Contributo

Contributo per l’acquisto dei dpi ai volontari nelle scuole

Supportare il Terzo settore e le scuole statali e paritarie che hanno garantito in questi mesi funestati dalla pandemia la tutela dei lavoratori e un servizio sicuro per gli studenti con disabilità. È l’obiettivo dell’Amministrazione che, con una delibera approvata dalla Giunta, ha stanziato 530mila euro da destinare ai 25 enti del Terzo settore, accreditati per il servizio di assistenza educativa per gli alunni con disabilità delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado pubbliche e paritarie di Milano, a parziale ristoro delle spese sostenute per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale. Sono 73 le autonomie scolastiche statali interessate e 67 le scuole paritarie che hanno sede sul territorio milanese. I fondi verranno assegnati agli istituti, che a loro volta erogheranno i contributi agli enti in base al numero degli alunni di cui si occupano. Sono in totale oltre 3.800 i bambini e i ragazzi con disabilità certificata e con diagnosi funzionale che richiede l’assistenza educativa a scuola. “Questi contributi – dichiara l’assessora all’Educazione Laura Galimberti – vogliono essere un riconoscimento da parte dell’Amministrazione degli sforzi fatti dal Terzo settore, anche in un periodo così difficile, per garantire servizi essenziali per le cittadine e i cittadini, soprattutto quelli più piccoli. Una collaborazione, quella tra pubblico e privato, che in questi mesi si è rafforzata e trasformata in una sorta di ‘patto territoriale’ che ha come obiettivo quello di sostenere i più vulnerabili e non lasciare indietro nessuno”.

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Online bandi per contributo superaffitto a giovani e famiglie

Nuove misure di sostegno al canone concordato. Il Comune continua a spingere sull’affitto a costi accessibili, e pubblica due avvisi per l’attuazione di misure sperimentali a favore dei nuovi contratti a canone concordato per famiglie e per giovani under 35. Misure di per sé importanti rispetto alle specificità del mercato delle locazioni a Milano, caratterizzato da canoni d’affitto alti e molto alti, ma che in questa fase emergenziale prodotta dalla crisi sanitaria da Covid-19 risultano particolarmente urgenti e necessarie. Entrambi i bandi prevedono che gli inquilini abbiano un Isee pari o inferiore a 30.000 euro l’anno e che le domande vengano presentate online dal proprietario dell’alloggio per cui si richiede il contributo. Con il primo Avviso, denominato “Superaffitto”, verranno erogati contributi a copertura dei canoni pari a 5 mensilità per ogni anno del periodo di durata contrattuale (3 più 2 anni), fino a un massimo di 2.000 euro l’anno: 10.000 euro complessivi, dunque. Il contributo sarà versato direttamente al proprietario in un’unica rata negli ultimi 5 mesi di ogni anno tramite bonifico bancario. A copertura del “Superaffitto” sono stanziati 1,2 milioni di euro: di questi, 800.000 sono riservati al sostegno di nuclei familiari genericamente intesi, e 400.000 dedicati specificamente a giovaniOK inquilini di età inferiore ai 35 anni. In entrambi i casi, si dovrà trattare della sottoscrizione di nuovi contratti (che dovranno essere presentati entro tre mesi dal riconoscimento del contributo, pena l’esclusione), con importo non superiore a 9.600 euro annui: non potranno accedere, quindi, proprietari con locazioni già avviate, nemmeno nel caso intendessero modificarle adeguandole al canone concordato. Il contributo verrà assegnato, previa verifica dei requisiti e delle condizioni d’accesso, fino ad esaurimento delle risorse. Il secondo avviso, denominato “Superaffitto breve”, con una copertura economica di 100.000 euro è un primo esperimento di incentivo per le locazioni brevi rivolto esclusivamente a giovani, studenti e lavoratori, di età compresa tra i 20 e i 35 anni che intendono risiedere in case o stanze in affitto sempre a canone concordato, ma con contratti brevi, della durata massima di 18 mesi. I contributi arriveranno fino ad un massimo di 800 euro in caso di contratti di locazione di alloggi per una durata pari a 18 mesi, oppure di 400 euro nel caso si tratti di stanze. Se il contratto ha una durata inferiore ai 18 mesi, il contributo verrà ridotto proporzionalmente ed erogato con le stesse modalità. Sarà in ogni caso versato al proprietario in un’unica data tramite bonifico bancario, una volta superati i 2/3 del periodo di locazione previsto nel contratto. Questo secondo bando scadrà il 31 gennaio 2021, e varrà per appartamenti e stanze il cui contratto potrà essere sottoscritto fino al 30 settembre 2021. Stiamo insistendo sull’affitto a canoni accessibili per costruire nella nostra città una maggiore articolazione dell’offerta di case in locazione capace così di intercettare la nuova domanda – spiega l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti -. In questa fase così delicata per Milano il Superaffitto si propone di favorire l’utilizzo degli appartamenti vuoti e non utilizzati che, proprio a causa della pandemia, sono aumentati. In particolare le misure rivolte ai giovani guardano agli studenti e ai lavoratori che per periodi più o meno lunghi cercano di trovare soluzioni alla domanda di casa a costi per loro sostenibili. In questo Milano ha bisogno di lavorare su se stessa e di superare la forte polarizzazione che segna il mercato abitativo nella città: canoni pubblici bassi e molto bassi, canoni privati alti e molto alti. In mezzo il nulla e di quel “mezzo” la nostra città, oggi più di ieri, ha molto bisogno”. Per entrambi i bandi sarà l’Agenzia sociale per la locazione Milano Abitare convenzionata con il Comune a veicolare i versamenti destinati ai beneficiari, ovvero direttamente i proprietari degli alloggi. Per consultare i bandi: Contributo Superaffitto giovani e famiglie; Contributo Superaffitto breve giovani.

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Con il contributo del Comune acquistati 448 veicoli ecologici

Sono stati prenotati o acquistati 448 nuovi veicoli a basso impatto ambientale, grazie al piano di contributi messo a disposizione dal Comune per privati e imprese che vogliano sostituire o acquistare mezzi in grado di migliorare il parco auto e moto circolante in città, così da contenere le immissioni inquinanti, la congestione e i danni provocati dal cambiamento climatico. È il primo bilancio sull’assegnazione di contributi per riqualificare le flotte di veicoli che circolano a Milano. Le richieste di adesione al bando che sono arrivate nelle scorse settimane sono molto numerose e tutt’ora vi sono oltre 2.700 domande in lista d’attesa. Per questo l’Amministrazione ha deciso in questi giorni il rifinanziamento del bando indirizzato ai privati con ulteriori sette milioni e mezzo di euro, attraverso la proposta al Consiglio comunale di una variazione di bilancio in conto capitale che si aggiunge al contributo già messo a disposizione di un milione per i privati e di cinque milioni per le imprese, per un totale di 13,5 milioni di euro. La proposta sarà sottoposta al Consiglio comunale nei prossimi giorni. “Siamo contenti del successo di questi bandi – dichiara Marco Granelli, assessore alla Mobilità -. Per noi è importante aiutare cittadini, imprese, soggetti del Terzo settore, partite IVA e artigiani a rinnovare le flotte di veicoli con mezzi più sostenibili per la qualità ambientale della nostra città. Per questo abbiamo deciso di rifinanziare il bando per poter accogliere le numerose richieste dei cittadini che ci sono già arrivate. Sostituire un vecchio diesel per acquistare un nuovo veicolo, uno scooter o una bici elettrica è così più facile e meno oneroso. Ricordo inoltre che Regione Lombardia, al pari di tutte le Regioni della Pianura padana, ha vietato la circolazione dei veicoli diesel euro 4 a partire dall’11 gennaio 2021, regola che varrà anche a Milano, dove già adesso i diesel euro 4 immatricolati persone sono bloccati con area B e da gennaio lo saranno anche i veicoli immatricolati merci, diventa quindi particolarmente interessante per le imprese aderire al bando per cambiare i mezzi e giungere pronti alla scadenza di gennaio”. Con il bando dedicato ai privati pubblicato il 6 luglio sono in erogazione contributi per un milione di euro che permettono l’acquisto di 302 veicoli: 134 e-bike (che rappresentano il 44% del totale dei veicoli acquistati), 106 auto (ibride, benzina euro 6, elettriche, GPL o ibride benzina/gpl, metano o ibride benzina/metano) che rappresentano il 35% , 51 scooter elettrici (il 17%) e di questi 21 sono stati acquistati senza necessità di rottamare un vecchio veicolo e infine 11 cargo bike pari al 4% del totale delle domande esaminate e approvate. In questi giorni i beneficiari del contributo hanno ricevuto la comunicazione di ammissibilità e potranno procedere alla rendicontazione della spesa attraverso un applicativo pubblicato sul web. La graduatoria e la lista di attesa sono consultabili sul sito del Comune nella sezione “Servizi”, “Bandi e gare” consultando “Contributi”. Per quanto riguarda bando dedicato alle micro, piccole e medie imprese, al Terzo settore, alle imprese artigiane e ai titolari di partita iva, che era stato pubblicato il 30 luglio, al momento sono 146 i veicoli per i quali è già stato prenotato un contributo per circa un milione di euro da utilizzare nell’89% per l’acquisto di 52 veicoli commerciali e 77 veicoli per il trasporto delle persone ad alimentazione elettrica, ibrida, metano, GPL, benzina euro e per l’ 11% per l’acquisto di 17 scooter elettrici. Il bando per le imprese, tutt’ora aperto con ancora circa quattro milioni di euro disponibili, concede le agevolazioni per acquistare fino a cinque veicoli commerciali o veicoli per il trasporto delle persone, dal furgoncino fino all’autocarro e dall’autovettura al pullman, elettrico, ibrido, metano, GPL, benzina euro 6 ed anche diesel euro VI ma solo per i camion e i pullman di maggiori dimensioni (N2, N3 e M3). Ad esempio, in caso di sostituzione di un furgone il contributo è tra i 5.500 e 18.000 euro a seconda della categoria e in caso di camion il contributo arriva fino a 21mila euro. Sono inoltre previsti dei contributi per l’acquisto di scooter ad alimentazione ibrida o elettrica e cargobike. Le agevolazioni sono concesse ai soggetti che contestualmente provvedono alla demolizione di un veicolo delle categorie N1, N2, N3, M1, M2 e M3 con alimentazione a benzina fino ad euro 2/II incluso o diesel fino ad euro 5/V incluso, oppure di un motoveicolo o ciclomotore (classificati come categoria L) a due tempi fino a euro 2 o con alimentazione a gasolio fino a euro 2 o con alimentazione a benzina a quattro tempi Euro 0, 1. Gli incentivi sono cumulabili con le agevolazioni concesse dallo Stato. L’importo del contributo comunale viene calcolato sul prezzo finale, già comprensivo del bonus statale.

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Contributo del comune per sbloccare appartamenti inutilizzati

Sbloccare il patrimonio immobiliare vuoto ed inutilizzato e dare una risposta alle famiglie in difficoltà: è l’obiettivo dell’avviso con cui l’Amministrazione milanese cerca operatori interessati a rimettere in circolo appartamenti, immobili, alloggi e anche singole stanze da destinare in via transitoria a persone in situazione di emergenza abitativa, segnalate dagli uffici comunali, in cambio di un contributo economico. Per il progetto, il Comune mette a disposizione un budget di circa 1,350 milioni di euro. Per gli alloggi il contributo sarà pari al canone concordato previsto, nel caso di singole stanze sarà di 250 euro al mese per un posto letto e di 350 euro al mese per due posti. In aggiunta, saranno garantiti 150 euro mensili a nucleo come copertura dei costi delle misure di accompagnamento della famiglia ospitata, per attivare un percorso orientato a costruirne o rafforzarne l’autonomia, in modo che nell’arco di un periodo di 18 mesi al massimo possa approdare ad una soluzione abitativa piu’ stabile. “L’obiettivo e’ riuscire a sbloccare il patrimonio immobiliare vuoto ed inutilizzato, e specialmente quello delle grandi proprietà – spiega l’assessore alla Casa e ai Lavori pubblici Gabriele Rabaiotti -. Con il piano di recupero degli alloggi sfitti noi stiamo facendo la nostra parte. Questo progetto invita i proprietari di immobili a fare la loro, il che renderebbe MILANO più capace di dare risposte alle famiglie, in particolare a quelle che vengono sfrattate perche’ non riescono piu’ a pagare l’affitto sul libero mercato“.

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