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Boom di mediazioni a causa del Covid, pace nei condomini

Boom di mediazioni a causa del Covid, pace nei condomini. La diffusione del Covid è stata una concausa nell’incremento di alcune tipologie di liti. Nell’anno dell’inizio della pandemia, da marzo 2020 a marzo 2021, è aumentata la litigiosità e il ricorso alla mediazione per i conflitti in materia di affitto d’azienda (+133%) e per le locazioni residenziali e commerciali (+35%). La pandemia ha spinto le parti a rinegoziare i contratti, per le sopraggiunte difficoltà economiche ad adempiere gli obblighi contrattuali. Sono cresciute dell’11% le mediazioni in materia di successione legate anche all’incremento dei decessi. Al tempo stesso, sono calate del 74% le liti in materia di condominio per via delle restrizioni sanitarie che hanno limitato o impedito lo svolgimento delle assemblee condominiali. Questi i principali dati rilevati dalla Camera Arbitrale di Milano e dal suo Servizio di Conciliazione in relazione al deposito delle domande di mediazione nel periodo compreso tra marzo 2020 e marzo 2021. Attività tra calo e ripresa. Nei mesi del “lockdown” (marzo e aprile 2020) c’è stato un calo del 60% dei depositi di domande di mediazione, in generale per ragioni organizzative: per le restrizioni sanitarie i clienti hanno avuto difficoltà nell’incontrare fisicamente gli avvocati e per la scarsa dimestichezza nell’uso della videoconferenza. Da giugno 2020 si è registrata una ripresa del +70%  del deposito dei procedimenti (rispetto al dato medio dei depositi nei mesi di marzo, aprile e maggio 2020). L’attività del Servizio di conciliazione di Camera Arbitrale di Milano oggi è tornata a ritmi pre-crisi. La mediazione ha dimostrato una capacità di resilienza, gli organismi di mediazione sono sempre stati operativi anche nei momenti più duri dell’emergenza, laddove gli uffici giudiziari hanno sofferto blocchi di attività e rallentamenti, dovuti alle restrizioni imposte a livello normativo dall’emergenza sanitaria. Valore controversie e fiducia. Si registra un cambiamento qualitativo nelle liti risolte in mediazione: è aumentato del 160% il valore medio delle controversie gestite dal Servizio di conciliazione della Camera Arbitrale di Milano. Questo è dovuto a una maggiore fiducia nello strumento da parte di legali e dei loro clienti per controversie di valore più alto (a ulteriore smentita della convinzione che la mediazione sia adatta soprattutto per le liti bagatellari). Materia del contendere. L’oggetto delle controversie si è spostato dai tradizionali ambiti come controversie bancarie, finanziarie, assicurative e condominiali a quelle in materia di affitto d’azienda (+ 133%) e locazione (+35%). Cambiamento culturale. Più dialogo e collaborazione. E’ cambiato l’atteggiamento nei confronti della mediazione, gli avvocati sono più aperti e collaborativi, perché è più sentita rispetto al passato l’urgenza di trovare soluzioni rapide ed efficaci alle liti. L’emergenza Covid ha impresso una particolare urgenza al dialogo e al confronto, che è il valore aggiunto della mediazione rispetto al processo giudiziario ordinario.  Mediazione online. La mediazione online ha dimostrato di essere efficiente e apprezzata da legali e parti. Il 90% dei 1.291 incontri di mediazione tenuti in Camera Arbitrale di Milano nel 2020 è avvenuto online. Va però anche osservata una maggiore emotività che caratterizza gli incontri a distanza, anche per la mancanza di un luogo effettivamente neutrale. Evento. Di quale impatto abbia avuto la pandemia sul modo di gestire le controversie si parla nel corso dell’evento del 4 maggio dal titolo “La mediazione di fronte alla pandemia. Una nuova sfida per la gestione dei conflitti”, insieme a Silvia Zorzetto, Professore Associato di Filosofia del Diritto presso l’Università degli Studi di Milano, Stefania Lattuille (mediatrice, avvocato e facilitatrice), Michael McIlwrath (Former Vice President-Litigation, Baker Hughes Company), Angelo Santi (avvocato, mediatore e presidente UNAM-Unione Nazionale Avvocati per la Mediazione) e Nicola Giudice (responsabile Servizio di conciliazione di Camera Arbitrale di Milano). “Il Covid – ha dichiarato Nicola Giudice, responsabile Servizio di conciliazione della Camera Arbitrale di Milano – ha comportato conseguenze negative, che si sono riversate anche nell’ambito della conflittualità. Come emerge dai recenti dati della Camera Arbitrale di Milano, la pandemia si è rivelata una concausa nell’incremento di alcune tipologie di liti, come quelle in materia di locazione e affitto d’azienda. Il particolare momento storico che stiamo vivendo coinvolge anche le ADR (Alternative Dispute Resolution), che in questo ultimo anno hanno dimostrato di essere particolarmente efficaci e resilienti. Sono qualità riconosciute anche dal Governo italiano che all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha dato spazio al ricorso agli strumenti di giustizia alternativa”. Mediazione. Cosa è. E’ lo strumento per risolvere le controversie, grazie ad un mediatore esperto, neutrale e indipendente, che facilita il raggiungimento di un accordo tra le parti.  Quando utilizzarla. La mediazione si può utilizzare in ambito civile e commerciale, purché: 1) abbia ad oggetto diritti disponibili; 2) quando è prevista come passaggio prima di rivolgersi al giudice (mediazione obbligatoria ex art. 5 – 1 bis D.Lgs 28/2010); 3) quando il giudice, nel corso della causa, ordina alle parti di svolgere un tentativo di mediazione; 4) quando il contratto prevede il tentativo di mediazione (clausola di mediazione). Le materie obbligatorie, per cui vige il tentativo obbligatorio di mediazione, sono: condominio, diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di azienda, risarcimento del danno da responsabilità medica e sanitaria, risarcimento del danno da diffamazione con mezzo stampa, contratti assicurativi, contratti bancari e contratti finanziari. Come funziona: occorre depositare una domanda presso il Servizio di conciliazione della Camera Arbitrale di Milano. Occorre la volontà delle parti di dar seguito alla mediazione o concludere il tentativo. Come si conclude: può concludersi con un accordo o con un mancato accordo. Se la mediazione viene condotta secondo le disposizioni della normativa prevista dal D.Lgs, 28/2010 e il verbale viene sottoscritto anche dagli avvocati di parte, l’accordo raggiunto ha la forza di titolo esecutivo. Dati. Tasso di successo: in Camera Arbitrale di Milano l’accordo viene raggiunto nel 61% dei casi (dato calcolato sul totale dei procedimenti in cui le parti scelgono di sedersi al tavolo della mediazione dopo il primo incontro informativo; la percentuale è del 46,9% nelle altre realtà in Italia- fonte webstat.giustizia.it dati giugno 2020). Durata dei procedimenti. In media occorrono 60 giorni per arrivare a un accordo.   Costi: il costo dipende dal valore della controversia e dalla tipologia (se la mediazione è obbligatoria o volontaria). Qui qualche esempio: per un valore della controversia di 100 mila euro il costo per ciascuna parte è di 1.113 euro se la mediazione è obbligatoria e di 1.520 euro se è volontaria. Se il valore della

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Il Business Plan per l’avvio d’impresa, webinar di Formaper il 23 aprile

Il Business Plan per l’avvio d’impresa, webinar di Formaper il 23 aprile. “Il Business Plan per l’avvio d’impresa” è il tema del  webinar del 23 Aprile alle ore 9.30 di  Formaper –  Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi a questo  link. Si tratta di un appuntamento gratuito,  finalizzato a comprendere le criticità della propria idea o progetto imprenditoriale, le priorità su cui concentrarsi e come validare o migliorare le proprie ipotesi. Per mettersi in proprio ci sono gli incontri di gruppo con un esperto a disposizione per informare e orientare sulla scelta imprenditoriale e per rispondere alle domande dei partecipanti. L’incontro è riservato a persone residenti o domiciliate a Milano Monza Brianza Lodi e relative province o a persone intenzionate ad avviare nuove attività imprenditoriali nelle stesse province.

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Eccesso di debito, Camera di commercio: “Richieste su del 30%”

Eccesso di debito, Camera di commercio: “Richieste su del 30%”. Si registra l’accesso dei primi debitori “incapienti” previsti dalla nuova legge di fine 2020. (Fonte: Camera Arbitrale di Milano- trend istanze gestite da OCC dal 2016 a febbraio 2021) È in ripresa nei primi due mesi del 2021 l’attività di gestione delle crisi da sovraindebitamento complice, da un lato, le novità normative che hanno ampliato la platea dei beneficiari, dall’altro, l’incertezza sulla proroga dei termini stabiliti della legislazione di emergenza, come la sospensione dei mutui, del pagamento delle cartelle esattoriali, il blocco sfratti e dei licenziamenti. Il 2021 si apre, dunque, con un incremento del deposito delle domande per la gestione delle crisi da eccesso di debito e si intravedono i primi casi di “sovraindebitamento familiare” e di esdebitamento del debitore totalmente incapiente (nuove figure introdotte dalla Legge di Conversione n.176/2020 del Decreto Ristori del 28 ottobre 2020). La ripresa: confrontando i mesi di gennaio e febbraio 2021, con gli stessi mesi dell’anno precedente, l’incremento delle domande è pari a +30%. Se guardiamo in dettaglio gli incrementi abbiamo +50% (gennaio 2021 su gennaio 2020) e + 17% (febbraio 2021 su febbraio 2020). Si tratta di un’inversione di tendenza: il 2020 si era chiuso con un calo del 53% del ricorso al servizio di gestione delle crisi da sovraindebitamento, anche a seguito delle misure emergenziali che hanno caratterizzato l’anno 2020 in risposta alla crisi pandemica. Per provincia: se analizziamo le istanze con il criterio della competenza territoriale del Tribunale che provvede all’omologa del Piano di rientro proposto dal debitore:  a Monza e Brianza l’incremento nei primi due mesi del 2021 è del 167% (totale 8 istanze nel 2021 rispetto a 3 del 2020); Como in crescita del 150% (totale 5 nel 2021 rispetto a 2 del 2020); Lodi del 100% ( totale istanze 2 nel 2021 rispetto a 1 nel 2020), Milano del 75% (totale 7 istanze nel 2021 rispetto a 4 del 2020), Busto Arsizio del 50% (totale 6 istanze nel 2021 rispetto a 4 del 2020). A Cremona si registrano 2 istanze nei primi due mesi del 2021 su 0 casi perché l’attività è stata avviata da poco. Non si registrano incrementi significativi nei primi due mesi del 2021 a Lecco, Varese, Sondrio, Pavia. L’Organismo per la gestione delle crisi da sovraindebitamento e per la liquidazione del patrimonio (OCC qui il link per info) della Camera Arbitrale di Milano si occupa da 4 anni delle crisi da eccesso di debito del consumatore, della impresa minore (sotto soglia fallimentare) e di realtà specifiche come l’impresa agricola, la start up o le associazioni professionali. Opera per conto delle Camere di Commercio di Como-Lecco, Cremona, Milano MonzaBrianza Lodi, Pavia, Sondrio, Varese ed è iscritto al n. 80 del Registro degli Organismi tenuto dal Ministero della Giustizia. L’OCC è un ente terzo, imparziale, indipendente. L’evento. Di sovraindebitamento e delle recenti modifiche normative della legge n.3/2012 si parla oggi nell’incontro online in occasione della presentazione del libro “La rinascita del debitore”  dell’Avv. Niccolò Nisivoccia, pubblicato da Il Sole24Ore. All’incontro, oltre all’autore, partecipano  Jean Marie Del Bo, Vicedirettore de Il Sole24Ore, Giovanni Negri, giornalista del Sole24Ore, Gaetano Presti, Ordinario di Diritto commerciale, Università Cattolica di Milano, Rinaldo Sali Vicedirettore Generale, Camera Arbitrale di Milano, Antonella Sciarrone Alibrandi, Ordinario di Diritto dell’economia, Università Cattolica di Milano, Lorenzo Stanghellini, Ordinario di Diritto commerciale, Università degli Studi di Firenze. “La novità normativa di fine 2020 ha rafforzato la legge sul sovraindebitamento, con l’effetto di agevolare e facilitare l’accesso per i consumatori e per le piccole imprese alle procedure di rientro dal debito e di composizione delle crisi”. – Ha dichiarato Rinaldo Sali, Vicedirettore della Camera Arbitrale di Milano -. “La semplificazione delle procedure e la tempestività da parte dell’impresa e del consumatore nel fare ricorso a questi strumenti è fondamentale, così come è essenziale che il debitore sia consapevole e trasparente nel fornire tutta la documentazione che consenta di ricostruire la sua posizione e proporre così un piano di rientro”. DATI 2020 E ANTICIPAZIONI DEL 2021 Volume. L’OCC da dicembre 2016 al 2020 ha gestito 662 istanze di gestione delle crisi da sovraindebitamento. Nei primi 3 anni si è vista una crescita progressiva del numero delle domande depositate: 84 nel 2017, 189 nel 2018 (+125% rispetto all’anno precedente), 263 nel 2019 (+39% rispetto al 2018). Mentre nel 2020 si è registrata una flessione: 123 casi depositati (-53% sull’anno precedente), dovuta soprattutto agli interventi, positivi e giustificati, della normativa e emergenziale che ha sospeso cartelle di pagamento, accertamenti esecutivi e ingiunzioni. Anticipazioni 2021. Nei primi due mesi del 2021 si registra una ripresa dell’attività dell’OCC, dovuta anche alle modifiche normative della legge sul sovraindebitamento entrate in vigore a dicembre 2020, che hanno ampliato la platea dei beneficiari, introducendo anche le nuove figure del debitore incapiente e del sovraindebitamento familiare. Sono in totale 42 le domande depositate dall’inizio del 2021 fino all’8 marzo: 18 sono le domande depositate a gennaio 2021 (+ 50% rispetto a gennaio 2020) e 21  le domande di febbraio (+ 17% rispetto a febbraio 2020). Se paragoniamo gennaio e febbraio 2021 (due mesi di crisi sanitaria ed economica “Covid”) con due mesi dell’anno precedente in una situazione di crisi analoga (come ad esempio novembre e dicembre 2020) notiamo un incremento maggiore del numero di domande +125% (gennaio 2021 su novembre 2020) e +200% (febbraio 2021 su dicembre 2020). Nuovi debitori: su 39 procedure del 2021 (gennaio e febbraio) 7 sono i debitori incapienti (soggetti a verifica) e 8 le procedure di sovraindebitamento familiare. Competenza territoriale. Se analizziamo le domande per competenza del Tribunale che provvede all’omologa della proposta del debitore (piano o accordo), Milano copre il 31% dei casi, Pavia e Busto Arsizio il 15%, Varese il 12%, Monza l’11%, Como 5%, Sondrio 4%, Lecco 3%, Cremona e Lodi 2%. Esiti. Il 65% delle procedure si è chiuso per rinuncia agli atti o per archiviazione, il 35% è stato omologato dal Tribunale. Chi può accedere per legge al sovraindebitamento: il consumatore; l’imprenditore agricolo; la cd.

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Sequestrati accessori soft-air non conformi

Sequestrati accessori soft-air non conformi. I funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in servizio presso l’Aeroporto di Linate hanno effettuato un controllo congiunto con la Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi su 262 colli, provenienti dalla Cina, contenenti 3237 kg di merce destinata alla pratica del soft-air (tute mimetiche, caschi, maschere militari, occhiali, dispositivi di protezione ecc.). In esito al controllo è stata riscontrata l’errata etichettatura, l’assenza della marcatura CE sui prodotti per cui è obbligatoria e la mancanza di documentazione tecnica atta a comprovare la sicurezza dei prodotti, in violazione degli articoli da 102 a 111 del Codice del consumo. Pertanto, sono stati sottoposti a sequestro amministrativo, ex art. 13 legge 689/81, n. 1303 paia di occhiali e n. 1822 maschere militari, con contestazione all’azienda della sanzione prevista dall’art. 112, comma 5 della legge n° 206/2005. L’attività si inquadra nell’ambito del protocollo d’intesa sottoscritto da ADM, Corpo di Polizia Locale di Milano e Camera di Commercio per la realizzazione di azioni congiunte in materia di vigilanza sul mercato, lotta alla contraffazione e tutela del “made in Italy”. Il rapporto di collaborazione consente di contrastare in modo sinergico l’immissione sul mercato dei prodotti non conformi agli standard di sicurezza previsti dalla normativa      

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Milano capitale delle start up innovative: nell’area metropolitana il 19% del totale italiano

Milano capitale delle start up innovative: nell’area metropolitana il 19% del totale italiano. Per le start up innovative e per le giovani imprese c’è Tavolo Giovani, progetto di Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi. Una piattaforma, fisica e virtuale, di visibilità, informazione e networking, per intercettare e promuovere idee imprenditoriali promettenti. Nell’area metropolitana di Milano hanno sede 2.319 startup innovative, che rappresentano il 19% del totale nazionale. Nel corso del 2020 sono cresciute del 10,4%. La startup innovative rappresentano imprese giovani, ad alto contenuto tecnologico, con forti potenzialità di crescita sostenibile e per questo possono rappresentare una risorsa strategica per trainare la ripresa economica. E’ quanto emerge da un’elaborazione dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati Infocamere, aggiornati alla metà di gennaio 2021. “In questa fase – così delicata per il sistema Paese- le start up innovative hanno un valore ancor più strategico, come “driver” per sostenere la ripresa: con il know how, le competenze e l’energia che le contraddistinguono possono accelerare i percorsi di innovazione anche per le imprese tradizionali, attrarre e formare personale altamente qualificato, amplificare l’adozione di nuovi modelli di business ed organizzazione aziendale. Un trend positivo che come Camera di commercio sosteniamo con le nostre iniziative per stimolare il networking, fare emergere progetti a elevato potenziale innovativo, e diffondere la cultura imprenditoriale tra le nuove generazioni “ ha dichiarato Elena Vasco, Segretario generale della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi. Per accedere allo status di start up innovativa sono necessari alcuni requisiti: essere un’impresa nuova o costituita da non più di 5 anni, avere la residenza in Italia, o in un altro Paese dello Spazio Economico Europeo ma con sede produttiva o filiale in Italia; avere un fatturato annuo inferiore a 5 milioni di euro; non essere quotata in un mercato regolamentato o in una piattaforma multilaterale di negoziazione; non distribuire e non aver distribuito utili; avere come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di un prodotto o servizio ad alto valore tecnologico; non essere risultato di fusione, scissione o cessione di ramo d’azienda. Infine, una startup è innovativa deve rispettare almeno 1 dei seguenti requisiti soggettivi: sostenere spese in R&S e innovazione pari ad almeno il 15% del maggiore valore tra fatturato e costo della produzione; impiegare personale altamente qualificato (almeno 1/3 dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori, oppure almeno 2/3 con laurea magistrale); essere titolare, depositaria o licenziataria di almeno un brevetto o titolare di un software registrato. Le start up innovative attive nel complesso dei territori di Milano Monza Brianza Lodi sono 2.458, in crescita del + 10,4% in un anno. Ad alto valore tecnologico e risorsa strategica per trainare la ripresa economica, le start up innovative si distribuiscono così nelle tre aree: 2.319 a Milano, 113 a Monza e Brianza e 26 a Lodi. Più della metà delle start up innovative è attiva, nei tre territori, nel settore della produzione di software, nei servizi ICT, nella ricerca e sviluppo (1.018 imprese). L’11,1% del totale è un’impresa a prevalenza femminile. La quasi totalità opera sotto forma di società a responsabilità limitata. Sono “giovani” il 17,9% delle oltre 2 mila startup innovative. Sono straniere il 4,7% delle oltre 2 mila startup innovative, contro il 3,6% del dato italiano. E’ quanto emerge da un’elaborazione dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati Infocamere, aggiornati alla metà di gennaio 2021. Tavolo Giovani è il progetto della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi che mette a disposizione di giovani imprese, progetti imprenditoriali e start up innovative una piattaforma, fisica e virtuale, di visibilità, informazione e networking, al fine di intercettare e promuovere giovani idee imprenditoriali promettenti. Accanto alla piattaforma digitale, il Tavolo offre ai giovani e alle startup l’opportunità di presentare idee e progetti innovativi, nel corso di periodici incontri di networking, che si trasformano in concrete occasioni di confronto, apprendimento reciproco e di collaborazione non solo con altre start up, ma anche con imprese già consolidate sul mercato e con esperti di settore. Appuntamento on line il prossimo 16 febbraio con Tavolo Giovani#Resilienzaecreatività: saranno presentati i 14 progetti creativi vincitori della Call rivolta agli Alumni delle scuole di formazione artistica e creativa milanesi. Questo il link per iscriversi. La Call, svoltasi nel 2020, è nata dalla collaborazione tra Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, Accademia di Belle Arti di Brera, Accademia Teatro alla Scala, Istituto Europeo di Design, Società Umanitaria e FM People, la community degli Alumni di Fondazione Milano, che riunisce la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti, Civica Scuola di Mediatori e Interpreti Altiero Spinelli e Civica Scuola di Musica Claudio Abbado.

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A Milano il virus frena l’economia ma non la ferma

A Milano il virus frena l’economia ma non la ferma. Secondo l’Osservatorio delle Società e delle Imprese della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza Lodi, con la Camera Arbitrale di Milano, a Milano nei primi mesi del 2020 il saldo tra imprese cessate e aperte è +2.327. Quindi restano più le persone che aprono un’attività di quelle che la chiudono. Un segnale positivo: la città è ancora la fucina di lavoro che è sempre stata, nonostante la pandemia. Oggi si può dire che a Milano il virus frena l’economia, ma non la ferma: all’ombra della Madonnina l’economia tiene nonostante le 50mila imprese scomparse a livello nazionale durante i primi 9 mesi del 2020.  Vediamo i dati con riferimento ai primi 9 mesi del 2020 con raffronti con il 2005, primo anno di rilevazione dei dati da parte dell’Osservatorio. Ne emerge una fotografia del sistema imprenditoriale, anche alla luce delle difficoltà innescate dalla pandemia Covid 19. In Italia si confermano i macro-trend emersi negli ultimi 15 anni: l’Srl è la forma societaria preferita, in costante crescita nel panorama societario italiano (+67% dal 2005), mentre l’Spa segna un -38% (dal 2005). Se, in generale, in Italia le società di capitali al 3° trimestre 2020 hanno mostrato una discreta tenuta, con un +1,62% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, in Lombardia, invece, questa tipologia di società evidenzia un trend negativo con una riduzione di 1,52%. La provincia di Milano registra un dato peggiore (-4,38%) rispetto al dato nazionale e lombardo. Andamento opposto nelle province di Monza e Brianza (+1,2% su base annua) e Lodi (+0,34%). Tuttavia, a Milano si concentra il 10% delle società di capitali italiane (per la precisione il 19,10% delle Spa e il 9,84% delle Srl) e il 51,9% di quelle lombarde, forse anche per questo a Milano il virus frena l’economia ma non la ferma. Nati-mortalità imprese. I dati sulle iscrizioni di nuove imprese e sulle cancellazioni vanno letti alla luce dell’impatto che la pandemia Covid 19 ha sul sistema imprenditoriale. I primi tre trimestri del 2020 mostrano un rallentamento dell’iniziativa imprenditoriale. In Italia sono 220.906 le nuove imprese iscritte nei mesi da gennaio a settembre, un numero in calo del 19,2% rispetto allo stesso periodo del 2019, quando erano 273.383. Speculare il risultato di Milano, che conta nello stesso intervallo di tempo 14.826 iscrizioni contro le 18.325 del 2019 (-19,1%; in termini assoluti -3.499 unità), mentre ancora più consistenti sono le contrazioni nelle altre province e in Lombardia. Il saldo tra iscritte e cessate in questi nove mesi del 2020 è positivo in Italia (+13.078), in Lombardia (+1.257) e a Milano (+2.327), mentre di segno opposto a Lodi (-88) e, anche se di pochissimo, a Monza Brianza (-6). (Fonte: dati Registro Imprese elaborati dall’Osservatorio delle Società e delle Imprese e da Studi Statistica e Programmazione – Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi al terzo trimestre 2020 con raffronti con dati 2005). Questi dati sono stati oggetto di un dibattito tenuto oggi alle ore 15.00 dal titolo “La Corporate Italy prima e durante il Coronavirus. Quali prospettive per il futuro?”, moderato da Ferruccio De Bortoli, con interventi del Prof. Piergaetano Marchetti Università Bocconi di Milano, Diritto commerciale e del Prof. Carlo Bellavite Pellegrini, Università Cattolica di Milano, Corporate governance, Finanza aziendale. “In un contesto delicato come quello che stiamo vivendo, l’Osservatorio delle Società e delle Imprese – ha dichiarato Elena Vasco, Presidente dell’Osservatorio e Segretario generale della Camera di commercio- rappresenta un importante “termometro” dello stato di salute del sistema economico. Con le sue attività di analisi delle riforme societarie e di estrazione dei dati delle imprese, l’Osservatorio contribuisce a interpretare meglio il contesto economico e formula proposte di modifica normativa in linea con i fabbisogni delle imprese. Oggi ci stiamo concentrando in particolare su un nuovo fronte, quello della partecipazione dei soggetti pubblici per il rafforzamento patrimoniale e finanziario delle pmi. Con questo percorso intendiamo offrire chiavi di lettura per migliorare gli strumenti a favore del sistema economico”. L’Osservatorio delle Società e delle Imprese. L’Osservatorio nasce nel 2002 su impulso della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, è oggi presieduto da Elena Vasco, Segretario generale della Camera di commercio. L’Osservatorio studia e monitora aspetti legati al mercato e alle imprese. Analizza la normativa vigente e l’andamento evolutivo della corporate governance nel contesto nazionale. Dal 2004, svolge attività di estrazione dei dati dal Registro delle Imprese, utile alla realizzazione di analisi economiche, giuridiche e statistiche. L’Osservatorio è composto da professori e esperti di diritto commerciale e materie economiche. Dalla data della sua costituzione ha analizzato diverse riforme e formulato proposte di modifiche normative. Altri dati in dettaglio aggiornati al 30/09/2020 Imprese in Italia. Nel 3° trimestre 2020 in Italia le imprese registrate sono 6.082.297. Il 15,6% è in Lombardia (948.083 unità) e più di un terzo delle lombarde si trova nella provincia di Milano (39,7%; quota che arriva al 49,2% se si considera l’intera area di competenza di questa Camera di Commercio). Le imprese attive sono stabili rispetto al terzo trimestre del 2019 (-0,01%; in valore assoluto mancano all’appello 597 aziende). Distribuzione e andamento delle tipologie di società. In Italia le società di capitali al 3° trimestre 2020 sono 1.784.572 e segnano un +61% rispetto al primo anno di rilevazione (2005). Le società di persone sono invece diminuite del 2,4% rispetto al 2019 e del 23% rispetto al 2005. Le Srl continuano a mostrare un andamento di crescita sia rispetto al 2019 (+1,73%) sia rispetto al 2005 (+67%), le Spa evidenziano un decremento rispetto al 2019 (-3,3%) e al primo anno di osservazione (-35%). Tra le società di persone, solo le Ss (società semplici) registrano un incremento (+1,51% sul 2019 e +35% sul 2005), mentre le Snc e le Sas mostrano una discesa sia rispetto al 2019 (rispettivamente -3,5% e -2,07%) sia rispetto alla prima rilevazione (rispettivamente -35% e -15%). Srl semplificata: in Italia le società a responsabilità limitata semplificata crescono del 12,9%; +13,9% in Lombardia; +13,8% a Milano rispetto al 3° trimestre del

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