beppe sala

Agnte ferito. Sala: espulsioni responsabilità del Governo

Il Sindaco di Milano Giuseppe Sala ha così commentato il grave ferimento dell’Agente Christian Di Martino “I delinquenti acclarati devono essere rimpatriati e intendiamoci, il punto è chi fa che cosa. Quindi anche il nostro governo, visto che qualche esponente dei partiti di maggioranza butta la croce addosso a Milano e a me, faccia un esame di coscienza e si chieda perché non fa il suo dovere”. Sala ha quindi concluso aggiungendo “se c’è un provvedimento di espulsione il dovere è eseguirlo. Altrimenti chi ci rimette sono le forze dell’ordine o i cittadini” e se ciò non avviene è “chiaro di chi è la responsabilità”.

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Piscina (Lega): cosa fa Sala contro le infiltrazioni mafiose?

“La Lega è seriamente preoccupata per la presenza di infiltrazioni mafiose all’interno della gestione del mercato Comunale del quartiere Isola. Spiace constatare che il Sindaco non lo sia in altrettanto modo. È necessario fare chiarezza e predisporre le dovute verifiche sul funzionamento dei sistemi di assegnazione dei bandi comunali”, interviene Samuele Piscina, Consigliere comunale di Milano e Segretario provinciale della Lega. “14 arresti disposti dalla Procura di Milano per infiltrazioni mafiose all’interno del mercato comunale dell’Isola e il Sindaco di Milano cosa fa? Riesce solamente a dire che è positivo che la Procura faccia bene il proprio lavoro e che è risaputo che a Milano ci siano le mafie. Ovviamente ringraziamo la Procura e la Guardia di Finanza per aver svolto eccellentemente il loro lavoro, ma davvero non è venuto in mente al Sindaco di predisporre immediatamente delle contromisure per evitare che società che vincono appalti del Comune possano poi facilmente subappaltare le attività alla malavita organizzata? Quante altre strutture comunali sono nella stessa situazione?”. “Se gli stessi fatti si fossero verificati durante il mandato di un’amministrazione di centrodestra, la sinistra sarebbe scattata sulle barricate, chiederebbe la testa di tutti gli amministratori e lo scioglimento del Consiglio Comunale stesso. Fa specie che se le mani dell’ ‘Ndrangheta finiscono sui mercati comunali quando amministra la sinistra, sia tutto quasi normale. Chiediamo subito la convocazione di una commissione Consiliare Antimafia che possa analizzare accuratamente quanto accaduto affinché si possano adottare le contromisure necessarie e svolgere le dovute verifiche così che tale vergogna possa essere evitata in futuro”, conclude Piscina.

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Commissione contro la maternità mette quasi d’accordo Sindaco e opposizione

La commissione comunale preposta alla valutazione delle opere da esporre in città ha valutato negativamente la proposta di una statua dedicata alla maternità dell’artista Vera Omodeo. La famiglia dell’artista, scomparsa recentemente, aveva offerto la scultura in bronzo intitolata “Dal latte materno veniamo” per esporla in piazza Eleonora Duse, ma i membri della commissione l’hanno rifiutata all’unanimità poiché a loro parere rappresenterebbe “valori non condivisi” da tutti, ritenendo più appropriato collocarla in un luogo chiuso. “Come se la maternità fosse un valore e non una delle cose più naturali che esista sulla faccia della terra” è stato il commento alla decisione del Capogruppo di Forza Italia, Alessandro De Chirico, che ha sottolineato “Una donna che allatta il frutto dell’amore tra un uomo e una donna ha un significato molto profondo e dà una speranza in un momento in cui la natalità in Italia e a Milano è in forte calo”. L’azzurro ha poi sottolineato che la questione diritti “sta sfuggendo un po’ troppo di mano” auspicando “Spero che il sindaco sia stato informato della vicenda e che faccia ricredere gli architetti che hanno bocciato questo regalo dall’alto valore simbolico”. Quase lo avesse sentito, il Sindaco Sala,  dopo avere precisato che ha prendere la decisione è stata “una commissione che non risponde a me” (e a chi? ndr) impegnandosi a chiedere di “riesaminare la questione”. “Il mio giudizio è che non penso che” la statua “urti nessuna sensibilità”, ha aggiunto Sala. “Non voglio entrare sulla logica della collocazione da una parte o dall’altra, in questo lascio all’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi di fare proposte, non so se la collocazione è giusta o se ci sono altre idee” ha proseguito il sindaco, ribadendo la volontà di chiedere “alla commissione di riesaminarla perché mi sembra un po’ una forzatura sostenere che non risponda a una sensibilità universale o a un giudizio universale”. Parole condivisibile che però non sembrano avere convinto la leghista Silvia Sardone “Ormai la deriva del politicamente stupido tanto caro alla giunta Sala non ha più confini” ha infatti dichiarato l’europarlamentare, accusando poi il Sindaco “Sala, come fa sempre, fa lo gnorri e prova a scaricare le responsabilità sui tecnici ma se siamo arrivati fino a questo punto non è colpa del destino ma di una precisa politica anti-famiglia e anti-maternità portata avanti da larghi settori della sinistra”.“Una mamma che stringe al petto un bambino non può offendere nessuno che sia dotato di un briciolo di cervello – ha aggiunto – Non si dovrebbe nemmeno discutere di queste cose. Il sindaco chieda scusa alla famiglia di Vera Amodeo, che vorrebbe donare la scultura in questione, e torni sui suoi passi. Sarebbe questa l’egemonia culturale della sinistra?” ha concluso Silvia Sardone.  

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Piscina (Lega): da Sala nessuna soluzione per servizi carenti e sharing in crisi

“Il Sindaco di Milano, con l’arrivo della primavera, torna a fare l’influencer su Instagram. Purtroppo, non si è connesso per trattare il tema dei numerosi servizi pubblici carenti e costosi in città, ma per parlare di quello che gli operatori privati fanno a Milano con scarsi controlli da parte del Comune” lo scrive in una nota Samuele Piscina, Consigliere comunale di Milano e Segretario provinciale della Lega. “Da parte di un Sindaco, il soggetto demandato ad amministrare la città, ci saremmo aspettati soluzioni concrete alle problematiche causate anche dagli operatori privati convenzionati. Giusto per riassumere, abbiamo tutti ben presente le numerose biciclette e monopattini lasciati e gettati nei navigli. Chi vive la città conosce bene la malagestione di mezzi, anche elettrici veloci, messi a disposizione senza che alcuna regola venga rispettata e fatta rispettare dalla Polizia Locale, competente in materia e costola del Comune. Il Ministro Salvini, con il nuovo Codice della Strada, sta mettendo una pezza su molti temi, ma anche l’Amministrazione comunale deve cominciare a fare la sua parte”. “Per anni la sinistra ha osannato lo sharing come unica soluzione possibile di mobilità in città, con lo scopo di far sparire il mezzo privato dalle strade. I dati però danno questa formula in costante e netto calo. Infatti, il bike sharing diminuisce del 16,4%, il car sharing del 13,1%, lo scooter sharing del 30,8% e i monopattini in condivisione del 54,9%. È evidente che anche il noleggio sia una formula sicuramente positiva se affiancata alle altre opzioni di mobilità e soprattutto regolarizzata e controllata, ma di sicuro non è la soluzione a ogni male e non potrà sostituire interamente il mezzo privato”. “Il Sindaco, nel suo discorso, cita peraltro il piano parcheggi, mai realizzato nonostante le promesse da campagna elettorale, e i mezzi pubblici, tanto bistrattati al punto che il costante aumento del prezzo dei titoli di viaggio, il taglio delle linee e delle corse hanno portato i milanesi a usare sempre di più l’automobile, con un aumento del 5% di circolazione delle 4 ruote nel 2023. È giunto il momento anche per la sinistra milanese di fare mea culpa e rivedere la politica sulla mobilità milanese”, conclude Piscina. “Servono mezzi pubblici più efficienti, nuove tratte ATM, nuove metropolitane e nuovi parcheggi. Sala e la sinistra, invece di pensare solo agli operatori privati, comincino a offrire servizi decenti ai milanesi”.

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Bestetti (FdI): Sala privo di credibilità su sicurezza e ritorno dei Vigili di Quartiere

La terza diretta Instagram di Beppe Sala, ha avuto come tema la sicurezza. A fare compagnia in “studio” al Sindaco Franco Gabrielli che si occupa della questione per conto del Comune. Sala dopo avere ammesso di avere chiesto l’aiuto di Gabrielli proprio perché in difficoltà nel trovare una soluzione a quello che considera il principale problema della città: la microcriminalità, ha spiegato che  l’amministrazione si sta impegnando per una riorganizzazione della Polizia Locale, che permetta di aumentare il numero degli agenti nelle strade, obiettivo difficile da raggiungere, soprattutto per quanto riguarda la sera e la notte, a causa dell’accordo stipulato nel 2002 con i sindacati che richiede una laboriosa trattativa prima di essere rinnovato adeguandolo alle attuali esigenze di Milano. Sala, che ammesso di essere conscio dei problemi che denunciano i cittadini, ha trovato sponda in Gabrielli che, dopo avere parlato dello smarrimento seguito all’assunzione di un incarico di cui, per sua stessa ammissione non aveva “capito nulla” ha sottolineato “A Milano tutta la sicurezza dipende dal sindaco, ed è abnorme. Attribuire al sindaco gli indici di delittuosità della propria città non è corretto”, proponendosi di restituire alla Polizia Locale le funzioni che le spettano ridandole un’identità precisa. Un compito che intende assolvere entro giugno quando presenterà la riforma del regolamento della polizia locale con delle linee guida su compiti e orizzonti, scritta tenendo ben presente il desiderio del Sindaco Sala di far tornare gli Agenti a essere “vigili di quartiere”. Severo il commento sulla diretta di Marco Bestetti, Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia, secondo cui “Le parole del Sindaco Sala sul potenziamento della Polizia Locale sul territorio, a partire dall’introduzione degli ‘Agenti di prossimità’, sono prive di qualsiasi credibilità. Se pensiamo che negli ultimi dieci anni la sua Amministrazione ha fatto l’esatto contrario, smantellando il prezioso servizio dei Vigili di Quartiere e privando i Comandi di Zona della necessaria autonomia operativa, le sue parole suonano come un offensivo tentativo di prendere in giro i milanesi” . “Da Presidente di Municipio durante il primo mandato di Sala – spiega Bestetti – ho toccato con mano il progressivo svilimento del Corpo di Polizia Locale, che non è mai stato messo nelle condizioni di poter operare efficacemente al fianco dei cittadini. Hanno ridotto i Vigili di Quartiere ad appena due agenti per turno in ambiti cittadini da oltre cinquantamila abitanti, hanno sganciato i Comandi di Zona dalle esigenze del territorio rendendoli meri esecutori delle direttive della Centrale Operativa, hanno parcellizzato la Polizia Locale in micro-nuclei sottraendo molti agenti dal presidio serale e notturno della città e hanno lasciato interi quartieri in ostaggio di baby gang e malamovida. Dopo tutto questo, adesso vorrebbero presentarsi come i risolutori dei problemi che hanno creato loro? Trovo peraltro sconcertante che a molte domande dei cittadini si sia nascosto dietro ad un laconico ‘su questo bisogna sentire la Questura’. Il Sindaco partecipa tutte le settimane al Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica in Prefettura, come può lavarsene le mani in questo modo? O non sa quello che succede sotto il suo naso oppure finge di non saperlo”. “Sulla sicurezza la sinistra ha fallito, si faccia da parte e risparmi alla città altri anni di primato nazionale in termini di reati. Neanche lo stimato Gabrielli riuscirà a nascondere la loro inadeguatezza” conclude Bestetti.

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Sala: concluso il mandato mi piacerebbe continuare a fare politica

Il Sindaco Bepper Sala, al termine dell’evento “L’Europa che vogliamo” promosso da Energia Popolare, si è fermato a parlare del suo futuro con i giornalisti presenti in sala. Premesso un “non so cosa farò” ha sottolineato “il mondo delle aziende e della finanza è un capitolo chiuso della mia vita”. Evidentemente, al termine del mandato da Sindaco che scadrà nel 2027, è sua intenzione restare nel mondo della politica, cosa di cui non fa mistero “Mi piacerebbe sicuramente continuare in politica” ha infatti detto “O comunque vorrei impegnarmi nel sociale – ha aggiunto, spiegando –  certo poi è anche una questione di finestre e opportunità, per cui manca ancora troppo tempo, tre anni sono lunghissimi. Rimane il fatto che ormai ho capito che se dovessi e potessi continuare a lavorare sarebbe sul fronte politico e sociale”. Per quanto riguarda un suo futuro collocamento nel PD ha precisato “Questo lo vedremo, ne parlo spesso anche coi vertici del PD, credo che il fatto che io sia sempre stato indipendente sia stato un vantaggio per tutti. Per me perché mi ha garantito una autonomia decisionale e operativa che è stata utile, ma anche per il Pd“. Sala ha comunque lasciato aperto uno spiraglio per il partito della Schlein  “il Partito Democratico si è sempre comportato in maniera leale con me, è inutile negarlo: è il mio partito di riferimento, il mio azionista di maggioranza in consiglio e in giunta rapporti sono sempre stati buoni” concludendo però con il ribadire “Detto ciò, credo che sia giusto e utile continuare da indipendente”.

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