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Accam i sindaci scrivono a Cap Holding, De Rosa (M5S): “L’inceneritore va spento, basta bruciare rifiuti”

Accam i sindaci scrivono a Cap Holding, De Rosa (M5S): “L’inceneritore va spento, basta bruciare rifiuti”. L’ultimo tentativo di salvare ciò che resta dell’inceneritore ACCAM porta la firma dei sindaci di Busto Arsizio, Legnano, Magnago, Arconate, Parabiago, Robecchetto con Induno, Turbigo, Villa Cortese i quali hanno chiesto l’intervento di Cap Holding. “Al momento è un’ipotesi che non sta in piedi” spiega il capogruppo del Movimento Cinque Stelle in Regione Lombardia, Massimo De Rosa: “La situazione è grave e impone comportamenti seri. Quattro degli otto comuni firmatari, non risultano essere soci ACCAM, a quale titolo il loro interessamento? Detto ciò resta difficile ipotizzare che professionisti come quelli di Cap possano in così breve tempo presentare un progetto in grado di avere una minima credibilità. Servono mesi per poter anche solo iniziare a parlare di un piano alternativo del genere, che sia realistico e valuti anche gli aspetti di sostenibilità ambientale ed ecologica. Un lasso di tempo di cui oggi ACCAM non dispone, dal momento che non risultano ancora presentati i bilanci del 2019. Viene quindi da domandarsi il perché della mancata applicazione della delibera dei soci del 14 ottobre, che identificava la proposta AMGA/AGESP da confermare definitivamente entro il 10 dicembre con una nuova assemblea. Se il gioco è quella di tirarla per le lunghe e nel frattempo spostare lo spegnimento dell’inceneritore al 2050 come paventato, la posizione del Movimento Cinque Stelle è assolutamente contraria”. Prosegue De Rosa: “I nostri portavoce a livello locale, così come i nostri attivisti dell’alto milanese, si battono da anni per spegnere l’inceneritore. Anche per il Movimento Cinque Stelle in Regione Lombardia è irricevibile qualsiasi ipotesi che prolunghi la vita di un impianto destinato a bruciare rifiuti. Oggi possiamo pensare in grande. Con i fondi che arriveranno in Italia grazie al Recovery fund potremmo chiudere un impianto ormai obsoleto, come quello di Accam, per riprogettare in quell’area delle attività veramente sostenibili, attraverso le quali creare posti di lavoro e benessere collettivo” conclude il capogruppo pentastellato a Palazzo Pirelli.

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Commissione inchiesta Covid rinviata. De Rosa (M5S Lombardia): “Aumento casi impone ripensamento strategia”.

CS. Commissione inchiesta Covid rinviata. De Rosa (M5S Lombardia): “Aumento casi impone ripensamento strategia”. Nel corso della riunione dei Capigruppo, la riunione di programmazione delle attività consiliari, si è deciso, contro il parere del M5S, è stato rinviato al 22 settembre l’avvio della Commissione d’inchiesta sull’emergenza Covid-19 sul Covid. Massimo De Rosa, capogruppo del M5S Lombardia: “Dovevamo già essere al lavoro da tempo: la crescita dei casi di Covid impone un ripensamento generale delle strategie. Il centrodestra sta temporeggiando e rimandando e rischia di rifare gli stessi errori della fase 1.Siamo alle solite ripicche: si vuole evitare di cominciare un approfondimento serio in attesa della prossima tornata elettorale. Ricordo che riunire la Commissione è un interesse prioritario dei cittadini che andrebbero trattati con maggior rispetto”.  

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Test sierologici, De Rosa (M5S): “Dopo la nostra denuncia Regione sospende le forniture Diasorin”

Test sierologici, De Rosa (M5S): “Dopo la nostra denuncia Regione sospende le forniture Diasorin”. “Regione Lombardia fa sapere di aver sospeso la fornitura dei test sierologici Diasorin, in attesa che il Consiglio di Stato si pronunci sul ricorso presentato dalla stessa azienda. Con questa decisione Regione Lombardia ammette gli errori portati a galla dalle denunce del Movimento Cinque Stelle” queste le parole del consigliere regionale Massimo De Rosa a commento dell’intervento dell’assessore al Welfare Giulio Gallera, alla mozione presentata dal portavoce del Movimento Cinque Stelle. “Regione Lombardia e ARIA oggi agiscono per tutelarsi, ma è gravissimo che in questi mesi si siano spesi tempo e risorse per seguire una percorso che non ha portato da nessuna parte. Ad oggi infatti sono stati spesi soldi, rischiando il danno erariale, per trovarci senza nemmeno la bozza di un piano di screening della popolazione. Siamo a metà giugno e ancora nulla è stato fatto, mentre i numeri del contagio in Lombardia, soprattutto quelli relativi alla percentuale di positivi sui campioni effettuati, stanno ricominciando a salire. Una mappatura epidemiologica su di un campione di riferimento scientifico va completata quanto prima, al fine di non correre il rischio di un nuovo lockdown con l’arrivo dell’autunno” spiega De Rosa. “Purtroppo le risposte dell’assessore Gallera non ci lasciano tranquilli. L’assessore dichiara di aver agito in urgenza. Vero, però allora perché aspettare Diasorin, quando vi erano analoghi prodotti già disponibili sul mercato. Gallera dichiara di averlo fatto perché il test era uno dei pochi ad avere l’idoneità. Anche questo non è vero, dal momento che mancavano le certificazione CE e FDA. Assurdo poi che venga ancora citato e preso in considerazione il parere del comitato tecnico scientifico regionale che, come sappiamo, era coordinato dal professor Fausto Baldanti, ovvero colui che allo stesso tempo coordinava l’equipe di lavoro che al Policlinico San Matteo di Pavia stava perfezionando proprio il test Diasorin” spiega il consigliere smontando passaggio per passaggio le dichiarazioni dell’assessore Gallera.

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De Rosa (M5S): “Diasorin-San Matteo, sanità al test della procura”.

De Rosa (M5S): “Diasorin-San Matteo, sanità al test della procura”. “Purtroppo non siamo sorpresi. L’apertura di un’inchiesta da parte della Procura di Milano è la logica conseguenza del modo in cui Regione Lombardia ha gestito la questione test sierologici, fin dall’inizio” commenta il consigliere regionale del M5S Lombardia Massimo De Rosa che, la scorsa settimana, aveva presentato all’assessore al Welfare Gallera un’interrogazione sull’argomento. “Metterò a disposizione della magistratura tutto il materiale acquisito tramite la mia azione in Consiglio Regionale. Personalmente anche io,  a nome del gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle, ho dato mandato a un legale per procedere con le dovute segnalazioni ad Anac, AGCM e alla Corte dei Conti che valuterà l’eventuale danno erariale, ove il Tar all’udienza di domani dovesse confermare il fatto che nel caso di specie sono state violate le regole della concorrenza e dell’evidenza pubblica” spiega il portavoce pentastellato. “Da cittadino lombardo non posso che esprimere il più profondo rammarico per quella che, nel migliore dei casi, sarà l’incompetenza mostrata dai vertici regionali nel gestire la vicenda. Un’incapacità di amministrare la sanità pubblica, le cui conseguenze finiranno ancora una volta per essere pagate dai cittadini e dalle imprese lombarde, facendo purtroppo lavorare la magistratura, per far luce su scelte e modalita’ procedurali non proprio trasparent”, conclude De Rosa.

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