C’è sempre qualcuno più uguale degli altri quando a governare sono i compagni. Valeva nella Fattoria degli animali di Orwell e vale nell’Italia del lockdown infinito. Il fatto che questo qualcuno sembri appartenere ad un gruppo etnico particolarmente propenso a vivere secondo regole proprie e a ignorare quelle della comunità di cui sono ospiti è sicuramente un caso. Ci mancherebbe. Ci racconta l’episodio il Consigliere di Municipio Franco Vassallo, nell’inedita veste di testimone oculare: “La notte di Domenica alle 23 ho sentito un botto. Nel silenzio del coprifuoco mi sono spaventato non poco. Ho controllato che tutti in famiglia stessero bene. E poi mi sono affacciato alla finestra. Nel parco delle cave era in corso un allegro carosello di moto. Dal rumore che facevano è legittimo supporre che non fossero certo nelle condizioni originali. E stavano là, beati, signori di una città rinchiusa in casa per proteggere tutti dall’epidemia. Da quanto mi risulta, le forze dell’ordine hanno fatto quanto possibile per prenderli. Ma, vista la propensione a violare ogni regola del codice della strada, finora l’hanno fatta franca’ Da dove vengono? Mistero. Idem per le moto. Riferiscono alcuni cittadini degni di fiducia che frequentino i parcheggi sotto le case di via Quarti, dove il rumore infernale si ripete ogni notte. Ora, di certo non è colpa di Aler, che non sovrintende il traffico. Però arrivati a questo punto, una pulizia profonda dell’area è più che mai necessaria. Bisogna aumentare le pressioni su Sindaco e Prefetto. Perché? Perché non si può difendere la legalità con le case occupate abusivamente, il parcheggio che alterna momenti in cui è un gigantesco dormitorio a momenti in cui si trasforma in un mercato all’aperto. Significa far passare il messaggio che abbiamo già perso. Peggio, anche peggio: significa che ci siamo arresi. Che è giusto e corretto multare i nostri ragazzi se fanno tardi la sera, ma se ignoti scorrazzano in moto e spariscono tra le roulotte, allora va bene così. Non vale la pena rincorrerli. Ecco, mi sia consentito: no. Ritorniamo alla legalità, costi quel che costi. E vedrete che non avranno più alcuna zona franca in cui scappare. O rifugiarsi”.