Assalto

Infermieri, Nursing Up De Palma: «Raid al pronto soccorso del Policlinico, gli infermieri non diventino capro espiatorio»

Infermieri, Nursing Up De Palma: «Raid al pronto soccorso del Policlinico, gli infermieri non diventino capro espiatorio». «Infermieri e medici costretti a barricarsi all’interno del Pronto Soccorso del Policlinico Umberto I di Roma per difendersi da un vero e proprio assalto, da un inspiegabile “raid punitivo” di facinorosi che sembrano avere perso totalmente il lume della ragione, capaci di azioni di violenza indicibili pur di difendere le proprie idee. Fino a che punto si può arrivare per far valere quelle che si ritengono le proprie ragioni? Quale prezzo devono ancora pagare quegli operatori sanitari rei soltanto di avere seguito la strada della legalità e della tutela della salute dei pazienti, dei soggetti, fragili, anche a rischio della propria stessa vita?  La notizia dell’infermiera del Policlinico, una collega, una di noi, colpita addirittura da una bottigliata in testa ci lascia nello sgomento totale. Ci informano addirittura di un altro operatore sanitario aggredito e ferito. E poi gli assalti di sabato alla Capitale, con vere e proprie scene di guerriglia urbana, da parte di “personaggi” che nulla hanno a che vedere con quella parte di popolazione che esprime il proprio civile dissenso al vaccino». Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up «Qui siamo di fronte a gruppi che ben poco hanno a che fare con le complesse problematiche sanitarie con cui siamo alle prese. Leggiamo le notizie di agenzia e apprendiamo della presenza di frange politiche. Come sindacato nazionale degli infermieri ci sentiamo di dover esprimere, in modo forte, perentorio, la nostra ferma condanna all’azione indecorosa di chi si è reso colpevole di avere assaltato un pronto soccorso, un luogo dove infermieri e medici dovrebbero essere messi nella condizione di svolgere con serenità il ruolo che gli compete, quello di salvare vite umane. Per mesi, non è retorica, abbiamo combattuto per fronteggiare un nemico sconosciuto, subdolo, all’apparenza invincibile. Oggi dobbiamo affrontarne uno ben più agguerrito, che ha le nostre stesse sembianze, ma è ben più pericoloso di qualunque virus. Nursing Up, dall’inizio del suo percorso a tutela degli infermieri, ha sempre posto in essere, tra i capisaldi della sua attività, il rispetto della legalità e la tutela della salute. Abbiamo sempre promosso l’uso del vaccino come unica strada possibile per uscire dall’emergenza. Del resto la maggior parte dei nostri infermieri ha scelto con coscienza di sottoporsi alle somministrazioni. Gli infermieri non possono e non devono diventare un capro espiatorio. Per tanto condanniamo fermamente la violenza esplosa in queste ultime ore contro gli operatori sanitari, che vanno difesi e tutelati, così come loro ogni giorno fanno con i cittadini e con la loro salute».

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Assalto al Campidoglio Usa

Assalto al Campidoglio Usa. Migliaia di sostenitori di Donald Trump si sono radunati a Washington in una delle manifestazione più accese contro i risultati delle presidenziali del 3 novembre, convocata proprio nel giorno in cui il Congresso dovrebbe ratificare formalmente la vittoria del presidente eletto Joe Biden. C’è almeno una persona ferita da colpi di pistola dentro al Campidoglio di Washington: non si capisce se si tratti di una sostenitrice di Trump o un membro dello staff del Congresso. Una donna è stata evacuata in una barella. “Non ci arrenderemo mai, non concederemo mai” la vittoria, ha detto davanti a loro Trump: alle sue parole è seguito un assalto al Campidoglio che ha bloccato la seduta. Già prima di questo episodio senza precedenti queste ore sembravano le più buie per il presidente. Con la probabile vittoria democratica in entrambi i seggi del Senato per cui si è votato ieri in Georgia e il rifiuto del vicepresidente Mike Pence di forzare la mano al Congresso, i suoi giorni alla Casa Bianca sono ormai contati. Il 20 gennaio Biden giurerà da presidente.

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Assalto alla sede di FdI, De Chirico (FI): da sinistra un silenzio complice

“Fa impressione l’indifferenza con cui il sindaco Sala, la sinistra in generale e in particolare l’ex Assessore Majorino (sempre pronto a puntare il dito contro gli altri) hanno trattato le violazioni e i danneggiamenti avvenuti durante il corteo per George Floyd di domenica scorsa”, accusa il Consigliere Comunale di Forza Italia Alessandro De Chirico. “Immagino gli sia difficile contestare la loro base elettorale – continua l’azzurro – anche se mentre manifesta contro la violenza altrui praticano la propria, ma sull’assalto alla sede di Fratelli d’Italia, almeno per decenza, un paio di parole di condanna le avrebbero potute dire. Magari non l’on. Majorino – sottolinea De Chirico –  sulla cui bacheca si può tranquillamente scrivere che quelli di FDI non si devono lamentare perché un tempo le sedi dei fascisti le bruciavano, ma dal sindaco Sala in quanto responsabile della sicurezza della nostra città almeno un commento me lo sarei aspettato”. “La sicurezza“, attacca l’azzurro, “anche in questa occasione è stata gestita in modo assai lacunoso e non è dato sapere chi ne fosse responsabile e se nell’apparato di sicurezza fosse prevista la presenza della Polizia Locale. Non è stato inoltre reso noto se i manifestanti fossero autorizzati a muovere in corteo lungo via Melchiorre Gioia e a formare un secondo presidio in via Zuretti o se si sia trattato di un’iniziativa estemporanea che nessuno ha impedito si realizzasse”. “Non mi risulta che l’on. Majorino abbia chiesto di denunciare gli organizzatori di quella manifestazione. Insomma ci sono tanti lati oscuri di questa vicenda che è meglio siano chiariti per togliere ogni sospetto che qualcuno ne sia stato complice”, conclude De Chirico, annunciando di avere protocollato un’interrogazione per avere ragguagli sulle questioni che ha posto.  

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Assalto a un tram in via Solari

“Un tranquillo sabato sera milanese tra piazza Cantore e via Solari, ed ecco come qualcuno di diverte a sfogare i suoi problemi esistenziali alle ore 23.00“, lo segnala la pagina Facebook Tranvieri Di Milano dove sono anche pubblicate le immagini del Tram devastato dalla furia di un passeggero. Un tram della linea 14 è stato costretto a rientrare in deposito ieri notte con il parabrezza quasi sfasciato, colpito a pugni da un passeggero che poco prima di una fermata in via Solari aveva picchiato anche contro la porta della cabina, minacciando di morte il conducente. Una volta sceso l’uomo si è scagliato contro il vetro, senza alcun motivo apparente. Partecipa al sondaggio Per quale partito voterai alle elezioni amministrative di Milano  VOTA

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