buoni spesa

De Chirico (FI): buoni spesa sospesi senza avvisare i richiedenti

“Le domande per partecipare al bando dei buoni spesa erogati dal Comune di Milano potevano essere presentate entro l’8 marzo scorso, ma da allora il Comune non ha fatto sapere nulla a chi sperava di passare una Pasqua un po’ più serena” lo denuncia Alessandro De Chirico, Consigliere Comunale di Forza Italia. “Sul sito internet dell’Ente – spiega De Chirico –  ormai un mese fa, avevo scovato un avviso che comunicava la sospensione del bando a causa di un ricorso. Ho scoperto poi che fu presentato da NAGA – Organizzazione di volontariato per l’Assistenza Socio–Sanitaria e per i Diritti di Cittadini Stranieri, Rom e Sinti – per una presunta discriminazione contenuta nell’avviso. Nel frattempo le code fuori dalle sedi del Pane Quotidiano continuano ad allungarsi e ai milanesi che hanno presentato domanda il Comune non si è degnato nemmeno di mandare una mail per comunicare l’intoppo legale-amministrativo. A Sala, impegnato nella campagna elettorale, suggerisco di preoccuparsi un po’ di meno della sua immagine da influencer e un po’ di più dei bisognosi”. “Sarebbe la migliore forma di attenzione verso i suoi cittadini, con i conseguenti ritorni d’immagine” conclude De Chirico.

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De Chirico (FI): buoni spesa sospesi senza avvisare i richiedenti

“Nei giorni scorsi alcune persone mi hanno contattato per sapere se la loro domanda di ricezione dei buoni spesa fosse stata accolta. Le domande potevano essere presentate entro l’8 marzo e ci stava che non fosse ancora uscita la graduatoria. Sono comunque andato a verificare sul sito del Comune e ho visto a sorpresa l’avviso di sospensione del bando per un ricorso presentato sui requisiti del bando” spiega Alessandro De Chirico, Consigliere Comunale di Forza Italia. “I milanesi – continua l’azzurro –  che hanno perso il lavoro o sono in cassa integrazione e che confidano in una risposta positiva dal Comune per andare a fare la spesa e riempire la dispensa con qualche bene di prima necessità devono aspettare ancora per l’ennesimo errore dell’Ente. È bene ricordarlo, anche i precedenti bandi per i buoni spesa ebbero mille problemi di erogazione. È così difficile mandare una mail a chi ha partecipato al bando per informare sulla sospensione del bando? L’influencer Sala – conclude il forzista – non potrebbe dedicare uno dei suoi videosermoni per chiedere scusa a chi pazienta invano?”.

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Online il nuovo bando per i buoni spesa alimentari

È online fino alle ore 13 dell’8 marzo sul sito del Comune il nuovo bando utile per ottenere i buoni per la spesa alimentare, rivolto alle persone bisognose e in particolare a quelle colpite dalla crisi socio-sanitaria dovuta alla pandemia da Covid 19. Si tratta di contributi da 300 euro nel caso di famiglie composte da un massimo di tre persone, o da 700 euro se più numerose. I contributi verranno erogati, come già accaduto con i precedenti analoghi bandi, attraverso carta prepagata oppure tramite applicazione per smartphone, a scelta del beneficiario. Nel complesso, il Comune stima di poter raggiungere circa 9mila famiglie. L’ordine di arrivo delle domande non costituirà in alcun modo elemento utile per la costituzione della graduatoria. La nuova tranche di buoni spesa può contare su un budget di 5,879 milioni, che rappresentano parte del fondo nazionale destinato agli aiuti alimentari istituito quale misura di contrasto all’emergenza sanitaria. L’ammontare complessivo della quota attribuita al Comune di Milano, come disposto dal DL del 23 novembre scorso, è di 7,279 milioni: di questi, 1,4 milioni sono stati destinati al nuovo Dispositivo di aiuto alimentare, basato sull’erogazione di contributi ad enti del Terzo settore per l’acquisto e la distribuzione di generi alimentari alle fasce più deboli della popolazione. Gli enti sono stati individuati tramite Avviso pubblico e il loro servizio è in procinto di prendere avvio. “Torniamo a impegnarci con gli aiuti alimentari – interviene l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti – . Sappiamo che la crisi sanitaria sta aprendo ferite anche nel tessuto socio-economico, e che sono molte le persone che con l’emergenza hanno subìto una pesante caduta del reddito, diventando così più vulnerabili. Queste due operazioni, il bando per i buoni spesa e il Dispositivo di aiuto con gli enti del Terzo settore, sono complementari: con il Terzo settore contiamo di raggiungere tutti, senza particolari criteri selettivi, mentre con i buoni, il cui bando non può non presentare requisiti di accesso, abbiamo sempre cercato di intercettare una nuova domanda, prima sconosciuta, famiglie colpite specificatamente dalla crisi che hanno perso reddito negli ultimi mesi. Noi come Comune cerchiamo di esserci sempre: negli interventi gestiti direttamente da noi, quelli relativi ai buoni spesa, come in quelli per i quali chiediamo il sostegno del Terzo settore che ha sempre dimostrato la sua preziosa disponibilità”. Per fare domanda dei buoni spesa bisogna essere in possesso di Isee ordinario 2020 fino a 20mila euro o, in alternativa, di Isee corrente del nucleo familiare. È sempre possibile richiedere l’Isee corrente (che ha una validità di 6 mesi) quando si è verificata una delle due seguenti situazioni: una variazione dell’attività di lavoro autonomo o dipendente (o di trattamenti assistenziali, previdenziali o indennitari, anche esenti Irpef); oppure una variazione del reddito complessivo del nucleo familiare superiore al 25%. Le domande – è possibile presentarne una sola per nucleo familiare – dovranno venire compilate esclusivamente on line, collegandosi al sito del Comune (in caso di necessità si possono chiedere informazioni allo 020202), e sono tradotte anche in inglese, francese e spagnolo. L’Avviso vero e proprio, oltre che in queste tre lingue, è disponibile anche in cinese e in arabo. Sarà possibile ricevere informazioni e assistenza nella compilazione della domanda anche prendendo appuntamento presso gli spazi comunali WeMi a partire da domani, martedì 9 febbraio. Sulla base delle richieste pervenute, l’Amministrazione provvederà a effettuare le verifiche dei requisiti ammessi. In caso di richieste superiori alle disponibilità, per la composizione della graduatoria verrà tenuto conto di alcuni criteri, quali la presenza di minori all’interno del nucleo; quella di anziani oltre i 65 anni; quella di persone con disabilità; il non essere beneficiari di reddito di cittadinanza o di altri sostegni economici erogati dall’Amministrazione, compresi i buoni spesa assegnati nel corso del 2020. Un criterio, quest’ultimo, che ha permesso l’ampliamento della platea dei beneficiari di almeno un sussidio pubblico, secondo una logica di equilibrio distributivo delle risorse: nell’arco del 2020, infatti, sono state 775 le famiglie che, già destinatarie del reddito di cittadinanza e di servizi sociali a vario titolo, hanno ottenuto anche il contributo alimentare su un totale di 21.200 buoni spesa erogati con il bando lanciato in aprile, i cui termini erano poi stati riaperti a giugno grazie all’arrivo di nuove risorse. Nonostante la scadenza della loro spendibilità fosse stata prorogata una prima volta, a metà dicembre erano circa 800 i cittadini che risultavano avere più di 30 euro ancora da spendere (la metà di loro aveva un residuo superiore ai 250 euro). Dopo gli ultimi richiami fatti a dicembre in cui il Comune ha avvisato dell’ulteriore proroga dei termini al 15 febbraio 2021 per fare in modo che non ci fossero residui, l’avanzo risultava di circa 370mila euro. Questo nonostante i numerosi solleciti che, attraverso SMS e chiamate al telefono, hanno impegnato l’Amministrazione comunale e i gestori. Al termine delle verifiche e della composizione della graduatoria del nuovo bando, tutti coloro che risulteranno beneficiari verranno raggiunti da una comunicazione del Comune completa di tutte le informazioni utili per poter effettivamente spendere i buoni, la cui scadenza è fissata al 30 novembre. Una volta esaurita la graduatoria degli aventi diritto, nel caso dovessero residuare risorse economiche o arrivare nuovi finanziamenti, i termini del bando potranno essere riaperti per un ulteriore periodo. Link al Bando.

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In arrivo nuove risorse e un altro bando per i buoni spesa

In arrivo nuove risorse statali da destinare a misure di aiuto alimentare per le persone in difficoltà a causa dell’emergenza Covid-19. L’ammontare della quota attribuita al Comune di Milano è di 7,279 milioni di euro, come disposto dal decreto legge del 23 novembre scorso che ha istituito un fondo nazionale per l’adozione di misure urgenti di solidarietà alimentare. Di queste risorse, 700mila euro sono destinati al nuovo Dispositivo di Aiuto Alimentare, già approvato con una delibera del mese scorso, basato sull’erogazione di contributi ad enti del Terzo settore per l’acquisto e la distribuzione di generi alimentari alle fasce più deboli della popolazione. Altri 700mila euro restano a disposizione per incrementare questa misura, in caso si rendesse necessario. Con i restanti 5,879 milioni, invece, verrà finanziata una nuova tranche di buoni spesa da assegnare attraverso un secondo bando che verrà predisposto dall’Amministrazione nelle prossime settimane, dopo quello dell’aprile scorso i cui termini erano stati riaperti a giugno grazie all’arrivo di nuove risorse. In totale, finora sono stati erogati 21.200 buoni spesa. “Per l’utilizzo di queste risorse abbiamo definito due linee di intervento, in modo da raggiungere il maggior numero di persone – spiega l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti –. Una, la più diretta, ripropone il modello del buono spesa con alcune correzioni: con il nuovo bando daremo priorità a chi finora non ha avuto accesso né a questo contributo né ad altre tipologie di sostegno al reddito e stiamo anche immaginando formule meno articolate per fare domanda, semplificando il modello di accesso. Con la seconda linea di intervento, potenziamo le risorse a disposizione del sistema territoriale di distribuzione degli alimenti. Un meccanismo che, appoggiato sul volontariato e sulla cooperazione, non si è mai fermato, garantendo una forma di vicinanza alle famiglie più in difficoltà, e ha combinato le segnalazioni dei Servizi sociali con la conoscenza dei quartieri caratteristica del Terzo e del Quarto settore”. Quanto all’Avviso pubblico rivolto al Terzo settore per l’acquisto e la distribuzione di alimenti nell’ambito del nuovo Dispositivo di Aiuto Alimentare, il bando è già online sul sito del Comune al seguente link e resterà aperto fino al 15 dicembre. Per favorire un’equa distribuzione in tutta Milano verranno concessi contributi ad un massimo di nove soggetti equamente distribuiti in città. Le proposte potranno essere presentate da associazioni, enti e istituzioni del Terzo settore, anche in partenariato tra loro, che già svolgano attività sociali a vario titolo nel contesto cittadino a favore delle fasce deboli della popolazione da non meno di tre anni. I contributi che verranno erogati dovranno essere utilizzati per almeno il 90% per l’acquisto diretto di derrate alimentari. Le famiglie beneficiarie saranno composte sia dai nuclei già in carico all’ente del Terzo settore sia da ulteriori beneficiari segnalati dal COC della Protezione Civile – Milano Aiuta.

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Buoni spesa: ammesse 5.400 nuove domande

Sono 5.404, per oltre 15mila persone, le domande di buoni spesa per i cittadini in difficoltà a causa dell’emergenza Coronavirus che a partire dai prossimi giorni verranno finanziate attraverso il bando che si è chiuso lo scorso 17 luglio. L’avviso ha seguito le stesse modalità della prima tornata di aprile, attraverso la quale sono stati assegnati oltre 15.800 buoni. L’ammontare delle risorse utili per l’operazione, inizialmente pari a 5,848 milioni del Fondo statale per gli aiuti alimentari, è stato implementato con disponibilità comunali provenienti per la maggior parte dal Fondo di mutuo soccorso, che hanno portato la base complessiva dei fondi a disposizione a oltre 8,048 milioni di euro. Questo ha permesso da un lato lo scorrimento della graduatoria, e quindi il finanziamento di tutte le domande ritenute ammissibili in fase di verifica dei requisiti, e dall’altro la riapertura dei termini del bando stesso, per il quale sono disponibili 1,9 milioni circa. “Nonostante le difficoltà del bilancio comunale – dichiara l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti – abbiamo scelto di dare un aiuto alle famiglie rinnovando il bando per l’assegnazione dei buoni spesa, con un investimento di 1,9 milioni di risorse. Siamo consapevoli che quelli che verranno non saranno mesi facili, per cui ci siamo riproposti di continuare a supportare in questo periodo difficile tutti i milanesi, soprattutto quelli più fragili, garantendo i servizi e accompagnandoli verso la ripresa”. Per poter aiutare quante più persone possibile, l’importo dei buoni è stato parzialmente ridotto rispetto ad aprile, e sarà pari a 250 euro per le famiglie fino a 3 componenti e a 500 euro per quelle più numerose. Come modalità di erogazione del contributo, anche questa volta i beneficiari potranno scegliere tra la carta prepagata Soldo e la app Satispay da scaricare sul proprio smartphone. Ai richiedenti verrà data comunicazione in merito agli esiti della loro richiesta agli indirizzi mail o sms comunicati al momento della presentazione della domanda. Nel complesso, alla scadenza dei termini fissati, erano pervenute circa 10.600 domande, ma di queste, in fase di verifica dei requisiti, molte non sono state ammesse, mentre per alcune sono in corso accertamenti. Al processo di controllo delle richieste hanno collaborato la direzione Servizi civici per le verifiche anagrafiche, la direzione Incassi e Riscossione per quelle reddituali e la direzione Sistemi informativi per la gestione dei flussi on line.

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Nuovo bando per i buoni spesa

Riapre la prossima settimana il bando per l’assegnazione dei buoni spesa ai cittadini in difficoltà a causa dell’emergenza Coronavirus. L’avviso sarà presto online sul sito del Comune, con le stesse modalità della prima tornata di aprile, attraverso la quale sono stati assegnati oltre 15.800 buoni. L’ammontare delle risorse utili per l’operazione, inizialmente pari a 5,848 milioni del Fondo statale per gli aiuti alimentari, è stato in seguito implementato con disponibilità comunali provenienti per la maggior parte dal Fondo di Mutuo Soccorso, che hanno portato la base complessiva dei fondi a disposizione a oltre 8,048 milioni di euro. Questo ha permesso da un lato lo scorrimento della graduatoria, e quindi il finanziamento di tutte le domande ritenute ammissibili in fase di verifica dei requisiti, e dall’altro la riapertura dei termini del bando stesso, per il quale sono oggi disponibili 1,9 milioni circa. “Finanziare tutte le domande ammissibili della prima graduatoria ed essere riusciti, grazie alla condivisione del Sindaco e della Giunta, ad aprire una nuova edizione del bando è stato un obiettivo importante – interviene l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti -. Certo, questa seconda tranche arriva in una fase diversa, a lockdown finito e con meno risorse a disposizione, e difatti abbiamo cercato di semplificare i criteri di accesso e, per raggiungere comunque il maggior numero di persone in difficoltà, abbiamo in parte ridotto gli importi dei buoni. Hub alimentari e buoni spesa sono operazioni complementari: con quest’ultima vogliamo far emergere e intercettare una nuova domanda, famiglie che, diversamente dai target della povertà più tradizionali, devono pagare affitto o mutuo, spese quindi non posticipabili né comprimibili. Abbiamo fatto il possibile per raggiungere tutti coloro che si trovano in difficoltà. Ringrazio tutte le realtà del volontariato e le organizzazioni che in tanti quartieri della città sono intervenute sulle situazioni più delicate, dando un segno concreto di aiuto e di vicinanza. Un contributo che non dimenticherò”. I requisiti per l’accesso alla domanda sono stati parzialmente rivisti attraverso una delibera di Giunta appena approvata. L’obiettivo è sostenere le famiglie residenti a Milano, monoreddito o prive di reddito, che vivono in affitto o pagano il mutuo per la prima casa, con una disponibilità sul conto corrente non superiore ai 5mila euro al 31 marzo 2020, il cui reddito complessivo familiare (riferito al 2018) risulti inferiore ai 20mila euro. Tra le richieste che perverranno, costituiranno criteri premiali di precedenza per l’elaborazione della graduatoria la presenza di figli minori o di anziani over 64 nel nucleo familiare; la presenza di persone con disabilità; l’essere lavoratori autonomi o dipendenti in cassintegrazione; il non essere beneficiari di reddito di cittadinanza o di altri sostegni economici del Comune; il non essere proprietari di altri immobili. Quanti hanno già beneficiato del buono spesa con la prima edizione non potranno più farne domanda. Per poter aiutare quante più persone possibile, l’importo dei buoni è stato parzialmente ridotto, e sarà pari a 250 euro per le famiglie fino a 3 componenti e a 500 euro per quelle più numerose. Come modalità di erogazione del contributo, anche questa volta i beneficiari potranno scegliere tra la carta prepagata Soldo e la app Satispay da scaricare sul proprio smartphone. Accanto ai bandi per i buoni spesa, come operazione complementare destinata a tutte le persone in grave difficoltà, senza vincoli di residenza né di altro, l’Amministrazione ha avviato, da metà marzo a fine giugno, anche il Dispositivo di Aiuto alimentare coordinato dall’ufficio della Food Policy nell’ambito di Milano Aiuta con cui, attraverso i suoi dieci hub temporanei, sono state distribuite oltre 600 tonnellate di cibo, ovvero un equivalente di 1 milione e 600mila pasti, che hanno raggiunto 6mila nuclei familiari. Al progetto del Dispositivo, oltre al Comune di Milano e alle sue partecipate, hanno collaborato Fondazione Cariplo, Programma Qubi’ – La ricetta contro la povertà infantile, Croce Rossa Italiana, Banco Alimentare, Caritas Ambrosiana e Ibva.  

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