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Il colosso Just Eat ha smesso di usare la plastica

Niente più imballaggi in plastica. Letteralmente. È quanto ha deciso Just Eat che ha reso disponibili ai ristoranti delle box per le consegne a domicilio fatte con alghe marine. La nuova box per la consegna di cibo a domicilio è completamente riciclabile e può decomporsi in sei settimane in un compost domestico, fornendo ai ristoranti partner un imballaggio privo di plastica e PFA. Il contenitore è rivestito con un composto di alghe e piante, non contiene additivi sintetici ed è stato progettato per essere resistente al grasso e all’acqua. L’involucro, più nel dettaglio, è stato sviluppato da Notpla. L’azienda ha vinto il prestigioso Earthshot Prize, assegnato dal Principe William a Londra lo scorso dicembre, ottenendo un supporto personalizzato con la sua solida rete e un premio di un milione di sterline per incrementare ulteriormente il suo business sostenibile nel 2023. La start-up sostenibile è stata riconosciuta anche al Responsible Packaging Expo 2022 e agli Uk Packaging Awards 2022, vincendo un premio per l’innovazione in entrambi gli eventi. A Milano non c’è nessun primato. Il nuovo imballaggio è utilizzato da diverso tempo nel Regno Unito, ma anche nei Paesi Bassi, Irlanda, Spagna, Belgio, Germania, Austria e Polonia. Il colosso del delivery, infatti, ha iniziato la sua collaborazione con Notpla nel 2018.

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Spacciano droga servendosi di servizi delivery: un arresto e tre denunce

I poliziotti della Squadra Investigativa del Commissariato Sempione, unitamente ai colleghi delle volanti, venerdì pomeriggio, hanno indagato due italiani, una 34enne e un 44enne, sequestrando loro 40 grammi di marijuana, e arrestato un 40enne italiano. Le indagini hanno permesso di risalire dapprima al 40enne fornitore, il quale, servendosi di ignari riders per servizi di consegna a domicilio, faceva consegnare la droga ai propri clienti. Gli agenti hanno potuto appurare i movimenti sospetti che dalla casa in zona Bovisa del 40enne, a mezzo rider, hanno fatto recapitare 40 grammi di marijuana ai due italiani indagati. La perquisizione del domicilio del fornitore ha portato al sequestro di 11.600 kg di marijuana, 500 euro contanti, materiale per il confezionamento e apparecchiature utilizzate per la coltivazione dello stupefacente. Ieri sera invece, sempre gli agenti della Squadra Investigativa, hanno indagato in stato di libertà un 31enne cittadino albanese. Il soggetto si serviva sia di una camera di un B&B di Piazza Perego, che di un ignaro corriere addetto alle consegne, per lo smercio di sostanze stupefacenti. Attivando il sistema della “consegna controllata”, il pacco sospetto è stato consegnato al 31enne albanese. Al suo interno, tra alimentari ed effetti personali, vi erano 1.20 grammi di cocaina. La perquisizione della stanza B&B, che utilizzava come punto di snodo per  lo spaccio, ha avuto esito negativo; ma quella eseguita nella sua residenza di Baranzate ha portato al sequestro di 2,40 grammi di cocaina, 2.40 grammi di hashish, 8350 euro in contanti, un bilancino di precisione, una pistola automatica priva di tappo rosso e un libro mastro riportante nomi e cifre.  

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