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Sospesa la licenza a un bar a Quarto Oggiaro

Il Questore di Milano Giuseppe Petronzi, nell’ambito dell’attività di prevenzione, controllo del territorio e monitoraggio dei locali pubblici milanesi svolta dalla Polizia di Stato per contrastare i fenomeni di criminalità, ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S., ha decretato la sospensione di una licenza per 10 giorni per la conduzione dell’esercizio commerciale “Bar Lessona” di via Lessona 1. Stamattina, gli agenti del Commissariato Quarto Oggiaro hanno notificato il provvedimento emesso in quanto, le indagini condotte hanno fatto emergere come l’esercizio commerciale fosse diventato un punto di riferimento di incontro di persone pregiudicate. Nel corso di diversi controlli effettuati da febbraio ad oggi, i poliziotti hanno riscontrato la presenza di numerosi avventori con precedenti penali per reati in materia di stupefacenti, contro il patrimonio e contro la persona. Inoltre, durante i controlli all’interno dell’esercizio commerciale, gli agenti del Commissariato Quarto Oggiaro hanno indagato un avventore per oltraggio a pubblico ufficiale, rinvenuto e sequestrato 3,2 gr di hashish e, nascosti dietro le macchinette VLT, degli involucri con cocaina e hashish.

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DASPO da tutti i bar per un persecutore seriale

Il Questore di Milano, a seguito dell’attività istruttoria svolta dalla Divisione Anticrimine, ha emesso per la prima volta un provvedimento di “Divieto di Accesso alle Aree Urbane” a carico di un cittadino italiano, classe 1956, gravato da numerosi precedenti di polizia e penali, molti dei quali perpetrati presso il bar ubicato all’interno di un noto supermercato in via Pellegrino Rossi a Milano. La proposta di tale provvedimento è stata inoltrata al Questore dalla Stazione Carabinieri di Affori, a seguito di una lunga serie di episodi criminosi di cui l’uomo si è reso responsabile, in particolare, creando gravi disagi e turbative per la sicurezza e incolumità sia di dipendenti e clienti di un grande supermercato di via Rossi. Gli accertamenti dei poliziotti dell’Anticrimine hanno permesso di far emergere, non solo le diverse condanne per reati contro la persona e il patrimonio a carico del soggetto, ma anche numerosi interventi di Polizia che lo hanno visto protagonista nel corso degli ultimi anni; interventi espletati sia dai Carabinieri della vicina Stazione che degli agenti del Commissariato Comasina. Solo nel 2021, l’uomo è stato denunciato due volte per furto aggravato, una denuncia per rapina impropria, una per resistenza a pubblico ufficiale e, non da ultimo, per atti persecutori nei confronti di una dipendente del supermercato, all’interno del quale, nei pressi dell’area bar, l’uomo ha consumato gran parte delle condotte criminose che hanno portato al provvedimento del Questore di Milano. La massima Autorità di Pubblica Sicurezza della Provincia ha così deciso di vietare al soggetto, di accedere a tutti gli esercizi pubblici per la somministrazione di bevande e alimenti, presenti nell’intera provincia di Milano, nonché di stazionare nelle immediate vicinanze degli stessi, ai sensi dell’art. 13 bis co. 1 bis del D.L. 14/2017 (“Il Questore può disporre il divieto di accesso ai pubblici esercizi o ai locali di pubblico trattenimento presenti nel territorio dell’intera provincia nei confronti della persone che per i reati di cui al comma 1, sono state poste in stato di arresto o di fermo convalidato dall’AG, ovvero condannate, anche con sentenza non definitiva”). La durata del divieto è di un anno, e la sua violazione è punita con la pena della reclusione da sei mesi a due anni, nonché con la multa da 8.000 a 20.000 euro. La misura, strumento volto a garantire tranquillità e legalità di esercizi pubblici e a prevenire comportamenti lesivi dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica, viene applicata per la prima volta a Milano nei confronti di un soggetto sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa dal reato di atti persecutori.

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Sospesa per la terza volta la licenza a un bar in Lorenteggio

Il questore di Milano, Giuseppe Petronzi, ha sospeso per 10 giorni la licenza al “Bar Gabry” di via degli Apuli 2, nel popolare quartiere Giambellino di Milano. Lo ha riferito la questura del capoluogo lombardo, spiegando che il provvedimento è stato notificato oggi pomeriggio dai poliziotti del Commissariato Lorenteggio, e “si è reso necessario in quanto, a seguito di numerosi controlli all’esercizio commerciale e dei suoi avventori, gli stessi agenti del Commissariato hanno appurato che l’esercizio pubblico è diventato ritrovo esclusivo ed abituale di persone pluripregiudicate”. Sempre secondo quanto riferito dalla questura, il locale era già stato temporaneamente chiuso due volte: la prima, il 16 agosto 2017, per 7 giorni e poi il 25 marzo scorso per 5 giorni per violazione delle norme anti-Covid.    

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Quattro DASPO per una violenta aggressione in un bar

Il Questore di Milano, a seguito dell’attività istruttoria svolta dalla Divisione Anticrimine, ha emesso quattro provvedimenti di “divieto di accesso ai pubblici esercizi o in locali di pubblico intrattenimento” a carico quattro soggetti – di nazionalità italiana e  straniera  – che, nella tarda serata del 28.04.2021, sono stati denunciati in stato di liberà per lesioni aggravate  da un equipaggio delle Volanti, responsabili di aver aggredito il titolare di un pub che si era rifiutato di servire alcolici ad una ragazza già in evidente stato di ubriachezza. La violenta aggressione è avvenuta in un noto locale in Alzaia Naviglio Pavese,  dove quattro giovani hanno affrontato con efferata violenza  il titolare, scagliandogli suppellettili presenti nel locale, per poi colpirlo in gruppo con calci e pugni tanto da cagionargli una ferita lacero contusa alla fronte.  A margine dell’aggressione fisica hanno poi messo a soqquadro il locale lanciando sedie e tavoli all’interno e nelle immediate vicinanze dello stesso, danneggiando gravemente strutture fisse e mobili. All’arrivo degli equipaggi della Polizia di Stato si rifugiavano all’interno di un vicino condominio, dove venivano comunque rintracciati e individuati grazie anche alla collaborazione dei diversi avventori. Alla luce di queste condotte sono stati emessi quattro Daspo, dei quali tre con divieto di accedere agli esercizi pubblici per la somministrazione di bevande, comprese quelle alcooliche di qualsiasi gradazione, presenti nell’intero Comune di Milano, nonché di stazionare nelle immediate vicinanze dei locali e degli esercizi pubblici sopracitati, ai sensi dell’art. 13 bis co. 1 D.L. 14/2017. Per un soggetto invece, il divieto di accedere  ai locali è stato esteso all’intera Provincia  come previsto dell’art. 13 bis co. 1 bis del D.L. 20 febbraio 2017 nr. 14. L’articolo è stato introdotto attraverso un intervento legislativo d’urgenza, convertito in legge nel dicembre 2020, a seguito della tristemente nota vicenda che  ha determinato la morte del giovane Willy  a Colleferro . I quattro provvedimenti, la cui violazione è punita con la reclusione da sei mesi a due anni e la multa da 8.000 a 20.000 euro, verranno notificati ai giovani nei prossimi giorni.

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Spaccio nel bagno di un bar: due arresti

Sabato pomeriggio, a Milano in via delle Forze Armate, la Polizia di Stato ha arrestato un cittadino marocchino di 31anni, per detenzione e spaccio di stupefacenti. Per lo stesso reato, in concorso, è stato denunciato il suo complice, cittadino marocchino 24enne e, per il reato di favoreggiamento, è stata invece denunciata una cittadina cinese di 51 anni, titolare del bar nel quale aveva luogo la preparazione e lo smercio della droga. Le indagini della Squadra Investigativa del Commissariato Lorenteggio hanno portato i poliziotti a diversi servizi di osservazione nei confronti di un bar in via delle Forze Armate, notando diversi movimenti sospetti, sia fuori sia all’interno, messi in atto dal 31enne, con la collaborazione del connazionale di 24anni. Intorno alle ore 15 di sabato, gli agenti sono così entrati all’interno del bar, bloccando il 31enne nel momento in cui usciva dal bagno del locale, trovandolo in possesso di 15 grammi di cocaina nella tasca del pantalone. In un’intercapedine del muro della toilette, i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato 23 dosi pronte per lo spaccio, contenenti un totale di 50 grammi di cocaina, insieme a materiale utile al confezionamento. E’ stato fermato anche il 24enne che era presente sul posto. La perquisizione dell’abitazione di quest’ultimo ha portato poi al sequestro della somma di 16mila euro, provento di spaccio che il giovane aveva nascosto, divisi, tra il tavolo e un mobile della cucina. Il 31enne è stato arrestato per detenzione e spaccio di droga, il 24enne denunciato per lo stesso reato, in concorso. La titolare del bar è stata denunciata per favoreggiamento e sanzionata per aver infranto le prescrizioni delle normative anti-covid.

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Arrestato spacciatore che nascondeva la droga nel biliardo di un bar

Ieri pomeriggio, la Polizia di Stato ha arrestato in via Ferrieri, a Milano, un cittadino italiano di 33 anni per detenzione e spaccio di droga. I poliziotti della Squadra Investigativa del Commissariato Lorenteggio, nel corso di servizi mirati alla repressione dello spaccio di droga, con particolare riferimento a via Quarti, hanno individuato il 33enne quale probabile spacciatore con il sospetto che, per occultare la sostanza stupefacente, si avvalesse di un bar in zona Quinto Romano. Intorno alle 16 di ieri, gli agenti hanno notato un’auto, dalla quale scendeva un uomo che si dirigeva nel bar per poi ritornare in macchina subito dopo: fermato in via Caldera e trovato in possesso di una dose di cocaina, l’uomo ha dichiarato ai poliziotti di averla acquistata poco prima nel bar per la somma di 20 euro. Successivamente, i poliziotti sono entrati nel bar trovando all’interno, il 33enne e il proprietario, un cittadino cinese di 49 anni e un acquirente che aveva appena acquistato per la somma di 40 euro due dosi di cocaina. Il cittadino italiano è stato trovato mentre contava alcune banconote di piccolo taglio per la somma di 130 euro e, in una buca di un biliardo presente nella sala, sono stai trovati 11 involucri di cocaina e, nell’intercapedine dello stesso, uno di marijuana. Il 33enne, quindi è stato arrestato per detenzione e spaccio di sostanza stupefacente, il proprietario del bar è stato denunciato per lo stesso reato, mentre i due acquirenti fermati, tutti e due cittadini italiani di 43 e 37 anni, sono stati sanzionati amministrativamente.

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