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Controlli per prevenire assembramenti e schiamazzi a San Siro

Proseguono i controlli della Polizia di Stato, predisposti dal Questore di Milano, dei motociclisti che si radunano nei pressi dello stadio Meazza e che inscenano pericolose evoluzioni lungo i viali circostanti. Ieri sera 29 luglio, tra le ore 20 e le ore 24, coordinati da un funzionario del Commissariato Bonola, i poliziotti, con il contributo dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Locale, hanno controllato 156 motocicli e 210 persone: sono state elevate 24 sanzioni per violazioni al Codice della Strada, 5 veicoli sono stati sospesi dalla circolazione per mancata revisione, sono stati effettuati 2 fermi amministrativi e un sequestro amministrativo. Un verbale è stato redatto per violazione al Regolamento di Polizia Urbana, due carte di circolazione sono state ritirate, una persona è stata sanzionata amministrativamente perché alla guida senza aver mai conseguito la patente. Nel corso del servizio, effettuato in Piazzale dello Sport per la terza volta nel mese di luglio, la punta massima dei motociclisti, radunatisi nei pressi di un bar vicino allo stadio, è stata di 350 persone circa con 250 motocicli.

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Scontro Sala – Moratti sugli assembramenti di domenica

“La politica, anche la vita, è piena di grandi interpreti del ‘con il senno del poi’. Se ci fosse un campionato, penso che l’assessore Moratti potrebbe vincere il titolo”. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha replicato all’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, che ha chiesto di sentire il parere del Cts in vista dei prossimi eventi. Sala ha parlato a margine della cerimonia di commemorazione dei deportati politici e razziali nei campi di sterminio nazisti, nel 76° anniversario della liberazione di Mauthausen, che si è tenuta al Cimitero Monumentale. “Invito il sindaco Sala ad attivarsi con urgenza in vista di preoccupanti eventi pubblici imminenti, dopo l’abbandono della città a uno stato di anarchia come accaduto domenica scorsa”, ha replicato Letizia Moratti. “La mia – prosegue Letizia Moratti – non è stata una riflessione amara sul passato recente, bensì la constatazione di un’evidente irresponsabilità dell’Amministrazione comunale che i cittadini milanesi rischiano di pagare a caro prezzo. Desidero vincere il campionato delle riaperture in sicurezza dei commercianti e delle attività laboriose di Milano e della Lombardia, senza giocare ulteriormente con i sacrifici e le tante vittime che già ci sono purtroppo state”. “Per i festeggiamenti dello scudetto dell’Inter previsti sabato 8 e domenica 23 maggio – conclude la vicepresidente – ho invitato il primo cittadino ad avvalersi del parere autorevole e competente del Comitato Tecnico Scientifico. Prendo atto che il sindaco Sala voglia assumersi invece ogni piena responsabilità sulla salute dei milanesi”. ANSA

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Fratelli d’Italia: assembramenti prevedibili Sala e Scavuzzo inerti

“Quanto successo ieri a Milano con la vittoria dello scudetto dell’Inter era pienamente preventivabile”. Lo affermano i Consiglieri Comunali di FdI a Milano, Riccardo De Corato, Andrea Mascaretti ed Enrico Marcora in merito agli assembramenti di ieri in Piazza Duomo a Milano. “Ci stupisce che oggi ci sia chi si stupisca di quanto accaduto ieri. Ma qualcuno pensava veramente che i tifosi rimanessero chiusi in casa? Già in occasione del derby del 21 febbraio u.s. avevamo visto festeggiamenti e assembramenti davanti a San Siro. In questi mesi a Milano è successo di tutto. Si potrebbero elencare decine di episodi: dal rave party degli anarchici in Darsena alle manifestazioni dei vari no-global, antagonisti, no tav, alle resse fuori dei consolati (come, ad esempio, quelli del Marocco e Senegal), agli assembramenti fuori dalle moschee abusive durante il ramadan e, per finire, al corteo del Primo Maggio. Il messaggio che è trapelato è che a Milano, comunque, si potesse fare tutto. Troppo semplice ora prendersela con i tifosi, gran parte dei quali ragazzini. In città gli unici che pagano il non controllo del territorio sembrano essere solo i commercianti, vessati ancora oggi dal coprifuoco. Da ieri l’Interista Sindaco Beppe Sala e la sua Giunta non hanno detto nulla, forse perché in parte si sentono responsabili? Neanche l’assessore comunale alla sicurezza, Anna Scavuzzo, è pervenuta: chissà dov’è finita! Nemmeno hanno fatto i complimenti all’Inter per lo scudetto calcistico arrivato a Milano dopo 11 anni!”, concludono gli esponenti di Fratelli d’Italia.

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Fontana: assembramenti prevedibili e pericolosi. Prefetto: non si poteva chiudere piazza Duomo

“Gli assembramenti di ieri per la vittoria dello scudetto dell’Inter “era probabile che si potessero verificare, l’importante è che non succeda più, bisogna fare affidamento e chiedere alle persone il rispetto delle misure di sicurezza. Io mi auguro e spero che i contagi non si alzino, ma questo lo potremo dire tra due settimane”, è il stato il commento del Presidente della Regione, Attilio Fontana in merito agli assembramenti verificatisi durante la festa per lo scudetto dell’Inter. Nonostante sia tifoso del Milan, ha aggiunto Fontana, “Sono contento che abbia vinto l’Inter, perché è una squadra lombarda e comunque è un segno della grande ripartenza della nostra regione”. “Quando il popolo dei tifosi, in modo assolutamente spontaneo e non organizzato, scende in strada per festeggiare lo scudetto atteso da anni, bisogna necessariamente coniugare le ragioni della prevenzione del contagio con la gestione dell’ordine pubblico e con la tutela della incolumità delle persone. Abbiamo valutato che chiudere piazza Duomo, spazio urbano ampio e con numerose vie di esodo, sarebbe stato inevitabilmente occasione di ancora più densi e rischiosi assembramenti, sotto ogni profilo”. Lo ha spiegato in una nota il prefetto di Milano, Renato Saccone, in merito ai festeggiamenti di dei tifosi dell’Inter. “Di fronte a trentamila tifosi esultanti, circa diecimila nel picco in piazza Duomo – aggiunge il prefetto Saccone – non si usano idranti, né ha senso transennare una città. Si opera per evitare incidenti di qualsiasi natura, che non ci sono stati, per ridurre nei tempi le manifestazioni di festa, con il rispetto del ‘coprifuoco’, per salvaguardare le tante attività commerciali e della ristorazione e il diffuso passeggio domenicale di un pomeriggio primaverile in zona gialla, così come è stato”. “Con questo approccio, sono stati previsti e approntati servizi mirati e flessibili, con la consapevolezza che la gestione dell’ordine pubblico è un delicato equilibrio tra interessi non sempre collimanti, i cui risultati positivi non sono facilmente visibili perché consistono spesso in “ciò che non accade”.

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Gente al parco e sui Navigli ma senza assembramenti

Complice il bel tempo, in tanti oggi a Milano hanno deciso di fare una passeggiata, pregustando le riaperture che ci saranno da lunedì. Parecchi hanno scelto di andare al parco Sempione o ai giardini di Porta Venezia, senza che si siano creati però assembramenti. Situazione tranquilla anche nelle altre zone verdi della città, dal parco Ravizza alla Martesana. Tanti hanno scelto i Navigli dove è ingente la presenza delle forze dell’ordine, a partire dalla polizia locale che non lascia sedere nei gradoni della Darsena. Ma anche in questo caso non si registrano problemi di assembramenti. Semi-deserte al momento altre zone della città, dall’Isola a viale Monza. ANSA

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Assembramenti: chiuso il bar Jamaica

I militari del Nucleo Radiomobile di Milano e della Compagnia Carabinieri Duomo sono intervenuti al Bar Jamaica in via Fiori Oscuri, a Brera, dove erano stati segnalati assembramenti di persone in strada, in violazione delle norme di contrasto del covid da parte di due esercizi commerciali rimasti aperti oltre l’orario consentito. Giunti sul posto i militari hanno ritenuto di comminare una sanzione allo storico bar Jamaica per cui sono stati in seguito disposti chiusura giorni di chiusura. Il bar era già stato al centro della cronaca alla vigilia della prima zona rossa in Lombardia in seguito alle vementi proteste dei proprietari contro il provvedimento.

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