Crisi d’impresa: la compensazione negoziata a un anno dalla sua istituzione
Crisi d’impresa: la compensazione negoziata a un anno dalla sua istituzione. In Italia il 21% delle richieste di gestione della crisi è di un’impresa lombarda. Milano concentra il 56% delle istanze lombarde. L’80% degli esperti lombardi è un commercialista, il 18% un avvocato. Il 68,6% delle imprese italiane, che hanno presentato istanza di composizione della crisi, ha chiesto le misure protettive. Presentato il primo bilancio della Composizione Negoziata della crisi di impresa, ad un anno dalla sua istituzione. Lo strumento è nato il 15 novembre 2021, ripreso dal nuovo Codice della crisi entrato in vigore il 15 luglio 2022, con l’obiettivo di supportare il sistema economico in difficoltà, ristrutturare le attività imprenditoriali e prevenire il default aziendale. Il 21% delle istanze presentate in tutta Italia (in totale 475) è di un’impresa lombarda (1 istanza su 5 è lombarda). Milano concentra il 56% delle istanze lombarde. Le imprese nel presentare la domanda possono chiedere le misure protettive: si tratta di interventi volti a proteggere il patrimonio, i beni aziendali e i diritti con i quali viene esercitata l’attività di impresa aziendale dalle iniziative giudiziarie dei creditori. Queste misure protettive servono a facilitare il buon esito delle trattative assunte per la regolazione della crisi. Il 68,6% delle istanze nazionali contiene richiesta di misure protettive; il 67% delle istanze lombarde contiene richiesta di misure protettive. Figura cardine della Composizione Negoziata della crisi è l’esperto: è un negoziatore che assiste le imprese, dialoga con i creditori, nella ricerca di una soluzione tesa al risanamento dell’azienda. L’esperto deve possedere determinate caratteristiche e si iscrive ad un apposito elenco. Il 18,5% degli esperti nazionali è lombardo. Il 6,6% degli esperti in Italia è della provincia di Milano. Di tutti gli esperti lombardi, l’80% è un commercialista; il 18% è un avvocato; l’1,9 % non è iscritto in nessun albo (c.d. manager); lo 0,1% è consulente del lavoro; il 35,7 % degli esperti in Lombardia è della provincia di Milano. E’ questa la fotografia delineata dalla Camera Arbitrale di Milano sui dati dei depositi delle istanze presso le Camere di commercio lombarde e in base ai dati di Unioncamere, dall’avvio della Composizione Negoziata quindi dal 15/11/2021 al 15/11/2022. “La Composizione Negoziata è un’importante opportunità per le realtà imprenditoriali in difficoltà, è un supporto per prevenire il default e tentare di garantire il più possibile la continuità aziendale” – ha dichiarato Rinaldo Sali, Vicedirettore generale della Camera Arbitrale di Milano e referente per il Servizio di Composizione Negoziata per le imprese lombarde. “Ad oggi la Camera Arbitrale di Milano gestisce il 21% delle istanze nazionali e conta in Lombardia il 18,5% degli esperti incaricati sul totale nazionale. Ad un anno dall’istituzione dello strumento possiamo dire che la partenza è stata piuttosto tiepida: occorre oggi più che mai avviare un cambio culturale di prospettiva e “fare sistema” a più livelli, con le Istituzioni, le Associazioni di categoria e gli Ordini professionali, per accompagnare in questo momento particolarmente delicato le imprese a comprendere le opportunità dell’affrontare la crisi quando questa è ancora reversibile e sfruttare quasi la crisi per rilanciarsi. Come Camera Arbitrale siamo impegnati a sviluppare l’idea di prevenzione della crisi e a garantire la competenza e l’indipendenza dell’esperto chiamato a facilitare il dialogo tra imprenditore e creditori”. TABELLA: RIPARTIZIONE ISTANZE DI COMPOSIZIONE CRISI PER COMPETENZA DELLE CAMERE DI COMMERCIO LOMBARDE (Fonte: elaborazione Camera Arbitrale di Milano, istanze ricevute dal 15/11/2021 al 15/11/2022. “Milomb” indica l’area di competenza della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi) Dal 2021 la Camera Arbitrale di Milano si occupa su incarico della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi delle procedure di Composizione Negoziata della Crisi di impresa (CNC). Il procedimento di composizione si svolge interamente per via telematica attraverso la piattaforma nazionale di Composizione Negoziata. L’impresa presenta l’istanza direttamente sulla piattaforma. Presso la Camera Arbitrale di Milano sono tenuti gli elenchi degli esperti lombardi e sempre presso la stessa Camera Arbitrale opera la Commissione regionale incaricata di nominare gli esperti per i casi di tutta la Lombardia. Che cosa è la Composizione Negoziata della crisi? E’ una procedura, più volte oggetto di modifiche normative e ora recepita dal Codice della Crisi e dell’Insolvenza entrato in vigore il 15 luglio del 2022. E’ nata per aiutare le imprese in difficoltà; è una procedura volontaria, dunque, è l’imprenditore a presentare l’istanza e a richiedere l’intervento di un esperto negoziatore/facilitatore che lo assista, dialogando con i creditori, nella ricerca di una soluzione tesa al risanamento dell’azienda. TUTTI I DATI IN DETTAGLIO Numero istanze: totale nazionale/Lombardia. In un anno, dall’entrata in vigore della procedura di Composizione Negoziata delle Crisi di impresa (CNC), quindi dal 15 novembre 2021 al 15 novembre 2022, in Italia sono state depositate 475 istanze da parte di imprese in crisi. Di queste, 100 provengono dal territorio lombardo, pari al 21% del totale nazionale. In particolare, Milano ha 56 istanze che pesa per il 56% sul totale delle istanze lombarde; 14 istanze provengono da Bergamo; 8 Varese; 5 da Brescia; 4 da Monza e Brianza; 4 da Mantova; 2 da Cremona; 4 Pavia; 2 dall’area Como-Lecco; 0 Sondrio; 1 Lodi. (Fonte: elaborazione della Camera Arbitrale di Milano su dati propri e di Unioncamere, 15/11/2021 al 15/11/2022). N^ totale imprese richiedenti misure protettive. Su 475 istanze di Composizione della crisi di impresa a livello nazionale, 326 imprese italiane hanno chiesto misure protettive pari al 68,6%. In Lombardia sono 67 le imprese che hanno chiesto misure protettive (41 imprese del territorio di Milano, Monza Brianza, Lodi; 9 imprese sono di Bergamo; 5 di Varese, 4 di Brescia; 4 di Pavia; 2 di Mantova; 1 di Como-Lecco; 1 di Cremona; 0 a Sondrio). Il 20,5% delle istanze nazionali contenente richieste di misure protettive proviene dalla Lombardia. Il 61,2 % delle richieste di misure protettive in Lombardia è proveniente da un’impresa del territorio di Milano Monza Brianza Lodi. Il 12,6 % delle richieste di misure protettive in Italia è proveniente N^ istanze chiuse/rifiutate. Sul totale di 475 istanze di imprese italiane, 95 sono quelle ad
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