cultura

Centenario Aeronautica Militare: a Palazzo Pirelli la mostra itinerante sui “Cento Anni dell’Aeronautica Militare”

Sarà inaugurata oggi, giovedì 12 ottobre alle ore 18 al Belvedere di Palazzo Pirelli la mostra itinerante dedicata al Centenario dell’Aeronautica Militare: nell’occasione saranno presenti il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Federico Romani e il Generale di Squadra Aerea Francesco Vestito, Comandante della 1° Regione Aerea. Partita il 23 marzo scorso dal Sacrario delle Bandiere all’Altare della Patria, la mostra sui “Cento Anni dell’Aeronautica Militare”, dopo essere stata esposta presso altre città, è giunta ora a Milano e sarà ospitata presso gli spazi del Grattacielo Pirelli La storia, le capacità e le tradizioni dell’Aeronautica Militare trovano posto in un’esposizione che ha lo scopo di avvicinare sempre più l’Arma Azzurra ai cittadini, ripercorrendo la storia e mettendo in luce gli eventi più significativi che ne hanno caratterizzato questo lungo periodo. L’allestimento espositivo ripercorre, attraverso pannelli tematici e tavole grafiche, gli eventi storici selezionati nel vasto repertorio della storia dell’Arma Azzurra: alcuni tavoli grafici, abbinati ai modellini dei velivoli, permettono di apprezzare il notevole progresso tecnologico che l’Aeronautica Militare ha vissuto nel primo secolo di vita. L’esposizione si completa con un settore dedicato a uniformi ed equipaggiamenti che intende evidenziare come le fogge, i tessuti, i colori e le finiture si siano modificati nel tempo per consentire al personale di ogni ruolo e grado di assolvere al meglio i propri compiti operativi e tecnico-logistici. La mostra sarà visitabile, gratuitamente, dal 13 al 29 ottobre, con i seguenti orari: 9 – 18 da lunedì a giovedì, 9 – 13 il venerdì (aperture straordinarie giovedì 19 orario 9 – 21 e domenica 29 orario 10 – 18)  

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Santuari lombardi? Tutti in un libro di Gilberto dal Cengio

Santuari e abbazie della Lombardia è l’ultimo volume pubblicato da Gilberto dal Cengio, uscito a settembre di quest’anno per conto di “Editoriale Programma”, casa editrice che si pone al vertice dell’editoria italiana per essersi specializzata in accessibilissimi libri divulgativi di escursionismo, natura, cultura locale, storia, arte e cucina, e per proporre volumi accompagnati da immagini e illustrazioni, che guidano il lettore alla riscoperta di luoghi, personaggi e tradizioni dal fascino inesauribile, con particolare attenzione a tematiche legate al territorio italiano e alle peculiarità regionali. Gilberto dal Cengio, storico e saggista milanese, ha conseguito, dopo la laurea quadriennale pre-riforma in Arti visive, la laurea magistrale in storia dell’arte medievale; svolge attività di ricerca indipendente su temi attinenti all’iconografia e alla storia di età medievale e rinascimentale. Collabora, dal 2016, con varie case editrici ed è noto al grande pubblico per le numerose pubblicazioni inerenti la storiografia artistica italiana. Alcune delle sue opere di saggistica possiedono la qualità di essere conservate presso le biblioteche delle seguenti istituzioni: Getty Research Institute (Los Angeles, USA); Rijksmuseum (Amsterdam, Holland); I Tatti: The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies (Fiesole); Università di Heidelberg (Heidelberg, Deutschland); Max Planck Institute: Bibliotheca Hertziana for Art History (Roma, Italia); Fondazione Tiziano (Pieve di Cadore); Archiginnasio e Fondazione Federico Zeri (Bologna); Monumento Nazionale di Santa Giustina (Padova); Fondazione Giorgio Cini e Biblioteca Nazionale Marciana (Venezia); Fondazione Centro Studi Ragghianti (Lucca) ed altre. «Un libro sui santuari», spiega nella prefazione Stefano Maria Bordignon, notissimo religioso servita che si adopera nella diffusione della Paola divina attraverso i mezzi social, «non è un libro come gli altri, a patto che chi lo legge decida di intraprendere la lettura come un pellegrinaggio. Ci sono falsi pellegrinaggi in cui si percorrono molti chilometri a piedi ma con il cuore impietrito, e ci sono veri pellegrinaggi in cui l’unica cosa che conta è la distanza percorsa con il cuore. Con questo non voglio dire che non sia interessante leggere questo libro anche per puro interesse intellettuale e culturale, ma quanto più arricchente sarebbe se lo leggessimo per fare un percorso spirituale, un pellegrinaggio con il cuore. La lettura può trasformarsi in un pellegrinaggio in cui ci lasciamo accompagnare dal professor Gilberto dal Cengio per vedere i santuari più significativi della Lombardia. Viaggio nello spazio per visitare i luoghi e le bellezze artistiche dei santuari, e viaggio nel tempo per incontrare le persone che diedero vita a questi luoghi. Il santuario è un crocevia da cui passa la storia di architetti, musicisti, pittori e artisti di ogni genere ma anche la storia di uomini e di intere comunità che in questi luoghi ha coltivato la propria fede ed ha trovato forza e speranza per affrontare la vita. Potrai conservare questo libro, che ora stai leggendo, come un piccolo manuale da utilizzare per ricercare qualche luogo da visitare, o per consultarlo durante la visita ad un santuario, tuttavia mi piacerebbe che fosse letto e vissuto come un libro di viaggi spirituali. Un percorso letterario per osservare come le comunità lombarde hanno vissuto la propria fede nel corso dei secoli, e guardare così ai santuari non solo come a luoghi da visitare ma come stupenda espressione della grande fede delle persone che sono vissute in queste terre. Il mio augurio è che possiate intraprendere questa lettura con la curiosità di chi affronta la vita cercando di scorgere nella materia i segni dello Spirito». Nelle migliori librerie troverete il libro di Gilberto dal Cengio, uscito a settembre per i tipi di Editoriale Programma (Treviso) e intitolato Santuari e abbazie della Lombardia.

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Pino Rovitto torna in libreria con ‘Il Belpensante’

Un libro che è al tempo stesso approfondimento e invito alla lettura, un viaggio nella storia della psicologia del lavoro in Italia attraverso una biografia poetica di Enzo Spaltro. Pino Rovitto, senisese, classe 1961, torna in libreria con Il Belpensante. È la storia di un incontro significativo, tra l’autore ed Enzo Spaltro, dove prosa e poesia si alternano, si incontrano, dove poeta, saggista e narratore convivono senza discordia. Nel suo ultimo lavoro, Rovitto mescola biografia, saggistica, poesia e offre al lettore la possibilità di attraversare gli ultimi settant’anni di storia della psicologia del lavoro italiana attraverso la composizione di un ritratto accurato, rigoroso, poetico della figura di Enzo Spaltro, maestro segreto. Il testo si compone di otto parti autonome e complementari, dove l’autore si è limitato a mettere insieme, a cucire con brevi frasi, con intermezzi di raccordo i passaggi della sua opera e della sua vita. Ne è venuto fuori un testo che parla di un intellettuale, di un maestro irregolare, eretico. Un maestro che non insegnava fatti isolati, ma un modo di trattare le cose, uno stile di affrontare il mondo, le persone, l’universo. Un etimologo di connessioni e di radici come lo definisce l’autore. Nella biografia compare in maniera costante la musica, quasi, una colonna sonora. Da Georges Brassens ai Rolling Stones, da Bruce Springsteen a Paolo Conte, da Paul Simon a Carlos Jobim. Il Belpensante, nello scorrere delle pagine diviene un invito alla lettura e conferma la capacità e la sensibilità di Rovitto nell’esplorare i labirinti della nostra esistenza e la complessità delle identità umane, attraverso il pensiero e l’opera di un grande esponente della cultura del nostro paese. Un invito a coltivare il dubbio e a essere sempre sospettosi verso i propri argomenti. Come il maestro segreto Enzo Spaltro ha sempre insegnato.

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Lombardia, costi energetici nel settore spot e cultura: impegno di Regione

Quali sono le “azioni compensative e di sostegno”, in merito ai rincari energetici, che Regione Lombardia intende attuare “per evitare ulteriori chiusure e sostenere in maniera concreta il comparto culturale e sportivo, con interventi immediati ma anche di prospettiva”. La richiesta è contenuta in una interrogazione del Partito Democratico (prima firmataria la Consigliera Paola Bocci), alla quale hanno risposto, nel corso della seduta odierna della Commissione Cultura, presieduta dal Presidente Curzio Trezzani (Lega), l’assessore alla Cultura Stefano Bruno Galli e il Sottosegretario con delega allo Sport Antonio Rossi. Galli ha ricordato di aver lanciato già da tempo il “grido d’allarme rispetto al caro bollette per il comparto museale, i luoghi di cultura, i cinema e i teatri, già pesantemente toccati dalle chiusure imposte dall’emergenza sanitaria”. Secondo l’assessore, i rincari energetici “uniti all’inflazione, rischiano di mettere in ginocchio l’intero sistema. Per questo – ha annunciato – sto incontrando i vertici delle società di fornitura energetica per chiedere se possono praticare per il sistema culturale lombardo delle forme di agevolazione dal punto di vista tariffario. E’ un tema, ha assicurato l’esponente della Giunta Fontana, “sul quale siamo sensibili e attenti, sulla base dei riscontri di questo percorso di negoziazione, vedremo poi come intervenire a livello di Giunta”. Anche Rossi ha ricordato che Regione Lombardia, “non potendo intervenire direttamente” ha sollecitato l’Europa e il Governo, interagendo con il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti e il Sottosegretario di Stato Valentina Vezzali, ad intraprendere “azioni forti e decise per contrastare l’emergenza dei rincari energetici, che si è acutizzata in quest’ultimo periodo anche in conseguenza dei gravi avvenimenti internazionali”. Rossi cita a titolo esemplificativo i costi energetici di un impianto natatorio coperto standard di medie dimensioni (vasca m.25 x16.50 + vasca didattica oltre a spazi accessori comprendenti spogliatoi, ingresso bar e uffici). “Confrontando i costi dei consumi elettrici e di gas metano nell’arco dell’ultimo biennio – ha fatto sapere – gli stessi risultano raddoppiati, passando da un costo medio di 140mila euro a oltre 300mila euro”. Prendendo in considerazione solo gli impianti natatori coperti, che in Lombardia sono circa 400 fra pubblici e privati, tra monovalenti e polivalenti, “considerando un rincaro medio di 150mila euro, servirebbero circa 60 milioni per coprire l’intero rincaro energetico”. Il Sottosegretario ha anche ricordato che la Palazzo Lombardia ha agito in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, “contribuendo a far approvare un ordine del giorno in materia di sport rivolto al Governo”, così cose in fase di assestamento di Bilancio “ragionerà su tre linee di intervento: incremento delle risorse a disposizione degli strumenti ordinari di sostegno (bandi e contributi), maggiore finalizzazione delle iniziative contro i rincari energetici, previsione di linee di finanziamento ad hoc per l’efficientamento energetico dell’impiantistica sportiva e l’abbattimento dei costi, anche tramite accordi tra i concessionari e i fornitori di energia”. Da ultimo, Rossi ha ricordato la legge regionale sulle comunità energetiche, la cui attuazione può rientrare negli strumenti di contrasto al rincaro delle bollette. “Positivo il fatto che Regione Lombardia faccia pressione sul Governo, così come l’apertura in vista dell’assestamento di bilancio, ma, in particolare sugli impianti natatori, se Regione e il suo assessorato al bilancio non si mettono una mano sulla coscienza, da qui a luglio dovremo contare le piscine lombarde che chiudono”, ha replicato il Capogruppo PD Fabio Pizzul. So che c’è l’impegno, ma, ha aggiunto, “mi permetto di sottolineare che il fattore tempo non è una variabile trascurabile. Pensare che da qui a luglio non si muova foglia rispetto ai possibili interventi regionali, non è una bella notizia per il mondo degli impianti sportivi. Spero che da parte della Giunta ci sia un ripensamento”. Sulla stessa linea la Consigliera Bocci, che fatto presente come “altre Regioni hanno già fatto bandi in materia” e ha sottolineato la particolare criticità dei cinema “che stanno facendo davvero molta fatica a riportare gli spettatori in sala. Si potrebbe pensare anche – ha proposto – a una campagna di sensibilizzazione della Regione per promuovere il ritorno del pubblico al cinema. Il teatro – ha fatto presente – non ha un’alternativa, mentre le sale cinematografiche hanno soffrono la forte concorrenza delle piattaforme di streaming, che mettono in onda anche film recentissimi, perché in Italia non esiste una legislazione, a differenza di altri Paesi, non prevede dei tempi minimi prima che una pellicola possa essere trasmessa sulle pay tv”.

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L’agenda digitale della cultura in sette appuntamenti

L’agenda culturale del Comune di Milano entra nel calendario della Milano Digital Week con una serie di appuntamenti di approfondimento sulle applicazioni del digitale nel campo della produzione, promozione e valorizzazione culturale, che hanno assunto un peso specifico particolare durante l’emergenza sanitaria tuttora in corso. L’assessore alla Cultura Filippo Del Corno interverrà a due dei sette panel in programma, in particolare: Venerdì 19 alle ore 18 parteciperà all’incontro curato dall’Area Biblioteche del Comune di Milano “Tra padlet, ebook e incontri online: esperienze digitali in biblioteca”. In questo difficile anno caratterizzato da distanziamento sociale e limitazione dei servizi in presenza, le biblioteche milanesi hanno colto nel digitale l’opportunità per mantenere una vicinanza di servizio con il loro pubblico, favorire l’incontro fra le storie dei libri e quelle delle persone, fare community, rimanere un presidio di informazione, immaginazione, sapere. Durante l’incontro saranno illustrate le principali iniziative digital del Sistema Bibliotecario Milanese, tra cui la biblioteca digitale MediaLibraryOnLine, che da marzo 2020 ha incrementato gli indici d’uso del 287%; l’iniziativa “Milano da Leggere” che da aprile a luglio 2020 ha visto oltre 140mila download per gli 11 ebook proposti sul tema “I Talenti delle Donne”; la collana gli ebook della Sormani, un’esperienza di editoria digitale civica unica nel suo genere; e le nuove proposte di promozione alla lettura per i più piccoli con la registrazione di fiabe, racconti, booktrailer e incontri online. Sabato 20 marzo alle ore 11 l’assessore Del Corno interverrà all’incontro, curato dall’Assessorato alla Cultura e dall’Assessorato alla Trasformazione digitale con il contributo di Bernardino Sassoli de’ Bianchi, esperto di strategie culturali, dal titolo “Una mappa per la cultura a Milano. Un nuovo strumento digitale per orientare politiche, cittadini e operatori”. Il progetto di mappatura ha portato a una prima selezione di quasi 450 venues, realtà culturali milanesi che offrono un servizio al pubblico, suddivise per categoria (gallerie, librerie, archivi, teatri, musei, spazi espositivi, biblioteche, centri culturali e spazi ibridi) e alla realizzazione di un prototipo di app che potrà essere aggiornata e modificata da parte degli operatori stessi (scrivendo alla mail c.mappacultura@comune.milano.it), con l’obiettivo non solo di guidare il cittadino alla scoperta dell’ampia offerta culturale di Milano, ma anche di offrire alle venues uno strumento di informazione e aggiornamento. A seguito della presentazione del progetto, si darà una dimostrazione pratica dell’utilizzo della mappatura e delle potenzialità degli strumenti digitali per la città. La mappa sarà accessibile sul Geoportale del Comune di Milano a partire da sabato 20 marzo. Anche la musica entra a far parte della Milano Digital Week con un doppio appuntamento curato da Milano Music Week e in calendario venerdì 19 marzo. Alle ore 11, l’incontro dal titolo “Musica live in remoto: ossimoro o futuro?”: ne parleranno tra gli altri Enzo Mazza (Presidente FNMI) e Luca De Gennaro (curatore Milano Music Week). Alle ore 19.30, sempre sul sito della Milano Digital Week, sarà possibile assistere gratuitamente al concerto “Milano Music Week showcase”, evento in live streaming promosso da Homestage e Radar Concerti in collaborazione con Milano Music Week, Dice.fm e supportato da Cariplo Factory. Quattro artisti della scena milanese emergente si esibiranno negli spazi di Cariplo Factory, presso BASE Milano, luogo simbolo dell’innovazione digitale e culturale in città.  A presentare l’evento sarà Luca De Gennaro, curatore artistico della Milano Music Week, che intervisterà, tra un live e l’altro, GIUNGLA, Brividee, Memento e Studio Murena. L’evento è il primo di una serie di appuntamenti di avvicinamento alla Milano Music Week, che si terrà dal 22 al 28 novembre 2021. Bookcity Milano parteciperà a Milano Digital Week con quattro lectio magistralis di prestigiosi autori e autrici internazionali. Cass Sunstein, professore alla Harvard Law School e autore di “Come avviene il cambiamento”, offrirà uno spaccato sulla società, sul ruolo cruciale delle norme sociali e sul loro frequente collasso (stasera alle ore 19.30). Seguirà Alec Ross, consigliere dell’amministrazione Obama per l’innovazione e docente alla Columbia University, che con la lectio “Il nostro futuro. Come affrontare il mondo dei prossimi vent’anni” tratteggerà il futuro che ci aspetta nei prossimi anni per aiutarci a trovare il nostro posto nel nuovo mondo (giovedì 18 alle ore 19). Ece Temelkuran, giornalista attivista politica turca e autrice di “Come sfasciare un paese in sette mosse” racconterà come una nazione possa trasformarsi in una dittatura in sette passaggi e come la digitalizzazione dell’informazione e i social media giochino un ruolo fondamentale in questo processo (venerdì 19 alle ore 19). Chiuderà Benjamin Labatut, saggista e scrittore cileno, con una riflessione sulla nascita della scienza moderna ispirata dal suo ultimo libro “Quando abbiamo smesso di capire il mondo” (sabato 20 alle ore 19). Tutte le lectio, oltre che sul sito della Milano Digital Week, saranno trasmesse anche in diretta streaming sulla pagina Facebook di BookCity Milano. Nello stesso contest BookCity proporrà domenica 21, dalle ore 11 alle ore 13, la tavola rotonda curata da TrovaFestival dal titolo “Quale futuro per i festival post pandemia”, a cui parteciperanno tra gli altri Giulia Alonzo (presidente di TrovaFestival) e Oliviero Ponte di Pino (responsabile del programma di BookCity Milano). L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming sui canali FaceBook e YouTube di Bolzano29. Info dettagliate e programma completo su www.milanodigitalweek.com

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Cultura: le grandi città propongono un’alleanza con il governo

A un anno dall’inizio della pandemia, i dodici assessori alla Cultura delle grandi città italiane hanno presentato alla stampa le loro proposte a sostegno degli ecosistemi culturali urbani, resi fragili da un anno di emergenza sanitaria e dall’incertezza che ancora governa la loro attività. Consapevoli da subito dei danni che la situazione pandemica avrebbe provocato nel sistema socio-culturale del Paese, gli assessori dei comuni di Roma, Milano, Torino, Bari, Venezia, Firenze, Ancona, Bologna, Cagliari, Napoli, Genova, Palermo, riuniti in un coordinamento, hanno interloquito nei mesi scorsi sia con il Ministero sia con ANCI, ottenendo risultati concreti soprattutto per quel che concerne le garanzie riservate ai lavoratori della cultura. Frutto del lavoro di coordinamento costante e della volontà condivisa di dare piena realizzazione al diritto alla cultura, le proposte presentate oggi dai dodici assessori si iscrivono all’interno di un’auspicata alleanza tra il Governo e i territori in cui la cultura esiste, produce e si sviluppa. Musei, teatri, luoghi di spettacolo, sedi espositive, luoghi d’arte e cultura: le città intendono mettere a disposizione del Governo la propria conoscenza capillare del mondo culturale e delle sue problematiche, ponendo le basi e stabilendo insieme i protocolli per una ripresa il più possibile certa, rapida e omogenea in tutto il territorio nazionale. Le proposte presentate riguardano: a) la garanzia dell’apertura dei luoghi di cultura con un protocollo unico: questo eviterebbe la reversibilità delle aperture, a meno di situazioni particolarmente gravi, garantirebbe la continuità del presidio culturale sul territorio, assicurerebbe lavoro e fiducia, darebbe sostanza al diritto inalienabile alla cultura e fornirebbe ai cittadini alternative controllate e sicure, invece di obbligarli a una socialità compressa in pochi, e poco controllati, luoghi pubblici o privati. L’esperienza delle città, la serietà con cui teatri, musei e luoghi di cultura hanno mostrato di saper gestire i periodi di apertura, l’elasticità del servizio, la disponibilità ad adattarsi ai vincoli che di volta in volta si rendono necessari, rendono questo obiettivo realisticamente possibile. b) la garanzia dell’apertura degli istituti museali e dei luoghi di cultura anche nei weekend, nel rispetto di ogni norma prevista ad oggi per il contenimento del rischio sanitario e in attesa dell’auspicato protocollo unico. Un intervento necessario per la sostenibilità del lavoro culturale, per garantire la continuità nella conservazione del patrimonio, per consentire l’accesso ai luoghi di cultura a tutti i lavoratori del Paese, e quindi il pieno rispetto del diritto alla cultura. c) la costituzione di un Tavolo permanente Enti Locali in costante dialogo con il Ministero alla Cultura e, nell’ambito del nuovo assetto dei sottosegretariati ministeriali, la creazione di un sottosegretariato con delega ai rapporti con ANCI ed Enti Locali, come già avvenuto in passato per il Turismo. Questo nuovo riferimento aprirebbe un dialogo costante con il Ministero e garantirebbe la concertazione di politiche culturali – necessarie per la rinascita del Paese – tra Governo centrale e le città, che si metterebbero a disposizione con spirito di servizio come interlocutori per la costruzione di politiche condivise e come portavoce delle istanze derivanti dai territori. Infine, gli assessori hanno auspicato la creazione di un fondo speciale destinato alla ripartenza delle Città sul piano culturale. “Queste proposte nascono dall’esperienza di governo locale e dall’impegno continuo e costante nella tutela della produzione, della programmazione e del lavoro culturale. Con il senso pratico che distingue il mondo delle città, a un anno dall’inizio della nostra collaborazione, vogliamo allinearci a quanto sostenuto dal Presidente del Consiglio Mario Draghi nella replica al Senato: ‘Il rischio è di perdere un patrimonio che definisce la nostra identità […] Molto è stato fatto, serve fare ancora di più’”, hanno dichiarato gli assessori.

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