CAS

Via Aquila, l’incendio si trasforma in rivolta degli immigrati, due agenti feriti

“A Milano una volante è intervenuta a seguito di un incendio presso il centro d’accoglienza di Via Aquila. E’ stata accerchiata da circa 50 immigrati che, dopo aver distrutto l’auto, hanno mandato in ospedale i due agenti che hanno riportato fratture per le quali è stata necessaria ingessatura“. Lo rende noto Massimo Pirola, con un post sulla pagina del Sindacato autonomo di Polizia.  “Bisogna capire cosa è successo – aggiunge Pirola Pirola  – i due agenti sono la prima pattuglia intervenuta e sono stati presi d’assalto. Siamo stanchi“. “Se non si interviene a livello normativo prevedendo ed applicando una pena severa alla condotta criminosa, chiunque in questo Paese potrà speronare una volante, distruggerla, accerchiare uomini in divisa, mandarli in ospedale o peggio, ucciderli – Continua Pirola Pirola – A questo gioco al massacro non ci stiamo. Questo è il 94° episodio di violenza che contiamo. I feriti sono 183. In 70 casi su 94, l’aggressore è un cittadino straniero che tenta di eludere un controllo o è sotto effetto di stupefacenti“. “Bisogna capire cosa è successo – conclude – i due agenti sono la prima pattuglia intervenuta e sono stati presi d’assalto. Siamo stanchi“. Tutto è avvenuto ieri, dopo che un normale intervento dei pompieri per domare un incendio si è trasformato in una rivolta. I soccorsi erano stati allertati poco prima delle 15 per un uomo che stava male (sembra un piccolo infarto), ma giunti sul posto si sono resi conto che era in corso anche un incendio causato da un corto circuito che aveva incendiato alcuni materassi. Sono quindi stati allertati anche i vigili del fuoco che arrivati hanno trovano alcuni ragazzi che cercano di spaccare grate e finestre per tirar fuori una persona in difficoltà. Mentre i pompieri prendevano in mano l’emergenza, senza motivo apparente alcuni stranieri, soprattutto nigeriani, hanno cominciato ad agitarsi e ha scagliare pietre contro l’autopompa. A quel punto è intervenuta la Polizia, con le volanti “Lambrate” e “Mecenate”, poi raggiunte da altre cinque di rinforzo dopo che una sessantina di stranieri le avevano circondate per impedire l’arresto di chi aveva lanciato le pietre. Mentre gli agenti stavano caricando un fermato in auto gli immigrati li hanno circondati cominciando a insultarli, minacciarli e saltando sul cofano della Volante per impedirle di partire. Nonostante questo gli agenti sono riusciti ad andarsene lasciando quelli delle altre volanti, nel frattempo diventate una quindicina a fronteggiare la rivolta sempre più montante. Vista la situazione la Questura ha deciso inviare altri rinforzi cui si sono aggiunte le pattuglie del Radiomobile mandate dalla centrale operativa dei Carabinierie e il Reparto mobile spostato dalla Stazione Centrale a via Aquila alla cui vista finalmente i rivoltosi si sono calmati. Il bilancio definitivo della giornata è di un incendio spento, e due agenti feriti, cinque immigrati intossicati, otto fermati e portati in Questura (un gambiano di 20 anni, ritenuto quello che ha lanciato un mattone contro un camion dei vigili del fuoco, 1 ivoriano di 20 anni, 1 cittadino del Mali di 25, 2 senegalesi di 27 e 21 anni e altri 2 gambiani di 20 e 23), tutti accusati a vario titolo di resistenza a pubblico ufficiale danneggiamento e lesioni.  

Via Aquila, l’incendio si trasforma in rivolta degli immigrati, due agenti feriti Leggi tutto »

Incendio al CAS di via Aquila, otto immigrati intossicati

Sono saliti a otto gli stranieri trasportati in ospedale per una intossicazione, considerata non grave, a causa di un incendio scoppiato nel pomeriggio di ieri, pare per un cortocircuito, in una stanza del Centro di accoglienza straordinaria (Cas) di via Aquila. Sono andati a foco un materasso, un armadietto e delle suppellettili e si è sviluppato un denso fumo. L’episodio si è verificato verso le 15. Il rogo è stato rapidamente spento dagli equipaggi di quattro mezzi dei pompieri. Un uomo che si trovava nella stanza è rimasto bloccato all’ interno e per potere trarlo in salvo è stata tagliata un’inferriata: ora è ricoverato all’ospedale di Niguarda in codice giallo insieme a un altro extracomunitario nelle stesse condizioni. Sono rimasti lievemente intossicati altri sei stranieri che si trovavano nella stessa ala dell’edificio e che sono stati portati, in codice verde, all’Istituto Città Studi. Sul posto è stata visitata una trentina di assistiti che sono stati spostati in un’altra struttura: durante il trasferimento uno straniero ha lanciato un sasso contro un mezzo dei pompieri. ANSA  

Incendio al CAS di via Aquila, otto immigrati intossicati Leggi tutto »

La Prefettura comunica la chiusura del CAS di via Corelli

Si è chiuso oggi il CAS (Centro di Accoglienza Straordinario) di via Corelli destinato a diventare CPR (Centro di permanenza per il rimpatrio). La chiusura è avvenuta in un contesto di progressiva riduzione dei numeri dell’accoglienza iniziata nell’estate del 2017. Secondo i dati forniti dalla Prefettura, il 31 luglio 2017 erano infatti presenti nei CAS del territorio metropolitano 6.425 ospiti, di cui 4.632 in Milano. Oggi sono 3.957 nel territorio metropolitano di cui 2.460 nel capoluogo. Lo comunica larefettura. La redistribuzione degli ospiti di via Corelli ha tenuto conto dei percorsi individuali di integrazione avviati sul territorio.Su un totale di 358 ospiti, 134 hanno trovato accoglienza nei CAS del territorio metropolitano (di cui 49 a Milano), 159 nelle altre province lombarde, 65 fuori regione. Tutti sono stati inseriti nei posti disponibili in strutture già attive. Le operazioni di trasferimento si sono sviluppate nell’arco di un mese in un clima di piena collaborazione.

La Prefettura comunica la chiusura del CAS di via Corelli Leggi tutto »