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Conclusa la posa dei cartelli, da oggi i monopattini possono circolare

Si è conclusa in questi giorni la posa dei cartelli che indicano le strade sulle quali i dispositivi di micromobilità elettrica possono o non possono muoversi. Quindi da oggi monopattini, segway, hoverboard e monoruote elettrici potranno circolare a Milano. “Questa sperimentazione è per noi molto importante e ne verificheremo l’andamento con attenzione e interesse – dichiara Marco Granelli assessore alla Mobilità e Lavori Pubblici –. I monopattini e gli altri micro mezzi elettrici, al pari delle biciclette contribuiscono a migliorare la qualità della mobilità urbana ma è necessario che vengano usati con molto buonsenso. Le strade sono di tutti e i marciapiede appartengono ai pedoni, per questo siamo stati chiari nel definire gli ambiti dove possono circolare al fine di garantire la sicurezza di tutti. Chi li usa deve farlo con prudenza e attenzione per sé e per gli altri perché non sono giocattoli”. Con la posa di 130 cartelli lungo la cintura esterna della città a Milano, parte la sperimentazione che proseguirà fino luglio 2021 come previsto dalle linee guida del Ministero dei Trasporti lo scorso giugno. La circolazione dei micro veicoli di mobilità elettrica è consentita nelle aree pedonali purché la velocità del mezzo non superi i 6 chilometri orari (il decreto prevede che i dispositivi siano dotati di limitatore di velocità) e, ma solo per monopattini e segway, su piste e percorsi ciclabili, ciclopedonali e nelle Zone 30 con il limite di velocità di 20 chilometri orari. Vi sono però delle eccezioni che riguardano alcune di queste strade o porzioni di esse all’ingresso delle quali sono stati messi 80 cartelli stradali di divieto di circolazione. Sono i tratti con la pavimentazione in pietra di fiume, corsie preferenziali (anche in Zone 30) contigue ai binari del tram, a meno che non siano in una sede stradale separata, nelle aree di parcheggio a fondo cieco, nelle gallerie pedonali. Sarà possibile usare questi dispositivi anche nei percorsi ciclopedonali delle aree verdi solo successivamente all’approvazione da parte del Consiglio comunale di una modifica al regolamento del verde. Molto importante il rispetto delle regole anche per quanto riguarda la sosta dei monopattini e degli altri micro mezzi che è permessa negli stalli dedicati alle biciclette oppure al lato della strada, dove non espressamente vietata, mai in contrasto con quanto previsto dal codice della strada e sempre con buonsenso affinché non costituiscano un intralcio o un pericolo. Gli stalli per la sosta della bici sono, nella sola Cerchia dei Navigli, dove non esiste sosta libera, oltre 4.300 e in tutta la città oltre 32mila, dei quali 6.900 sono esterni al Municipio 1, collocati nelle aree adiacenti alle fermate della metropolitana, e 3.350 si trovano lungo le piste ciclabili. Gli stalli per le bici crescono in modo continuativo per nuove installazioni che tengono conto anche dell’introduzione dei nuovi veicoli. Ricordiamo l’importanza per tutti di utilizzare veicoli omologati, dotati di luci per essere ben visibili e limitatori di velocità e di tenerli sempre in buone condizioni di efficienza e sicurezza. In questi giorni sono state anche selezionate tre società che potranno effettuare lo sharing della micromobilità a Milano, ciascuna avrà in dotazione una flotta di 750 monopattini per un totale di 2.250 dispositivi presenti in città e una volta ultimate le pratiche con l’amministrazione potrà iniziare a fornire il servizio di sharing.  

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Scatta il divieto per i diesel Euro 4, ieri ultima resistenza dell’opposizione in Consiglio

Da oggi entra in vigore il divieto d’ingresso ai veicoli diesel Euro 4. Si tratta del secondo step del provvedimento anti inquinamento attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 7.30 alle ore 19.30, esclusi i festivi, avviato lo scorso 25 febbraio e che fino a oggi ha interessato i veicoli benzina Euro 0 e diesel Euro 0, 1, 2, 3 e le moto a due tempi Euro 0 e 1. Rabbiosa la reazione di Andrea Mascaretti, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale, che si è visto bocciare dalla maggioranza un Ordine del Giorno con cui chiedeva di rinviare di almeno un anno il blocco degli euro 4. Un’esito che lo ha indotto a definire “feroce”, un’amministrazione “che con prepotenza aggredisce i cittadini più deboli e indifesi, quelli che non possono permettersi di cambiare l’auto“.  “Si tratta di 150.000 famiglie circa, la stima è dell’ACI, – prosegue l’esponente di Fratelli d’Italia – condannate al blocco e penalizzate perché di colpo la macchina comprata con i loro risparmi, non vale più nulla“, poi elenca, “artigiani piccoli commercianti, piccoli imprenditori e operai che non potranno più utilizzare la loro macchina per lavorare” e ancora, “concessionarie che subiranno un grave danno e forse dovranno licenziare qualche dipendente“. “Tutti noi vogliamo salvaguardare l’ambiente e proteggere la salute dei cittadini – sottolinea – ma non sulla loro pelle, questa non è la strada giusta“. Poi punta il dito contro le mancanze dell’amministrazione di sinistra, “Bisogna invece rinnovare il parco mezzi dell’amministrazione comunale, rinnovare le caldaie degli edifici pubblici, provvedere a dare un adeguato isolamento termico a scuole, ospedali, biblioteche, anagrafe e bisogna farlo subito, perché ne va della salute dei milanesi – concludendo con un monito – La Giunta è avvisata“. Anche la Lega si è vista bocciare tutte le richieste presentate per attutire il provvedimento: “Scatta il divieto per i diesel Euro 4, ma le richieste della Lega rimangono inascoltate“, ha protestato il capogruppo a Palazzo Marino, Alessandro Morelli ricordando di aver sollecitato “deroghe di buonsenso, tra cui la possibilità per i meno abbienti di usare seppure per pochissimi chilometri all’anno la propria vecchia auto, grazie al controllo di una scatola nera che certifica le percorrenze“, così come consentito dalla Regione Lombardia con Move-in, e “richiesto al Comune anche dal presidente di Aci Milano“,  attaccandola la giunta sul fatto di “non fornire nemmeno la dovuta adeguata informazione agli utenti con il risultato che le multe ai cittadini aumentano“. Forza Italia ha attaccato Area B definendola una “palese forzatura, che danneggia migliaia di cittadini milanesi e dell’hinterland” per voce di Gianluca Comazzi, Consigliere Comunale e capogruppo in Regione Lombardia, “per tutelare i cittadini gia’ colpiti dal rincaro delle tariffe sul trasporto pubblico“, ha proseguito l’azzurro, per poi chiedere alla giunta Sala “un atto di responsabilità: oltre a introdurre una deroga della durata di un anno per i veicoli diesel euro 4 l’amministrazione aderisca al progetto Move-In di Regione Lombardia che prevede deroghe ai proprietari di auto benzina Euro 0 e Diesel Euro 0,1,2 e 3” in base ad uno stile di guida meno inquinante. Così “Palazzo Marino armonizzerebbe le regole di Aaea B al sistema regionale, favorendo un quadro normativo omogeneo. Di fronte a un approccio sanzionatorio e punitivo – ha concluso Comazzi – Forza Italia preferisce favorire gli incentivi, contrastando l’inquinamento senza mettere in ginocchio gli automobilisti“. La maggioranza a Palazzo Marino però ha tirato dritto, così da domani scatterà lo stop per circa 26.300 veicoli nel territorio del Comune di Milano e circa 74.300 nell’area della Città metropolitana. “Le stime – fanno sapere dal Comune – sono basate sulle immatricolazioni Aci del 31 dicembre 2018 e potrebbero essere riviste al ribasso“. Da Palazzo Marino si raccomandano quindi “di tenere il conto degli accessi ancora possibili del pacchetto di 50 a disposizione di ogni automobilista per il primo anno di attivazione del divieto (e di 25 ai milanesi o cinque per i residenti fuori Milano per il secondo anno“, oltre che di “svolgere tutte le pratiche relative alla Ztl“. Sull’aspetto ambientale arriva anche il monito del presidente lombardo di Legambiente Barbara Meggetto, che promuove Area B e boccia il Move in della giunta regionale: “Dopo il climate strike di venerdì scorso ci aspettiamo dal sindaco Sala e dal governatore Attilio Fontana una aumentata consapevolezza circa gli impatti ambientali e climatici dell’insostenibilità della mobilità dei cittadini milanesi e lombardi“. Per questo, per Meggetto “bene area B, anche se Milano dovrebbe fare molto di più e male, malissimo, invece Move in, lo strumento tecnologico a cui possiamo solo augurare di essere fallimentare, perché nasconde una insana dichiarazione d’amore alle auto inquinanti da cui auspichiamo che la Regione rinsavisca – conclude – per concentrarsi piuttosto sulle pessime performance dell’azienda ferroviaria di cui è proprietaria“. Tutti i varchi sono collegati a un sistema informatico che consente anche di registrarsi e verificare se la propria auto può entrare in Area B, tenere il conto degli accessi ancora possibili del pacchetto di 50 a disposizione di ogni automobilista per il primo anno di attivazione del divieto e di 25 (o 5 per i residenti fuori milano) per il secondo anno, e di svolgere tutte le pratiche relative alla Ztl.Per conoscere nei dettagli la disciplina di Area B e informarsi sui calendari dei divieti, si può consultare www.comune.milano.it/areab dove sono presenti informazione utili, atti e normativa di riferimento. Anche da qui è possibile accedere al portale https://areab.atm.it dove è possibile verificare e controllare gli accessi effettuati e richiedere la deroga: consente quindi di gestire le targhe dei propri veicoli attraverso una registrazione di campi obbligatori. Inoltre è anche aperto al pubblico un info point nel mezzanino della stazione Duomo della linea rossa della metropolitana.  

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M2 riprende la circolazione fra Loreto e Udine

Riprenderà dal primo settembre la circolazione dei treni della linea 2 della metropolitana di Milano nel tratto fra Loreto e Udine, che era stato interrotto ad inizio agosto. E’ infatti terminata la prima fase dei lavori di impermeabilizzazione della galleria nel tratto Piola – Lambrate, uno degli interventi più ingenti per i lavori di ‘lifting’ programmati sulla M2, che tra poche settimane spegnerà 50 candeline. Per far fronte alla necessaria chiusura, Atm ha messo in campo 60 bus di collegamento tra le stazioni di Loreto-Piola-Lambrate-Udine e navette tra Cascina Gobba e Loreto per permettere spostamenti più rapidi verso il centro e viceversa. Sono stati oltre 200 le persone in campo tra assistenti alla clientela, dirigenti e impiegati per supportare e fornire informazioni ai passeggeri nelle stazioni interessate durante tutto il mese di agosto. Per gli interventi in galleria hanno lavorato tre squadre da circa 10 operai suddivise su tre turni per 24 ore su 24. ANSA  

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