Bertolaso

Bertolaso sempre più provato si scontra con tutti

Bertolaso sempre più provato si scontra con tutti. Prima ha insultato i giovani medici perché non volevano svolgere gratis lo stesso lavoro per il quale i pensionati come lui ricevono 6500 euro al mese. Poi è inciampato nelle prenotazioni dei vaccini e se l’è presa con Aria spa, pur essendo lui il commissario alle vaccinazioni della Lombardia. Nelle ultime ore è riuscito a litigare con una giornalista che aveva la sola colpa di continuare a chiedere spiegazioni dettagliate sui numeri delle vaccinazioni. Infine ha stupito negativamente anche Alessandro Fermi, presidente del Consiglio regionale, per la sua ultima uscita. Qualcuno potrebbe commentare: “Beh sulle nostre madri ancora non ha detto nulla”. A parte che fa sempre in tempo, ma forse il problema di Bertolaso e della sua stanchezza ci riguarda tutti. Bertolaso sempre più provato si scontra con tutti e rischia di creare più problemi di prima. E proprio in un momento in cui tutti remano, o almeno ci provano, nella stessa direzione. Lui è stato tra quelli che hanno portato all’azzeramento di Aria spa, realizzando la surreale situazione di una Regione Lombardia che licenzia sè stessa per incapacità. Gli errori di Aria e della sua dirigenza sono evidentissimi e innegabili, come lo è il fatto che attaccarsi a vicenda proprio mentre forse le vaccinazioni di massa stanno arrivando non sembra una gran strategia. Sicuramente Forza Italia voleva lanciare un segnale agli alleati con cui è sempre più ai ferri corti, ma così la situazione non migliora. E Bertolaso in fondo potrebbe prendere atto che i suoi scontri con tutti sono parte del problema e non della soluzione. Meglio camminare sereno con la ricca pensione sulle spalle, invece che restare qui ad attaccare tutti come un vecchio leone reso aggressivo dalla sua miopia.

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Bertolaso: escludo sabotaggi

“È assolutamente vero che qualcosa non funziona. Sono stato il primo a criticarlo, ma io sono qui a vaccinare, non a sistemare la parte informatica della Regione Lombardia. Quando questa parte informatica lavorerà perfettamente, qui vaccineremo più velocemente che nel resto d’Europa”. Lo ha detto Guido Bertolaso, coordinatore del piano vaccinale per la Lombardia, intervenendo alla trasmissione ‘Mattino Cinque’, su Canale 5. Nonostante i problemi legati alle prenotazioni dei vaccini, “non è stata sprecata nemmeno una fiala”, ha aggiunto. “Non appena avremo completato di vaccinare gli ultra ottantenni, cosa che stiamo cercando di fare giorno e notte, in pochi giorni incominceremo le prenotazioni per quelli che hanno un’età che varia tra i 70 e i 79 anni – ha detto – e “non è una questione di sabotaggi. Lo escludo nel modo più assoluto. Di fronte a questa pandemia, se ci fosse qualcuno che ha voglia di sabotare sarebbe semplicemente un criminale, perché questa pandemia non ha nessunissimo colore politico. (…) È solo una questione di organizzazione che non è ancora al livello che si aspettavano i lombardi”. ANSA

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Bertolaso: una vergogna le code per colpa di Aria

“La coda degli anziani fuori dal centro vaccinale di Niguarda per gli errori di Aria che manda 900 convocazioni al posto delle 600 previste è una vergogna! Ho mandato la Protezione Civile ad assisterli, mi scuso con tutti loro!”: è quanto ha scritto su Facebook Guido Bertolaso, consulente del presidente Attilio Fontana per il piano vaccini anti Covid in Lombardia, attaccando Aria, la società della Regione che gestisce le prenotazioni per i vaccini. Il post di Bertolaso è accompagnato da una foto che ritrae numerose persone anziane all’aperto in attesa del vaccino. Sono state “prontamente vaccinate” le persone che si sono trovate all’ospedale Niguarda per la vaccinazione anticovid anche se ne erano state convocate 300 più di quelle programmate. Lo ha scritto su Facebook l’ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso, ora consulente della Lombardia per il piano vaccinale, dopo che era sbottato parlando di una “vergogna” colpa della società regionale Aria. Espressione che ha fatto alzare qualche sopracciglio anche in Regione. “La Protezione Civile – ha scritto – è intervenuta assistendo tutte le persone che si sono presentate al Niguarda per la somministrazione dei vaccini anti-covid. L’Ospedale ha risposto prontamente vaccinando sia i 600 cittadini ‘programmati’ che i 300 ‘in più’”. ANSA

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Caro Guido se mia nonna avesse le ruote sarebbe un tram

Caro Guido se mia nonna avesse le ruote sarebbe un tram. Te lo scriviamo perché non se ne può più di sentirti proferire frasi come “se avremo tutti i vaccini, vaccineremo tutti”. “Se non ci fossero stati errori, saremmo un modello”. Certo, caro Guido se mia nonna avesse le ruote sarebbe un tram. Peccato che no. Non ha le ruote. Dunque basta mandare messaggi inutili e contraddittori. La Lombardia è in difficoltà, inutile negarlo come se stessimo parlando di scie chimiche con un distanziato culturale. Perché così francamente è ridicolo. E dannoso. Già perché non ammettere la realtà non funziona più, ci rendiamo conto che alla tua età certi discorsi sono incomprensibili. Ma vieni da un’epoca in cui i mezzi di comunicazioni erano pochi e molto controllati. Oggi la realtà non può essere nascosta da nessuno, perché ci sono troppi canali visti da troppa gente. E il risultato delle balle è che si scontrano contro chi le lancia, ma pure contro chi gli è vicino. Per spiegartelo chiaramente: più idiozie dici, peggio è per tutto il centrodestra lombardo. Perché qui non si tratta di una frase estorta e strumentalizzata da un bravo giornalista come nel caso di Gallera e della candidatura a sindaco in piena crisi 2020. Qui spari propri idiozie. Come può un uomo di responsabilità dire: senza errori saremmo i primi? Se non piove, domani ci sarà il sole Guido. Forse è il momento in cui devi accettare che non sei più in grado. Dicono che sei stato un bravo professionista. Bene, gli crediamo sulla parola. Però cortesemente ora vai a occuparti dei nipoti, dell’orto e del rubamazzo. Abbiamo già un Attilio completamente bollito da gestire. Ci manca pure un altro arzillo pensionato che spari sciocchezze una volta al giorno. Con immutata stima, tuo Michelangelo

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Bertolaso crea problemi pure sui vaccini

Bertolaso crea problemi pure sui vaccini. Perché il presunto super man torna alla ribalta delle cronache per il piano vaccini per la Lombardia: ne ha scritto uno insieme alla sua squadra e il Comitato tecnico scentifico, ma Regione doveva limitarsi a seguire le direttive nazionali come già le altre regioni italiane. Infatti c’è chi pur avendo meno mezzi, ha già iniziato a vaccinare pure gli 80enni. Invece ora Fontana polemizza con il governo pure sul piano vaccini che nessuno ha capito perché dovrebbe essere rivisto in tutta Italia e non semplicemente applicato in Lombardia come nel resto della nazione. Ma Bertolaso crea problemi pure sui vaccini perché è uno di quegli elevati (copyright Beppe Grillo) che reputano sè stessi al di sopra degli altri: quando tutti i medici lombardi insistevano a dire che l’ospedale in Fiera era più un problema che una soluzione, lui rispose che facevano i capricci per non imparare a usare l’astronave che aveva costruito. Un’astronave, così per non esagerare. Lui, un medico in pensione senza esperienza di Covid, che insegnava agli anestesisti rianimatori, sempre per non esagerare. Ora Fontana polemizza grazie a questo piano Bertolaso con il governo nazionale senza sentirsi ridicolo. Regioni con possibilità molto minori sono già partite, ma Fontana polemizza perché non gli hanno letto l’ultima fatica di Bertolaso. Perché 19 regioni hanno avviato le vaccinazioni seguendo le direttive, mentre la giunta leghista pare ormai persa in un suo mondo. Come se Barbarossa fosse tornato dalle parti di Varese e i paeselli e paesoni di fossero riuniti contro l’invasore. Ma non c’è nessun invasore a parte il virus e la matematica a cui la giunta Fontana non sembra volersi arrendere. Così invece di mettersi a lavorare Bertolaso crea problemi pure sui vaccini. Ai lombardi non resta che sperare che le sue astronautiche capacità vengano richieste altrove. Magari a Roma, dove riuscì a essere un problema anche per le elezioni, quando rifiutò di ritirarsi lasciando di fatto la Capitale ai grillini.

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Affidato a Bertolaso il piano vaccinazioni. Moratti: anziani dal 24 febbraio

“Il traguardo di vaccinare tutta la regione Lombardia prima di giugno è assolutamente possibile”: è quanto ha detto Guido Bertolaso, nuovo consulente della Lombardia per la campagna vaccinale regionale, nel corso di una conferenza stampa con il presidente Attilio Fontana e la vicepresidente Letizia Moratti. “Non voglio soldi, faccio il volontario e mi sono abbassato lo stipendio: da un euro zero”, ha aggiunto. “Sarà la più importante operazione di Protezione civile mai realizzata in Italia”. In Lombardia “l’inizio della somministrazione dei vaccini anti-Covid per gli ultra ottantenni è previsto per il 24 febbraio”. Lo ha precisato l’assessore al Welfare Letizia Moratti, durante le comunicazioni sul piano vaccinale in Consiglio regionale. La raccolta degli adesioni per gli ultra ottantenni, ha specificato Moratti, avverrà tramite i medici di base o l’assistenza domiciliare, oppure attraverso l’accesso a un portale dedicato, direttamente o con il supporto supporto familiari. La persona sarà quindi ricontatta e sarà precisato il luogo in cui effettuare la vaccinazione.

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