corso

A Brescia arriva il corso per diventare guardia zoofila: aperte le iscrizioni

Nate nel 2002 con il primo nucleo attivo a Milano e provincia, le guardie eco-zoofile Oipa sono presenti in 17 regioni con 62 nuclei provinciali attivi e sono un punto di riferimento per tutti coloro che hanno a cuore il rispetto dei diritti degli animali. L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) è stata fondata nel 1981, ed è nota a livello mondiale come la prima confederazione internazionale di associazioni animaliste e protezioniste. Oggi l’Oipa è presente sui cinque continenti con oltre 200 leghe-membro sparse in 61 nazioni. In Italia è attiva con 150 sezioni locali. La presenza capillare sul territorio ha permesso di arrivare dove la voce dei più deboli non è ascoltata, distribuendo cibo a rifugi, canili e gattili in tutta Italia, ma anche intervenendo in occasione di gravi catastrofi naturali come il terremoto in Abruzzo o le alluvioni in Veneto, Sicilia, Liguria e Lombardia. Gli ultimi tre decenni hanno visto l’Oipa impegnata in molteplici battaglie per perseguire i suoi obiettivo principale: la difesa degli animali. Ogni singola battaglia è stata portata avanti con l’impegno, la convinzione e la passione incondizionata di tanti volontari. Questo ha reso possibile il raggiungimento d’importanti risultati tutti a vantaggio degli animali.   Sono aperte le iscrizioni ai corsi di formazione per diventare guardia zoofila dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) a Brescia e provincia. Le lezioni si terranno online e saranno precedute da un incontro di presentazione che illustrerà il corso, la figura e il ruolo delle guardie. Il corso, della durata di quattro mesi, inizierà il 6 novembre ed è gratuito. Le preiscrizioni, che prevedono la compilazione di un questionario informativo da inviare via email a guardiebrescia@oipa.org, termineranno il 2 novembre. È richiesta unicamente l’iscrizione all’Oipa come socio benemerito (100 euro). «Le guardie zoofile volontarie Oipa rivestono la qualifica di pubblici ufficiali, agenti di polizia amministrativa e, nei casi previsti, di polizia giudiziaria», spiega Massimo Pradella, coordinatore nazionale delle guardie eco-zoofile Oipa. «Le loro mansioni comprendono la prevenzione e repressione delle infrazioni relative alla protezione degli animali e alla difesa del patrimonio zootecnico locale». Quella della guardia eco-zoofila è una figura prevista dall’ordinamento riguardante la vigilanza zoofila (leggi n. 611/13 e n. 189/2004) e da altre leggi statali e regionali in materia di tutela degli animali d’affezione. La  nomina a guardia particolare giurata Oipa è conferita dal Prefetto con decreto. Il corso di formazione organizzato dall’Oipa è rivolto a tutte le persone maggiorenni fortemente motivate e amanti degli animali, serie e disponibili, che condividano gli scopi associativi dell’associazione. I candidati devono essere in possesso almeno della licenza media inferiore e non devono avere condanne penali o carichi pendenti. Per maggiori informazioni su come partecipare ai corsi: Iride Serramondi, coordinatrice delle guardie zoofile Oipa di Brescia e provincia, tel. 347 3238073; email: guardiebrescia@oipa.org 

A Brescia arriva il corso per diventare guardia zoofila: aperte le iscrizioni Leggi tutto »

Al via il corso sullo spionaggio industriale e scientifico

Al via il corso sullo spionaggio industriale e scientifico. L’Istituto Gino Germani di Scienze Sociali e Studi Strategici e la Società Geografica Italiana (SGI) organizzano un altro corso molto interessante per manager, studenti e forze dell’ordine. Si tratta del corso di alta formazione sul tema “Spionaggio economico, industriale  e scientifico: la sicurezza economica nazionale sotto attacco“, che  si svolgerà il 2-3-4 aprile 2020 presso la sede della SGI, Palazzetto Mattei in Villa Celimontana, Via della Navicella, 12 (Roma). Le attività del corso si svolgeranno dalle ore 9 alle ore 18:30. Introduzione Lo spionaggio economico-industriale e scientifico, praticato sia da Stati che da attori non-statali, rappresenta uno strumento sempre più diffuso di guerra economica. I servizi d’intelligence  di molti Stati mirano ad acquisire  segreti industriali  e scientifici di altre nazioni  da conferire alle proprie imprese e centri di ricerca nazionali, al fine di potenziarne la competitività e risparmiare ingenti costi di ricerca e sviluppo (e/o per modernizzare i propri apparati militari). Obiettivo privilegiato di tali attacchi spionistici, condotti con tecniche cibernetiche e/o tradizionali,  sono le imprese che  investono consistenti risorse in ricerca e sviluppo –  e  soprattutto quelle operanti  in settori strategici e high-tech –   ma nessun tipo di azienda o settore economico é escluso.     I danni inflitti dallo spionaggio economico-industriale  alle  imprese  e  alle economie nazionali sono  molto consistenti:  i paesi colpiti subiscono un calo  di competitività internazionale e  spesso la perdita di un grande numero di posti di lavoro, con possibili ripercussioni negative per la loro stabilità sociale e politica. Le aziende e i centri di ricerca scientifica italiani, anche quelli operanti in settori sensibili per la sicurezza e la difesa nazionale, subiscono danni crescenti a causa della  sottrazione – ad opera di servizi segreti esteri, imprese straniere e/o concorrenti,  e strutture private d’intelligence – di know-how pregiato, proprietà intellettuale, dati aziendali sensibili e altre informazioni  di carattere strategico. Ciò costituisce una grave minaccia allo sviluppo economico e alla competitività del sistema-Italia. La sicurezza economica nazionale, inoltre, è insidiata  da azioni di ingerenza economico-finanziaria poste in essere da attori stranieri, statali e non-statali, che mirano all’acquisizione di posizioni dominanti in settori d’interesse strategico del sistema-paese Obiettivi didattici Il corso approfondirà, anche con la discussione di casi-studio e testimonianze di operatori dell’intelligence, la minaccia crescente dello spionaggio economico-industriale e scientifico attuato da  servizi segreti  stranieri e da strutture private d’intelligence: un’attività condotta sempre più di frequente nello spazio cibernetico. I partecipanti, inoltre, acquisiranno una conoscenza panoramica delle metodologie e tecniche offensive, sia tradizionali che cibernetiche, utilizzate nelle operazioni di ricerca e acquisizione illecita di segreti economici e scientifico-tecnologici. Infine, il corso fornirà essenziali contromisure pratiche e tecniche di controspionaggio a tutela delle informazioni strategiche e del capitale intellettuale di imprese e centri di ricerca. Al termine del corso i corsisti riceveranno un Attestato di Partecipazione. Contenuti del corso 1) Lo spionaggio economico, industriale e scientifico (EIS) nell’era della guerra economica. a)Definizione del fenomeno e profili normativi. b)Evoluzione dello spionaggio come strumento di guerra economica nel XXI secolo. c)Azioni di ingerenza economico-finanziaria miranti ad acquisire il controllo di  industrie di interesse strategico. d)La crescente rilevanza dello spazio cibernetico nelle operazioni spionistiche in campo economico-industriale. e)Danni provocati   dagli attacchi spionistici alle  economie nazionali e alle imprese. f)I confini,  spesso sfumati,  tra spionaggio industriale e spionaggio militare. g)Attività di acquisizione illecita di tecnologie destinate alla  proliferazione di armi di distruzione di massa. 2) Gli attori dello spionaggio EIS: servizi d’intelligence stranieri avversari e alleati. a)I servizi d’intelligence cinesi. b)I servizi d’intelligence russi. c)I servizi d’intelligence iraniani e di altre potenze emergenti del mondo non-occidentale. d)Servizi d’intelligence di Paesi occidentali e alleati (Francia, Israele) . e)Società estere di alta tecnologia collegate a servizi segreti stranieri. 3) Gli attori dello spionaggio EIS: attori non-statali leciti e illeciti. a)Imprese che prendono di mira i propri competitors o agiscono per conto di attori statali. b)Strutture private d’intelligence dedite al commercio di informazioni segrete. c)Organizzazioni criminali attive nel business della contraffazione. d)Criminali informatici e hackers indipendenti che agiscono autonomamente o al servizio di attori statali o non-statali. 4) Metodologie e tecniche tradizionali utilizzate nello spionaggio EIS. a)Human Intelligence (HUMINT) e il ruolo dell’insider b)Ricerca tramite strumenti tecnologici: Signals Intelligence (SIGINT), Imagery Intelligence (IMINT), Measurement and Signatures Intelligence (MASINT). c)Open Source Intelligence (OSINT) d)Inganno e pretext tradecraft. e)Trash Intelligence (TRASHINT). 5) Metodologie e tecniche cyber utilizzate nello spionaggio EIS. a)Come evolvono le tecniche offensive: social engineering e attacchi spear phishing, back doors, malware, adminware, supply-chain operations. b)Il ruolo dell’insider infedele nelle operazioni di cyber-spionaggio c)Le tecnologie di nuova generazione (Intelligenza Artificiale e Internet of Things) e il loro impatto sulla sicurezza cibernetica. 6) Settori industriali  e scientifico-tecnologici di interesse prioritario per gli attori dello spionaggo EIS. a)Tecnologie  dell’informazione e della comunicazione. b)Industria della difesa, tecnologie militari, armi convenzionali e di distruzione di massa (nucleari, chimiche e biologiche). c)Settore energetico, incluse le energie alternative e rinnovabili. d)Nuovi materiali e tecnologie manifatturiere avanzate. e)Biotecnologie, tecnologie biomediche e farmaceutiche. f)Tecnologie avanzate di produzione agricola. g)Tecnologie di protezione ambientale.         7) Contromisure: strumenti e strategie di controspionaggio e controingerenza economico-industriale. a)Il ruolo dei servizi d’intelligence e sicurezza nel contrasto allo spionaggio EIS e all’ingerenza economico-finanziaria. b)Principali metodologie e tecniche di controspionaggio economico-industriale. c)Linee-guida di una strategia di protezione del patrimonio scientifico, tecnologico e industriale nazionale. Docenti Parteciperanno come docenti autorevoli esperti italiani e stranieri, tra cui:   Giulio Terzi di Sant’Agata, Presidente del Comitato Globale per lo Stato di Diritto  “Marco Pannella”, è stato Ministro degli Esteri. Paolo Salvatori, già Direttore della Divisione Controproliferazione e della Divisione Controterrorismo dell’AISE, è scrittore e docente in materia di intelligence, sicurezza  nazionale e internazionale. Adriano Soi, già responsabile delle relazioni istituzionali del Dipartimento Informazioni per la Sicurezza (DIS), è  docente di intelligence e sicurezza nazionale presso la Scuola di Scienze Politiche “Cesare Alfieri”  dell’Università  degli Studi di Firenze. Julian Richards, direttore del  Centre for Security and Intelligence Studies dell’Università di Buckingham [Regno Unito];  ha lavorato per circa 20 anni nel comparto intelligence e sicurezza del Governo britannico. Tommaso Profeta  è Chief Security Officer di Leonardo.  Ha prestato  servizio come funzionario nella Polizia di Stato presso le sedi di Roma, Palermo, Napoli e Washington, DC (USA). Michele Colajanni è professore ordinario presso il

Al via il corso sullo spionaggio industriale e scientifico Leggi tutto »