bertolè

De Corato: Comune e Bertolè cercano scuse per ritardare gli sgomberi

«Il Comune si dichiara “pronto” a “procedere” con il piano per la riqualificazione delle case popolari di via Bolla, dopo dieci anni di totale noncuranza nei confronti delle occupazioni abusive all’interno dei condomini di edilizia popolare nel Gallaratese», commenta l’assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato, in merito alle dichiarazioni dell’assessore al Welfare del Comune di Milano, Lamberto Bertolé, sullo stato di avanzamento delle operazioni di riqualificazione in via Bolla, «eppure, nonostante le promettenti affermazioni, Palazzo Marino è, di fatto, in stand-by, in attesa di acquisire da Aler il “censimento” – censimento che Aler, in realtà, ha già effettuato mesi e mesi fa e fornito al Comune – e i dati sulle “condizioni patrimoniali” degli inquilini di via Bolla, e, una volta ottenuti, sarà impegnato nella “valutazione dello stato di necessità” degli occupanti abusivi perché, ha sottolineato Bertolé, “a fronte di uno stato di necessità”, come la presenza di minori, bisogna provvedere a “soluzioni alternative”. I propositi di Palazzo Marino sul piano d’azione per riqualificare via Bolla sono al limite dell’assurdo: occupare illecitamente un immobile costituisce reato per la legge italiana, perciò lo sgombero degli occupanti dovrebbe essere immediato, e non preceduto dall’analisi dello stato di necessità. È il tipico modus operandi della Sinistra, edulcorato da belle parole, che consiste nel prendere tempo, scovando escamotage per garantire agli abusivi la permanenza illecita negli immobili e, addirittura, assicurare loro “soluzioni alternative”, cioè altri alloggi. Nel frattempo, 23.000 onesti milanesi, che rispondono a tutti i requisiti per ottenere un alloggio popolare, sono in attesa, nelle graduatorie comunali, da anni, nella speranza di essere ricontattati dal Comune e di entrare in una casa di cui hanno diritto».

De Corato: Comune e Bertolè cercano scuse per ritardare gli sgomberi Leggi tutto »

Sardone e De Corato attaccano Bertolè

Scontro tra maggioranza e opposizione sul forum ‘Milano città giusta’ organizzato dall’assessorato al Welfare. La polemica è incentrata sulla campagna pubblicitaria in cui l’evento viene promosso con manifesti sui quali campeggia il volto dell’assessore Lamberto Bertolè. Prima a contestarlo l’Europarlamentare e Consigliere Comunale della Lega, Silvia Sardone che ha dichiarato: “Milano è tappezzata ovunque di manifesti, cartelloni pubblicitari e led che ritraggono l’assessore al Welfare per sponsorizzare l’evento ‘Milano citta’ giusta’. Il comune si sta facendo pubblicità con i soldi dei milanesi”. Bertolè si è difeso su Facebook scrivendo: “La campagna non è costata un centesimo alle casse del comune. E’ stata realizzata da personale comunale, viene esposta in spazi riservati all’amministrazione” e “anche l’organizzazione si avvale del lavoro dei dipendenti dell’assessorato”. L’evento, ha aggiunto Bertolè, “non è una vetrina per questa giunta ma un’occasione vera di confronto di cui, propria ora e come non mai, la città sente il bisogno”. Ma la Sardone non si è data per vinta e ha ribattuto: “L’Assessore non ha colto il problema di opportunità di questa esagerata pubblicità per un evento fintamente istituzionale ma chiaramente politico. Il suo enorme ‘faccione’ in ogni strada e piazza di Milano cosa aggiunge a questo evento?”. A fare da sponda alla Sardone, l’Assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato che ha scritto in una nota: “Non voglio discutere se la pubblicità sia costata o meno, ma discuto sull’opportunità di mettere in risalto il volto dell’assessore. Forse avrebbe fatto più bella figura a mettere una foto di gruppo, di tutti i dipendenti comunali che si sono prodigati per mettere in piedi il Forum”.

Sardone e De Corato attaccano Bertolè Leggi tutto »