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Bilancio: Sala incontra il Ministro Franco

“Ho incontrato oggi il ministro Franco per discutere del bilancio 2022 del Comune di Milano. È stato un confronto aperto che mi lascia ottimista sul fatto che il Governo in tempi brevi individuerà una soluzione”. Lo ha scritto sui social network il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, dopo avere incontrato a Roma il ministro dell’economia e delle finanze, Daniele Franco. “Ciò, unitamente al lavoro che stiamo facendo per efficientare la spesa senza tagliare servizi ai cittadini, ci permetterà di chiudere il bilancio entro il 31 maggio” ha aggiunto Sala.    

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Sala: senza fondi governativi non chiudiamo il bilancio

Noi senza almeno un paio di centinaia di milioni da parte del governo non riusciamo a chiudere” il bilancio del Comune. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, parlando delle difficoltà del bilancio del Comune a margine della presentazione della 60esima edizione del Salone del Mobile. “Siamo appesi a una decisone del governo – ha aggiunto -, ho incontrato due volte il ministro Franco, ne ho parlato con il presidente del Consiglio proprio sabato pomeriggio e la questione la conoscono”. ANSA

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Un bilancio ottimista e in ritardo

Un bilancio ottimista e in ritardo. Il Comune di Milano sta infatti discutendo in questi giorni di un bilancio che doveva essere chiuso prima della fine dell’anno, ma si sa c’è stato il Covid e sono saltati tutti gli schemi. Uno danno indiretto del Sars-Cov-2 è l’effetto distruttivo sui sistemi organizzati: la pandemia ha impedito di curarsi negli ospedali perché erano pieni di contagiati. Le operazioni e le altre cure sono state rimandate. Non bastavano i medici, non bastavano gli ospedali. Allo stesso tempo non bastavano i soldi per i materiali, il personale, insomma tutto il necessario. Dunque anche il bilancio comunale è slittato, così come si è chiuso giustamente un occhio su altre eccezioni. Però lo scontro tra Mascaretti e Barberis assume toni incomprensibili perché il capogruppo del Partito democratico se la prende con il meloniano per i 110.000 emendamenti presentati. La sua colpa sarebbe di impedire così l’approvazione del bilancio in tempi rapidi, ma non è Mascaretti ad aver presentato in ritardo il testo. Ed essendo all’opposizione è il suo ruolo proporre modifiche all’operato dell’Amministrazione. Già il bilancio è stato definito ottimistico da parte dei revisori dei conti, ora dovrebbe anche essere senza emendamenti perché è in ritardo? Perché va bene un bilancio ottimista e in ritardo, ma almeno che si lasci all’opposizione il permesso di svolgere il proprio ruolo come preferisce. Perché in tempi di pandemia sono già tante le deroghe alle regole democratiche. All’Amministrazione toccherà lavorare molto per smaltire gli emendamenti? Crediamo sia giusto, più giusto che chiedere agli avversari di piegarsi alle regole del Comune.

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Bilancio comunale: scontro Mascaretti-Barberis sui 110mila emendamenti

Bilancio comunale: scontro Mascaretti-Barberis sui 110mila emendamenti. Filippo Barberis, capogruppo del Pd a Palazzo Marino, ha attaccato con parole dure l’iniziativa di Andrea Mascaretti, capogruppo di FdI in Comune, di presentare un numero impressionante di emendamenti. Centodiecimila proposte di modifica al Bilancio che hanno messo in crisi l’Amministrazione Sala: “Non abbiamo tempo per la politica cinica e irresponsabile – ha contestato Barberis – Per garantire continuità ai servizi per i cittadini e agli investimenti è importante approvare quanto prima il bilancio preventivo, anche per per sbloccare gli aiuti alle famiglie e alle categorie più colpite dalla pandemia. A quanto pare, invece, le forze d’opposizione hanno altre priorità. Infatti, nonostante l’urgenza, le minoranze hanno depositato ben 110.000 emendamenti, quasi tutti al solo scopo di sabotare i lavori dell’aula o per un pò di visibilità. Nei momenti difficili serve responsabilità e buon senso da parte di tutti. Così non fate un danno alla maggioranza, ma ai cittadini milanesi”. La replica di Andrea Mascaretti, firmatario di oltre 108.000 emendamenti, non si è fatta attendere: “Siete in ritardo di 112 giorni, corrispondenti a 2688 ore, per la discussione del Bilancio preventivo 2021. Il problema non è il numero degli emendamenti ma questa voragine temporale, responsabilità della maggioranza. Sebbene il Governo, per dare una mano al Comune ritardatario, abbia prorogato la scadenza al 30 aprile e forse la posticiperà ancora. Ma come spiega il nome stesso, è un bilancio che deve essere approvato prima dell’inizio del 2021, anno che è iniziato ormai da 112 giorni; forse la maggioranza a Palazzo Marino, così inefficiente, non se n’è accorta. Ribadisco che siete in terribile ritardo”. Non è la prima volta che i due si scontrano e probabilmente non sarà l’ultima.

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Bilancio. De Chirico (FI): maggioranza in ritardo scarica sui Revisori

“Il professor Tasca, in palese difficoltà, ha ancora la voglia e la saccenza di venire nell’aula virtuale di Palazzo Marino a darci lezioni” lo scrive in una nota il Consigliere Comunale di Forza Italia Alessandro De Chirico. “Purtroppo – continua il forzista – per Milano la demagogia del PD, dopo un anno di nessuna proposta per il rilancio dell’economia cittadina, ci ha portato a una situazione di affanno per approvare in tutta fretta un bilancio in cui si sovrastimano le entrate, con il rischio di lasciare in eredità alla prossima giunta un disavanzo negativo insanabile. Addirittura c’è qualche esponente della maggioranza che mette in discussione l’imparzialità del collegio dei revisori. Cose mai viste, ma non ci stupiamo più. Forza Italia, per il bene della città e dei milanesi, ha presentato un centinaio di emendamenti, tutti di buon senso, e per cercare di risolvere le criticità post pandemia di cui né il sindaco Sala né la sua giunta sembrano essersene accorti. Da noi nessuna intenzione di fare ostruzionismo o campagna elettorale, con migliaia di emendamenti propagandistici”. “Se a Tasca pesa così tanto stare a casa seduto comodamente sul suo sofà – conclude De Chirico – mentre a suo dire si perde tempo, gli suggeriamo di dimettersi oggi e di non aspettare l’autunno per togliere il disturbo”.

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Bilancio. Mascaretti (FdI): Barberis scarica sul Governo le responsabilità della giunta

“Siamo entrati abbondantemente nel quarto mese del 2021, dunque un terzo di questo anno lo stiamo lasciando alle spalle, ma non abbiamo ancora iniziato a discutere il bilancio preventivo 2021, dunque la Giunta è in terribile ritardo poiché, soprattutto in questa situazione, sarebbe stato importante votare il bilancio preventivo entro la fine del 2020. Resto colpito che il capogruppo del PD Barberis oggi scarichi le responsabilità di tale ritardo sul Governo” lo dichiara Il Capogruppo di FdI Andrea Mascaretti. “Un ritardo che una buona amministrazione non avrebbe dovuto accumulare, soprattutto in una situazione come questa,  nonostante i vari differimenti concessi dal Ministro dell’Interno”. “Ilcapogruppo del PD Barberis – continua Mascaretti – annuncia con orgoglio pre-elettorale Il Comune è pronto a investire attraverso MM oltre 100 milioni di euro a favore delle case popolari della città. Ma si ricorda Barberis che Milano è stata amministrata dal PD? Cosa hanno fatto per le case popolari?” dichiara Andrea Mascaretti capogruppo FDI a Palazzo Marino “La sinistra ha completamente abbandonato le case popolari amministrate da MM.  Ci sono case comunali amministrate da MM dove cadono i soffitti sui letti e sulle tavole degli inquilini abbandonati dall’Amministrazione Sala. A Bruzzano, nelle case del Comune di Milano, la situazione è indecente gli inquilini degli ultimi piani convivono con muffe e macerie da almeno 5 anni. Sono addirittura intervenuti i vigili del fuoco che hanno, udite bene, diffidato gli inquilini ad andare nelle loro camere perché pericolose. Ma dove dovrebbero andare considerato che siamo in zona rossa e non si può uscire di casa. In zona via Murat, nelle case del Comune il riscaldamento funziona sempre e gli inquilini devono dormire con le finestre aperte. In altri casi restano senza riscaldamento per settimane. Ci sono anziani e disabili prigionieri nelle case del Comune che non mette gli ascensori e dove ci sono spesso non vanno. Per queste persone vuol dire essere rinchiusi e non poter andare a fare la spesa e neppure curarsi”. “Sono davvero uno sfracello le case del Comune di Milano – conclude Mascaretti – come dice un servizio televisivo andato in onda su una rete nazionale prima di Pasqua e il Comune, insieme ad MM, pur sapendolo, ha abbandonato i cittadini in quelle condizioni da anni! Fore il Capogruppo del PD, anziché fare annunci, dovrebbe scusarsi con i cittadini milanesi”

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