carlo acutis

Antonia Salzano Acutis racconta il figlio Carlo

Antonia Salzano Acutis racconta il figlio Carlo. «Meno io per lasciare spazio a Dio». La conversione era questo per il beato Carlo Acutis, mancato a 15 anni a causa di una leucemia fulminante il 12 Ottobre 2006. Una figura che attira sempre più devoti per la sua innata vicinanza agli ultimi. Chi meglio di sua madre può raccontare la sua storia, così normale e così straordinaria? Giovedì 2 Dicembre 2021 alle 18.30 al Teatro PIME di Milano (via Mosè Bianchi 94-Metro Lotto)  la signora Antonia Salzano Acutis parlerà del figlio Carlo con  Arnoldo Mosca Mondadori per far conoscere meglio un ragazzo che ha lasciato una profonda traccia in molti cuori. L’occasione per questo evento aperto al pubblico è l’uscita in libreria del libro della Salzano Acutis, con il giornalista Paolo Rodari, “Il segreto di mio figlio” (Piemme, 299 pagine, € 17,90) che è in vendita anche nel negozio PIME di via Monterosa 81 e sarà disponibile in Teatro al termine dell’incontro. In tanti si chiedono quale sia il segreto nascosto dietro la figura di Carlo, che in pochi anni ha saputo conquistare l’amicizia e l’affetto di una moltitudine di persone. Perché la Chiesa lo ha proclamato beato?  Basta leggere le prime righe del racconto della sua mamma per capire subito che in lui agiva una vocazione eccezionale, cui volle rispondere con passione e fedeltà, convinto del progetto unico e irripetibile che Dio sin dall’eternità ha pensato per ognuno di noi. “Tutti nascono originali, ma molti muoiono come fotocopie“, è una delle sue frasi più conosciute. Dice Antonia Salzano Acutis sul risvolto di copertina del suo libro: “…non è semplice riuscire a cogliere l’individualità di una persona se non si è entrati in relazione diretta con lui. Se è vero che “l’essenziale è invisibile agli occhi e non si vede bene che con il cuore”, come madre di Carlo ho voluto provare a scrivere un libro con il cuore, per aiutare i suoi tanti devoti a conoscerlo e ad amarlo. Un fortissimo e innato senso religioso portava mio figlio ad aprirsi agli altri, in particolare agli ultimi, ai poveri e ai deboli. Carlo ha vissuto sempre proteso verso Dio…L’infinito era la sua meta, Gesù era il centro della sua vita. Sono questi i tesori che provo a svelare”.   Arnoldo Mosca Mondadori, pronipote di Arnoldo,  editore, saggista e poeta, dal ’99 è Ministro straordinario dell’Eucaristia, mistero cui è particolarmente devoto e tema che evidentemente lo lega intimamente alla vicenda di Carlo Acutis, talmente appassionato dell’Eucaristia da dedicare una mostra ai miracoli eucaristici al computer, molto apprezzata in tutto il mondo. Significativa infatti la dedica con cui Antonia Salzano Acutis apre il suo volume: “Dedico questo libro a mio figlio Carlo: possa realizzarsi il suo sogno che tutta la Chiesa universale, sotto la guida materna di Maria santissima, viva con sempre più fervore e convinzione queste parole: “L’Eucaristia sta ad indicare che la Chiesa e l’avvenire del genere umano sono legati a Cristo, unica roccia veramente duratura, e non ad alcuna altra realtà. Perciò la vittoria di Cristo è il popolo cristiano che crede, celebra e vive il mistero Eucaristico“. Il PIME E’ è il più antico istituto missionario italiano. Nacque nel 1850 come seminario lombardo per le missioni estere. Nel 2019, si è provveduto alla dismissione del polo romano concentrando le attività a Milano per una scelta di sobrietà e risparmio economico, al fine di dare più servizi. Il nuovo Cento PIME milanese, con ingresso in via Monterosa 81, oggi offre il teatro completamente rinnovato internamente ed esternamente, da 499 posti, una libreria, il Museo Popoli e Culture ristrutturato e dotato di tecnologia interattiva, una caffetteria culturale, uno Store per lo shopping  equo e solidale e dei prodotti delle cooperative sociali attive in Italia; la Biblioteca con il suo patrimonio di 43.000 volumi, una nutrita emeroteca, una sala lettura aperta alla cittadinanza con particolare attenzione agli studenti;  una nuova sala polivalente e altri spazi per appuntamenti culturali e proposte per il tempo libero per tutte le età. Il PIME pubblica anche la rivista Mondo e Missione e l’agenzia quotidiana di informazione AsiaNews. L’Ufficio Educazione Mondialità infine organizza attività con i ragazzi delle scuole e degli oratori. Tutte le info sul sito www.centroPIME.org

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Gabriele Abbiati (Lega): “Beato Carlo Acutis – Ambrogino d’oro alla memoria e una via che porti il suo nome”

Gabriele Abbiati (Lega): “Beato Carlo Acutis – Ambrogino d’oro alla memoria e una via che porti il suo nome”. Un Ambrogino d’oro alla memoria per Carlo Acutis, il giovane che ha lottato coraggiosamente contro la sua malattia fino alla fine, di recente fatto Beato. Questa la proposta del Consigliere comunale della Lega a Milano, Gabriele Abbiati, alla quale si aggiunge una mozione in Municipio 7 per intitolare una via del territorio al Beato. “La Chiesa Cattolica ha conferito il giusto riconoscimento a questo ragazzo, alla sua figura che resterà un simbolo di fede e speranza – commenta Abbiati – ma anche le Istituzioni cittadine devono fare la loro parte. Ritengo sia doveroso per il Comune di Milano assegnare la sua massima onorificenza alla memoria di questo ragazzo che si è contraddistinto, nella sua semplicità e nei suoi pochi anni di vita, per l’insegnamento che ha donato a noi tutti ed in particolar modo ai più giovani”. Alle parole del Consigliere Abbiati fanno eco quelle degli esponenti della Lega in Municipio 7 dove il gruppo ha proposto l’intitolazione di una via tramite una mozione. L’assessore Tiziana Vecchio sottolinea che “l’intitolazione di una via o di una piazza rappresenterebbe, da parte di Milano, un significativo omaggio al Beato Carlo Acutis, punto di riferimento per tutti i giovani di oggi, che incarna la santità nell’ordinario. Voglio infatti citare le parole di Federico de Nicolo, 16 anni, studente del suo stesso Liceo Leone XIII: ‘Ora lo immagino mentre con le sue sneakers, la sua felpa e i suoi jeans passeggia sorridendo in paradiso, ma mi piace ricordare che quelle stesse sneakers hanno camminato sulla terra, lasciando un segno nella quotidianità delle sue giornate’. Questo il significato nel chiedere un segno nella quotidianità”. E Walter Moccia, Consigliere del Municipio 7, che chiosa: “Mai come in questo periodo storico abbiamo bisogno di una testimonianza come la breve vita di Carlo Acutis, una testimonianza fatta di fede, nella quale molti cercano conforto. In una Milano nella quale ancora oggi non c’è posto per gli ultimi e per i quali lui si è tanto adoperato”.

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