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De Chirico: Comune impreparato a gestire gli eventi

“Ho letto il post della presidente Pelucchi in merito al caos verificatosi ieri sera per il concerto di Vasco nell’area della Maura”, spiega il capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, Alessandro De Chirico, aggiugendo “Che il Comune fosse impreparato appare evidente perché capita ogni volta che c’è un evento dal richiamo nazionale e internazionale. Inutile quindi accusare gli organizzatori o chi ha messo a disposizione l’area per un bellissimo concerto – a detta di chi c’era – che, ricordiamolo, serve anche ad accrescere culturalmente i nostri cittadini e connazionali. Posso solo immaginare cosa abbiano risposto i vigili alla presidente Pelucchi, ma credo non sia molto distante da ciò che si sentono rispondere i cittadini esasperati dalla movida selvaggia che ogni weekend chiamano le Forze dell’Ordine”. ll Comune dovrebbe recitare un mea culpa – attacca quindi De Chirico –  e porre rimedio a un problema diffuso causato da 11 anni di malagestione in fatto di mobilità urbana. La cancellazione di circa 13.500 parcheggi in tutta la città inizia ad essere insostenibile e per questo auspico che quanto prima venga varato un nuovo piano parcheggi. Nel frattempo con ATM deve essere potenziato il servizio di trasporto pubblico in occasione dei grandi concerti. Il sogno, poi, sarebbe quello di vedere realizzata una grande arena all’aperto dove poter ospitare artisti di fama mondiale. In passato avevamo proposto l’area di Porto di Mare, ma ci fu risposto che l’Ente aveva in mente altro per quei luoghi di cui ancora oggi non ne abbiamo notizia”. “Speriamo che il Comune individui presto una soluzione – conclude l’azzurro – perché anche per gli ecotalebani vicini alla giunta targata PD diventa sempre più difficile sostenere l’incapacità di gestire persino l’ordinario.

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Il Comune istituisce la Giornata del Gioco

Il prossimo 28 maggio sarà la prima Giornata del Gioco nella città di Milano. L’ha istituita Palazzo Marino accogliendo una esplicita richiesta del Consiglio dei ragazzi e delle ragazze del Municipio 8. La decisione fa riferimento alla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che riconosce ai bambini e alle bambine il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica e al titolo ottenuto da Milano da parte dell’Unicef nel 2016 quale “Città amica delle bambine e dei bambini”. L’iniziativa è nata dal gemellaggio fra il Consiglio dei ragazzi e delle ragazze del Municipio 8 e quello della città di San Giorgio a Cremano, dove la “Giornata del Gioco” è stata istituita nel 2006. Entusiasti dell’iniziativa campana, il Consiglio dei ragazzi e delle ragazze del Municipio 8 ha deliberato di impegnarsi a presentare agli organi competenti la proposta di istituire, anche nella città di Milano, la Giornata del Gioco cittadina. A sostegno della richiesta, è arrivato il sostegno del Garante dei Diritti per l’infanzia e l’adolescenza del Comune di Milano, Silvio Premoli, e di diverse organizzazioni che in città operano sui temi dell’infanzia. La Giornata Mondiale del Gioco, promossa nel 1997 dall’International Toy Library Association, è stata fissata dall’Onu nella data del 28 maggio e oggi è celebrata in oltre 40 Paesi, per affermare il diritto al gioco per le bambine e i bambini, ma anche per gli adulti e i nonni. Tutte le persone attraverso il gioco possono recuperare e riscoprire tempi e spazi di qualità, spesso dimenticati nella vita di tutti i giorni. In Italia l’iniziativa è stata raccolta dal Centro Internazionale di Documentazione Ludoteche di Firenze, dall’Associazione Italiana dei Ludobus e dall’Associazione Nazionale delle Città in Gioco. Si è dotata persino di una Bandiera del gioco (su progetto dei ragazzi di una scuola di Arzano) e di un Inno del gioco (composto dai ragazzi dell’istituto Umberto I di Macerata). Lo scorso anno si sono realizzate iniziative a Napoli, Genova, Firenze, Bergamo, Udine, Lecce, Messina, Moncalieri, Pioltello e Roma, per richiamare l’attenzione sul diritto allo spazio urbano e al gioco di un’infanzia duramente colpita dal lockdown. Proprio ritenendo che “nel corso della pandemia il diritto al gioco sia stato tra quelli più trascurati e disattesi”, si legge in delibera, è “opportuno sensibilizzare l’intera cittadinanza rispetto a questo tema” e favorire “il coinvolgimento nel gioco non solo di bambini e di ragazzi, attraverso le istituzioni scolastiche, ma anche degli adulti”.

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Il Comune chiede altri 150 posti per accogliere gli ucraini

Il Comune è pronto ad ampliare la rete di accoglienza diffusa rivolta ai rifugiati titolari di protezione internazionale per far fronte all’esigenza di integrazione dei cittadini ucraini arrivati nel nostro Paese dopo l’invasione russa. Lo ha riferito in una nota la stessa Amministrazione, spiegando che con una delibera approvata dalla Giunta, il Comune “ha aderito alla procedura di ampliamento dei posti nel Sistema di accoglienza e integrazione (Sai) disposta dal ministero dell’Interno con il decreto legge del 28 febbraio che prevede, come misura urgente per affrontare la crisi in Ucraina, un aumento fino a 3.530 posti sull’intero territorio nazionale”. Se l’iter andrà a buon fine, il Comune potrà rafforzare la rete di accoglienza diffusa di secondo livello con 150 posti in più che andranno ad aggiungersi ai 757 posti attualmente finanziati (400 per i minori stranieri non accompagnati, 342 per la categoria ‘ordinari’ e 15 dedicati nello specifico a chi soffre di disagio mentale o sanitario) e ai 200 in attivazione (la procedura pubblica si concluderà nelle prossime settimane). Con questo ulteriore ampliamento i posti complessivi a disposizione diventeranno oltre mille. “Milano ha una grande tradizione di solidarietà e fin da subito si è attivata per supportare le famiglie ucraine fuggite dalla guerra mettendo in campo l’azione congiunta delle istituzioni e la grande generosità che i milanesi hanno sempre dimostrato in situazioni di emergenza” ha dichiarato l’assessore comunale al Welfare e Salute, Lamberto Bertolè, aggiungendo che “non possiamo sapere quanto durerà il conflitto e dobbiamo essere pronti a fare di più, rafforzando la rete di accoglienza di secondo livello che prevede, oltre all’ospitalità, percorsi di inclusione e integrazione”. “Per questo il Comune ha subito colto l’opportunità di ampliamento offerta dal Governo – ha concluso – e conta di rendere disponibili i posti nel più breve tempo possibile”. Sono poco meno di un centinaio i profughi ucraini già ospitati nelle strutture di prima accoglienza del Comune di Milano (Casa Jannacci e il centro di viale Puglie). I posti in più messi a disposizione verranno quindi utilizzati per proseguire questo percorso, garantendo un’accoglienza di qualità e percorsi di integrazione. In caso di conclusione positiva dell’iter della domanda, l’Amministrazione provvederà, attraverso una procedura ad evidenza pubblica, alla selezione dei soggetti a cui affidare le attività progettuali di accoglienza, inclusione e integrazione.

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Pnrr: Comune chiede finanziamenti per 15 progetti

Finanziare quindici progetti per rafforzare con oltre 8,8 milioni di euro i servizi sociali, le attività di contrasto alla grave emarginazione e per favorire l’inclusione sociale. Con questo obiettivo il Comune di Milano ha approvato con una delibera l’adesione all’avviso pubblico lanciato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali per ottenere le risorse europee del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). I progetti per cui si chiede il finanziamento sono suddivisi in diverse linee di intervento. Entro il 31 marzo il Comune dovrà presentare le richieste specifiche di finanziamento al Ministero. “La pandemia – spiega l’assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolé – ha acuito il disagio e i bisogni esistenti, rendendo necessarie risposte sempre più complesse e personalizzate. Può e deve rappresentare, però, anche un potenziamento delle politiche di welfare, di cui ha messo in luce le debolezze. I fondi del Pnrr sono il primo passo in questa direzione, un’occasione che non possiamo perdere per costruire una società più attenta, giusta e reattiva di fronte alle diverse fragilità che la caratterizzano. Abbiamo messo in campo progetti molto diversi che agiscono su ognuna di esse e contiamo di ricevere dal Governo il sostegno economico necessario per farli partire. I comuni sono gli enti locali più vicini ai cittadini, ne conoscono le necessità e i bisogni. Sostenerli nei loro progetti è doveroso e imprescindibile per assicurarci di uscire dall’emergenza causata dal Covid-19 con delle armi e una preparazione maggiori”. I progetti, tra gli altri, riguardano il contrasto alla grave marginalità e all’emergenza abitativa, l’accoglienza di clochard con vulnerabilità psicologica e problemi di dipendenza e salute mentale, percorsi di autonomia per persone anziane, percorsi di autonomia per persone con disabilità, supporto alla genitorialità e il rafforzamento dei servizi sociali e prevenzione del burn out. ANSA

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Dal Comune di Milano 200 posti per i profughi

Il Comune mette a disposizione fino a 200 posti in strutture di prima accoglienza per ospitare i profughi ucraini in fuga dalla guerra. È quanto stabilisce un accordo di collaborazione che verrà sottoscritto con la Prefettura e per cui la giunta ha approvato oggi, durante una seduta straordinaria, le linee di indirizzo. I primi luoghi individuati sono Casa Jannacci, lo storico dormitorio comunale di viale Ortles 69 all’interno del quale già un intero padiglione da 68 posti è adibito da due settimane a ospitare profughi ucraini, e la struttura di via Aldini 74, da tempo dedicata all’emergenza abitativa e all’accoglienza dei senza dimora. Se i numeri lo richiederanno, Comune e Prefettura valuteranno la possibilità di dedicare all’emergenza altri immobili, come spiegano da Palazzo Marino. Il Comune si impegna inoltre a supportare l’accoglienza con azioni di sostegno sociale ed educativo delle famiglie, destinando a tale scopo una prima tranche di risorse pari a 900 mila euro. “Dobbiamo essere pronti – ha dichiarato l’assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolé – a fronteggiare flussi importanti di persone in fuga dalla guerra e, oltre alla prima accoglienza, è necessario garantire un supporto alle persone più in difficoltà, con disabilità e ai minori non accompagnati”. ANSA

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Protocollo tra Comune ed Esercito per la sicurezza sui mezzi pubblici

È stato sottoscritto oggi dall’assessora alla Mobilità Arianna Censi, dal Generale di brigata dell’Esercito Alfonso Miro, Comandante del Comando militare Esercito Lombardia, e dal Colonnello A.A. Luca Vitali, delegato del Comandante del Presidio militare, il protocollo tra il Comune di Milano e le Forze armate che consentirà ai militari in divisa di viaggiare gratuitamente sulla rete del trasporto pubblico cittadino per garantire maggiore sicurezza e rispetto delle norme. Con questo protocollo prosegue per il 2022 la sperimentazione di tre mesi avviata nel 2021, che consente la circolazione a titolo gratuito, agli Ufficiali, Sottufficiali e militari di truppa in divisa appartenenti ai Corpi delle Forze armate (Esercito italiano, Marina militare e Aeronautica militare) sulla rete di trasporto pubblico milanese. L’obiettivo del protocollo è implementare la sicurezza sui mezzi del trasporto pubblico locale e nelle stazioni della metropolitana e in tal senso la presenza di militari di Esercito, Marina e Aeronautica costituisce un efficace presidio. I militari potranno fornire anche, in caso di necessità, l’assistenza al personale di bordo su accertamenti di identità o per interventi di ripristino dell’ordine pubblico. “Comune e ATM sono da sempre impegnati a garantire la sicurezza sui mezzi pubblici – ha spiegato l’assessora Censi – e la presenza di militari a bordo consente di aumentare il presidio di sicurezza e il senso di protezione dei cittadini. Per questo abbiamo valutato positivamente l’iniziativa sperimentale dell’anno scorso e abbiamo scelto di riproporla per 2022”. Al termine dell’evento, dopo la firma dell’Albo d’onore, il Generale Miro ha voluto donare all’assessora Censi copia del “Calendesercito 2022”, che quest’anno è dedicato alle “competenze dell’Esercito per la sicurezza del cittadino”.

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