daniela santanchè

Visibilia Editore: al vaglio i conti della società fondata da Daniela Santanchè

Spetterà a una commercialista andare a vedere nei conti di Visibilia Editore, ma anche nell’amministrazione, nella gestione dei crediti e nei progetti di business, per capire se ci siano o meno irregolarità di bilancio e finanziarie, come ipotizza la Procura, e se la società fondata da Daniela Santanchè possa stare in piedi o meno. Il Tribunale civile di Milano ha ordinato un’ispezione giudiziale sull’amministrazione dell’azienda editoriale, presieduta fino al gennaio 2022 dalla ministra del Turismo, la quale l’autunno successivo ha ceduto le quote a Luca Ruffino, divenuto presidente a marzo e morto suicida il 5 agosto. I giudici (Simonetti-Ricci-Zana) hanno accolto le richieste di un gruppo di soci di minoranza, guidati da Giuseppe Zeno e rappresentati dall’avvocato Antonio Piantadosi, che hanno intentato causa per presunte irregolarità, e dei pm Laura Pedio e Marina Gravina, titolari di più filoni di inchiesta sul caso Visibilia, che vede indagata la senatrice FdI per falso in bilancio e bancarotta. Gli azionisti di minoranza avevano denunciato da tempo la “mala gestione” degli ex amministratori, tra cui Dimitri Kunz e Fiorella Garnero, rispettivamente compagno e sorella della ministra (indagati), ma pure del nuovo Cda, che da fine agosto ha come presidente Giuseppe Vadalà Bertini, che ha preso il posto di Ruffino. Nello scenario peggiore per vecchi e nuovi amministratori gli esiti dell’ispezione potrebbero portare al commissariamento della società e al fallimento, con i profili penali di bancarotta annessi. Intanto, i giudici mettono nero su bianco che il “nuovo organo gestorio di Visibilia Editore” non si è posto “in decisa discontinuità con il precedente consiglio di amministrazione”, perché il bilancio 2022 è stato presentato “all’assemblea di maggio 2023 in continuità con il bilancio 2021”, così come “la semestrale al 30 giugno 2023”. Bilanci “truccati”, secondo i pm, soprattutto nelle voci dell’avviamento e dei “crediti per imposte anticipate”. Nessuna “iniziativa”, poi – si legge nel provvedimento che tratta temi già messi in luce da piccoli azionisti e pm – è stata presa nei confronti del precedente cda per i “gravissimi fatti” relativi alla gestione della cassa integrazione Covid, con dipendenti che lavoravano mentre Visibilia avrebbe incassato l’ammortizzatore sociale, e su cui è in corso un filone di inchiesta per truffa aggravata allo Stato. Oltre ad elencare i capitoli sui cui verterà l’ispezione, il Tribunale fa riferimento ai “gravi episodi relativi alle violazioni della normativa inerente le comunicazioni al pubblico delle partecipazioni azionarie”, ossia la scalata occulta di Ruffino, che con la sua Sif Italia era diventato il maggiore azionista di Visibilia. Non ci sono certezze, per i giudici, nemmeno “sul permanente impegno della socia Sif” a “sostenere il business plan 2023-2025 e risulta necessario indagare sugli attuali assetti proprietari”. Intanto, la spa fa presente che l’ispezione giudiziale è “un provvedimento volto ad un approfondimento istruttorio, attivato principalmente nell’interesse della società stessa e non contiene pertanto alcuna indicazione, anticipazione e/o giudizio”. Dal canto loro, i soci di minoranza, con l’avvocato Piantadosi, affermano che “si potrà fare finalmente chiarezza sulle criticità rappresentate dai soci e rilevate dalla Procura”.

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Fratelli d’Italia presenta “Paolo vive” in ricordo di Borsellino

Fratelli d’Italia presenta “Paolo vive” in ricordo di Borsellino. Lunedì 18 luglio alle ore 12 conferenza stampa presso la Sala Brigida di Palazzo Marino per illustrare l’iniziativa “ Paolo Vive”. Partecipano : Stefano Maullu, Daniela Santanchè, Ignazio La Russa, Marco Osnato, Paola Frassinetti, i consiglieri comunali Andrea Mascaretti, Enrico Marcora, Riccardo Truppo, Francesco Rocca, Chiara Valcepina. In piazza della Scala Martedì 19 luglio dalle ore 19.30 il coordinamento di Fratelli d’Italia organizza un concerto di pianoforte, con brani eseguiti dal maestro Alfonso Di Rosa accompagnati da letture di discorsi contro la mafia pronunciati a suo tempo da Paolo Borsellino. “Paolo Vive” rappresenta un momento di partecipazione aperto a tutti i cittadini per commemorare i 30 anni dalla morte di Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta: Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi e Claudio Traina, per essere sempre al fianco delle forze dell’ordine e della magistratura con impegno e con gratitudine, soprattutto quando operano in zone in cui la cultura della legalità va costruita e difesa quotidianamente.” Così Stefano Maullu – Coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia a Milano.

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Acque agitate in Fratelli d’Italia Milano

Secondo fonti di palazzo, dietro all’apparente tranquillità con cui il gruppo di Fratelli d’Italia ha affrontato la prima seduta del Consiglio Comunale, si starebbe invece consumando uno scontro fra le diverse anime milanesi del partito. Primo campo di battaglia su cui si sarebbero confrontate è stato la scelta del capogruppo, motivo per cui il partito di Giorgia Meloni è stato l’ultimo a sceglierlo e comunicarlo. A contenderselo: il gruppo capitanato da Marco Osnato, quello (attualmente in difficoltà per i ben noti motivi) che fa riferimento a Carlo Fidanza e la “corrente” costituita dagli ex Forzisti approdati in Fratelli d’Italia, che per ora ha molti “capetti”, ma nessun leader ben definito. A causa dell’inferiorità numerica degli eletti di Osnato, all’inopportunità di nominare un uomo (o donna) di Fidanza e grazie a qualche spintarella romana (dove vedono di buon occhio qualsiasi scelta moderata), al sostegno di Daniela Santanchè, a quello meno palese del Coordinatore Cittadino Stefano Maullu, a prevalere sono stati i nuovi arrivati, ottenendo la nomina di Andrea Mascaretti, che non sarebbe mai stato eletto se si fosse andato al voto vista la volontà dei “meloniani” della prima ora di conservare intatta l’identità del partito. La scelta (già fonte di molti malumori) avrebbe però subito causato uno scontro interno, dovuto al tentativo del neo Capogruppo di accordarsi con il PD per ottenere qualche compensazione (la vicepresidenza del Consiglio o la presidenza della Commissione di Controllo delle Partecipate?) in cambio del voto favorevole all’elezione di Elena Buscemi a Presidente del Consiglio Comunale. Tentativo messo in atto senza avvisare gli altri componenti del gruppo e all’insaputa degli altri partiti d’opposizione, prontamente bloccato da alcuni dirigenti del partito che, presenti fra il pubblico, si sono resi conto di quanto stava accadendo. Insomma, contrariamente a quanto potrebbe sembrare, ci sarebbero acque agitate in Fratelli d’Italia che nei prossimi mesi potrebbe dare molto da scrivere ai commentatori politici milanesi.

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Espulso imam che aggredì Daniela Santanchè

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha firmato il provvedimento di espulsione di un imam “che incitava al terrorismo islamico in Italia“. Lo ha reso noto lo stesso titolare del Viminale su twitter postando la foto mentre firma il provvedimento. Secondo fonti del ministero l’imam espulso è Ahmed Elbadry Elbasiouny Aboualy, egiziano di 35 anni in Italia dal 2005, residente a Milano e titolare di un permesso di soggiorno per motivi di lavoro. Secondo gli investigatori, durante e suoi sermoni, l’imam ha mostrato più volte un orientamento ultraradicale e intratteneva rapporti con elementi radicalizzati come Mohamed Game, l’autore dell’attentato alla caserma dell’Esercito Santa Barbara di Milano. Aboualy, sostengono ancora gli investigatori, è lo stesso uomo che nel 2009 aggredì l’ex deputata Daniela Santanchè durante una manifestazione contro il velo integrale per le donne musulmane. “Mi ricordo molto bene di questo signore che mi ruppe due costole in nome della religione di pace. A mai più!” ha commentato su twitter Daniela Santanchè.

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