bussolati

Bussolati (PD): Lega incapace. Cecchetti (Lega): basta polemiche

“Rivolgo un appello al senso di responsabilità di tutte le forze politiche, che stanno peraltro collaborando tutte insieme al governo nazionale per velocizzare la vaccinazione di massa: rivolgo questo appello ai vertici nazionali di PD e Cinque Stelle, basta con questo stillicidio di polemiche quotidiane da parte di loro esponenti regionali in cerca solo di visibilità”. Lo ha detto in una nota Fabrizio Cecchetti, vice capogruppo della Lega alla Camera dei Deputati e coordinatore della Lega Lombarda per Salvini Premier. “La Regione Lombardia – ha detto – ha vaccinato 400mila operatori sanitari, ha vaccinato complessivamente oltre 850mila cittadini, sta vaccinando gli insegnanti e gli operatori scolastici, inoltre viaggia a 60mila tamponi eseguiti quotidianamente per tracciare contagi ed eventuali varianti. Davvero non si capisce perché ogni giorno alcuni esponenti lombardi del PD e dei Cinque Stelle, sempre i soliti noti, i Bussolati, i De Rosa, debbano sparare critiche a pallettoni contro la Regione Lombardia e il suo sistema sanitario, il tutto nel silenzio dei loro vertici nazionali”, ha chiosato Cecchetti. La nota è probabilmente arrivata in risposta al capo delegazione del Pd in commissione Bilancio del Consiglio regionale della Lombardia, Pietro Bussolati, che aveva precedentemente dichiarato, “Il sistema di prenotazione della Regione Lombardia è una vergogna, ogni giorno si aggiunge un caso di malfunzionamento: l’ultimo è quello scoperto e denunciato da Radio Popolare, che ha raccontato come per giorni la piattaforma di prenotazione avesse un link aperto a cui chiunque poteva registrarsi per essere vaccinato, anche se non incluso in alcuna categoria prioritaria”. “Assieme alle fasi uno, uno bis e uno ter c’era anche la fase uno a caso, così mentre non si vaccinano gli anziani e i cronici, diverse dosi sono andate a persone giovani, sane e senza particolari esposizioni al rischio” ha proseguito Bussolati, aggiungendo che “qui, però, non è un problema di tecnici ma di politici, perché Aria spa è un carrozzone voluto da Fontana e dall’assessore Caparini, una società in cui Lega e alleati si spartiscono le poltrone apicali e danno le direttive da seguire”. “In questo anno di pandemia pensavamo di averle viste tutte – ha concluso Bussolati – ma la Lega, in quanto a incapacità di governo non smette mai di stupire”.

Bussolati (PD): Lega incapace. Cecchetti (Lega): basta polemiche Leggi tutto »

Dopo Sesto, anche a Milano scritte inneggianti alle Brigate Rosse

Dopo che due giorni fa su un muro di viale Marelli a Sesto San Giovanni erano comparsi dei volantini volantini  inneggianti alle Brigate Rosse, in cui si esprimeva solidarietà all’ergastolana a Nadia Desdemona Lioce, condannata per gli omicidi di Massimo D’Antona, Marco Biagi ed Emanuele Petri, ieri è successo anche a Milano. Una mano ignota le ha tracciate su un palazzo di via Pompeo Castelli, a pochi passi da dove abita Antonio Iosa, animatore dell’Associazione vittime del terrorismo, che nel 1980 insieme ad altre tre persone fu gambizzato dalle B.R. all’interno del circolo Perini di Quarto Oggiaro. Si spera che la scelta del luogo sia solo frutto di una coincidenza, ma il trauma nel vedere risvegliato il ricordo di un evento così traumatico deve essere stato importante.  Iosa, intervistato da Repubblica, analizza il fatto con lucidità, ma non nasconde l’amarezza per l’accaduto: “Questo dimostra quanto sia difficile recidere la violenza e il terrorismo in Italia ed esistono ancora giovani fiancheggiatori che inneggiano alla radicalizzazione della violenza. Non penso che la scritta, fatta a pochi metri da casa mia, sia una provocazione nei miei riguardi di vittima delle Br. Chiedo al Comune di Milano di provedere a cancellare con urgenza l’infame scritta“. Immediata la solidarietà ad Antonio Iosa da parte dalla Camera del lavoro di Milano: “Nell’esprimere solidarietà ad Antonio Iosa, la Camera del Lavoro di Milano si associa alla richiesta di cancellare le scritte comparse nel più breve tempo possibile, condannando contestualmente tali gesta nella consapevolezza che il messaggio terroristico non passerà nella coscienza delle persone poiché è stato battuto dalla storia e dalle lotte del movimento operaio“. Riccardo De Corato, Assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, dichiara invece di non essere stupito dall’accaduto “visto il clima che Majorino & Compagni hanno creato dalla manifestazione del Pd in Piazza San Babila in poi“. Dello stesso tenore una nota di dal Consigliere Comunale e Regionale della Lega Massimiliano Bastoni secondo cui: “Dopo mesi e mesi che la sinistra parla di un ritorno del fascismo, quello che è tornato invece è il brigatismo rosso – concludendo – Ecco cosa succede quando continuano ad alimentare l’odio contro l’avversario politico“. Il segretario del Pd metropolitano milanese e Consigliere Regionale Pietro Bussolati invita a “tenere alta l’attenzione per evitare il ritorno della violenza politica che tanto male ha fatto in passato. Le istituzioni le forze democratiche e tutti i cittadini che credono nella democrazia devono fare fronte comune contro la follia terrorista” bacchettando chi “per mera speculazione politica divide il campo della politica democratica” perché “rischia di fare il gioco di chi incita all’odio e alla violenza”.

Dopo Sesto, anche a Milano scritte inneggianti alle Brigate Rosse Leggi tutto »