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Asst Monza: 11 e 12 settembre campagna vaccinazione anti Covid-19 per gravide e puerpere

Asst Monza: 11 e 12 settembre campagna vaccinazione anti Covid-19 per gravide e puerpere. ASST Monza e Fondazione MBBM insieme per proteggere la salute della mamma. In aderenza alla Campagna Vaccinale anti Covid-19 promossa da Regione Lombardia, ASST Monza, in collaborazione con Fondazione Monza e Brianza per il Bambino e la sua Mamma, indice due giornate di libero accesso alla vaccinazione per donne in stato di gravidanza e puerpere. La vaccinazione anti Covid-19 infatti, rappresenta un intervento importante al fine di proteggere la salute della mamma, quella del bambino, della famiglia e della comunità. Può essere effettuata in qualunque periodo della gravidanza ed è raccomandata anche durante l’allattamento materno, che va promosso, sostenuto e non interrotto. Per l’immunizzazione vengono somministrati vaccini mRNA dei quali è ormai confermata efficacia e sicurezza sia in gravidanza sia in allattamento. Sebbene la maggior parte delle donne in gravidanza, che risultano positive al test Covid-19, non presentino alcun sintomo, alcune possono sviluppare la malattia da SARS-CoV-2 in una forma potenzialmente grave per sé e per il nascituro: proprio per questo la vaccinazione è fortemente raccomandata. È stato inoltre dimostrato che gli anticorpi sviluppati dal vaccino sono protettivi contro l’infezione non solo per la gravida ma anche per il neonato. Questa iniziativa si inserisce nell’ambito di una già consolidata collaborazione tra il Centro Vaccinale ASST Monza e la Fondazione Monza e Brianza per il Bambino e la sua Mamma. Nel corso della gravidanza, infatti, essendo raccomandate dal Ministero della Salute anche altre vaccinazioni, quali quella contro difterite, tetano, pertosse, per la quale è richiesta la somministrazione in tempi stabiliti e l’antinfluenzale, per agevolare e aumentare l’adesione a tali vaccinazioni nei tempi utili previsti, sono stati creati dei percorsi dedicati e agevolati dove la gravida ha a disposizione ampie fasce orarie e la possibilità di accedere anche in giorni prefestivi, quali ad esempio il sabato mattina sia presso il centro vaccinale sia presso gli ambulatori dedicati aperti nella palazzina accoglienza dell’Ospedale San Gerardo. Inoltre l’informazione tempestiva inserita nella cartella clinica da parte del ginecologo e dell’ostetrica sin dalle prime viste, consente la prenotazione in tempi adeguati. La collaborazione fra il Centro Vaccinale e la Fondazione consente inoltre la somministrazione in reparto alle gravide ricoverate da parte del personale adeguatamente formato. Nei giorni 11 e 12 settembre 2021, dalle 8.00 alle 20.00 presso l’Hub Vaccinale di Monza, via Philips, 12 (area ex Philips) le donne in gravidanza e le puerpere potranno presentarsi con tessera sanitaria e carta d’identità e accedere direttamente alla seduta vaccinale, senza prenotazione. Sarà presente un team di ostetriche e ginecologi per l’accoglienza, disponibile a fornire tutte le informazioni necessarie.

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Al via un nuovo servizio per l’accesso ai drive-through di Monza e Limbiate

Al via un nuovo servizio per l’accesso ai drive-through di Monza e Limbiate. ASST Monza, in collaborazione con ASST Vimercate, ha attivato una pagina web per la registrazione e l’accodamento degli utenti, in modo ordinato e controllato, per l’accesso ai drive through di Monza e Limbiate dedicati all’esecuzione dei tamponi per la popolazione scolastica: i bambini nella fascia 0-3 anni, gli allievi della scuola dell’infanzia, gli studenti delle scuole primarie, secondarie (I e II grado) e il personale scolastico (docenti e non docenti). Il nuovo servizio “Accoda” non sostituisce l’autocertificazione, che sarà ancora necessaria, ma consente di programmare l’accesso ai drive through. Saranno garantite oltre 400 disponibilità di accesso giornaliere per singolo drive through: Monza – Ospedale Vecchio San Gerardo (in fase di trasferimento) con ingresso da via Magenta da lunedì a sabato dalle 8.30 alle 14.30 Limbiate – Centro sportivo via Tolstoj 86 da lunedì a sabato dalle 8.30 alle 14.00 In home page, sul sito www.asst-monza.it si seleziona la funzione “Prenotazione Tamponi Drive through” e si accede ad una pagina che consente la registrazione dell’utente, attraverso l’inserimento dei dati del soggetto che deve effettuare il tampone. All’indirizzo elettronico fornito dall’utente sarà successivamente inviato un messaggio per confermare la registrazione, assegnare la data dell’appuntamento e, soprattutto, la fascia oraria in cui presentarsi (con la tessera sanitaria, i riferimenti della prenotazione cartacea o digitale e il modulo di autocertificazione). L’esito dei tamponi sarà pubblicato sul Fascicolo Sanitario Elettronico e consultabile su https://www.fascicolosanitario.regione.lombardia.it/. “Questo nuovo servizio – sottolinea il Direttore Generale della ASST Monza Mario Alparone – si inserisce nell’ottica di agevolare sempre di più gli utenti in questo periodo di emergenza per razionalizzare gli accessi e quindi evitare code e disagi”.

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Fisioterapisti in campo contro il Covid19

Fisioterapisti in campo contro il Covid19. Le lunghe degenze dei pazienti, in media 20 giorni che possono diventare anche 35/40 per i pazienti che vengono ricoverati anche in Terapia Intensiva, possono determinare l’impossibilità del rientro al domicilio una volta dimessi e la necessità del trasferimento in strutture riabilitative. Per garantire ai pazienti di non perdere l’autonomia e la capacità di svolgere le attività di vita quotidiana a causa della prolungata immobilizzazione a letto, una squadra di 20 fisioterapisti dell’ASST Monza gira nei reparti e nelle Terapie Intensive degli Ospedali di Sesto e Bassini di Cinisello per iniziare, non appena le condizioni cliniche dei pazienti sono stabili, l’attività riabilitativa. La riabilitazione ha l’obiettivo di migliorare le condizioni fisiche del paziente, renderlo autonomo nelle attività di vita quotidiana e favorire dunque il rientro a domicilio o in un altro luogo per proseguire la quarantena. Ha un ruolo importante anche nell’alleviare l’ansia e la depressione del paziente che in alcuni casi si trova a non riuscire più a svolgere le attività più semplici a causa sia della malattia che debilita moltissimo sia, in alcuni casi, dei lunghi periodi di ventilazione meccanica. Si tratta di un lavoro di squadra e di un’attività che prevede il continuo confronto con le équipe che seguono i pazienti. I medici dei reparti quando le condizioni cliniche dei pazienti lo consentono, contattano il coordinatore dei fisioterapisti per l’inserimento in trattamento. I fisioterapisti valutano il paziente quotidianamente con alcuni test e secondo parametri di riferimento definiti e impostano il trattamento più idoneo al paziente, personalizzandolo secondo le sue esigenze. Il programma riabilitativo può prevedere esercizi di mobilizzazione passiva, attiva assistita ed attiva del paziente, rinforzo muscolare, training dell’equilibrio e della coordinazione, training del passo e recupero del cammino e qualunque esercizio sia utile al ricondizionamento fisico. Il tipo di esercizio, l’intensità, la durata e la progressione dell’esercizio sono definiti a seconda del paziente; è estremamente importante che le richieste e le azioni del fisioterapista non determinino un affaticamento eccessivo. Con la collaborazione degli infermieri dei reparti, i fisioterapisti si occupano anche di posturare i pazienti in ventilazione o in ossigenoterapia. Il cambio di postura infatti rappresenta un elemento importante della terapia, il posizionare i pazienti, soprattutto proni, aiuta a migliorare la ventilazione e a riespandere il polmone favorendo il miglioramento

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ASST Monza: “Strumentalizzato il caso dell’infermiera suicida”

ASST Monza: “Strumentalizzato il caso dell’infermiera suicida“. La risposta dell’azienda sanitaria brianzola alla lettera dei sindacati è stata durissima, in particolar modo per il passaggio del testo in cui veniva respinta con sdegno l’ipotesi che potessero esserci connessioni tra l’operato dell’azienda e il suicidio di un’infermiera. Nel testo le organizzazioni sindacali avevano scritto: “Non abbiamo parole e, solo il silenzio, ci permette di rimanere civili nei toni quando sentiamo dire che è tutto sotto controllo e va bene quando dei genitori, dei colleghi, il paese piangono la decisione di una ragazza che ha deciso di mettere fine alle sue paure con un gesto estremo. Forse non prevedibile ma sicuramente che non può essere rubricato come incidente di poco conto in un sistema in cui tutto va bene”. Affermazioni che hanno provocato una sdegnata reazione da parte dell’ASST Monza: “Strumentalizzato il caso dell’infermiera suicida”. Questa la nostra sintesi di un lungo documento in cui si elencano le azioni messe in campo per la salute dei dipendenti e dei pazienti. “Per quanto riguarda il suicidio della nostra infermiera siamo rimasti profondamente scossi da un gesto così estremo ed, allo stesso tempo, veramente indignati dal vostro tentativo di strumentalizzazione; vogliamo comunque ricordare che la collega era in malattia dal 10 marzo e non risultava in stato di sorveglianza per positività accertata o in corso di accertamento. Allo stesso modo non risultano contatti lavorativi con pazienti COVID positivi poiché la stessa, ancorché prestasse la sua opera in blocco operatorio, non aveva ancora avuto modo di lavorare in reparti COVID+”. Una risposta dunque molto dura per il riemergere di un caso che era stato oggetto anche delle cronache nazionali: il personale sanitario in tutte le parti d’Italia, ma in modo particolare nei territori dei focolai, sta vivendo una fase molto dura a causa di una crisi violentissima come quella attuale.

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Monza, il 4 ottobre sciopero della ASST

La trattativa non ha portato a niente. Mesi di incontri non hanno potuto evitare lo sciopero proclamato dalle Rsu della ASST di Monza. Un problema serio alla riapertura del periodo realmente lavorativo. Neppure l’incontro in Prefettura è servito, eppure lo stesso Prefetto sua Eccellenza Patrizia Palmisani ha sottolineato come in fondo le richieste delle parti non siano così distanti da sembrare incolmabili (qui potete trovare il verbale dell’incontro Verbaledel12062019). Ma niente. Di fronte a questa prospettiva, il Direttore Generale della ASST di Monza Mario Alparone ha commentato la vicenda: “Nell’apprendere con dispiacere della decisione delle OOSS, è altresì sorprendente che si accusi la Direzione di mancata volontà di confronto. Va infatti evidenziato che la decisione unilaterale di interrompere la discussione è delle associazioni sindacali non della Direzione come emerge chiaramente dai seguenti fatti:  – nonostante l’ampia disponibilità dimostrata alle OOSS in termini di occasioni di confronto (oltre 11 incontri in meno di 6 mesi) già il giorno successivo all’incontro tenutosi il 3 giugno, sul tema delle presunte carenze di personale, incontro peraltro preceduto dall’invio di ampia informativa sui dati del personale (turn over, assorbimenti), le organizzazioni sindacali decidono di attivare lo stato di agitazione; –  la stessa ampia disponibilità al confronto e alla fornitura di informazione è stata data durante l’incontro del tentativo di conciliazione del  12 giugno in Prefettura con ulteriore integrazione di dati (ferie, straordinari) e anche in quella occasione, con atteggiamento che dalla stessa Prefettura è stato considerato contraddittorio (si allega estratto del verbale), le OOSS hanno deciso unilateralmente di non cogliere la disponibilità e di proseguire nello stato di agitazione”.

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Monza, arriva la mostra “Principesse e guerriere”

Nove mesi di lavoro, 13 scatti per 11 “principesse e guerriere” del reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale di Padova, Syria, Lisa, Eleonora, Denise, Anna, Letizia, Giada, Sara, Alice, Camilla e Marta, che hanno affrontato le loro fragilità, per raccontare che nulla è più importante della vita, aldilà delle difficoltà e delle proprie ferite. La ASST di Monza fa da cornice a questi racconti così forti e attenti, ospitando la mostra “Adolescenza Impavida”, raccontata attraverso le immagini da Anna Bussolotto, fotografa ritrattista e pubblicitaria specializzata nella moda bambini e neonati. Allestita al piano -1 della Palazzina Accoglienza dell’ospedale San Gerardo, la mostra verrà inaugurata mercoledì 10 luglio alle ore 11. Nel novembre 2017 Chiara Girello Azzena (Presidente di Team for Children) propone ad Anna Bussolotto di ritrarre le giovani pazienti in cura presso il reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale di Padova. Le ragazze, 11 adolescenti, sentono il desiderio di mostrare le loro cicatrici, sia fisiche sia emotive, per comunicare a tutti – soprattutto ai loro coetanei – quanta forza e coraggio mettono nella loro battaglia quotidiana contro il tumore. Anna accoglie con entusiasmo la proposta e inizia così un percorso che dura nove mesi, nei quali approfondisce la conoscenza con ognuna di loro e immagina per ciascuna un personaggio a metà tra una principessa e una guerriera. Le ragazze offrono molti spunti e con il supporto stilistico di Nazareno Pol ed Egidio Veronese (Arabesque) le adolescenti impavide prendono forma. Ognuna di loro ha una propria unicità, un punto di forza e una debolezza, ma soprattutto un’attitudine. Ed è proprio questa caratteristica che Anna coglie nei ritratti individuali delle ragazze. Eleganti, misteriose, coraggiose ma pur sempre adolescenti.

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