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Granelli: 140 multe sulla Ghisolfa, ma da Salvini restrizioni ottocentesche

“Ponte Bacula o della Ghisolfa. Un tratto stradale obbligato per superare le ferrovie, dove insieme passano pedoni, ciclisti, auto, camioncini, mezzi pesanti, filobus dell’ATM; in salita/discesa e in curva“, lo ha scritto sul suo profilo Facebook l’Assessore Marco Granelli (PD), rendendo noto che nel corso di due servizi autovelox svolti in loco “tra le ore 15 e 19 sono state rilevate 140 violazioni: tutti veicoli che andavano tra 60 e 90 km/h e uno più di 90″. Scopo dell’attività far rispettare il limite dei 50km/h, “ridurre gli incidenti e fare diminuire i feriti, i morti in strada”. A ispirarla sarebbero stati “tanti cittadini, consiglieri comunali, associazioni, i Municipi ci hanno chiesto di permettere a tutti di muoversi in sicurezza e non rischiare ogni giorno l’incidente”. L’Assessore prosegue lamentandosi del Governo che “vuole limitare questi controlli, mettendo paletti e difficoltà, togliendo autonomia ai Comuni” imponendogli di chiedere l’autorizzazione per fare questi controlli solo dopo l’approvazione di un apposita commissione prefettizia. Troppa burocrazia da far svolgere ai vigili per fare autorizzare attività su strade che, a suo dire, sarebbero “proprietà del Comune” cui è affidato il compito di vigilare sul rispetto del codice della strada 24 ore su 24.  Granelli non risparmia qualche nota polemica nei confronti di “Salvini” che pur essendo favorevole a “secessione e autonomia” vorrebbe imporre restrizioni ottocentesche. Il piddino sottolinea inoltre che quello che dal Governo definiscono “vessare i cittadini” è invece fare il proprio dovere, cercando di fare “rispettare le regole (quelle dei 50 km/h che sono scritte dal Parlamento) e di diminuire morti e feriti“, concludendo con l’accusare il Governo di “fare burocrazia e impedirci di fare il nostro dovere, facendo demagogia“.

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Maran ha voglia di imitare Toninelli

Sui cavalcavia l’assessore Maran ha voglia di imitare Toninelli. La cronaca milanese si tinge di grigio cavalcavia in questi giorni con la proposta dell’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran di riutilizzare i cavalcavia milanesi. Questa la sintesi resa pubblica via social da uno dei “giovani” della giunta Sala: Qualche settimana fa durante la Giunta che si è tenuta al Corvetto abbiamo detto che stiamo lavorando per l’abbattimento del vicino cavalcavia e oggi partiamo con un progetto sperimentale. Abbiamo infatti pubblicato un bando che riguarda 3 cavalcavia. Cerchiamo infatti un unico operatore che faccia queste cose: – Cavalcavia Bussa. Utilizzare per 12 mesi le aree a parcheggio per attività sportive e ricreative favorendo l’uso ciclopedonale del ponte. – Cavalcavia Corvetto e MonteCeneri. Attività nel mese di agosto con allestimenti verdi che prevedano la chiusura automobilistica. Obiettivo è iniziare a sperimentare, in periodi di scarso traffico, l’effetto che può avere la futura eliminazione del Corvetto e una rifunzionalizzazione del MonteCeneri. L’idea quindi è di rendere verdi i cavalcavia, iniziativa molto simile a quella proposta dal ministro delle Infrastrutture per il ponte Morandi. L’idea di rendere un ponte autostradale a misura di famiglie in bicicletta ha suscitato il riso di tutta la nazione, ma Maran sembra averla presa sul serio. In una città con i problemi di mobilità come Milano, le idee dell’attuale giunta sono di eliminare alcune delle poche vie ampie meneghine. Sui cavalcavia l’assessore Maran vuole imitare Toninelli, ma non si sa ancora come reagiranno i milanesi.

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Notte di agguati a Rogoredo

I primi a segnalarlo sono stati alcuni cittadini che, nella notte di sabato, dopo essere stati vittime di agguati a Rogoredo dal cavalcavia del bosco della droga, lo hanno scritto sulle loro bacheche Facebook e denunciato alle Forze dell’Ordine. Fortunatamente non c’è stato nessun ferito, ed è stato un miracolo visto che almeno quattro macchine, mentre percorrevano via Sant’Arialdo, sono state colpite da sassi e mattoni che gli hanno sfondato finestrini e parabrezza. I lanci sono avvenuti dal cavalcavia Pontinia da parte di almeno due o tre persone descritte come “giovani”, anche se buio e lo spavento che le ha indotte ad allontanarsi velocemente, non hanno permesso alle vittime di vedere bene gli “assalitori”. Gli investigatori, viste le pessime condizioni fisiche in cui versano i “tossici”, che renderebbero improbabile la volontà di aggredire, per rapinarli, gli automobilisti che si fossero fermati, propendono per l’ipotesi che, la manifestazione organizzata sabato sera dal comitato di quartiere, con la posa di fiaccole per illuminare l’area degradata, abbia rovinato gli affari agli spacciatori, che hanno reagito così per ritorsione, ma non scartano nemmeno l’ipotesi di qualche “tossico” fuori controllo o di un gruppo di adolescenti annoiati che ha pensato di passare in modo idiota il sabato sera. Certo è che in presenza di un presidio fisso delle Forze dell’Ordine, difficilmente un simile episodio si sarebbe verificato e se fossero già stati installati gli impianti di videosorveglianza richiesti da tempo ora sarebbe più facile individuare gli autori di questi gesti criminali.

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