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Prorogate le scadenze di canoni e pagamenti dovuti al Comune

La Giunta ha deliberato l’atto di indirizzo politico per il rinvio delle scadenze dei prelievi fiscali dell’Ente e dei pagamenti di contributi, dei canoni e delle quote associative e contributive dovute al Comune di Milano. La decisione fa seguito alla volontà espressa dal Consiglio comunale per impegnare l’Amministrazione nel proseguire il percorso di sostegno e ristoro avviato nel corso dell’attuale emergenza pandemica. La Giunta, sin dall’inizio della pandemia, è intervenuta con alcuni provvedimenti di sospensione temporanea dei pagamenti, rateizzazione delle quote dovute e agevolazioni. Il protrarsi dell’emergenza sanitaria e l’aggravarsi della crisi economica ha spinto il Consiglio comunale a chiedere ulteriori misure di sostegno, con il rinvio delle scadenze di tutte le forme di prelievo fiscale operate dal Comune (contributi, corrispettivi, canoni, quote associative-contributive e tutte le forme di pagamento dovute al Comune di Milano). Sulla base di queste indicazioni, la Giunta provvede quindi ad intervenire rinviando le scadenze dei prelievi fiscali dell’Ente, dei pagamenti e contributi. Si parte con il differimento dei termini di pagamento della Tari per l’annualità in corso e con le rateizzazioni per le annualità precedenti. Slitta anche l’Imposta di soggiorno per l’annualità in corso, prevedendo anche la rateizzazione dei pagamenti dovuti a decorrere dal maggio 2020. Previsto il differimento dei termini di versamento del Canone Unico e del Canone per le occupazioni permanenti di suolo pubblico (chioschi ed edicole). Le occupazioni temporanee sono già esentate per l’intera annualità 2021. Per le rette degli asili nido, approvate le riduzioni al 50% degli importi dovuti in relazione al periodo di mancata fruizione del servizio per chiusura e differito al 3 settembre il termine del pagamento. Anche per le rette della refezione scolastica sono previste riduzioni in proporzione ai periodi di mancata fruizione. Sospesi i bollettini di pagamento fino al 31 ottobre 2021 per i centri diurni per disabili. Novità anche sul fronte dei canoni d’affitto di immobili comunali. Deciso il differimento al 31 ottobre 2021 dei termini di versamento dei canoni dovuti per contratti di locazione anche riguardanti i mercati comunali coperti e gli immobili comunali adibiti ad usi diversi, destinati ad attività culturali, ricreative e istituzionali anche attribuiti in gestione ad MM S.p.A.. Un provvedimento (sono escluse IMU e addizionale IRPEF che dipendono da leggi dello Stato) destinato a dare un importante sollievo finanziario ad imprese e cittadini e cittadine milanesi.

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Smartworking e nearworking diventano prassi per i dipendenti del Comune

Smartworking, nearworking e rinnovata flessibilità oraria diventano componenti consolidate della modalità lavorativa dei dipendenti dell’Amministrazione comunale. È stato approvato dalla Giunta il POLA (Piano organizzativo del Lavoro agile) che consolida il lavoro agile quale modalità lavorativa complementare all’attività in presenza, a cui si affianca anche una rinnovata flessibilità oraria in entrata e uscita oltre a un investimento in dotazione tecnologica e formazione digitale per il personale dipendente. Un piano integrato che ha come fine ultimo il miglioramento continuo della qualità dei servizi erogati e delle performance dell’Ente. In questi mesi le linee essenziali del POLA sono state a lungo oggetto di confronto con le Organizzazioni Sindacali e di condivisione con tutto il management dell’Ente per traghettare, con il supporto di tutte le forze in campo, il Comune di Milano verso un’amministrazione più efficiente, attenta alle mutazioni dei tempi della città e del lavoro. “Questo provvedimento – spiega l’assessora alle Politiche del lavoro e Risorse umane Cristina Tajani – ci consente di passare dallo smartworking emergenziale ad una modalità lavorativa del tutto nuova all’interno della Pubblica Amministrazione, proponendo, primi in Italia, un nuovo modello di vivere e lavorare in una città a 15 minuti. Grazie anche alla collaborazione con il settore privato, che metterà a disposizione alcune sue sedi per i lavoratori del Comune, poniamo le basi per un approccio innovativo che ha impatti positivi sulla sostenibilità ambientale, sul miglioramento della qualità della vita e sulla conciliazione vita-lavoro dei nostri dipendenti”. Il POLA adottato dal Comune di Milano si articola in diversi piani complementari. La mappatura continua delle attività smartabili, al fine di individuare i dipendenti con mansioni idonee al lavoro da remoto, il cui numero è destinato a aumentare con la progressiva digitalizzazione delle procedure e dei processi di lavoro. Il ripensamento degli spazi, non più intesi come fissi bensì dinamici, grazie a un’offerta capillare di sedi su tutto il territorio cittadino, opzionabili su prenotazione dal lavoratore. In quest’ottica fondamentale è l’accordo stipulato con Assolombarda per la messa a disposizione di sedi di lavoro private da destinare al Lavoro agile per i dipendenti dell’Amministrazione. L’attività di formazione condotta su tutto il personale, sia per i profili manageriali sia per gli altri dipendenti. Per l’attuazione del POLA sarà fondamentale e toccherà le “soft skills” così come le altre competenze necessarie ad accompagnare l’evoluzione digitale. La nuova modalità lavorativa, infatti, non può prescindere dalla rilettura digitale dei processi interni all’Ente siano essi atti amministrativi, procedimenti contabili o di servizio. Il percorso include una fondamentale attenzione per l’innovazione tecnologica, a cominciare dall’adozione di un più ampio piano di cyber-security, per proseguire con la graduale sostituzione dei computer fissi con postazioni mobili costituite da laptop e cellulari e l’adozione di programmi per il lavoro condiviso e da remoto come sistemi di videoconferenze, sistemi di archiviazione in “cloud”, messaggistica condivisa etc. Un occhio particolare anche per la comunicazione interna, volta a favorire il senso di appartenenza del lavoratore anche in condizioni di lavoro da remoto. I primi effetti dell’applicazione del Piano organizzativo del Lavoro agile saranno effettivi già dal prossimo mese di settembre.

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Piano del Comune per 582 nuove assunzioni

Il Comune investe sullo sviluppo e sull’ampiamento delle risorse umane per garantire servizi più efficienti e capillari. Approvato il piano occupazionale da 582 nuove assunzioni, l’Amministrazione si proietta oltre il traguardo delle 3mila assunzioni dall’avvio della consiliatura. Un investimento constante, pur negli stringenti vincoli imposti agli enti locali, per sostenere il turnover e accompagnare il ricambio generazionale del personale ma anche una importante offerta di lavoro alla città e ai suoi abitanti.  Il piano occupazionale è stato condiviso, nelle scorse settimane, con le Organizzazioni Sindacali e le RSU. “Questo piano occupazionale parla anche di ripartenza – commenta l’assessora alle Politiche per il Lavoro e Risorse Umane Cristina Tajani – e delle strategie dell’Amministrazione di uscita dalla pandemia e di sostegno alle categorie più deboli.  582 nuove assunzioni, per una spesa a regime di 17,5 milioni di euro, che hanno posto un’attenzione straordinaria al sociale e alla cultura proprio per rispondere ai nuovi bisogni imposti dall’emergenza Covid e dare ossigeno a quei settori maggiormente colpiti e più attenti alle esigenze dal cittadino”. Delle 582 nuove assunzioni la componente più numerosa è rappresentata degli impiegati amministrativi, con 250 unità, gran parte dei quali destinate agli sportelli e ai servizi alla città. Seguono i tecnici, 115 professionisti, per sostenere il piano delle opere pubbliche e prendere in carico i progetti che investiranno la città nei prossimi anni. Alla scuola sono destinate 84 unità tra personale docente ed educativo. Ai bisogni di cura ed assistenza sono destinate 47 persone, grazie anche ai finanziamenti straordinari previsti dalla legge di bilancio, un contingente significativo, e particolarmente qualificante soprattutto per l’attenzione che si riserva ai cittadini, in particolar modo quelli più fragili. Spazio anche alla cultura con 40 nuovi operatori culturali che dovranno rivitalizzare questo settore particolarmente segnato dalla emergenza sanitaria. Con l’immissione di 37 agenti di Polizia locale si conclude l’esaurimento di tutte le graduatorie vigenti per questa particolare categoria. Infine, saranno 9 i profili informatici che verranno inseriti in organico nei prossimi mesi cui spetterà il compito di proseguire nell’azione di digitalizzazione dell’Ente.

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Cessione del credito d’imposta per pagare l’affitto al Comune

Fino al 15 giugno sarà possibile per i locatari di immobili gestiti direttamente dal Comune cedere il proprio credito d’imposta all’Amministrazione come pagamento dei canoni di locazione o concessione. Si tratta di una misura prevista dal cosiddetto “Bonus affitti” inserito nel Decreto Rilancio del Governo a cui il Comune di Milano ha aderito per andare incontro alle esigenze finanziarie di molti locatari. “Si tratta di una scelta opportuna dell’Amministrazione operata a favore di categorie in difficoltà – afferma l’assessore al Bilancio e Demanio Roberto Tasca –. Con la cessione del credito d’imposta avremo una misura di aiuto in più che si somma alla dilazione e alla rateizzazione dei pagamenti dei canoni decisa dalla Giunta già nei mesi scorsi. Abbiamo predisposto l’intervento, in coordinamento con l’approvazione del Bilancio preventivo, per ampliare gli strumenti a supporto dei soggetti in difficoltà”. Gli affittuari degli immobili comunali (ad eccezione di quelli gestiti da MM o da privati) potranno concordare con il Comune il pagamento del 40% del canone previsto e la cessione del 60% del credito di imposta. La richiesta di cessione del credito può essere riferita alle mensilità 2020 non ancora pagate ad eccezione dei mesi di gennaio, febbraio, agosto e settembre che, secondo la normativa vigente, non possono essere proposti. I tempi dell’intervento devono consentire al Comune di poter usufruire a sua volta del credito ceduto, evitando rischi di danno erariale. Per aderire alla proposta: https://www.comune.milano.it/comune/amministrazione-trasparente/beni-immobili-e-gestione-patrimonio/canoni-di-locazione-o-affitto/canoni-di-locazione-o-affitto-demanio-e-patrimonio

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Protocollo fra Comune ed Esercito per aumentare la sicurezza sui mezzi pubblici

Firmato oggi dal Sindaco Giuseppe Sala e dal Generale di brigata dell’Esercito Alfonso Miro e dal Generale Divisione aerea dell’Aeronautica Francesco Vestito il protocollo tra il Comune di Milano e le Forze armate che consentirà ai militari in divisa di viaggiare gratuitamente sulla rete del trasporto pubblico cittadino per garantire maggiore sicurezza e rispetto delle norme, comprese quelle anti Covid. I militari di Esercito, Marina e Aeronautica costituiscono un efficace e non invasivo presidio di sicurezza e grazie a questo accordo potranno assistere il personale di bordo in caso di necessità. Sul fronte del contrasto alla diffusione della pandemia, poi, oltre a salvaguardare il rispetto delle norme di comportamento, i militari dovranno raccogliere alcuni dati strutturali indicati dall’Amministrazione sul numero di persone presenti sui mezzi e le tratte percorse. Contributo importante che si aggiunge alle iniziative già intraprese da Comune e ATM in questi mesi e che garantirà maggior presidio in previsione di un progressivo ritorno alla normalità e alle riaperture delle attività cittadine. Il protocollo, segno concreto della preziosa collaborazione tra istituzioni, apre una fase sperimentale di tre mesi durante la quale l’Amministrazione e le Forze Armate monitoreranno il raggiungimento degli obiettivi dell’intesa.

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Comune e Assolombarda promuovono il lavoro di vicinato

Prosegue l’impegno dell’Amministrazione comunale per l’attuazione di proposte operative orientate al decongestionamento del trasporto pubblico, alla desincronizzazione degli orari e a una migliore organizzazione dei tempi della città e dei luoghi di lavoro a causa delle nuove necessità imposte dall’emergenza Covid. È stato sottoscritto oggi dall’assessora alle Politiche per il lavoro, Attività produttive e Commercio Cristina Tajani e  Renato Galliano, Direttore Economia Urbana e Lavoro del Comune, con la Presidente della Milano Smart city alliance Gioia Ghezzi e il Direttore Generale di Assolombarda Alessandro Scarabelli, l’accordo di collaborazione tra il Comune di Milano e Fondazione Assolombarda per la messa a disposizione di sedi di lavoro private da destinare al Lavoro agile per i dipendenti dell’Amministrazione. Il protocollo è stato firmato alla presenza del Ministro del lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando, in occasione della sua visita in città per incontrare i diversi protagonisti del lavoro e del mondo produttivo. “Dopo un lungo anno in cui il lavoro da remoto ha implicato il confinamento domestico dovuto al Covid-19 – ha dichiarato l’assessora Tajani –, con il nuovo Piano operativo per il Lavoro agile (POLA) facciamo un significativo passo avanti in favore dei lavoratori e di una migliore organizzazione dei tempi della città. Grazie alla sottoscrizione di questo protocollo e alla collaborazione con le aziende di Assolombarda che metteranno a disposizione dei dipendenti del Comune i loro spazi attrezzati, potremmo raggiungere un triplice obbiettivo: decongestionare il trasporto pubblico limitando i trasferimenti periferia-centro, migliorare la conciliazione vita-lavoro risparmiando tempo ed emissioni inquinanti; favorire la vitalità dei quartieri contribuendo così a sviluppare una reale città policentrica e inclusiva”. “Con la sigla di questo accordo vogliamo dare un segnale concreto della capacità del pubblico-privato di fare sistema a vantaggio del territorio e della comunità – ha dichiarato Gioia Ghezzi, vicepresidente di Assolombarda e Presidente della Milano Smart city alliance –. Si tratta di un’iniziativa pilota che, al momento, coinvolge i dipendenti del Comune di Milano e che auspichiamo possa presto coinvolgere tante altre realtà per creare una vera e propria community di imprese che condividono questo nuovo approccio al lavoro agile attraverso spazi condivisi di smartworking. Un approccio innovativo che ha impatti positivi sulla sostenibilità ambientale e sul miglioramento della qualità della vita dei lavoratori. Tra i diversi obbiettivi perseguiti dal protocollo, inerenti la ricerca e lo sviluppo di soluzioni innovative e tecnologicamente avanzate coerenti con lo sviluppo di una Smart city a vantaggio dei lavoratori, del mondo delle imprese e delle Pubbliche Amministrazioni spicca la realizzazione in via sperimentale del progetto “Smart working community”, con  l’obiettivo di identificare e rendere disponibili spazi lavorativi in cui ospitare dipendenti delle imprese aderenti alla community e dipendenti del Comune di Milano al fine di diminuire gli spostamenti casa-lavoro, favorire una migliore conciliazione vita-lavoro e limitare le possibilità di esposizione al contagio. La costituzione del progetto “Smart working community” si pone in continuità con la volontà del Comune e degli stakeholder pubblici e privati di ridisegnare una “città a 15 minuti” capace di valorizzare non solo le realtà e i servizi presenti nei diversi quartieri ma, soprattutto, rispondere ai cambiamenti imposti dalla pandemia come il lavoro da remoto. Un cambiamento, quello del lavoro da remoto, che ha coinvolto persone, spazi, cultura manageriale e strumenti necessari per la prestazione lavorativa. Un percorso di trasformazione profonda dell’organizzazione del lavoro che ha richiesto importanti investimenti in tecnologia e innovazione per connettere persone, spazi e gruppi di lavoro, unitamente ad approcci strategici che facciano leva anche su iniziative congiunte e sulla collaborazione tra Amministrazione e mondo del privato. La sperimentazione del progetto si protrarrà sino al 31 dicembre 2021 e non comporterà nessun onere per il Comune di Milano.

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