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ATM celebra gli 85 anni dal primo filobus

Era il 28 ottobre del 1933 quando la neonata Atm (allora Azienda Tranviaria Municipale) decise di rispondere alla crescente domanda di trasporto pubblico mettendo in servizio sulla linea 81 un nuovo mezzo di trasporto a trazione elettrica: il filobus, che resta un mezzo di trasporto sul quale l’Azienda oggi punta “fortemente”. Una tipologia di vettura che ben si sposa con il progetto “full electric” lanciato lo scorso anno dall’Azienda e che prevede l’acquisto di mezzi totalmente elettrici, per arrivare nel 2030 ad avere una flotta a zero emissioni. E’ stata aggiudicata lo scorso aprile, infatti, una gara ad evidenza pubblica per l’acquisto di 80 filobus e i primi 30 saranno in consegna entro il 2019. Per celebrare questo anniversario Atm ha realizzato un biglietto speciale che sarà in vendita da oggi, e fino al 5 novembre, presso i distributori automatici e tutte le rivendite della metropolitana. Un’emissione pensata per festeggiare gli 85 anni trascorsi dalla prima corsa del filobus a Milano.

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Cosiglio Comunale: protesta di Forza Italia contro gli aumenti ATM

Durante l’audizione dell’Assessore a Mobilità e Ambiente Marco Granelli in Consiglio Comunale, il gruppo consiliare di Forza Italia ha protestato con striscioni e grida contro l’aumento delle tariffe Atm. “Vergogna, è il secondo aumento in pochi anni, da una giunta di sinistra”, hanno contestato i consiglieri, immediatamente ammoniti dal presidente dell’Aula, Lamberto Bertolè. La contestazione è avvenuta in seguito alle piegazioni fornite dall’Assessore in merito alle motivazioni dell’aumento “Noi l’aumento non abbiamo scelto di farlo: in questi anni abbiamo aumentato di 13 milioni di km/vetture il servizio“, ha Granelli prima di intervenire in Aula. “Nei prossimi anni – ha aggiunto Granelli – abbiamo già previsto aumenti per linee di superficie, l’M1 che arriverà fino a Monza Bettola, il tram 7, la Milano-Desio, la Milano-Limbiate e la M4. In futuro avremo un aumento incredibile del servizio e questo comporterà un aumento dei costi“. “Dall’altra parte – ha osservato l’assessore – la Regione ci ha diminuito i finanziamenti ed è chiaro che cosi non regge”. Granelli ha poi rivendicato la mancanza di aumenti per gli abbonamenti: “Vogliamo fare una manovra che non fa aumentare di un centesimo gli abbonamenti per giovani e anziani. Gli anziani hanno un off-peak che vale prima partirà con l’inizio del servizio di superficie, quindi da questa manovra avranno un vantaggio. I giovani avranno gli stessi mensili e gli stessi autunnali, i pendolari avranno lo stesso annuale rateizzato”. Infine l’assessore ha parlato delle novità per gli abbonamenti integrati nel sistema di Milano città metropolitana, Monza e Brianza, definendole “una vera rivoluzione“. “I cittadini che abitano fuori dal comune di Milano – ha infine spiegato – avranno una diminuzione dell’abbonamento mediamente del 18-20 per cento e quindi questo ci fa ben sperare che anche chi abita fuori città userà di più l’autobus, la metropolitana e i tram e quindi meno macchine entreranno a Milano e attraverseranno i quartieri di periferia“. A Granelli ha replicato il capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, Fabrizio De Pasquale, in una nota evidenziando che come potrebbero evitare gli aumenti utilizzando gli utili dell’azienda e gli introiti derivanti da Area C. “La sinistra in 7 anni ha raddoppiato il costo del biglietto ATM. Gli utenti milanesi pagheranno i costi del trasporto extraurbano dell’hinterland”. Ha dichiarato De Pasquale, per poi spiegare “Si può evitare questo aumento utilizzando gli utili di Atm (39 milioni) e gli introiti di Area C (30 milioni)”.

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ATM, nessun posto a rischio a causa del Decreto Dignità

Nessun lavoratore di Atm a tempo determinato rischia o rischierà il posto di lavoro, per effetto del decreto Dignità. È questa la rassicurazione fatta da Luca Migliore, responsabile delle Risorse Umane dell’azienda del trasporto pubblico milanese, ai consiglieri comunali della commissione Partecipate. “Migliore ha infatti spiegato: “Atm non usa il tempo determinato in modo strumentale, ma solo per esigenze effettivamente temporanee. Tanto che, negli ultimi 5 anni, abbiamo un tasso di trasformazione dal contratto dal tempo determinato a quello a tempo indeterminato, entro gli 11 mesi dalla data di inizio, del 90%“. Concludendo: “Il decreto dignità non impatta su Atm, anche perché si tratta di un’azienda in buona salute finanziaria, che ha quindi la possibilità di trasformare i contratti“. La commissione consiliare Partecipate, presieduta dal capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino, Fabrizio De Pasquale, continua il suo lavoro di interlocuzione con i responsabili delle risorse umane e i rappresentanti sindacali delle partecipate milanesi, per capire in quali aziende ci siano problemi di rinnovo dei contratti a tempo determinato. Per il momento le criticità maggiori sono emerse in Amsa. Alla prossima riunione della commissione parteciperanno anche le ‘scodellatrici‘ di Milano Ristorazione, dipendenti dalle cooperative legate alla municipalizzata, che, come ha annunciato il capogruppo azzurro “si trovano a rischio“.

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