di Milano – hanno vissuto per prime le difficoltà che hanno coinvolto tutto il Paese: la chiusura o comunque la sospensione dell’attività didattica, nei luoghi dove siamo abituati a viverla, ha destabilizzato le famiglie e imposto un ripensamento della relazione educativa che accompagna il processo di apprendimento. Una situazione inedita che merita di essere esplorata. La conferma che la scuola non è (solo) un edificio, ma (soprattutto) una comunità creata dai docenti e dagli studenti, in relazione con le famiglie. La conferma che la didattica può avvalersi di nuove modalità e nuovi spazi. Ci piace ancora parlare di scuole aperte, in una versione 3.0 in cui il territorio è virtuale”. È stato pubblicato un avviso esplorativo per raccogliere da aziende, fondazioni, enti del Terzo settore offerte e donazioni. Il Comune provvederà a far incontrare le richieste delle scuole con le offerte dei donatori, per contribuire a rendere le scuole davvero aperte e supportare particolarmente le situazioni di maggiore difficoltà. “Desideriamo – prosegue l’assessora – che tutti possano vivere in modo soddisfacente questo complicato anno scolastico, in particolare pensiamo agli alunni di Scuola secondaria delle classi terze, che concludono il loro percorso”. L’obiettivo da raggiungere con questa iniziativa è che le scuole restino “aperte” nonostante tutto. Molti insegnanti e dirigenti scolastici milanesi lo stanno già facendo, mantenendo un contatto costante coi loro ragazzi, inventandosi attività a distanza, sperimentando la didattica on line, attingendo anche alle opportunità offerte sul sito www.scuoleapertemilano.it che raccoglie proposte partite dalle scuole milanesi e non solo. L’Area Servizi scolastici ed educativi del Comune di Milano, una volta valutate le offerte, si occuperà di mettere in contatto il soggetto proponente con gli istituti comprensivi i cui bisogni corrispondano all’offerta ricevuta. Le scuole, per beneficiare della donazione, dovranno aver tramesso al Comune il questionario pubblicato sul sito www.scuoleapertemilano.it o, in alternativa, il questionario pubblicato sul sito del MIUR. Sono vari i soggetti che si sono già fatti avanti per mettere a disposizione strumenti e competenze: Lenovo, primo produttore di personal computer al mondo, ad esempio, ha proposto la donazione e avviato la consegna di ben 150 computer portatili che andranno in una dozzina di scuole nei diversi municipi della città, soprattutto per i ragazzi delle medie, oltre che al CIA – Centro di istruzione per l’adulto e l’adolescente “Manzoni” che ha già avviato da diverse settimane forme di didattica a distanza. Fondazione IBM, inoltre, attraverso i suoi volontari, si occuperà di supportare le scuole nella trasformazione digitale, anche formando i docenti, e Cisco metterà a disposizione gratuitamente la sua piattaforma online per la didattica a distanza. Aiutiamo le scuole di Milano a restare aperte Avviso esplorativo per raccogliere offerte di attrezzature informatiche gratuite per gli studenti degli istituti comprensivi della città di Milano  

Il Comune raccoglie e distribuisce pc per gli alunni che non ne hanno Leggi tutto »