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L’affido famigliare sponsorizzato dal comune di Milano

Far conoscere ai milanesi un’opportunità. E, perché no, trovare nuove persone disposte ad aiutare. Dal 9 all’11 novembre il comune di Milano organizza una tre giorni dedicata al tema dell’affido familiare, il servizio messo a disposizione dall’amministrazione per far sì che i minori che provengono da famiglie in difficoltà possano avere il supporto che serve loro per crescere serenamente. Il programma prevede eventi di confronto con esperti della materia e i responsabili del servizio comunale, ma anche incontri di presentazione aperti ai cittadini e alle cittadine che sono interessati a iniziare questo percorso. “Si inizia alle ore 9 di giovedì 9 novembre con un convegno dedicato agli operatori del settore che si terrà al museo civico di storia naturale in corso Venezia 55 alla presenza dell’assessore al welfare e salute Lamberto Bertolé. Parteciperanno, inoltre, la direttrice dell’area territorialità dell’assessorato al welfare e salute Cristiana Benetti, la responsabile del servizio di affido Silvia Zandrini, il docente di pedagogia presso l’università degli Studi di Bergamo Ivo Lizzola, lo psicoterapeuta Marco Chistolini. Ci sarà poi un confronto a più voci sull’impegno quotidiano per sostenere i percorsi di affido con il racconto di alcune esperienze dai territori e, infine, le testimonianze dei ragazzi e delle ragazze”, si legge in una nota di palazzo Marino. E ancora: “Venerdì 10 novembre, alle 17.30, presso l’hub di Comunità Nuova in via Mengoni 3, ci sarà ‘l’aperitivo dell’affido’, un incontro per tutti i cittadini interessati che potranno confrontarsi con gli operatori del Ccordinamento affidi per avere informazioni sul percorso. Sabato 11 novembre la tre giorni si concluderà con due eventi: alle 10, nella sala consiliare di Palazzo Marino, l’assessore Bertolé consegnerà degli attestati di ringraziamento ai cittadini e alle cittadine che hanno scelto di fare questa esperienza, mentre alle 14.30, presso la sede del coordinamento affidi in viale Sturzo 49, ci sarà una ‘merenda affidataria’ per un confronto di esperienze tra le famiglie affidatarie e chiunque sia interessato a intraprendere il percorso di affido”. “Quando una famiglia attraversa una situazione di difficoltà e non è in grado di occuparsi dell’educazione e delle necessità materiali e affettive dei propri figli, l’affido ha lo scopo di tutelare i bambini e le bambine e il loro diritto a mantenere i legami con il loro nucleo d’origine, offrendo loro, nel contempo, un contesto che li supporti nella crescita. Possono diventare ‘affidatarie’ – ha chiarito il comune – persone singole o coppie, sposate o conviventi, senza vincoli di età che concludano con successo un percorso di informazione e approfondimento. Per ogni progetto di affido familiare i servizi sociali professionali territoriali sottoscrivono, con le famiglie affidataria e naturale, un patto di affido all’interno del quale viene declinato il progetto di intervento. Nel corso dell’affido, la famiglia o persona affidataria ha costanti rapporti con il servizio sociale e il coordinamento affidi che, in caso di necessità, può attivare un supporto educativo e pedagogico. L’amministrazione avvia inoltre l’erogazione di una somma di denaro mensile per contribuire alle spese di mantenimento del minore e attiva la copertura assicurativa per eventuali infortuni o danni”, hanno evidenziato dall’amministrazione. La legge prevede che la durata dell’affido familiare sia di massimo due anni, rinnovabili se questo risulta rispondente ai bisogni di crescita dei minori e, comunque, sempre in seguito a una decisione dell’autorità giudiziaria. Nel primo semestre del 2023 sono stati attivati 40 nuovi affidi che si aggiungono ai 237 in prosecuzione dal 2022. In totale, i percorsi attivi nei primi sei mesi del 2023 sono stati 304. I minori in affido appartengono a diverse fasce di età e, anche se generalmente il percorso inizia prima dei dieci anni, ci sono molti preadolescenti che hanno bisogno di questo tipo di accoglienza. “L’affido familiare – ha dichiarato l’assessore Bertolé – è un servizio messo a disposizione dal Comune di Milano per far sì che i minori che provengono da famiglie in difficoltà possano avere il supporto che serve loro per crescere serenamente. Accogliere un bambino vuol dire aprirsi all’incontro con fiducia e flessibilità, accompagnarlo per il tempo che serve, fargli spazio nella propria vita e nella propria casa, provare a sostenerlo nel suo percorso, sempre rispettando le sue origini e sostenendolo, quando è possibile, nel ritorno alla sua famiglia d’origine. Ci teniamo a ringraziare tutte le persone che si sono proposte per questa esperienza straordinaria e a rassicurare chi sta pensando di intraprendere questo percorso sul fatto che non si è mai soli in questo viaggio: si può contare – ha concluso – sull’aiuto costante dei professionisti esperti del comune e sulle tante altre famiglie che hanno compiuto la stessa scelta”.

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Milano: la Giunta approva il pagamento delle rette in Rsa

Il Comune di Milano ha approvato le nuove linee guida per il convenzionamento con le Rsa, che consentiranno di bandire un avviso pubblico e aggiornare l’elenco delle Residenze sanitarie assistenziali accreditate le cui convenzioni sono in scadenza a fine anno, e anche le tariffe per la “quota sociale” della retta garantita o integrata da Palazzo Marino a favore degli indigenti, che aumenterà di 5 euro, da 63 a 68 euro al giorno. In Lombardia sono 727 le Rsa accreditate con il servizio sanitario regionale, per circa sessantamila posti. Per tutti gli ospiti è la Regione a corrispondere la “quota sanitaria” della retta, mentre la “quota alberghiera” è di norma a carico degli anziani o delle persone non autosufficienti o delle loro famiglie. A meno che non siano in grado di provvedervi: in questi casi è il Comune di residenza a intervenire per coprire, parzialmente o del tutto, la cosiddetta “quota sociale”, con tariffe determinate dalla stessa amministrazione comunale all’interno di una convenzione. L’anno scorso, le persone sostenute da Palazzo Marino con la quota sociale per la residenza in Rsa sono state circa 1.700, spiegano dal Comune, con una spesa totale di circa 31 milioni di euro distribuita tra 47 strutture convenzionate. Le convenzioni con queste 47 strutture che avevano aderito all’ultimo avviso pubblico scadranno a dicembre. Per questo è necessario avviare una nuova procedura attraverso la quale sarà compilato un nuovo elenco di Rsa convenzionate con il Comune di Milano per i prossimi quattro anni. All’avviso pubblico si potranno candidare gli enti già accreditati con la Regione e con almeno tre anni di esperienza nel settore; l’avviso le cui linee guida sono state deliberate dalla Giunta contiene già l’aggiornamento della retta massima riconoscibile con la quota sociale(68 euro a persona al giorno), al quale Palazzo Marino prevede di far fronte con uno stanziamento ulteriore di 2,4 milioni, arrivando a 33,4. “In una società che invecchia e in cui anziani e anziane convivono spesso con malattie croniche che li rendono meno autosufficienti e senza il supporto dei loro familiari – commenta l’assessore al Welfare Lamberto Bertolé – è fondamentale che il sistema pubblico possa offrire alternative di qualità. Dedichiamo una fetta molto importante del nostro bilancio a garantire l’assistenza residenziale, quando non è più possibile prolungare la permanenza a casa con forme di cura più leggere. L’obiettivo è costruire un sistema in alleanza virtuosa con il privato e il privato sociale, tradizionalmente attivi e propositivi in questa città”.

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A Milano parte la stagione termica: l’ordinanza del Comune su temperature consentite e orari di accensione degli impianti

A partire da domani, domenica 22 ottobre, sarà possibile accendere gli impianti di riscaldamento domestico, secondo le prescrizioni definite dal Comune di Milano con l’apposita ordinanza.In particolare la temperatura massima consentita per gli edifici residenziali sarà di 19°C + 2°C di tolleranza, ridotta di 1°C rispetto ai 20°C previsti per legge. Mentre, per quanto riguarda il funzionamento giornaliero degli impianti, l’ordinanza stabilisce un massimo di 13 ore (invece di 14), comprese tra le ore 5 e le ore 23. La stagione termica terminerà l’8 aprile 2024. Da queste prescrizioni restano escluse alcune categorie di edifici, tra cui quelli adibiti a ospedali, cliniche o case di riposo, le scuole dell’infanzia e gli asili nido. L’Amministrazione comunale invita cittadini e cittadine ad adottare sempre comportamenti responsabili e buone pratiche che riducano i consumi energetici a vantaggio dell’ambiente e delle bollette. Secondo il rilevamento effettuato da A2A, a Milano la stagione termica 2022-2023 (partita il 3 novembre 2022 e terminata il 7 aprile 2023) si è chiusa con una riduzione pari a -19,4% del consumo di gas rispetto alla stagione precedente.

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Samuele Piscina (LEGA): “Proroghe Area B vittoria Lega”

“È un grande vittoria della Lega quella delle proroghe agli accessi in Area B per gli Euro 5 diesel degli automobilisti che hanno già comprato la nuova auto e sono in attesa della consegna e per le Forze armate, Forze di polizia, Vigili del Fuoco, Protezione Civile e medici che lavorano nelle ore notturne”, interviene Samuele Piscina, Consigliere comunale di Milano e Segretario Provinciale della Lega. “Si tratta ovviamente di una giustizia sociale che va a garantire la possibilità di circolazione a chi aveva già acquistato il nuovo veicolo e, per cause indipendenti, non gli era ancora stato consegnato. Lo stesso vale le categorie che garantiscono la sicurezza e la salute dei cittadini e che necessariamente devono lavorare nelle ore notturne, quando non ci sono alternative all’auto per la mobilità. La Lega aveva infatti presentato una mozione e due ordini del giorno a luglio per richiedere l’adozione di questo provvedimento, anche se in realtà nei documenti a mia prima firma avevo chiesto che la proroga si estendesse fino a ottobre 2024 e non giugno come è stato deciso dall’amministrazione”. “Bisogna però avere più coraggio e stabilizzare i 50 accessi gratuiti, sia per i residenti che per chi abita fuori dalla città, per quelle persone che possiedono un euro 4 e 5 diesel o euro 3 benzina e non hanno evidentemente le risorse finanziarie per potersi permettere il cambio mezzo. Per questo, nel prossimo Consiglio, chiederemo di mettere in discussione la mozione che abbiamo presentato”. “Leggo infine continue pressioni da parte delle lobby dei ciclisti e da alcuni consiglieri comunali per imporre in tutta la città il limite a 30 km/h. Ovviamente si tratta di una richiesta ideologica senza senso da parte di chi vorrebbe far sparire dalla circolazione ogni auto. Oltre a essere una proposta inattuabile per mancanza di controlli, esistono esigenze evidenti che vanno oltre chi ha tempo da perdere e necessità differenti, quindi chiedo all’amministrazione , ai ciclisti e ai consiglieri, rispetto e apertura mentale per tutti i cittadini. Casomai, si intensifichino i controlli, anche e soprattutto per biciclette e monopattini che puntualmente passano col rosso o in contromano, e si cambi strategia sulla mobilità! Non è possibile non valutare che da quando Sala ha realizzato le ciclabili insicure sui tratti più trafficati della città gli incidenti con le biciclette sono aumentati esponenzialmente”.

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Milano, con il progetto “Su la Cler” arrivano da Comune e Camera di commercio servizi gratuiti e spazi commerciali a canone agevolato per le micro e piccole imprese di quartiere

Milano, con il progetto “Su la Cler” arrivano da Comune e  Camera di commercio  servizi gratuiti e spazi commerciali a canone agevolato per le micro e piccole imprese di quartiere. Ha preso il via ‘Su la Cler’ – in dialetto milanese “alza da serranda” – un progetto sperimentale nato dalla sinergia tra il Comune e la Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi con l’obiettivo di far incontrare domanda e offerta di spazi commerciali a canone agevolato per creare un impatto sociale positivo sul territorio: far nascere o crescere micro e piccole imprese locali, aumentare l’offerta commerciale dov’è insufficiente, creare lavoro in particolare per le persone residenti e rivitalizzare i quartieri salvaguardando la loro identità. ‘Su la Cler’ si rivolge quindi da un lato a negozi, botteghe, servizi di vicinato, che intendono avviare, spostare o ampliare la propria attività entro l’estate del 2023, dall’altro a proprietari di spazi commerciali al piano terra in quartieri periferici e semi periferici di Milano che intendano mettere a disposizione questi spazi a canoni inferiori alle media di mercato, in cambio di servizi gratuiti offerti dal progetto. Alla sperimentazione, che avrà una durata complessiva di 12 mesi, hanno già aderito Redo SGR società benefit, Cooperativa Abitare e Real Step che hanno messo a disposizione 22 spazi commerciali tra i 50 a 350 mq nei quartieri Ripamonti, Crescenzago, Niguarda, Merezzate e Varesina. Nel periodo tra aprile e ottobre 2023, con il progetto sperimentale ‘Su la Cler’, inoltre, verranno forniti una serie di servizi gratuiti per chi vuole aprire, consolidare o espandere una piccola attività imprenditoriale su strada: accelerazione d’impresa, accompagnamento all’individuazione dello spazio commerciale più idoneo, analisi della domanda del quartiere, animazione territoriale nei  luoghi interessati dalle nuove aperture e riqualificazione del personale da impiegare nel punto vendita. Per usufruire dei servizi gratuiti, le micro e piccole imprese interessate devono presentare la loro candidatura sul sito www.sulacler.it entro e non oltre il 30 Aprile 2023. Il progetto ‘Su la Cler’ è finanziato dal Fondo di Innovazione Sociale della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed è realizzato in collaborazione con Impact Hub S.r.l. e da altri operatori privati specializzati nel campo dell’innovazione e dei servizi alle imprese, selezionati attraverso un bando pubblico.

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Sottoscritto in Prefettura il Protocollo per gli sfratti rapidi

Sottoscritto in Prefettura il Protocollo per gli sfratti rapidi. E’ stato sottoscritto il “Protocollo d’intesa per il miglior raccordo operativo finalizzato alla tutela delle fragilità in fase di escomio”. Il documento mira a contenere le criticità che si verificano in occasione dell’esecuzione dei provvedimenti di sfratto, anticipando il più possibile ai destinatari dei provvedimenti l’informazione sugli strumenti di supporto a loro favore, in caso di difficoltà o necessità. Viene così creata una rete operativa tra le istituzioni coinvolte (organi della procedura di sfratto, servizi sociali e uffici comunali preposti alle politiche abitative) nell’interesse dei cittadini, in modo da assicurare da un lato il rispetto delle tempistiche assegnate dalla procedura e, dall’altro, il minor disagio per i soggetti in condizioni di fragilità. Ampia risulta la platea degli Enti sottoscrittori del Protocollo, realizzato con il coordinamento della Prefettura: Corte d’Appello di Milano, Tribunale di Milano, Città Metropolitana di Milano, ANCI Lombardia, Comune di Milano, Comuni ed Enti capofila degli ambiti territoriali della Città metropolitana di Milano, Ordine degli Assistenti Sociali e Ordine degli Avvocati. Con la finalità di orientare i nuclei familiari, i sottoscrittori – nel corso dei lavori di stesura del Protocollo – hanno elaborato materiale informativo in 4 lingue (italiano, inglese, spagnolo e arabo) sui servizi offerti alle Amministrazioni comunali, che verrà diffuso sui canali istituzionali degli organi della procedura e dei Comuni, facilitando la conoscenza delle misure previste in caso di disagio abitativo e difficoltà socio-economica. Tra gli impegni concordati, vi è la massima divulgazione del materiale informativo in primis nell’ambito di tutte le fasi della procedura di sfratto, in particolare in occasione della notifica dei provvedimenti, nonché attraverso la messa a disposizione nelle aule di udienza e nelle cancellerie. I Comuni cureranno la corretta comunicazione in ordine alle modalità di accesso ai Servizi di riferimento e, sulla base del principio della volontarietà di richiesta di aiuto da parte del cittadino, assicureranno la massima tempestività nel fornire supporto al nucleo interessato che si rivolge agli uffici. Le azioni sopra indicate saranno sostenute dall’Ordine degli Assistenti Sociali e dall’Ordine degli Avvocati, i quali sensibilizzeranno i professionisti associati sulle azioni concordate e raccoglieranno in una sezione dedicata del proprio sito internet ogni utile informazione relativa alla tematica. La Prefettura curerà il monitoraggio mediante un apposito tavolo tecnico, mirato ad individuare linee d’azione comuni al fine di rendere più fluida e socialmente sostenibile l’esecuzione degli sfratti. Nel corso della cerimonia di sottoscrizione, il Prefetto Renato Saccone ha espresso “soddisfazione per l’iniziativa, che pone attenzione ad un fenomeno rilevante nel territorio metropolitano milanese, in particolare a seguito della ripresa delle procedure esecutive dopo il periodo di sospensione derivante dalla normativa emergenziale per il contenimento del contagio da Covid-19. L’auspicio è la realizzazione di un modello operativo efficace, che possa essere esteso in tempi brevi anche ad ambiti giurisdizionali ulteriori rispetto a quello del Tribunale di Milano”.

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