attività di vicinato

Milano punta su attività di vicinato, imprese sociali e start up

Nell’anno della pandemia, Milano rafforza con oltre 10 milioni di euro il sostegno alla nascita e allo sviluppo di attività di vicinato, imprese sociali e start up, realtà fondamentali per la crescita e l’evoluzione economica, sociale e inclusiva dei quartieri più esterni della città. Negli ultimi otto anni ammontano a oltre 45 milioni di euro i fondi messi a disposizione dall’Amministrazione che hanno permesso la nascita e lo sviluppo di 1.392 imprese, oltre al sostegno di attività in difficoltà come nel caso dei negozi che hanno subito un impatto dai cantieri. Questi alcuni dei dati presentati questa mattina dall’assessora alle Politiche per il lavoro, Attività produttive e Commercio, Cristina Tajani, nel corso della conferenza stampa on line in cui sono stati illustrati i principali interventi a sostegno delle imprese durante l’emergenza Covid-19. “Nel corso del 2020 – ha spiegato l’assessora Tajani – la strategia dell’Amministrazione per il sostegno all’impresa ha puntato sul sostegno alle realtà esistenti, in particolare le imprese di prossimità e vicinato, con una forte attenzione a quelle ad impatto sociale nei quartieri. I prossimi mesi saranno ancora caratterizzati da una grande sofferenza economica e sociale e dobbiamo orientare tutte le risorse disponibili, comprese quelle che arriveranno dall’Unione europea, per accompagnare il tessuto economico e sociale cittadino verso una ripartenza che metta al centro le persone, i loro bisogni, i quartieri e la sostenibilità ambientale e sociale. Per far questo, metteremo presto a disposizione nuovi bandi in favore dell’occupazione e stiamo elaborando un programma ampio di economia civile a sostegno dei quartieri e del loro tessuto economico”. L’Amministrazione in questi anni, attraverso i suoi provvedimenti, ha messo a disposizione oltre 45 milioni di euro: nello specifico 37,6 milioni per bandi e contributi destinati alla nascita di nuove imprese o a sostegno di imprese in difficoltà; 7,2 milioni per gli incubatori e acceleratori d’impresa presenti sul territorio – Polihub (ICT, Web, High tech), Base (start up creative), FabriQ (Innovazione sociale) e Milano Luiss hub for Makers&student; 1,1 milione per lo sviluppo di servizi di rete come i 65 coworking, 3 spazi per spin off e 12 Fablab. Le 1.392 nuove imprese sostenute dal Comune hanno permesso la creazione di oltre 11mila posti di lavoro, capaci di generare complessivamente un fatturato di oltre 1,4 miliardi di euro, con una media di circa 300mila euro per impresa. In piena emergenza Covid-19, le mutate esigenze delle città, dei suoi abitanti e delle imprese, hanno portato l’Amministrazione a ripensare, nel corso del 2020, i propri obiettivi sin da subito puntando a incentivare e promuovere lo sviluppo di un’economia di prossimità fatta di sostegno alle attività di vicinato, ai servizi a domicilio, alla logistica dell’ultimo miglio, alla produzione a km zero così come  allo sviluppo di nuove forme di coworking e nearworking  oltre a diversi progetti sociali nei quartieri. Tutti elementi fondamentali a intercettare i nuovi bisogni del vivere a Milano per realizzare quel modello di città a 15 minuti, prerogativa del documento Milano 2020. Tre gli ambiti tematici sui quali si sono concentrati gli investimenti dei 10,9 milioni di euro previsti per il 2020: 8,3 milioni (fondi L. 266/97; FESR 2014-2020 e Fondo mutuo soccorso del Comune di Milano) sono stati destinati al sostegno di attività di prossimità e negozi di vicinato; 1,55 milioni (PON Metro) per l’innovazione sociale e il sostegno a idee e progetti nati dagli abitanti dei quartieri; 1 milione di euro (Fondo mutuo soccorso) per start up innovative sui servizi necessari in tempo di pandemia. Entrando ancor più nel dettaglio degli 8,3 milioni: 1 milione e 175mila euro sono stati destinati al bando ‘Prossima impresa’ per la creazione e il supporto dei negozi di vicinato, mettendo a disposizione fino a 25mila euro a fondo perduto, più 25mila euro a tasso agevolato per chi ha deciso di aprire una nuova attività (12 i progetti finanziati che partiranno nel 2021); 1 milione e 200mila euro focalizzati sulla zona Lorenteggio per creare imprese profit e non profit volte a migliorare la qualità dei servizi e l’offerta commerciale della zona (attualmente sono 8 i progetti che partiranno, con 750mila euro ancora a disposizione di nuovi progetti da presentare entro il 15 marzo); 440mila euro del bando M4, stanziati per sostenere 56 imprese commerciali che non hanno potuto usare gli spazi esterni a causa delle presenza dei cantieri; 5,5 milioni, provenienti dal Fondo di mutuo soccorso, sono destinati alla stabilizzazione di posti di lavoro per le imprese fino a 5 dipendenti chiuse durante il confinamento. È previsto un nuovo bando nel 2021 che utilizzi i 5 milioni ancora disponibili come ammortizzatore per gli eventuali licenziamenti che dovessero verificarsi dopo il 31 marzo, termine dello stato di emergenza. Degli 1,55 milioni di euro per l’innovazione sociale, 1 milione andrà a sostenere le idee degli abitanti per migliorare i servizi di vicinato e la qualità della vita nei quartieri grazie al progetto ‘La scuola dei quartieri’ (108 le idee candidate, 39 i progetti selezionati di cui 10 partiti a fine 2020); dei 550mila euro rimanenti, grande successo sta raccogliendo la seconda edizione del crowdfunding civico che ha selezionato 20 progetti sociali che verranno finanziati grazie alle microdonazioni dei milanesi. In soli 2 mesi, i primi 7 progetti hanno già raccolto oltre 85mila euro grazie a 1.200 donatori, altri 13 progetti inizieranno la loro raccolta fondi a fine gennaio.

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Mappa online delle attività di vicinato che effettuano consegne a domicilio

Dalla panetteria sotto casa, passando per la macelleria, l’ortolano o la pescheria di fiducia, sino al negozio di detergenti per la casa e la persona, senza dimenticare le esigenze dei nostri amici a quattro zampe; e ancora, pizzerie e rosticcerie che preparano piatti per chi non sa o non può cucinare, a cui si aggiungono gli operatori alimentari presenti in 12 Mercati comunali coperti e 50 edicole cittadine. Sono solo alcune delle oltre 370 attività che hanno aderito ad oggi a “Spesa a domicilio”, la mappa on line e georeferienziata del Comune di Milano per far conoscere a tutti i cittadini le attività di vicinato presenti nei quartieri che oltre ad essere aperte, come previsto dal DPCM dell’11 del 12 marzo e dall’ordinanza di Regione Lombardia, effettuano consegne a domicilio. “Abbiamo pensato di fornire un servizio utile ai milanesi per trovare, nelle immediate vicinanze della propria abitazione, piccole attività commerciali disponibili ad effettuare consegne a domicilio nel quartiere, preziose in questo momento di emergenza dovuta al CoViD-19 – dichiara l’assessora alle Politiche del lavoro, Attività produttive e Commercio Cristina Tajani -. Vogliamo valorizzare quelle piccole realtà economiche di vicinato che sono al centro della vita economica di ogni quartiere e che possono risultare strategiche per limitare gli spostamenti all’interno della città e della singola zona. Una valida alternativa per la propria spesa alla grande distribuzione che oggi richiede lunghe code e tempi di attesa, anche per la consegna a domicilio. Con una semplice telefonata, i piccoli commercianti possono rispondere in modo efficace ai bisogni soprattutto degli anziani e delle persone costrette a casa”. Un elenco nato dalla collaborazione del Comune di Milano con i nove municipi della città, Confcommercio Milano e il suo sistema associativo, le associazioni di via e il supporto delle principali social street presenti in città. Tre gli obiettivi perseguiti del progetto: il primo è mettere a disposizione, per ogni quartiere, un elenco delle piccole attività aperte e disponibili a consegne a domicilio, soprattutto per anziani, persone sole e malati; il secondo è quello di evitare il più possibile assembramenti e limitare le lunghe file presso la grande distribuzione; il terzo, e forse più importante, è la valorizzazione del commercio di vicinato inteso come presidio territoriale e ricchezza del quartiere. La mappa, oltre a consentire di visualizzare le attività presenti nel proprio quartiere, riporta anche alcune informazioni come l’indirizzo, i recapiti di contatto, le modalità di pagamento e di consegna (in proprio o a mezzo vettore) con i relativi costi o gratuità. La mappa e tutte le informazioni sono consultabili direttamente su https://www.comune.milano.it/aree-tematiche/servizi-sociali/milanoaiuta/spesa-a-domicilio . Nella stessa sezione è disponibile anche un apposito format di adesione, dedicato agli esercizi che vorranno aderire all’iniziativa inserendo sulla mappa le informazioni riguardanti la propria attività, dichiarando allo stesso tempo che le operazioni di consegna sono effettuate nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, come previsto dalla legge e dai decreti ministeriali. Milano aiuta è la sezione del portale del Comune di Milano dove trovare tutti i servizi e le informazioni utili al cittadino in questo momento di emergenza.  

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