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Influencer derubata in casa da 4 donne

Mentre lei e il compagno erano fuori città per le vacanze di Natale, quattro donne le hanno svaligiato la casa. E’ successo all’influencer Martina Maccherone, nota al popolo dei social anche per essere una delle migliori amiche di Chiara Ferragni, con cui in passato ha anche lavorato. A denunciare l’episodio è stata la stessa ragazza sulle sue stories di Instagram, dove la seguono 127 mila persone. L’influencer prima aveva raccontato il dispiacere e lo shock per il furto subito e poi ha postato le immagini della telecamera di sorveglianza che ha filmato quattro donne, all’apparenza giovani e vestite alla moda, mentre le svaligiavano la casa. A commento del video la ragazza ha aggiunto: “quattro donne, lo schifo”. ANSA

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Perquisita la casa dell’ideatore dei cortei no Green Pass

La Polizia ha eseguito un decreto di perquisizione delegata da Alberto Nobili, coordinatore della sezione distrettuale Antiterrorismo della Procura di Milano nei confronti di un 28enne milanese, Zeno Molgora, indagato per istigazione a delinquere aggravato dal mezzo telematico. Attraverso i social il ragazzo, fin dalla scorsa estate, era diventato il punto di riferimento per i No Vax, ideando e lanciando per la prima volta il corteo da Piazza Fontana il sabato pomeriggio. Il giovane era già stato denunciato per aver preso parte ad iniziative No Green Pass non preavvisate e dallo scorso settembre è stato sottoposto dal questore di Milano Giuseppe Petronzi a daspo urbano e non ha più partecipato alle manifestazioni del sabato. Lo scorso 20 novembre il diciannovenne ha lanciato sui social una mobilitazione nazionale per il prossimo sabato 27 novembre in piazza Duomo, sostenendo che vi avrebbe preso parte un milione di persone ed esortando i partecipanti a portare ed accendere torce da stadio. Così, per gli investigatori, avrebbe creato “una situazione di intossicazione informativa, disorientando gli stessi manifestanti talora forse non consapevoli di dare seguito ad indicazioni di un organizzatore malevolo e virtuale”. Il 19enne si chiama Gabriele Molgora, detto Zeno. Era già stato colpito da Daspo urbano in relazione alle proteste, mai preavvisate e pertanto da qualche tempo non vi partecipava. E’ indagato per istigazione a delinquere aggravata dal mezzo telematico per via delle chat in cui fomentava i cortei e per ricettazione in quanto dall’analisi del suo telefono è emerso che ha inviato via Telegram dei file contenenti circa mille green pass intestati ad altrettante persone. Dall’analisi del telefono  la Polizia ha scoperto che l’indagato ha inviato via Telegram dei file contenenti circa mille green pass intestati ad altrettante persone. Il giovane ha ammesso di averli scaricati dalla rete e distribuiti gratuitamente a più utenti possibile. E’ stato quindi denunciato anche per ricettazione, con altre due persone destinatarie dei file contenenti i Green Pass e sottoposte a perquisizione e sequestro dei telefoni. Il giovane perquisito dagli agenti della Polizia perché considerato il promotore dei cortei No Green pass del sabato a Milano per gli investigatori, ha sin dall’inizio assunto un rilievo strategico nella campagna di protesta in quanto amministratore della chat Telegram “No Green-pass! Adesso Basta! Movimento italiano” e del gruppo Facebook “No Green Pass Adesso Basta!! Parte 2”, alle quali sono iscritti 32mila utenti. Ieri ha diffuso alcuni post in cui ha iniziato a promuovere una manifestazione internazionale, sempre contro l’obbligo del passaporto sanitario, a Ginevra (Svizzera) il prossimo 31 dicembre. Nel corso della perquisizione del 28enne, sono stati anche sequestrati un’accetta ed un coltello, all’interno di uno zaino attrezzato con diversi kit di sopravvivenza e un tirapugni. I poliziotti hanno anche ritirato, a scopo precauzionale, due armi regolarmente denunciate dal giovane che è titolare della licenza di porto d’armi ad uso sportivo. La Questura di Milano ha spiegato che, successivamente alle indagini sulla manifestazione No Green pass non preavvisata di sabato scorso – nel corso della quale sono stati denunciati due manifestanti, emessi 31 ordini di allontanamento e comminate 49 sanzioni amministrative per occupazione di aree urbane – saranno emesse ulteriori sanzioni ai 257 cittadini identificati dalla Polizia di Stato in piazza Fontana e in piazza Duomo. “L’attività di identificazione, che non è una procedura fine a sé stessa – sottolinea la Questura – è volta, infatti, ad attribuire la responsabilità di un comportamento tenuto in piazza per le relative e successive contestazioni amministrative e penali che possano essere ravvisate dalla Polizia di Stato e dall’Autorità Giudiziaria”. Molgora “è da considerarsi senza ombra di dubbio uno dei protagonisti delle proteste in atto, in grado di condizionare le scelte degli attivisti, grazie all’intensa attività di proselitismo ed incitamento allo svolgimento di iniziative illegali”, scrive Alberto Nobili, il responsabile dell’antiterrorismo milanese nel decreto di perquisizione eseguito oggi nei confronti di Molgora. ANSA

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Furto in casa figlia Ecclestone a Londra, 2 arresti a Milano

Due italiani sono stati arrestati e sono in attesa di estradizione a Milano perché sospettati del furto milionario di gioielli rubati a Tamara Ecclestone nella sua abitazione nel centro di Londra, per un valore dichiarato di 50 milioni di euro, che non si sono mai trovati. Farebbero parte dl gruppo di sei persone che entrò in azione il 13 dicembre scorso nella villa del quartiere di Kensigton dove la figlia dell’ex patron della Formula Uno vive con il marito e la loro figlia. Secondo quanto riferito da Il Giorno, i due arrestati sono un milanese con precedenti per furto e un suo amico, incensurato. I due non erano soli. Con loro anche un uomo e una donna di origine sinti. Il sinti è ritenuto il vero capo della banda e la coppia è introvabile, come il bottino del colpo. Prima di quel colpo, secondo l’accusa, avevano già preso di 60 mila sterline dalla cassaforte in casa di Frank Lampard, allenatore del Chelsea, e 20 mila da quella nella villa di Vichai Srivaddhanaprabha, ricco uomo d’affari thailandese già proprietario del Leicester, morto precipitando con il suo elicottero alla fine del 2018. ANSA

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Furto in casa di Diletta Leotta

Un furto è stato messo a segno sabato notte nell’abitazione di Diletta Leotta, la nota giornalista e conduttrice televisiva. Lo ha confermato stamani la questura, dove la donna si è recata a sporgere denuncia. Il caso viene seguito dalla Squadra Mobile. A scoprire l’incursione sarebbe stata proprio la padrona di casa, che ieri sera tardi, rincasando, ha trovato a soqquadro il suo appartamento, che si trova al nono piano di un palazzo nei pressi di corso Como. I ladri forzando una porta-finestra si sono introdotti in casa e hanno portato via gioielli e orologi, in particolare alcuni Rolex, per un valore che supererebbe i 100mila euro. E’ stata la stessa Leotta a chiamare la polizia, e sul posto si è recata per i rilievi anche la Polizia Scientifica. ANSA

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Arrestato in casa con due etti di hashish

Ieri sera, su segnalazione giunta presso la Centrale Operativa, gli agenti delle volanti hanno arrestato un cittadino egiziano 21enne, per detenzione e spaccio di stupefacenti. Giunti sul posto, i poliziotti hanno trovato 4 persone in un appartamento di via Pichi. Tra questi il 21enne era intento a consumare sostanza stupefacente, e sul tavolino difronte a lui vi erano diverse dosi di hashish. La perquisizione domiciliare ha portato al sequestro di un totale di 200 grammi di hashish occultati in un mobiletto dell’abitazione.  

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Aveva una serra di marijuana in casa, arrestato

Commissariato Comasina, a seguito di una segnalazione, hanno individuato l’appartamento del ragazzo. Da un controllo effettuato, i poliziotti hanno rinvenuto una serra composta da 20 vasi di marijuana e il materiale per il confezionamento. Inoltre, durante la perquisizione i poliziotti hanno rinvenuto 1,2 Kg di marijuana già confezionata e sottoposto a sequestro l’appartamento, mentre il proprietario, uno studente italiano di 34 anni originario della giamaica, è stato arrestato con l’accusa di detenzione e produzione di sostanze stupefacenti.  

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