approvata

Approvata la variazione di bilancio 2020

Con 25 voti favorevoli e 14 contrari il Consiglio comunale ha approvato la delibera di Variazione del bilancio finanziario 2020. La manovra prevede minori entrate correnti per il Comune per 740 milioni di euro dovute all’emergenza sanitaria da Covid-19 e alle misure intraprese dall’Amministrazione per affrontarla. Si tratta di circa il 30 per cento delle entrate correnti complessive dell’Ente. Le minori entrate sono state compensate in buona misura da trasferimenti del Governo, congiuntamente a risparmi propri del Comune, provenienti dall’avanzo di bilancio, dal taglio di spese correnti e dalla rinegoziazione di mutui impostata con CDP.

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Il Consiglio comunale approva la variazione di Bilancio 2020

Con 26 voti a favore e 13 astenuti il Consiglio comunale ha approvato la variazione di Bilancio 2020. La manovra prevede un rafforzamento di investimenti finanziati con il risparmio degli anni precedenti e con nuovo debito in un quadro difficile caratterizzato da una flessione delle entrate dovuta all’emergenza Covid-19. La manovra può contare su 248 milioni di euro di avanzo di amministrazione 2019, vincolati a sostenere spese di investimento e interventi sul Piano triennale delle opere (PTO) del 2020. Ci sono poi 36 milioni di euro derivanti da devoluzione dei mutui a cui si aggiungono ulteriori finanziamenti a lungo termine per 100 milioni di euro nel 2020 e 50 milioni nel 2021, necessari per rafforzare ulteriormente gli investimenti finanziati nel 2020, anche a sostegno delle infrastrutture della città su cui incanalare i futuri processi di ripresa.

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Approvata la variazione di bilancio 2020

È stata approvata dalla Giunta ed ora passa al vaglio del Consiglio Comunale la variazione di Bilancio 2020-2022. La manovra, che prevede un rafforzamento di investimenti finanziati con il risparmio degli anni precedenti e con nuovo debito, si è resa necessaria per non ritardare l’avvio dei progetti previsti per il 2020. “Nel quadro difficile dei conti di questo 2020, caratterizzato da una flessione delle entrate dovuta all’emergenza Covid-19, siamo comunque riusciti a preservare idonee risorse per gli investimenti non rinviabili. Gran parte di esse derivano dall’applicazione dell’avanzo di amministrazione del 2019 e dalla rinegoziazione dei mutui non utilizzati negli anni precedenti. Due opportunità che testimoniano la salute dei conti dell’Amministrazione e la capacità di contrarre debito in misura minore di quanto rimborsato nel corso del 2020 – spiega l’assessore al Bilancio, Roberto Tasca. Nella parte in conto capitale è infatti previsto un maggiore stanziamento per l’anno 2020 legato ai risparmi realizzati grazie alla devoluzione dei mutui contratti in anni precedenti. Si tratta di 36 milioni di euro a cui si aggiungono di ulteriori finanziamenti a lungo termine per 100 milioni di euro nel 2020 e 50 milioni nel 2021, necessari per integrare le risorse per l’avvio degli investimenti da finanziare nel 2020. La manovra può contare anche su 248 milioni di euro di avanzo di amministrazione 2019, vincolati a sostenere spese di investimento e interventi sul Piano Triennale delle Opere (PTO) del 2020. Tra le novità si trovano nuovi investimenti in edilizia scolastica per 16 milioni di euro, l’incremento delle manutenzioni stradali straordinarie per 34 milioni di euro, i lavori di superficie della linea M4 per 26 milioni di euro, l’ampliamento degli impianti di illuminazione pubblica e della mobilità ciclistica. Una spinta al rilancio della città nell’ottica di superamento della crisi economica, ma sempre nel rispetto dei vincoli di bilancio che non consentono squilibri tra entrate e uscite.

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Approvata la nuova IMU per il 2020

Con 25 voti favorevoli il Consiglio comunale ha approvato le aliquote relative all’Imposta municipale propria (IMU) per l’anno 2020. La nuova IMU 2020 prevede l’unificazione delle aliquote IMU-TASI del 2019 e non comporta l’aumento della pressione fiscale, ma solo la stabilizzazione del carico fiscale 2019. Per l’IMU l’aliquota base è al 1,06% mentre per la TASI allo 0,08%.

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Approvata la variazione di Bilancio 2020-2022

Con 26 voti a favore e un astenuto, il Consiglio Comunale ha approvato la prima variazione di Bilancio 2020-2022. La manovra prevede una nuova entrata di un milione di euro di trasferimento statale di cui al Decreto “Cura Italia” legato all’emergenza COVID-19. Vengono poi adeguati gli stanziamenti in entrata e spesa per quanto riguarda l’iniziativa “Fondo di Mutuo Soccorso” con due milioni di nuove entrate.

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Daspo, approvata la delibera, maggioranza divisa, opposizione critica

Con 27 voti favorevoli, 5 contrari e 4 astenuti, in Consiglio Comunale è stata approvata la delibera sugli ordini di allontanamento che la Giunta ha portato ieri in aula. Un voto che ha visto la maggioranza di Palazzo Marino spaccarsi per la prima volta su una delibera di Giunta, con l’ala sinistra dello schieramento rappresentata da Milano Porgressista, che ha votato contro il provvedimento. Assieme ai quattro consiglieri di Milano Progressista, il quinto voto contrario è stato quello del rappresentante di Milano in Comune, Basilio Rizzo. Ad astenersi, il consigliere del Partito Democratico, Carlo Monguzzi, il consigliere di Forza Italia, Alessandro De Chirico, Manfredi Palmeri della Lista Civica Parisi e Matteo Forte di Milano Popolare. I voti favorevoli hanno quindi visto una quasi inedita formazione composta daPartito Democratico, M5S, Lega, Forza Italia e Lista civica Beppe Sala. Alla delibera sono stati presentati 182 emendamenti, ma solo due hanno passato il vaglio dell’Aula: uno del Partito Democratico per stralciare la dicitura sull’accattonaggio molesto e eliminare ambiguità su possibili allontanamenti nei confronti di chi chiede elemosina, e uno più generico di presa di posizione contro lo spaccio, proposto dalla consigliera leghista Laura Molteni. Con il passaggio della delibera, si ampliano le aree in cui la Polizia Locale potrà elevare ordini di allontanamento nei confronti di persone che abbiano atteggiamenti molesti che impediscano ai cittadini la fruizione di determinate aree. Oltre a 11 zone specifiche della città in cui sono stati individuati con maggiore frequenza, anche sulla base di un dialogo con il territorio da parte della Giunta, comportamenti molesti, vengono ora inserite nel Regolamento della Polizia Locale anche delle linee guida slegate dalla toponomastica: le zone individuate sono infatti quelle nel raggio di 100 metri da scuole di ogni ordine e grado, universitè, aree destinate a fiere e mercati, verde pubblico, ospedali, case di cura e cliniche e luoghi della cultura. “Speravo di non dover fare questa dichiarazione di voto – ha detto in aula la capogruppo di Milano Progressista Anita Pirovano – perché è la prima volta che votiamo contro una delibera. Dietro al nostro dissenso non c’è tattica politica, ma nel merito questa delibera non ci convince da punto di vista dell’efficacia amministrativa“. Oltre a questo, ha proseguito Pirovano, “noi esprimiamo una contrarietà politica: noi crediamo che in questa fase storica in cui la sfiducia prevale sulla fiducia, continuare a sottolineare la differenza culturale e anche antropologica, non solo con la destra, ma con la Lega del ministro Salvini sia una cifra importantissima. Non pensiamo che il problema del Paese sino le Ong o un buonismo che noi non riusciamo a vedere, ma un cattivismo contro il quale dobbiamo essere un argine solido“. Per Basilio Rizzo, l’altro voto contrario dell’Aula, “con questa delibera si decide di intervenire nelle zone centrali e non nelle periferie. E’ un cedimento culturale che indirizza verso soluzioni contrarie a quelle che io avevo sperato“, ha spiegato definendolo “un errore politico molto profondo“. Tra lo schieramento dei voti favorevoli, anche la Lega del capogruppo Alessandro Morelli, che non ha risparmiato comunque le sue stoccate al sindaco Sala: “Le zone rosse sono state inserite solo nel centro della cittù ed espunte dalle periferie per colpa del Pd, così come l’accattonaggio molesto che è fastidioso e a volte minaccioso – ha ricordato il leghista -. Nella delibera non vengono inseriti i tossicodipendenti, né le strade e le vie dove ci sono carovane rom. Nonostante lo stesso sindaco Beppe Sala avesse parlato a suo tempo di daspo per i Rom“, ha concluso Morelli, sottolineando la spaccatura interna alla maggioranza. “Questo dibattito è stato una seduta di psicoanalisi della sinistra“, ha invece detto il capogruppo di Forza Italia, Fabrizio De Pasquale, che ha spiegato come “questo timidissimo provvedimento sia però un primo passo a nostro avviso utile. Certo quando un governo di centro destra mettera’ più uomini in campo sarà ancora più efficace“. L’azzurro Alessandro De Chirico ha invece motivato la sua astensione spiegando “La delibera sul DASPO urbano approvata a Palazzo Marino è strutturata male e scritta peggio, al punto di essere contestata dall’estrema sinistra e sgradita al sindaco stesso” la maggioranza ha gestito il provvedimento “come fosse un fastidio necessario da sopportare giusto per dare un contentino ai milanesi“. “Una presa in giro ai cittadini che da anni chiedono maggiore sicurezza” secondo De Chirico che ha concluso . “Mi sono astenuto per rispetto dei milanesi che meritano più sicurezza e non questo provvedimento indegno”. Tra i voti favorevoli anche il Pd, con il capogruppo Filippo Barberis che ha accusato l’opposizione di “dire menzogne” quando afferma che “non ci sono zone periferiche. Non è vero. C’è una rete capillare che non lascia scoperto nessun Municipio o area della città. Inoltre la delibera non persegue il disagio personale, ma alcuni tipi di condotte“. “Con il via libera dato dal Consiglio Comunale possiamo adeguare il Regolamento di Polizia Urbana – ha detto Anna Scavuzzo, vicesindaco e assessore alla Sicurezza alla fine del dibattimento in Aula – e fornire indicazioni chiare agli Agenti di Polizia Locale. Non cambiano le tipologie di comportamenti che potranno essere oggetto di ordine di allontanamento, ma l’estensione a molte aree e contesti della città verrà spiegata con apposita comunicazione. Alla Prefettura invieremo il dispositivo e così anche alla Questura. Potremo quindi rafforzare gli strumenti già a disposizione della Polizia Locale e delle Forze dell’ordine per promuovere sicurezza in tutta la citta’. Ringrazio il Consiglio per il dibattito e per talune proposte di modifica che non rientrano oggi nell’elenco delle aree, ma che verranno monitorate con ancora maggiore attenzione“.  

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