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Milano corteo pro Palestina: “fermare il genocidio a Gaza”

Sono migliaia le persone che si sono radunate in piazza Duca d’Aosta davanti alla stazione Centrale di Milano per la manifestazione a supporto della Palestina e della sua popolazione promossa da diverse realtà, tra cui Giovani Palestinesi, Unione democratica arabo-palestinese e Associazione dei palestinesi in Italia. In piazza, dove le persone si sono radunate in attesa della partenza del corteo, sventolano bandiere della Palestina e cartelli con le scritte come ‘I veri terroristi sono Europa, Israele, l’Onu, gli Usa. Palestina libera. In testa al corteo c’è invece lo striscione con la scritta, ‘Fermiamo il genocidio a Gaza. Salviamo Gaza’. “Noi non siamo antisemiti, noi siamo per il rispetto del diritto internazionale – ha scandito un organizzatore col megafono dal camioncino -, non ce l’abbiamo con gli ebrei ma con l’occupazione sionista che massacra tutti i giorni e compie un genocidio nei Territori palestinesi. Sono state sterminate famiglie e rasi al suolo territori. Gettando fosforo bianco sulle case già distrutte”. Il corteo che inizialmente doveva partire dal centro città, piazza San Babila, per motivi di sicurezza sta per partire dalla stazione per concludersi verso la periferia al Parco Trotter.

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Corteo Ramelli. Sala: se lo autorizza il Prefetto per me va bene

“Capisco l’osservazione di Anpi ma il punto è che per me c’è una regola, che è quella data dalla legge e dalle decisioni del questore e del prefetto. Nel momento in cui loro autorizzano per me va bene”. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha parlato del corteo promosso dalle sigle della destra radicale per commemorare la morte di Sergio Ramelli che si terrà domani sera in città e che è stato duramente criticato dall’Anpi. Per il presidente dell’Associazione partigiani di Milano, Roberto Cenati, il corteo è infatti “inaccettabile” visto che negli anni scorsi “si è sempre caratterizzato con l’ esibizione di croci celtiche, saluti romani, chiamata del presente, con un forte richiamo nostalgico al passato militare e razzista del regime fascista”. Il sindaco Sala sarà invece domani mattina alla commemorazione istituzionale che si terrà come ogni anno ai giardini intitolati al giovane militante del Fronte della Gioventù ucciso nel 1975 da un gruppo di militanti di estrema sinistra. “Io andrò al ricordo come tutti gli anni, come vado ovunque perché mi sembra giusto e sono passaggi della storia della nostra città”, ha spiegato Sala a margine della presentazione della 49esima edizione della Stramilano. ANSA

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In 2000 al corteo per la pace dell’estrema sinistra

“Pace, disarmo e futuro”. Sono queste alcune delle parole chiave della manifestazione per dire “no a tutte le guerre”, in Ucraina e in tutto il mondo , e “no alla Nato” , in corso a Milano voluta da centri sociali, collettivi studenteschi, sinistra radicale, Rifondazione Comunista, Cobas, Verdi, Fiom e l’Flc Cgil, Emergency ed alcune sezioni dell’Anpi. Sono circa duemila le persone che, con striscioni e bandiere, stanno sfilando per le vie della città passando da Foro Buonaparte verso piazza della Scala. Il corteo è partito da poco da piazza Cairoli e dovrebbe terminare in corso Sempione, non molto lontano dell’Arco della Pace, dove alle 18 si terrà una manifestazione ufficiale organizzata dal Comune con il sindaco Beppe Sala. “No Putin No Nato uniti per la pace”, si legge in un cartello nel corteo dove ci sono famiglie con bambini e anche alcuni volti noti come Sergio Segio e Sergio Cusani. “Non bisogna prendere parte al sistema della guerra che va, invece, combattuto. Prendere parte significa essere parte del sistema” , ha detto Segio. “È scandaloso questo aumento delle spese militari sia in Italia che in Europa – ha aggiunto l’ex Prima Linea -. Se si vuole trovare una soluzione alla guerra bisogna ricorrere alla diplomazia e non al riarmo. Le guerre le decidono sempre i potenti e le pagano i poveri “. ANSA

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Corteo studenti: scontri con la Polizia

Ci sono stati momenti di tensione e una carica di alleggerimento da parte delle forze dell’ordine questo pomeriggio poco prima delle 17 a Milano quando il corteo ‘Questa scuola ci sta uccidendo. In piazza per Lorenzo’ partito da piazza Missori è arrivato vicino alla sede di Assolombarda. Alcuni, degli oltre 300 partecipanti (fra cui molti studenti ma anche esponenti dei centri sociali ed anarchici), hanno infatti iniziato a gettare a terra le transenne che impedivano loro l’accesso. Le forze dell’ordine in tenuta antisommossa sono allora intervenute per allontanarli. Al momento i manifestanti si trovano ancora nelle vicinanze della sede degli industriali. ANSA

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Corteo sindacati con delegazioni da tutto il nord Italia

Si è svolto come previsto il corteo milanese organizzato nell’ambito della giornata nazionale di sciopero generale indetta da Cgil e Uil. Partiti intorno alle 10.30 dopo il concentramento in piazza Castello, i partecipanti hanno dato vita a una lunga coda di persone provenienti dalle regioni del nord Italia, con la testa del corteo già arrivata all’Arco della Pace e la coda ancora nel parco, che è stato attraversato proprio per minimizzare l’impatto sul traffico. Mentre sul palco si alterneranno gli interventi dei delegati nazionali e regionali, e degli attivisti, l’evento, denominato ‘Insieme per la Giustizia’ si dovrebbe concludere intorno alle 12.30 dopo il collegamento con la manifestazione di Roma per ascoltare gli interventi di Pierpaolo Bombardieri e Maurizio Landini. ANSA

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Studenti in corteo per chiedere una scuola diversa

Anche a Milano, come in altre città italiane, gli studenti sono scesi in piazza per chiedere una scuola diversa, più sicura, con più investimenti per il diritto allo studio, per i trasporti pubblici e per una nuova didattica e un nuovo sistema di valutazione, come è spiegato nel Manifesto del Futuro lanciato in occasione della mobilitazione. Per le strade di Milano hanno sfilato, in un corteo che si è snodato per le vie del centro, circa duecento studenti partiti alle 9:30 da largo Cairoli e arrivati sotto la sede della prefettura per portare le loro istanze. In testa al corteo lo striscione con la scritta: “Siamo il futuro che si ribella”. Nel corso della manifestazione gli studenti hanno fatto una serie di flash mob. “Siamo in piazza per l’edilizia, per il benessere psicologico, per l’accoglienza, per una nuova didattica”, hanno spiegato. ANSA

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