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Rapinatore in bici si schianta contro una volante

Tenta di rapinare due ragazzi di 16 anni, suoi coetanei, ma la sua fuga in bicicletta finisce contro la portiera di una macchina della polizia che poi lo ha arrestato.  E’ accaduto in via Darwin nel primo pomeriggio. Attorno alle 14.15 una ragazzina e un ragazzino milanesi hanno chiamato la centrale operativa della Questura per segnalare che erano stati avvicinati da un tipo con un passamontagna in testa e in sella a una bici, il quale aveva tentato di strappare un marsupio a lui e chiesto a lei di consegnargli la borsa altrimenti avrebbe usato il coltellino che aveva in tasca. Di fronte alle resistenze dei due, il minorenne, anche lui italiano, è scappato pedalando a più non posso. Poco dopo è stato individuato dagli agenti delle volanti, nel frattempo intervenuti. E’ cominciato così un inseguimento che è terminato dopo una serie di zig-zag e con il ragazzo finito contro la loro macchina che ha riportato danni dalla portiera. Per questo il 16enne, illeso per l’incidente, oltre ad essere stato arrestato con l’accusa di tentata rapina, è indagato anche per danneggiamento aggravato. ANSA

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Manifestazione contro la guerra

La Milano che dice no alla guerra è scesa in piazza per manifestare la propria solidarietà al popolo ucraino attaccato dalla Russia. Sono migliaia le persone che hanno iniziato a sfilare per le vie del centro, partendo dalla piazza antistante al Castello, nell’ambito del corteo ‘Milano contro la guerra’ promosso da diverse realtà associative, centri sociali, collettivi e studenti e sostenuto anche dall’Arci, dai sindacati di base, dai Sentinelli, dai Fridays for Future, oltre che da circoli Anpi e da Rifondazione comunista e Sinistra italiana. Ad aprire il corteo è una lunga bandiera della pace che i manifestanti tengono sopra le loro spalle, sotto la quale giocano bambini che sono venuti in corteo con le loro famiglie. Sono tanti anche i cittadini ucraini che vivono a Milano da anni che hanno deciso oggi di sfilare in solidarietà per il loro popolo. Molte persone sono arrivate in piazza con le bandiere ucraine, anche dipinte in volto o sulle mascherine, o con le bandiere della pace. Molti cartelli sono contro Putin che per alcuni è “peggio del Covid”. Da Porta Venezia è partito un altro corteo composto per la maggior parte da studenti delle scuole superiori che attraverserà le vie del centro per raggiungere la manifestazione principale. L’inizio del corteo è aperto da uno striscione con la scritta: ‘No alle guerre sulla nostra pelle. Né con la Nato né con la Russia’. Il corteo ‘Milano contro la contro la guerra’, a cui stanno partecipando circa 30 mila persone, secondo quanto hanno riferito gli organizzatori, per condannare l’aggressione della Russia all’Ucraina ha raggiunto piazza Duomo dove la manifestazione si concluderà. Mentre la testa del corteo sta entrando lentamente in piazza Duomo la coda è ancora ferma in piazza Castello dove si sono concentrate le persone dalle 15. I manifestanti hanno scandito il coro “assassini, assassini” e “fuori l’Italia dalla Nato”. ANSA

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Il 23 settembre maratona oratoria ”Milano contro l’odio”

Il 23 settembre, maratona oratoria ”Milano contro l’odio”. Tra i diversi ospiti interverranno anche: On. Matteo Orfini, Pierfrancesco Majorino Eurodeputato, On. Emanuele Fiano, Silvia Roggiani segretaria del PD metropolitano, Mauro Grimoldi, Nico Acampora di Pizzaut, Luca Paladini, Dijana Pavlovic, Monica Romano, Diana De Marchi. Oggi durante l’iniziativa di lancio della Campagna Elettorale di Daniele Nahum, Responsabile Cultura del PD metropolitano e candidato Consigliere Comunale, è stato annunciato l’evento ‘Maratona oratoria: Milano contro l’odio’. L’iniziativa si terrà presso il Teatro Litta alle ore 18:30 e avrà come obiettivo principale quello di raccogliere le testimonianze e le proposte di alcuni dei principali esponenti della città, della politica e della cultura sul tema dell’odio. Organizzato da Daniele Nahum, Responsabile Cultura PD Metropolitano e candidato al Consiglio Comunale per il Partito Democratico.

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Rogoredo, presidio contro le Forze dell’Ordine

Il presidio era stato annunciato alcuni giorni fa sulla pagina Faceebook “Corvetto odia” e noi siamo stati pazientemente alla finestra, evitando di fare da cassa di risonanza all’iniziativa, in attesa che le istituzioni la vietassero. Anche se agli organizzatori importa ben poco di avere o meno i permessi necessari per manifestare, da parte del Comune sarebbe stata una presa di posizione necessaria a far capire da che parte sta e avrebbe motivato un eventuale intervento di Polizia e Carabinieri per impedire l’adunanza. Non è successo, o almeno non ci è giunta notizia di divieti in corso. Da Palazzo Marino potranno sempre giustificarsi dicendo che non ne sapevano nulla. Del resto a chi sono sfuggiti i crimini del comunismo, può anche capitare di non fare caso a un all’annuncio di una manifestazione fatto su facebook. Ma veniamo ai fatti: questa sera alle 19:30, nei pressi della stazione di Rogoredo si raduneranno i manifestanti chiamati a raccolta da “Corvetto odia” per protestare contro la violenza, che a loro dire, sarebbe usata da Polfer, Esercito e Polizia Locale nei confronti di spacciatori e tossicodipendenti che gravitano nella zona. In particolare alle Forze dell’Ordine sarebbe imputato un episodio di qualche settimana fa nel corso del quale alcuni degli organizzatori sarebbero stati aggrediti mentre volantinavano. Un episodio raccontato con dovizia di particolari in cui si favoleggia anche di una “stanza dei pestaggi”, ripreso con i cellulari da numerosi passanti, che stranamente per una volta hanno deciso di non diffondere i video sui social. Comunque sia questa sera vedremo come andranno le cose e scopriremo se le Foze dell’Ordine useranno la come sostengono quelli di “Corvetto odia”, o se, come capita spesso,  staranno li a garantire la sicurezza dei cittadini per bene mentre i manifestanti li insultano. Intanto sulla questione è intervenuto il Presidente della commissione sicurezza del Municipio 4 Francesco Rocca (FdI), che ha dichiarato: “Gli anarcoidi di “Corvetto odia” annunciano un presidio alla stazione ferroviaria di Rogoredo giovedì 19 dicembre alle ore 18,30, contro la “violenza poliziesca”, denigrando le operazioni di Polizia con gravi dichiarazioni tendenti ad alterare la realtà. Non ho mai visto da parte dei centri sociali manifestazioni contro gli spacciatori o contro la tossicodipendenza , la loro ricetta è l’odio incondizionato verso la divisa, questo la dice lunga sulla loro credibilità.Penso sia opportuno, considerando anche il contesto in cui viviamo, che Facebook oscuri la pagina “Corvetto Odia” poiché i contenuti dei post promuovono odio e violenza”.  

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Forza Italia si spacca, 45 amministratori contro il coordinatore regionale

“Non parteciperemo ai congressi locali del partito, convocati dal coordinatore regionale (Massimiliano Salini ndr) in modo illegittimo nei tempi e nei modi, in palese violazione delle regole più elementari di democrazia interna. Stiamo predisponendo i ricorsi ai Probiviri e agli organismi di garanzia”. Lo annunciano in una nota 5 Consiglieri metropolitani, 7 Sindaci, 6 Assessori, 33 Consiglieri comunali fra cui 9 Capigruppo, 18 Coordinatori locali di Forza Italia in rappresentanza di oltre 30 Comuni dell’area metropolitana di Milano, contestando l’indizione di alcuni congressi territoriali prevista per domenica 24 novembre. “Ci chiediamo a chi possa giovare questa forzatura – aggiungono gli amministratori locali Azzurri – che sta mettendo a dura prova l’unità del partito e rischia di provocarne una pericolosa frammentazione. Siamo stati i primi a chiedere l’attuazione di nuove forme di democrazia diretta per l’organizzazione di Forza Italia, con regole precise, capaci di premiare il merito e la rappresentatività territoriale. Paradossalmente ora viene imposta una convocazione dell’ultim’ora che viola gli accordi intercorsi, non condivisa nella forma e nella sostanza, irrispettosa nei confronti di chi come noi, da anni, si impegna nelle istituzioni con impegno ed energia promuovendo le idee, le proposte e i valori liberali del nostro partito”. “Abbiamo chiesto un incontro urgente al Presidente Berlusconi – conclude la nota degli amministratori locali di Forza Italia – per rappresentare direttamente a lui le nostre preoccupazioni. Non si può promuovere la democrazia interna attraverso atti unilaterali che sono l’esatta negazione della stessa”.

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Il Municipio 7 delibera contro la dichiarazione antifascista

Con il foto favorevole dei consiglieri di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Milano Popolare, il Consiglio di Municipio 7 è stata approvata un mozione contenente la richiesta di modificare della procedura per la concessione di spazi comunali e di contributi alle Associazioni, attualmente vincolati alla sottoscrizione della cosidetta “dichiarazione antifascista”. I gruppi consiliari di centrodestra attraverso un comunicato diffuso dal Presidente Marco Bestetti, “rivendicano con assoluta convinzione la ragionevolezza del documento proposto“. “Riteniamo infatti – spiegano – che la sottoscrizione della “dichiarazione antifascista”, imposta dal Comune di Milano a tutti coloro che richiedono la concessione di uno spazio pubblico, sia solo una ridondante forzatura ideologica, perché il rispetto delle leggi e della Costituzione italiana è prerequisito implicito per chiunque, che non necessita certo di autocertificazioni in carta bollata“. “Peraltro – continuano i consiglieri – vista la risoluzione del Parlamento Europeo del 19 settembre scorso che ha condannato con fermezza le violazioni dei diritti umani commessi da tutti i regimi totalitari, compresi quelli comunisti, non si comprende il motivo per cui a Milano si dovrebbe dichiarare il rifiuto della sola ideologia fascista, fingendo che i crimini commessi dai regimi comunisti non siano mai esistiti”, concludendo, “A pochi giorni dal 30° anniversario del Giorno della Libertà, che celebra la caduta dell’odioso muro di Berlino e la fine del comunismo in Europa, consigliamo quindi al Partito Democratico di rassegnarsi alla storia e di non aggrapparsi ad inutili scartoffie burocratiche per cercare di riscrivere il corso degli eventi“.  

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