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Sanità, Giuliano (UGL): “Pronto Soccorso privati? Curarsi non può essere privilegio dei ricchi”

“Sta prendendo sempre più piede in Italia l’utilizzo, da parte dei cittadini, di strutture di prima emergenza private, visto il caos che regna nei pronto soccorso degli ospedali dove i tempi di attesa sono biblici. Una ennesima deriva della nostra sanità che andrebbe da subito frenata nel rispetto dell’articolo 32 della Costituzione pensato per offrire a tutti quanti cure adeguate, senza distinzioni di ceto. È un diritto assoluto, che non può dipendere dalla capacità economica del singolo individuo” dice in una nota il Segretario Nazionale della UGL Salute Gianluca Giuliano. “Il problema è conosciuto. Di fronte ad un infortunio o malattia lieve – prosegue il sindacalista – piuttosto che affrontare il caos che regna nei nostri pronto soccorso molte persone deviano su queste strutture private. Anche questo è lo specchio dell’assenza assoluta di quel cuscinetto che la medicina del territorio dovrebbe offrire. Invece non riesce a fare da diga tra le esigenze di assistenza di base dei cittadini e l’emergenza per eventi gravissimi che richiedono interventi immediati di specialisti con l’utilizzo delle apparecchiature diagnostiche. Lo ripetiamo, il diritto alle cure non può essere un privilegio dei ricchi e deve essere assicurato a tutti nello spirito di quella giustizia sociale per cui la UGL Salute combatte da sempre. Questo è un altro spunto di riflessione che porteremo al Ministro Schillaci non appena avremo modo di confrontarci” conclude Giuliano.

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La formazione continua nelle Cure Domiciliari

 Paxme ha avviato un programma di formazione intensivo dedicato a tutti i suoi operatori. Coinvolge 80 professionisti per 700 ore di formazione continua sia nel campo delle cure domiciliari che nelle tecniche di comunicazione interpersonale. Ogni componente dell’équipe multidisciplinare di Paxme è infatti altamente specializzato e partecipa da sempre a corsi di formazione continua, convegni specialistici e di aggiornamento con lo scopo di arricchire costantemente le competenze professionali. L’organizzazione di questo programma formativo per l’erogazione di crediti ECM, interamente gratuito per i professionisti in quanto finanziato da Paxme, consente al personale di adempiere all’obbligo formativo triennale definito dalla Commissione Nazionale per la Formazione Continua. Il programma di formazione, coinvolgerà tutti gli operatori di Paxme, indipendentemente dal loro ruolo o anzianità – medico geriatra, fisiatra, palliativista, infermieri, operatori socio-sanitari, fisioterapisti, psicologi, assistenti sanitari – ed è esteso anche alle figure dirigenziali. Michele Mennillo, Presidente di Paxme, commenta: “La formazione in Paxme è un aspetto che ricopre un’importanza cruciale. Giorno per giorno ci assicuriamo che i nostri professionisti siano dotati degli strumenti teorici e pratici necessari per offrire cure domiciliari di qualità ai nostri assistiti. L’obiettivo finale è che ciascuno possa essere capace di valutare la problematica del paziente a 360 gradi sia dal punto di vista clinico, sia relazionale, migliorando la qualità della vita al domicilio, anche in presenza di patologie o comorbidità”. La formazione si articolerà in 25 incontri in cui si andranno ad approfondire tematiche trasversali. Tra i temi affrontati, dal punto di vista clinico/medico: la stipsi, la disfagia, l’uso della pressione negativa nella gestione delle ferite difficili, le medicazioni avanzate nel trattamento delle ulcere da decubito, il bendaggio elastocompressivo, ecc. Dal punto di vista relazionale verranno approfondite le modalità di potenziamento del problem solving e l’utilizzo dell’intelligenza emotiva nella relazione con la persona assistita e i suoi familiari. Una formazione specifica sarà infine dedicata alle cure palliative, la gestione della terapia e il nursing. “Con un’esperienza di oltre 20 anni nel settore delle Cure Domiciliari, Paxme ha sempre posto una forte enfasi sull’innovazione, sull’efficienza operativa e sulla soddisfazione dei suoi assistiti e delle loro famiglie – aggiunge il dottor Jacopo Tagliabue, Direttore Sanitario e Responsabile della formazione – Questo programma di formazione intensiva, teorico e pratico, è un segno tangibile dell’impegno di Paxme nel voler mantenere i più elevati standard nelle cure domiciliari”. Il programma formativo è progettato su misura per soddisfare le esigenze specifiche di ciascun ruolo professionale, tenendo conto dei più recenti sviluppi nel settore e delle migliori pratiche. È inoltre strutturato in modo da consentire una formazione continua nel corso del tempo, in modo che gli operatori possano costantemente migliorare le proprie abilità e rimanere al passo con l’evoluzione del settore delle cure domiciliari.  Paxme È un’organizzazione con oltre 20 anni di esperienza nell’assistenza sanitaria al domicilio. I suoi professionisti sono specializzati nella presa in carico, nelle loro case, delle persone che necessitano assistenza medica, infermieristica, fisioterapica. Paxme opera attraverso servizi di Cure Domiciliari e Cure Palliative Domiciliari nell’Area Metropolitana di Milano, nella provincia di Como, nella provincia di Monza e della Brianza. Con oltre 80 professionisti sul territorio assiste oltre 3.300 persone, eroga oltre 120.000 prestazioni infermieristiche e 15.000 fisioterapiche ogni anno.

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