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Da mercoledì 9 giugno riattivate Area B, Area C e la sosta regolamentata

Riattivazione di Area B, ripristino degli orari normali di Area C (7:30-19:30), della sosta regolamentata negli spazi a pagamento (strisce blu) e in quelli riservati ai residenti (strisce gialle) e del divieto di sosta per la pulizia delle strade. Mercoledì 9 giugno, come deciso dal Comune di Milano in accordo con la Prefettura, rientreranno in vigore le disposizioni di mobilità che erano state temporaneamente sospese nell’ambito delle misure finalizzate al contenimento del Coronavirus. Area B A partire dal 9 giugno, con i consueti orari settimanali (lunedì-venerdì, festivi esclusi, dalle 7:30 alle 19:30), verranno riattivate le telecamere di Area B, la zona a traffico limitato con divieto di accesso e circolazione per i veicoli più inquinanti che coincide con gran parte del territorio della città di Milano. Sarà vietato l’ingresso ai veicoli diesel euro 0, 1, 2 e 3, benzina euro 0 e 1 e a tutti i mezzi superiori a 12 metri di lunghezza (tranne quelli diretti alle proprie sedi). Dal 9 giugno saranno quindi in funzione 145 telecamere: di queste, 55 da subito in funzione sanzionatoria e le restanti man mano che si concluderà il periodo di pre-esercizio. Altre 43 telecamere verranno installate e progressivamente attivate nel corso dell’anno. Area C Torna a funzionare normalmente anche Area C (a pagamento quindi dalle 7.30 alle 19.30 e con i divieti di accesso per veicoli diesel euro 0, 1, 2, 3 e 4 e benzina euro 0 e 1), fino ad ora attiva con orario ridotto. Sosta regolamentata La sosta con gli stalli gialli destinata ai residenti tornerà ad essere riservata. La sosta a pagamento, con gli stalli blu, tornerà ad essere a pagamento (tranne che, dove previsto, per chi risiede o è domiciliato nei rispettivi ambiti in possesso del pass). Viene ripristinato anche il servizio di controllo del divieto di sosta in occasione della pulizia delle strade. Resteranno in vigore deroghe specifiche per persone che operano nel settore sanitario e sociosanitario dell’emergenza e si manterrà la sospensione di Area B per i diesel euro 4 fino a nuovo provvedimento, in coerenza con il provvedimento assunto dalle Regioni del bacino padano. Dati Dall’entrata della Lombardia in zona gialla, i dati del traffico privato in città hanno subito un progressivo aumento: rispetto al 2019 l’indice di congestione è superiore del 47%, mentre gli ingressi in Area C dei veicoli soggetti a pagamento sono superiori del 37%. Riaccendendo Area B e ripristinando Area C alla conclusione dell’anno scolastico, si eviteranno conseguenze sul livello del trasporto pubblico. Con l’assenza degli studenti, infatti, diminuiranno i passeggeri nelle ore più critiche e, grazie al Patto sugli orari della città promosso dal Prefetto e dal Sindaco di Milano, e siglato da tutte le categorie imprenditoriali, commerciali e dalle rappresentanze sindacali dei lavoratori, si continuerà ad evitare la concentrazione dei passeggeri nelle ore di maggiore utilizzo, tra le 8 e le 9 del mattino. Inoltre, nelle ultime settimane, si è registrato un aumento dell’utilizzo della biciletta e dei mezzi in sharing; fenomeno che alleggerisce il trasporto pubblico di linea in superficie e in metropolitana, senza però aggravare la congestione e l’inquinamento. “Con la ripresa di molte attività – dichiara l’assessore alla Mobilità Marco Granelli – la città ha bisogno di muoversi in sicurezza e funzionalità: ora che si conclude l’anno scolastico possiamo reintegrare le misure di governo del traffico, della tutela dei quartieri dalla sosta e dal traffico di attraversamento, mantenendo e rinforzando l’impegno ad un trasporto pubblico sicuro ed efficace, e ad un uso sempre maggiore della mobilità sostenibile della bicicletta e dello sharing. Se i cittadini che possono farlo scelgono di utilizzare la bicicletta, tutti coloro che non hanno alternative all’uso dell’auto, così come i mezzi pubblici di superficie, il traffico di servizio e delle merci potranno spostarsi meglio, con benefici sulla qualità dell’aria. Ringrazio tutti i firmatari del Patto sugli orari e tutti coloro, imprese, lavoratori, cittadini, che stanno differenziando gli orari e scegliendo la mobilità sostenibile”. Per informazioni www.comune.milano.it, 020202, sportello Area B e Area C mezzanino M1-M3 Duomo da lunedì a venerdì ore 10:00 – 15:30.

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Sciopero dei mezzi e zona rossa, ma il comune non spegne Area C

“In passato era prassi consolidata spegnere i varchi della ZTL quando, a causa di scioperi sindacali, i mezzi pubblici erano a rischio ritardi o addirittura soppressioni”, lo ha ricordato Riccardo De Corato (FdI), sottolineando che ieri non è accaduto “nonostante la grave pandemia da zona rossa e il concomitante sciopero dei mezzi” evidentemente, conclude De Corato, “è il bancomat di Palazzo Marino, e chi entra in città deve pagare!”. Dello stesso parere Andrea Mascaretti, capogruppo FdI a Palazzo Marino.”È assolutamente necessario che il Comune provveda alla sospensione di Area C, almeno fino a quando la situazione di rischio in Città si riduca ai minimi termini col raggiungimento dell’immunità di gregge.È evidente che una misura che riduce fortemente la mobilità privata implichi inevitabili affollamenti sui mezzi pubblici, con situazioni di assembramenti rischiosi che abbiamo già visto nei mesi passati. A farne le spese sono tutti quei cittadini che hanno necessità di muoversi a Milano per motivi lavorativi e famigliari, e non possono permettersi di sostenere quotidianamente il pagamento per l’accesso in Area C”. “Solo chi amministra con l’ideologia e non con il buonsenso come Granelli poteva lasciare accese le telecamere di Area C”, accusa invece il Consigliere Comunale di Forza Italia Alessandro De Chirico. Secondo l’azzurro, “Si aggiunge caos al caos con mezzi di superficie presi d’assalto dai milanesi e attese che superano la mezz’ora. Ovviamente nessun controllo in più per evitare il sovraffollamento di tram e bus”. “Sala – conclude il forzista – non venga a farci la solita ramanzina social del giorno dopo perché è ora che si faccia da parte!”. “È veramente inconcepibile che la sinistra, ambientalista solo a parole, se ne freghi delle esigenze dei milanesi e dei pendolari che raggiungono la nostra città per lavoro: c’è uno sciopero che paralizza Milano e li si obbligano a spendere soldi per Area C?”, ha invece dichiarato Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale della Lega.    

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Area C: centrodestra all’attacco di Sala

La dichiarazione del Sindaco Sala secondo cui su Area C  “noi staremo fermi così”, ha scatenato le reazioni del centrodestra: “Per giustificare la decisione di tenere accesi i varchi di Area C anche in zona rossa Sala spiega che chi lavora entra in centro solo prima delle dieci” ha dichiarato l’Europarlamentare di Fratelli d’Italia, Carlo Fidanza, aggiungendo “E che tutti quelli che ci vanno dopo lo fanno per motivi non essenziali. Evidentemente il sindaco non sa che ci sono persone che lavorano su turni, che entrano nella Cerchia dei Bastioni per andare dal medico, che passano sotto le telecamere a qualunque orario per le ragioni più disparate, non sempre ludiche o superflue”. Piuttosto che trincerarsi dietro l’ennesima scusa, Sala  – ha concluso Fidanza – ammetta che il Comune vuole fare cassa sulle spalle dei cittadini e pendolari che non hanno la fortuna di vivere in Zona 1 e che non vogliono prendere i mezzi pubblici per non contagiarsi”. Il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale Andrea Mascaretti ha invece esortato gli esponenti della Giunta a “spegnere Area C o dare buoni e dettagliati motivi per tenerla accesa a rischio per la salute dei milanesi, considerando che non è certo per ridurre l’inquinamento”. “Con che coraggio il sindaco Sala parla di polemiche strumentali sulla decisione da parte della sua giunta di tenere accese le telecamere di Area C?” si è invece chiesta l’Europarlamentare e Consigliere Comunale della Lega Silvia Sardone,  sottolineando “La nostra è una richiesta più che legittima e le immagini che ogni mattina vediamo sui mezzi pubblici sono la conferma più lampante della necessità di sospendere il pedaggio consentendo a milanesi e pendolari di raggiungere la città anche in auto”. Secondo la leghista per fare cassa si gioca “sulla salute dei cittadini che devono scegliere se pagare o se rischiare il contagio ammassati sugli autobus, sulle metro e sui tram”. “Una follia” secondo la Sardone di cui Sala dovrebbe “vergognarsi” sia “perché screditano il sacrosanto diritto dell’opposizione di proporre soluzioni” sia “perché sottovalutano e minimizzano le esigenze e la salute dei milanesi”.

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Sala: Area C resta. Stop a San Siro

Su Area C, “noi staremo fermi così, sempre disponibili, se cambiassero le condizioni, ad essere molto flessibili”. Lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala, parlando della possibilità o meno di spegnere le telecamere della ztl del centro a margine della commemorazione delle vittime del Covid in piazza Scala. “La polemica su Area C è strumentale per una forza di opposizione che non riesce a produrre nessuna idea per la città. Per chi deve lavorare, presupponendo che si vada prima delle 10 e mi pare che sia la normalità, il problema non c’è. Dopo chi viene in centro in questa situazione?”, ha concluso sul tema, dopo avere lanciato una frecciata, ai politici di centrodestra che si sono rivolti al Prefetto per farla sospendere,  dicendo “è una politica molto triste quella che porta a fare esposti in Procura” sottolineando “se un mio assessore si permettesse di minacciare un esposto in Procura senza la mia autorizzazione io lo caccerei il giorno dopo”.  “Penso che finché in particolare l’Inter non chiarirà il suo destino per noi le cose devono essere necessariamente ferme”, ha invece detto ai cronisti Sala, che gli hanno chiesto se la giunta si esprimerà sul progetto del nuovo stadio entro la scadenza del mandato. “Il punto è, e lo voglio dire con chiarezza ai milanesi, che non stiamo parlando solo dello stadio ma stiamo parlando di un progetto in cui la metà dell’investimento è sullo stadio e la metà è su altre cose che portano a comporre il futuro di quell’area – ha aggiunto -. Che vorrà dire che ci saranno presumo cinque o sei anni di lavoro. Io non è che posso affidare un quartiere della città per un così lungo periodo a realtà di cui non è certa la proprietà futura. Parlo con rispetto di Zhang però devono necessariamente chiarire il futuro della società, fino ad allora credo che sia logico fermarsi”.

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Area C. De Chirico (FI): Intervenga il Prefetto. De Corato (FdI): strumento per tartassare i milanesi

Il mancato spegnimento di Area C, nonostante Milano sia diventata zona rossa, sta causando le proteste del centrodestra. “Solo chi si nasconde dietro all’ideologia non si accorge che tenere accese le telecamere di Area C è inutile”, sostiene infatti Alessandro De Chirico, Consigliere Comunale di Forza Italia, aggiungendo, “Dopo una domenica di bel tempo e un vento che ha spazzato lo smog, i valori di CO2 saranno sicuramente in calo. Domani l’aria sarà pulita come quella delle Alpi e con i milanesi chiusi in casa per la zona rossa le telecamere del centro vanno spente. Per combattere il maledetto virus è necessario che chi deve raggiungere il proprio posto di lavoro, perché non può ricorrere allo smart working, possa utilizzare il proprio mezzo privato. Solo l’ottusità granelliana e il gretimismo di Sala non si accorgono che il numero dei contagi aumenta sui mezzi pubblici affollati. Domani chiederò un incontro urgente con il prefetto – conclude De Chirico – affinché la ZTL venga spenta d’imperio”. “Domani Milano, come tutta la Lombardia, entrerà in zona rossa con le limitazioni che ne conseguono”, sottolinea a sua volta il Consigliere Comunale di FDI a Milano, Riccardo De Corato. “Nonostante ciò – continua – il sindaco Sala ha deciso di mantenere attiva Area C in modo da tartassare le tasche dei milanesi! Area C serve solo a riempire le tasche comunali a spese degli automobilisti e non fa di certo calare i valori di Pm10! Il problema di inquinamento di Milano riguarda tutta la Valle Padana e solo con interventi a laro raggio si può pensare di ridurlo, non certo con interventi spot che hanno soltanto finalità di incasso. Domani – conclude – in consiglio comunale, chiederò ancora una volta al sindaco Sala di abolirla!”.

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De Corato (FdI): Area C va sospesa per evitare assembramenti sui mezzi

“La situazione pandemica, aggravandosi, sta richiedendo misure più restrittive come la zona arancione, da oggi rafforzata, che prevede, tra le altre cose, la riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico. Le immagini che ritraggono la M3 oggi affollata di persone senza alcun distanziamento sono allarmanti. Sicuramente a questa situazione contribuisce anche Area C”, lo scrive in una nota Riccardo De Corato, Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia, in merito ad Area C e agli affollamenti che si verificano sui mezzi pubblici. “Non si capisce l’utilità di questa misura – continua De Corato – oltre al fatto che con l’arancione rafforzato, che prevede anche la chiusura delle scuole, la circolazione delle auto diminuirà (come abbiamo già visto accadere in passato), sarebbe bene che Sala cercasse di alleggerire il trasporto pubblico, sospendendo il pagamento di Area C. Invece il sindaco non cede e continua imperterrito a tenerla attiva. Anziché pensare a far cassa – conclude – questo dovrebbe essere il momento di pensare alla sicurezza dei cittadini”.  

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