Comitato la Goccia

Sabato 13 requiem per la quercia centenaria della Goccia

Sabato 13 requiem per la quercia centenaria della Goccia. Lo scorso 13 aprile l’albero più maestoso della foresta della Goccia, l’antica Quercia che da un secolo cresceva all’ombra dei gasometri, è stata abbattuta per lasciar spazio al nuovo campus del Politecnico. Era un bellissimo albero, dalle ramificazioni fitte e armoniose e dalla chioma ricca; nella sua lunga vita aveva accolto chissà quanti nidi, e chissà a quanti piccoli animali aveva offerto riparo; aveva sicuramente prodotto tonnellate di ossigeno prezioso per la città, mentre contribuiva a purificarne l’aria dall’anidride carbonica; aveva tutte le caratteristiche per essere considerata un albero monumentale, da proteggere e conservare come un bene di tutti.   ERA E RESTA UN SIMBOLO.  Invece – forse proprio perché era un simbolo – è stata abbattuta in fretta e furia, sacrificata sull’altare di uno sviluppo che conosciamo fin troppo bene e che continua protervamente e insensatamente a incentrarsi sul cemento e sul consumo di suolo; era stato lanciato un appello agli attori di questa triste vicenda – Politecnico, Comune di Milano, architetti dello Studio Piano, Garante del Verde – perché, come insegnano centinaia di esempi nel mondo di architettura rispettosa della natura, si rivedesse il progetto in modo da includere e abbracciare la Quercia, invece di annientarla. La risposta è in queste foto, prima e dopo.  Sono immagini che fanno male al cuore e alla ragione di chiunque, tranne evidentemente di chi ha in mano le sorti del nostro territorio. L’unica speranza è che questa immagine serva a rilanciare con grande forza la voce e l’impegno di chi, come noi, mira a immaginare un rapporto differente con la natura.  Non dobbiamo smettere di batterci per la difesa del verde, della natura fuori e dentro la città, del poco suolo non cementificato che ci resta, degli ecosistemi che nonostante tutto cercano di sopravvivere. Se non per amore della natura, per semplice tornaconto: sappiamo ormai per esperienza diretta che meno verde e più cemento significano più inquinamento, più calore, maggiore rischio di allagamenti, meno biodiversità, meno bellezza.  Vi invitiamo a riflettere, come per un Requiem, sulle immagini della distruzione della Quercia e a sostenere insieme a noi la difesa della foresta urbana della Goccia, con i suoi 16.000 alberi, così come delle poche aree verdi rimaste, sotto costante assedio nella nostra città. Comitato la Goccia       comitatolagoccia@gmail.com  http://www.parcogoccia.com fb: comitatolagoccia ig: parcogoccia

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Domani comitati per l’aria pulita in Piazza Città di Lombardia

Domani comitati per l’aria pulita in Piazza Città di Lombardia. “Il 4 Febbraio alle 14.30 il Comitato la Goccia, con la Rete dei Comitati della Città Metropolitana di Milano e la Rete Ambiente Lombardia, sarà sotto il Palazzo della Regione Lombardia per partecipare al presidio “Cambiamo l’aria” organizzato da Rete Ambiente Lombardia per richiedere a gran voce un radicale cambio di politiche in tema di tutela dell’aria della nostra regione. DOBBIAMO ESSERE TANTI, ESSERCI TUTTI, PER FARCI SENTIRE TUTTI INSIEME, ognuno con il proprio messaggio, i propri cartelli, per dar vita a una grande manifestazione corale che non potrà essere ignorata dai nostri amministratori comunali e regionali. Il 2022 ha rappresentato un anno “nero” in termini di vivibilità ambientale: Milano, Brescia, Cremona, Lodi, Bergamo, Monza, Lecco, Mantova hanno vissuto decine e decine di giornate dall’aria illegale. Milano ha addirittura avuto 91 giorni di sforamento del limite posto per legge alla presenza di PM 10 e PM 2,5 nell’atmosfera. La nostra Regione detiene il triste primato Europeo di morti premature dovute all’inquinamento secondo la prestigiosa rivista scientifica Lancet. Vi aspettiamo TUTTI il 4 febbraio alle ore 14:30 in piazza Città di Lombardia 1, MM Gioia o Isola”.

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La Rete dei comitati milanesi boccia Lipparini

La Rete dei comitati milanesi boccia Lipparini. La Rete dei Comitati della Città Metropolitana di Milano ha inviato ai componenti della Giunta Comunale un messaggio con le proprie osservazioni sul nuovo Regolamento per la Partecipazione. Trasmettiamo il testo integrale del messaggio inviato per email, riscontrato dalla segreteria dell’Assessore Lipparini con un invito ad un incontro online per i primi giorni della prossima settimana. Nuovo Regolamento per la Partecipazione del Comune di Milano: Così non va! La Rete dei Comitati della città Metropolitana di Milano ritiene che nel nuovo Regolamento per la partecipazione del Comune di Milano, attualmente in discussione, vi sia un problema di carattere politico. Si presenta infatti come una ragnatela di norme e procedure complesse, di infiniti passaggi che imbrigliano l’effettiva partecipazione invece di promuoverla. Ci saremmo aspettati che il nuovo regolamento rendesse più agevole, ampliasse e migliorasse la possibilità di partecipazione per i cittadini e le cittadine. Invece è ancora più farraginoso e complicato, configurando una pseudo partecipazione. Continua infatti a mancare una reale possibilità di intervenire e incidere sulla progettazione e la governance della città. Evidenziamo le seguenti criticità:  La tempistica di discussione del regolamento che risulta inadeguata, insufficiente, limitata, escludente, soprattutto trattandosi di partecipazione, come dimostrato dall’esiguo numero di proposte pervenute: poche decine di cittadini su oltre 1.400.000 residenti.  Gli accreditamenti informatici (SPID ecc.) sono sicuramente il futuro e se ben gestiti possono essere un modo veloce di autenticare accessi e dichiarazioni; però basare oggi la partecipazione su questi strumenti è troppo escludente, poiché non tiene conto di quelle fasce di popolazione che non sanno neanche cosa sia lo SPID.  La quantità di firme richieste per l'attivazione dei processi è eccessiva, tanto più se paragonata a quella attuale e alle procedure a cui siamo abituati (raccolta firme autenticate, raccomandate ecc.)  L’asimmetria tra i cittadini e l'amministrazione: i primi per proporre un’istanza o un progetto devono superare una serie di ostacoli che rendono praticamente inesigibili i loro diritti, mentre la seconda si limita a illustrare i propri progetti chiedendo semplicemente un consenso su scelte già preconfezionate.  La mancanza dei criteri di nomina della commissione “indipendente” dei garanti.  L’assenza della possibilità di influire sulle scelte da parte dei cittadini singoli o organizzati che vengono solo ascoltati senza che siano previste ricadute certe di accoglimento delle loro istanze, come del resto già avveniva col precedente regolamento. Chiediamo:  La partecipazione alle Conferenze dei Servizi non solo delle parti direttamente interessate, ma anche di rappresentanze di cittadini / associazioni / comitati a tutela della più assoluta trasparenza.  Il coinvolgimento diretto di cittadini / associazioni / comitati, che ne abbiano fatto richiesta, nel monitoraggio dei lavori esecutivi relativi ai progetti vincitori delle gare d’appalto.  L’apertura alla partecipazione di rappresentanti di cittadini / associazioni / comitati nell’esame dei progetti presentati al Comune, in primo luogo quelli riguardanti l’urbanistica, anche e soprattutto quando essi siano nella loro fase progettuale preliminare. Per tutto quanto sopra indicato, chiediamo la ridiscussione del nuovo regolamento perché la governance orizzontale della città deve essere aperta a tutti, tutti devono avere il diritto di partecipare e questo diritto non può essere vincolato, subordinato, limitato. Rete dei Comitati della città Metropolitana di Milano Associazione Amici Parco Nord, Associazione Parco Piazza d’Armi – Le Giardiniere, Azioniamo, Baiamonti Verde Comune, Che ne sarà di Città Studi, Cittadini difesa ambiente zona 5, Comitato Cittadini Crescenzago, Comitato Cittadini per Piazza d’Armi, Comitato la Goccia, Comitato Milanese Acquapubblica, Comitato per la Difesa del centro balneare Romano, Comitato Torre di Via Stresa -Torre Insostenibile, Forum Civico Metropolitano, No asfalto tutela strade lastricate, Proteggiamo il Monte Stella, Salviamo Benedetto Marcello, Salviamo il Parco Bassini, Un altro piano x Milano, Salviamo il Pratone, Greensando

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