denunciata

Arrestato pusher e denunciata madre per abbandono di minori

Martedì pomeriggio gli agenti della Squadra Mobile hanno arrestato un cittadino marocchino di 32 anni, con precedenti per furto e irregolare sul territorio nazionale, perché colto a vendere 2 dosi di cocaina a un cittadino rumeno. Nel corso del servizio antispaccio, in via Antonelli i poliziotti hanno visto l’arrestato che, ceduta la sostanza stupefacente, ha cercato di allontanarsi a bordo di un’autovettura in car-sharing in compagnia della fidanzata, una ragazza italiana di 29 anni. Prontamente fermati dagli agenti il pusher ha fatto occultare altre 7 dosi di cocaina sotto il sedile della donna. I poliziotti della Squadra Mobile hanno perquisito l’abitazione dell’uomo a Rozzano dove è stato sequestro un ulteriore quantitativo di stupefacente: in totale, sono stati sequestrati a carico dell’arrestato 14 grammi di cocaina, 4,5 gr di hashish, un bilancino di precisione e 2.300. Gli agenti della Squadra Mobile, alla notizia che i 2 figli della donna (una bambina di 10 anni ed un bimbo di 2 anni) si trovavano presso la residenza della stessa, lasciati soli fin dalla tarda mattinata, si sono subito recati presso l’abitazione verificando che i minori si  trovavano in buona salute. La bambina di 10 anni, che ha anche un braccio ingessato, ha detto ai polizotti di aver scaldato la pastina lasciatale dalla mamma per sé e per il fratellino di 2 anni. Nell’appartamento della donna i poliziotti non hanno riscontrato la presenza di sostanze stupefacenti e la madre dei minori è stata denunciata per “abbandono di minori”. I bimbi sono stati affidati alla nonna materna.

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Multata dopo aver chiesto l’allontanamento di un’inquilina cui affittava in nero

Nell’ambito delle attività di supporto realizzate in favore delle iniziative tese ad alleviare le difficoltà sociali create dalla crisi sanitaria del Covid19 in danno delle fasce più deboli o marginali della comunità cittadina, recepite ed attuate dalla Polizia di Stato, gli agenti del Commissariato Lorenteggio hanno svolto un’attività di monitoraggio sulla situazione delle locazioni, residenziali e commerciali, allo scopo di prevenire ogni possibile forma di speculazione o sfruttamento. Al termine di approfonditi accertamenti, i poliziotti del Settore Amministrativo e Sociale del Commissariato hanno accertato l’esercizio di un’attività abusiva di “b&b” svolta senza le previste autorizzazioni in violazione alla legge regionale sulle foresterie. Una donna ucraina di 50 anni si era presentata presso gli uffici di via Primaticcio per chiedere l’allontanamento della locataria, una donna sudamericana di 40anni, in virtù di mancati pagamenti. Gli agenti, nello sviluppo degli accertamenti, hanno constatato che la locataria era invece vittima e subiva le ingiuste condizioni imposte dalla proprietaria che, approfittando della condizione di necessità della donna, pretendeva i pagamenti in “nero”. Inoltre, all’interno dello stesso appartamento, i poliziotti hanno riscontrato la presenza di un’altra persona, una cittadina italiana di 40anni, presentata dalla proprietaria come coinquilina ma che invece era un’amica della padrona di casa e con la quale la locataria era costretta a subire la convivenza per non perdere la locazione. I poliziotti hanno trovato degli annunci online che dimostravano l’attività illecita e hanno emesso una sanzione di 4mila euro nei confronti della proprietaria di casa, segnalando il tutto agli uffici competenti dell’Agenzia delle Entrate.

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Denunciata venditrice abusiva di mascherine chirurgiche

Proseguono i controlli della Polizia di Stato finalizzati a verificare il rispetto dei divieti imposti dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per il contrasto alla diffusione del COVID-19. Domenica pomeriggio gli agenti delle volanti del Commissariato Lorenteggio sono intervenuti nei pressi di un supermercato in via delle Forze Armate, in merito alla segnalazione di una donna che stava vendendo abusivamente delle mascherine chirurgiche. La chiamata al numero unico di emergenza 112 era stata effettuata da un cittadino residente in zona che, anche nei giorni precedenti, aveva notato la donna vendere abusivamente i dispositivi di protezione facciali nei pressi del supermercato. Giunti sul posto, i poliziotti hanno individuato la donna che, dopo aver provato a dileguarsi e a nascondere le mascherine all’interno del proprio giubbotto, è stata raggiunta e bloccata. La 53enne, cittadina ucraina, ha consegnato le mascherine agli agenti del Commissariato Lorenteggio ammettendo che stava provando a venderle. È stata, pertanto, indagata in stato di libertà per l’inottemperanza all’art.650 c.p. e sanzionata amministrativamente per la mancanza di autorizzazione per il commercio su aree pubbliche.  

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Onlus lucra sulla merce, denunciata per truffa e falso

L’Unità Annonaria Commerciale della Polizia Locale ha denunciato per truffa e falso una onlus che operava in diverse via cittadine. Sotto sequestro anche i banchi e la merce che aveva messo in vendita. La Meta Onlus, un’associazione appartenente al terzo settore, aveva richiesto nei mesi scorsi diverse autorizzazioni temporanee per occupazione di suolo pubblico per la raccolta fondi a scopo benefico (piazza Cadorna, piazza Argentina e piazzale Corvetto). Sulla sua attività però erano arrivate diverse segnalazioni di cittadini e comitati per comportamenti non corretti. Gli agenti dell’Annonaria della Polizia Locale, sotto la direzione del comandante Marco Ciacci, hanno messo sotto controllo per diverse settimane i banchi de La Meta Onlus, a partire da fine novembre fino alla fine di gennaio scorso. Hanno potuto verificare che in tutte e tre le zone per cui era stato richiesto il permesso, La Meta Onlus effettuava in realtà la vendita di beni, nella maggior parte dei casi capi di abbigliamento, e non la raccolta fondi. Il più delle volte non veniva rilasciata alcuna ricevuta e, nei casi in cui veniva rilasciata, la vendita non era registra in libri contabili. A Milano, rispetto alle attività commerciali, le onlus che vogliono fare raccolta fondi sono agevolate nella richiesta di occupazione suolo, che è gratuita e comporta solo la comunicazione agli uffici. Il permesso è assegnato per 15 giorni ed è rinnovabile. Approfittando illecitamente di questa possibilità, La Meta Onlus ha occupato stabilmente e gratuitamente alcune piazze cittadine, tra cui anche piazza Cadorna e piazza Argentina, in cui è espressamente vietato il commercio itinerante. Nelle bancarelle erano esposti cartelli con la dicitura ‘offerte 10 euro’ ma una donazione non può essere preventivamente stabilita dalla onlus altrimenti si configura la vendita. L’utilizzo dei fondi raccolti è stato messo sotto osservazione da parte degli agenti della Polizia Locale. Mentre le finalità dichiarate avevano ‘lo scopo di favorire l’integrazione e alleviare il disagio sociale’, in realtà La Meta Onlus distribuiva solo pacchi contenenti una confezione di pasta e una di pelati una sola volta al mese a circa 30 persone. Per tutte queste ragioni, a partire dal 22 gennaio, sono stati messi sotto sequestro dalla Polizia Locale i tre banchetti di vendita e la relativa merce, e la legale rappresentante della Onlus, una cittadina italiana di 58 anni, è stata denunciate per truffa e falso. “Le onlus presenti sul nostro territorio – ha detto la vicesindaco Anna Scavuzzo – sono tante e svolgono attività preziose per il tessuto sociale milanese. Le indagini svolte dalla Polizia Locale sono essenziali per difendere i molti operatori onesti da chi si avvantaggia non rispettando le regole e si approfitta della buona fede dei cittadini”.

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