Confesercenti chiama al confronto i candidati sindaco sulle bici. Svolta o resistenza al cambiamento? Candidati sindaci a confronto su uno dei temi caldi della campagna elettorale. Un’iniziativa in cinque fasi promossa da Assobici-Confesercenti Milano con gli studenti del Politecnico di Milano. Slanci, entusiasmi, avversioni, timori. Nell’anno del boom mondiale della bicicletta, un’iniziativa pubblica mette a confronto i sentimenti contrastanti dei milanesi e dei candidati sindaci rispetto uno dei temi caldi di questa campagna elettorale: la prospettiva di una netta svolta di Milano verso la bici. Quali strozzature culturali e strutturali frenano il cambiamento e come si pongono i candidati a riguardo? Quali soluzioni propongono i ciclisti milanesi e cosa ne pensano i candidati? Come misurare i miglioramenti? Per capirlo AssoBici, associazione dei negozi di biciclette di Confesercenti Milano, e un gruppo di lavoro del Politecnico di Milano presentano Ciclopolis 2021, iniziativa di studio e di confronto in cinque fasi. FASE 1. La ricerca. Lo scorso giugno è stato distribuito un questionario a una rete di 60 organizzazioni ciclistiche attive a Milano, tra associazioni, club, comitati, esercenti e social street. I risultati dell’indagine saranno presentati agli incontri Ciclopolis e consegnati ai candidati sindaci. La ricerca è composta di tre parti: Identikit delle organizzazioni ciclistiche milanesi, quante sono, cosa fanno, come sono organizzate. Il ritratto di una comunità molto attiva a Milano, una network di mutuo aiuto e di scambio. Una selezione di proposte concrete per favorire l’uso delle bici in città, raccolte dalla stessa rete di ciclisti. Si tratta della più grande indagine di questo tipo mai svolta a Milano, che attinge dal know-how diffuso di un bacino di utenti esperti. La proposta di un set di KPI (Key Performance Indicators) con cui misurare i miglioramenti, per un Osservatorio sull’andamento della ciclabilità che valuterà i risultati delle politiche della prossima amministrazione. Lo studio è stato condotto dagli studenti del Politecnico in collaborazione con il Laboratorio Mapping and Urban Data Lab, supervisionati dal cTc – Cycling Territories Laboratory del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano. FASE 2. Domande aperte. La seconda parte dell’iniziativa prevede la raccolta di quesiti da porre ai candidati sindaci. Nel corso di un incontro pubblico, il 17 settembre i cittadini possono depositare le proprie proposte di domande. Gli organizzatori selezioneranno le domande più interessanti da sottoporre ai candidati. (Per esempi di domande che verranno poste ai candidati, vedi allegato in fondo alla pagina). FASE 3. Studio e preparazione. Per un dibattito basato su ricerca e su profondità di riflessione, le domande selezionate nella fase 2 saranno sottoposte in anticipo ai candidati sindaci, per dar loro modo di presentarsi all’incontro pubblico con delle risposte misurate. FASE 4. Incontri con i candidati. Momento finale di Ciclopolis, una selezione di domande viene posta prima a Beppe Sala (lun 20 settembre) e poi agli altri candidati (giov 23 settembre), che a rotazione rispondono, di fronte al pubblico. Un timer segna il tempo a loro disposizione: 3 minuti per ogni risposta, lo stesso per tutti. Incontri In streaming su facebook.com/MilanoBikeCity FASE 5. Report. Un documento finale (disponibile in allegato per il download) raccoglie i risultati dell’intera iniziativa, da Ciclopolis fa parte del calendario di Milano Bike City, dal 14 al 22 settembre una settimana di celebrazione della bicicletta in città. «Il nostro obiettivo è trasformare un dibattito troppo spesso ideologico in un confronto su dati e progetti concreti, con idee sulla ciclabilità pensate su misura per Milano» dichiara Mattia Bonato, presidente di Assobici-Confesercenti Milano. «Per chiudere il buco con le altre capitali europee delle due ruote serve un colpo di reni. Soluzioni fatte su misura per Milano, che tengano conto non solo del traguardo, ma anche del tragitto e delle forze necessarie per arrivarci». L’iniziativa arriva in un anno straordinario per le macchine a pedali. In tutto il mondo le grandi città escono dallo shock pandemico con un rinnovato entusiasmo per le attività outdoor, in un clima culturale più favorevole e alla salute, all’efficienza energetica e alla libertà di movimento che il velocipede garantisce. Città come Parigi e Londra aprono la via del cambiamento, con politiche avanzate le avvicinano alle capitali della ciclabilità urbana del Nord Europa. E Milano? La parola agli elettori.