Il Tribunale di Milano ha rinviato il processo Ruby Ter al prossimo 26 maggio, tra una settimana, per discutere sulla questione dello stralcio o meno della posizione di Silvio Berlusconi da quella degli altri imputati. In aula non erano presenti tutti i difensori, perché il processo non si svolgeva alla Fiera ma in Tribunale dove vigono le restrizioni anti Covid. E dunque proprio per far discutere sulla richiesta della Procura anche gli altri legali è stato disposto dai giudici il rinvio. In quella udienza il collegio deciderà se separare le posizioni. Oggi, infatti, hanno potuto intervenire in aula, oltre alla difesa di Berlusconi che si è associata alla richiesta dei pm di stralcio, solo gli avvocati Fabio Giarda (per l’imputato Luca Giuliante) e Mirko Palumbo (per l’imputata Raissa Skorkina), che hanno chiesto ai giudici di respingere l’istanza e disporre un rinvio lungo del processo per tutti gli imputati. Per tutti gli altri difensori era presente solo un avvocato ‘sostituto’, che prima si è associato alla difesa Berlusconi e poi però ha fatto notare il problema. Lo stesso legale Giarda ha suggerito di “dedicare l’udienza di mercoledì prossimo per risolvere la questione”. E così hanno deciso i giudici. I pm non si sono opposti e convocheranno comunque per quella data il ragioniere Giuseppe Spinelli, contabile di fiducia di Berlusconi e che avrebbe fatto avere i soldi alle ragazze. Testimonianza più volte saltata in questi mesi. Se i giudici decidessero di separare la posizione di Berlusconi, a quel punto il processo quel giorno andrà avanti con la deposizione di Spinelli. Poi, quando le condizioni di salute dell’ex premier lo permetteranno, la posizione semmai sarà riunita a quella degli altri e a quel punto, però, la difesa potrà chiedere di ‘integrare’ l’esame degli ultimi due testi dei pm e l’attività istruttoria che sarà stata fatta fino a quel momento con le proprie osservazioni e domande. Dopo la deposizione di Spinelli e di un ultimo teste di polizia giudiziaria (gli ultimi dell’accusa), sarà la volta dell’esame degli imputati e Marysthell Polanco nei mesi scorsi si è già detta pronta a “dire la verità”. “Noi crediamo assolutamente che Berlusconi sia seriamente malato e affetto da una patologia severa e questo dicono i certificati medici e le consulenze”. Lo ha detto il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano nel processo milanese sul caso Ruby ter chiedendo che la posizione del leader di FI venga stralciata “temporaneamente” da quella degli altri imputati. Richiesta a cui si è associata la difesa dell’ex premier col legale Federico Cecconi che ha chiarito che per il Cavaliere è necessario un periodo “di riposo assoluto” con una struttura “domestica-ospedaliera” ad Arcore. Il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e il pm Luca Gaglio hanno chiesto in sostanza che il processo prosegua per gli altri 28 imputati, “che hanno diritto a un processo in tempi ragionevoli perché questo sta durando da tantissimo”, e che venga temporaneamente stralciata, per alcune udienze almeno, la posizione dell’ex premier per poi riunirla in seguito nel dibattimento. Per l’avvocato Cecconi questa non sarebbe una “situazione pregiudizievole” per la difesa Berlusconi e dunque il legale ha dato l’ok, mentre altre difese presenti in aula, come quelle degli imputati Luca Giuliante e Raissa Skorkina, hanno chiesto che l’ istanza di separazione venga respinta perché, ha detto un legale, “senza la difesa leader di Berlusconi questo dibattimento” non può andare avanti. Oggi si discuteva della nuova istanza di legittimo impedimento presentata dalla difesa del leader di FI per motivi di salute. L’ex premier è stata dimesso sabato scorso dal San Raffaele dove era stato nuovamente ricoverato per postumi del Covid che lo ha colpito lo scorso settembre. Per Cecconi, come ha chiarito in aula, il quadro clinico in pratica non è mutato e già un paio di settimane fa nelle consulenze mediche si segnalava la necessità di un periodo di riposo e cure “di 60 o 90 giorni”. Il collegio presieduto da Marco Tremolada ha chiesto alla difesa se accettasse un rinvio alla prossima settimana (proponendo anche una data invece a metà giugno) e poi è arrivata la proposta della Procura di separazione delle posizioni. Ora i giudici devono decidere. “Credo che Berlusconi stia male per davvero e traggo questo dai certificati medici e lo traggo anche da quelli prodotti nel processo di Siena – ha detto il pm Siciliano – non ho il minimo dubbio sulla situazione di particolare serietà e gravita e nulla mi fa dire che possa esserci una soluzione veloce e che il quadro non si possa riproporre con modalità diverse anche in seguito”. “Certo che siamo preoccupati”. Così il legale di Silvio Berlusconi, l’avvocato Federico Cecconi, ha risposto ai cronisti che, dopo l’udienza Ruby ter, gli hanno chiesto quali siano le condizioni del leader di FI. Il difensore ha chiarito che è “costantemente monitorato a casa”, è in condizioni “di degenza domiciliare” e lo ha descritto come un “soggetto defedato”, ossia deperito, non in buone condizioni. ANSA