crisi economica

Sala preoccupato per la crisi economica di Milano

“Sono ottimista per il futuro di Milano ma preoccupato per questo periodo che ci attende. Il Comune continuerà a fare la sua parte, con un poderoso intervento sul welfare anche se Milano sta soffrendo più di altre realtà”. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha parlato di come la crisi anche economica dovuta al Covid ha toccato la città, nel corso della presentazione della nuova iniziativa ‘Credito solidale 2.0’ promossa da Fondazione Welfare Ambrosiano. “Le altre città non hanno questo fiore di società partecipate che in periodi normali ti garantiscono dividendi, ma quando poi vengono a mancare come è accaduto con la crisi si crea un problema. Così anche per il sistema di trasporto, è a costi fissi e se non hai entrate le casse ne risentono – ha aggiunto -. Stiamo lottando per non tagliare servizi e stiamo chiedendo una mano anche a questo governo”. Sala ha poi ricordato che nel 2020 il Pil di Milano è calato dell’11% e che “nonostante il blocco dei licenziamenti sono stati persi 22 mila posti di lavoro, immaginate quante famiglie fanno fatica ad arrivare alla fine del mese”. ANSA

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Piove pure

Piove pure. La crisi economica, la crisi climatica, la crisi pandemica. E la domenica di Zona Gialla piove pure. Una generazione così sfigata non si vedeva dai tempi di Tito. Erede di grandi, poteva essere lanciato verso un futuro brillante e invece eruzioni, rivolte, distruzioni. Una sfiga dietro l’altra. Più o meno come l’inizio degli anni Duemila. Vent’anni di sberle. Appena si iniziava a dire “però abbiamo la salute e il sorriso” siamo diventati un pianeta di lebbrosi. Chiusi dentro casa con il timore di ucciderci a vicenda per un abbraccio o un bacio. Persino lo starnuto è diventato pericoloso. Fuori non sembra andare meglio: a Roma si discute. Sembrano tutti d’accordo, ma il governo se va bene arriverà tra un paio di settimane. Perché c’è il NextgenerationEU e per gestirlo persino Salvini è disposto a governare con il Partito democratico, pure con i ministri della Lega. Però ci vuole tempo, proprio mentre tutti dicono che bisogna fare in fretta perché non ce n’è. Uno spettacolo sempre più surreale, ma forse è proprio da questi giorni di pioggia che lo spirito del tempo potrà dare il suo meglio. Forse sotto la pioggia in molti ricorderanno che “dio è nella pioggia”. Proprio quando si pensa di aver toccato il fondo, il tocco dell’acqua di una tempesta può ricordarci quanto sia profonda e vitale la forza che ci lega al pianeta. La Terra è in crisi e noi con lei. Ma forse proprio perché piove pure possiamo immaginare il momento in cui le mascherine cadranno e torneremo ad abbracciarci. Un’onda d’amore immensa dopo anni di odio e tensione crescente. Ci aspettano anni in cui non avere paure, ma prospettive. Per Milano lo sport può essere questo orizzonte, motivo per il quale i mondiali di Cortina diventano ancora più importanti: se funzionano così, nel 2026 andranno al massimo. Oggi mentre piove, pensiamo al futuro.

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