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Cinghiali, Oipa: “Ispra certifica che più ne abbatti più si moltiplicano”

Cinghiali, Oipa: “Ispra certifica che più ne abbatti più si moltiplicano”. I dati diffusi ieri dall’Ispra sulla popolazione dei cinghiali in Italia e sulla strage che se n’è fatta attestano quel che diciamo da sempre: «Più ne abbatti, più si moltiplicano». Così l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa). Un parere degli esperti dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) in tema di peste suina africana afferma che “la caccia non è uno strumento efficace per ridurre le dimensioni della popolazione di cinghiali selvatici in Europa”. «Negli ultimi anni si è ragionato solo su come sguinzagliare i cosiddetti “selezionatori” fuori e dentro i parchi anche protetti e, da ultimo, persino nelle zone urbane. La caccia e la “selezione” non sono la soluzione al problema della proliferazione dei cinghiali, ma la causa», dichiara il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «Non lo diciamo solo noi: lo attestano etologi, zoologi, naturalisti. «Il problema della presenza dei cinghiali in città è dovuta a una scorretta raccolta dei rifiuti: dov’è attuata la raccolta porta a porta i cinghiali non si presentano negli abitati. Inoltre, ancor più a monte, vi è la politica dei “ripopolamenti” degli anni passati: i cinghiali che popolano oggi l’Italia, più grandi e prolifici degli autoctoni, sono stati introdotti dai paesi dell’Est Europa a uso e consumo dei cacciatori, cui ora si ricorre per risolvere un problema che loro stessi hanno determinato». Per arginare il fenomeno la politica dovrebbe adottare azioni di prevenzione come la pulizia del territorio, la corretta raccolta dei rifiuti, l’uso di dissuasori, fino alla sterilizzazione farmacologica, oggi allo studio del Ministero della Salute. Purtroppo anche le categorie che dovrebbero adottare misure dissuasive preferiscono poi lamentarsi e chiedere rimborsi pubblici.

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Cinghiali arrivano a Milano nuotando nel Naviglio

E’ finita con due catture e un abbattimento la ‘caccia’ al branco di sei cinghiali avvistati nel Naviglio Pavese in direzione di Milano e poi in Darsena, a due passi dal centro della metropoli. Mentre due esemplari sono stati sedati, infatti, per un terzo è stato necessario l’abbattimento. A coordinare l’intervento sono stati i Vigili del fuoco, che dalle prime luci dell’alba cercavano il branco dopo che, verso le 5, era stato segnalato a Milano proveniente da Gaggiano, un comune del Parco agricolo Sud Milano. Ma in ausilio sono state chiamate tutte le forze dell’ordine, per il timore che gli animali potessero disperdersi in città. Uno degli esemplari è stato individuato alla Conca fallata, la chiusa di Leonardo da Vinci, ed è stato sedato dai veterinari dell’Asl prima di essere imbragato e tirato su a forza di braccia dai vigili del fuoco. Stessa sorte per un secondo cinghiale, a Gaggiano, anch’esso consegnato alla Polizia provinciale per essere reimmesso nelle aree verdi, libero. Uno dei sei, però, si sarebbe infilato in un condominio, in un’area comune di uno stabile in via Tobagi. Troppo difficile prenderlo e troppo aggressivo l’esemplare, ovviamente spaventato. Così è stato abbattuto.

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