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Approfittando della Deign Week Sala pensa a nuove pedonalizzazioni, la Lega lo contesta

Durante l’ultima diretta del format “Cose in Comune” il Sindaco Sala ha annunciato che nel periodo della Design Week  “Replicheremo l’idea dello scorso Fuori Salone di strade chiuse anche in Brera, nel tratto tra via Pontaccio e largo Treves, e tutta via Tortona” precisando che non si tratterà di una chiusura definitiva, ma “l’occasione per sperimentare nuovi modi di vivere la nostra città, e in questo caso le nostre strade“. Parole che in molti hanno generato preoccupazione, soprattutto nei commercianti che temono si tratti della prova generale per una pedonalizzazione definitiva che danneggerebbe gravemente le loro attività. Dichiarazione accolta con disappunto da Samuele Piscina, Consigliere Comunale e segretario provinciale della Lega  che ha commentato “È sotto gli occhi di tutti il mega fallimento dell’amministrazione comunale in tema di mobilità. Nonostante l’evidenza il sindaco, nella diretta odierna con i suoi followers, ha ribaditola propria posizione di demonizzazione delle auto senza garantire alternative credibili, sponsorizzando la realizzazione di nuove aree pedonali da rendere progressivamente definitive dopo il Fuorisalone“. “Mi sembra abbastanza evidente che l’approccio comunale non porti alcun risultato, anzi peggiori la situazione sotto tutti i punti di vista, sia quello della qualità dell’aria che quello della mobilità – aggiunge Piscina – Sono anni che cerchiamo di spiegare al sindaco che creare nuove Ztl, togliere parcheggi,fare zone 30 o 15 e restringere le carreggiate non porta a un miglioramento della qualità dell’aria né alla riduzione del traffico veicolare. Sponsorizzare nuove pedonalizzazioni causerà nuovi ingorghi, difficoltà per i commercianti, disagi per i residenti e per i lavoratori costretti all’utilizzo del mezzo privato”. “L’unico modo per diminuire il transito delle auto è rendere più accessibili e frequenti i mezzi pubblici, adottando prezzi calmierati. Peccato che la sinistra meneghina abbia dimostrato a più riprese di volere l’esatto opposto” ha quindi concluso Piscina.  

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Milano Design Week. Dalla dimensione fisica a quella “Phygital”, la novità assoluta di LG

Milano Design Week. Dalla dimensione fisica a quella “Phygital”, la novità assoluta di LG. L’evento phygital per eccellenza per questa Milano Design Week è al Salone dei Tessuti di via San Gregorio 29 nell’incantevole allestimento di Moooi envisioned by LG Oled. Prima di essere immersi in un’atmosfera unica si attraversa un vero e proprio “portale” realizzato con 32 TV LG OLED che regala al visitatore un’immersione coinvolgente, tra passato, presente e futuro. Un’istallazione a forma di arco che esalta al meglio la collaborazione tra due eccellenze internazionali come Moooi e LG e la loro presentazione “A Life Extraordinary” dove arte, design e tecnologia si integrano e si arricchiscono l’una con altra. LG Electronics (LG) presenta TV OLED parte della collezione LG Objet, LG OLED Objet Easel (modello 65Art90) e LG OLED Objet Posé (modello LX1). Per l’occasione, LG ha collaborato con Moooi, l’esclusiva azienda olandese di arredamento, per ideare un nuovo stile di interior design elegante e moderno allo stesso tempo. Una collaborazione a tema “A Life Extraordinary” che celebra il perfetto connubio che può nascere tra estro creativo e innovazione tecnologica, tra gli arredi di design di Moooi e i nuovissimi modelli di lifestyle TV di LG. Il televisore Easel, parte di LG OLED Objet (modello 65Art90), offre la più alta qualità delle immagini che ci si aspetta da un TV LG OLED e presenta un design creativo, raffinato ed elegante, capace di impreziosire l’interior design domestico. Come suggerito dal nome, il TV somiglia al cavalletto usato per dipingere o per esporre opere d’arte; una forma ideale per mettere in risalto i magnifici colori e i contrasti offerti dalla tecnologia OLED autoilliminante di LG. Il modello Easel è anche dotato di una cover mobile in tessuto, che si può controllare comodamente dal telecomando del TV. Quando si attiva l’impostazione Line View, il rivestimento si alza – riducendo la porzione di schermo visibile e permettendo l’accesso a funzioni e modalità di visualizzazione essenziali come data e orario e il lettore audio. Come i modelli delle serie C e G dei TV LG OLED della collezione 2022, anche LG OLED Objet Easel, che si distingue per la spiccata ispirazione artistica, è dotato della tecnologia OLED evo che offre immagini incredibilmente realistiche, luminose e un’esperienza di visione di altissima qualità, paragonabile a quella cinematografica. Grazie ad algoritmi all’avanguardia e al processore α9 Gen5 con Intelligenza Artificiale, la tecnologia OLED evo di LG consente ai pixel auto-illuminanti dei TV di offrire nitidezza, precisione, contrasto e colori di qualità senza rivali per delle immagini che sembrano prendere vita dallo schermo. In più, questo straordinario TV è in grado di produrre un suono profondo e potente grazie a un sistema audio composto da 4,2 canali da 80W che è capace di trasformare il soggiorno di casa in una sala cinema. Infine, grazie all’utilizzo di materiali inediti per un televisore, come la cover mobile in tessuto realizzato da Kvadrat, azienda tessile danese, il nuovo ed esclusivo lifestyle TV di LG vanta un’estetica raffinata e contemporanea che dona un tocco di stile a qualsiasi ambiente domestico. La nuova gamma di lifestyle TV di LG accoglie un nuovissimo modello che incarna perfettamente l’essenza elegante di LG, il televisore Posé (LX1) di LG OLED Objet. Caratterizzato da un design minimal che si integra con armonia allo stile di arredamento di ogni stanza e accuratamente progettato per soddisfare i desideri delle persone più attente al design, Posé rappresenta la scelta ideale per chi è alla ricerca di un TV in grado di migliorare la propria quotidianità ed esperienza di visione e allo stesso tempo completare l’arredamento di casa con un tocco innovativo e sorprendente. Paragonabile a un pezzo di arredamento di pregio o a un oggetto d’arte, Posé (LX1) si presenta con bordi leggermente curvi e in una tenue colorazione beige. Proprio grazie al design esteticamente piacevole è possibile apprezzare l’eccezionale fascino di Posé da ogni punto di vista. Inoltre, grazie a un sistema intelligente di gestione delle connessioni, Posé permette di dimenticarsi del tutto della sensazione di disordine provocata dal groviglio dei cavi mantenendo lo spazio a essi dedicato sempre in ordine. Oltre all’estetica raffinata, il TV consente di godere di immagini di splendida qualità riprodotte grazie alla tecnologia OLED evo. E quando non viene impiegato per godersi la visione di film o serie tv, Posé può essere impostato in Gallery mode, trasformando la propria casa in una galleria d’arte grazie alla riproduzione su schermo di opere d’arte o fotografie. “La nuova gamma lifestyle è in grado di offrire esperienze di visione straordinarie e un design inedito e raffinato, un traguardo a cui siamo arrivati grazie alla nostra leadership nel mercato dei TV OLED, alla competenza che abbiamo sviluppato nel corso di anni e che continuiamo a migliorare e grazie alla profonda conoscenza delle esigenze dei consumatori.” ha dichiarato Cathy Oh, Head of Marketing Communication di LG Home Entertainment Company. “Questi TV così particolari si distinguono dai TV tradizionali grazie a form factor e finiture inconfondibili, incontrando il gusto di chi è alla ricerca del valore di una reale innovazione”. I TV della Collezione LG Object, Easel e Posé sono visibili per la prima volta presso il Salone dei Tessuti di Milano in occasione della Milano Design Week, dal 7 al 12 giugno. Easel (nel formato da 65’’) e Posé (nel triplice formato da 42’’, 48’’ e 55’’) verranno lanciati in Europa e in una selezione di altri Paesi a partire dal terzo trimestre di quest’anno. I visitatori dell’esposizione “A Life Extraodinary” di Moooi possono anche godere dell’incredibile qualità del suono e del design distintivo della Soundbar Eclair e degli speaker XBOOM 360 di LG.

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Design week: 800 eventi in una settimana

Sono poco meno di ottocento gli eventi inclusi nel palinsesto della Design Week, che anima la città da oggi al 12 giugno in concomitanza con il Salone del Mobile. E sono 106 gli operatori che li hanno organizzati, rispondendo all’avviso aperto lanciato dal Comune lo scorso dicembre, in tutta la città e in particolare nei distretti del design di Durini, Brera, Tortona, 5Vie, Isola e Bovisa. Filo conduttore di tutte le iniziative sono economia circolare e sostenibilità come ha chiesto Palazzo Marino nell’avviso pubblico che richiedeva come sempre du diffondere la cultura del progetto e del Made in Italy, a livello internazionale, ma divulgando allo stesso tempo la cultura dell’innovazione tecnologica, della manifattura urbana sostenibile e dell’economia circolare. Per promuovere la Milano Design Week, l’Amministrazione comunale ha lanciato una campagna di comunicazione, diffusa a partire da lunedì 30 maggio, dal titolo “Design is Milano is Design”. Stesso claim dell’anno scorso ma nuova veste grafica con il carattere tipografico ‘Monte Stella’ ispirato alle estetiche informali e ‘fatte a mano’ delle insegne milanesi, degli spazi pubblici e al design di stampa di Milano tra gli anni ’50 e ’70. “Anni – ricordano dal Comune – in cui la città è stata la patria di grandi designer, autori di opere iconiche, da Ilio Negri a Bob Noorda, ma anche la casa delle botteghe e delle piccole imprese a conduzione familiare”. ANSA

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Sei scippatori arrestati durante la Design Week

Sono 6 le persone arrestate dagli uomini della Squadra Mobile durante la Design Week per reati di furto con destrezza e rapina impropria. Il 10 aprile sono state fermate due donne bosniache di 31 e 27 anni: alla fermata di Buonarroti avevano rubato il portafoglio a una turista cinese 48enne litigando poi, anche in maniera violenta, con il personale intervenuto sul posto. Il giorno successivo sono stati bloccati due rumeni di 39 e 31 anni che, presso i padiglioni espositivi della Fiera di Rho, aveva sottratto a un turista cinese 34enne, seduto al ristorante, lo zaino con all’interno documenti, iPad e denaro contante. Infine, il 13 aprile, nello stesso luogo e con modalità simili, è stata fermata una coppia (donna peruviana di 55 anni e uomo cubano di 13 anni più giovane) che aveva derubato dello zaino una cittadina tedesca 57enne. In tutti e tre i casi, la refurtiva è stata poi restituita ai legittimi proprietari.

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Design Week, coinvolte 9.000 aziende milanesi

Design Week, sono 9 mila a Milano su 28 mila lombarde le imprese dei settori interessati tra design, tessile, vetro, luci, legno, tessile, su 164 mila attive in Italia. Danno lavoro a 54 mila addetti su 167 mila lombardi e 797 mila nel Paese, secondo l’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati registro delle imprese al 2018 per quanto riguarda le imprese attive. Un settore che vale 14 miliardi all’anno a Milano, tocca i 17 miliardi insieme a Monza e Lodi, su 31 miliardi di business lombardo e 113 miliardi di fatturato nazionali. Il settore è giovane, con l’8% delle imprese giovanili under 35 a Milano, in linea con il dato nazionale. Sono 2 mila i designer imprenditori milanesi, crescono del 4% in un anno e del 43% in nove anni, su 4 mila in Lombardia e 14 mila in Italia. “Il settore del design – ha dichiarato Marco Dettori, membro di giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi– vede concentrare tra Milano e il suo hinterland insieme a Monza e alla Brianza e con il contributo di Lodi, in un unico territorio una autentica capitale internazionale. Qui tradizione e innovazione, qualità e produttività si traducono in straordinarie eccellenze dell’arredo. Il Salone del Mobile e il Fuorisalone sono un significativo riconoscimento a imprese, piccole e grandi, sinonimo di un made in Italy stimato in tutto il mondo”. Milano è prima in Italia sia per imprese con 9 mila attive, che per addetti, 54 mila. La seguono per numero di imprese Firenze (9 mila con 47 mila addetti), Napoli (8 mila imprese e 28 mila addetti), Prato (7 mila imprese con 39 mila addetti), Roma (7 mila imprese con 10 mila addetti), Torino (5 mila imprese con 14 mila addetti), Bari (4 mila imprese e 21 mila addetti). In Lombardia. Dopo Milano con 9 mila imprese attive e 54 mila addetti, ci sono Brescia e Bergamo con circa 3 mila imprese e quasi 20 mila addetti.

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Design Week, con Raffaella Verri la Sicilia nel centro di Milano

Creatività e intuizione trasformate in impresa; è questo “Couturier Maestri d’Arte”, di Raffaella Verri, una donna eccezionale, ideatrice di un nuovo e moderno concetto di mecenatismo e valorizzazione dell’ imprenditoria italiana. Ricerca e selezione accurata dei brand sono uniti qui, da un unico comun denominatore, l’esaltazione del patrimonio culturale e artistico italiano e soprattutto siciliano. Salotto di eccellenze dell’arte, della fotografia, della moda, dei gioielli, dell’architettura, inaugurato da pochissimo,  in via della Moscova 7-aperto dalle 10 alle 23,00-in uno scenario che rievoca i fasti del Regno delle Due Sicilie, è un’esperienza sensoriale tra storia ed eleganza, oggetti di arte, architettura, fotografia, moda, gioielli e pubblicazioni, tutto rigorosamente selezionato dall’architetto Sebastiano Provenzano e tutto in vendita. Storia e cultura sono in collegamento direttamente con il futuro, grazie alle moderne tecnologie, come I ledwall che trasmettono temi ed evocazioni, facendo vivere agli ospiti una vera e propria experience di grande impatto  e condivisione culturale. Stilisti, artisti, fotografi e creativi daranno forma a realizzazioni e oggetti, con un’identità, una storia, speciali nella loro unicità, ma condivisibili con tutti coloro che vorranno coglierne la vera essenza, come in occasione della Design Week, durante la quale “Couturier Maestri d’Arte” organizza aperitivo tutti i giorni dalle ore 18.00 in cui si potranno degustare finger food di specialità siciliane accompagnate da vini Tasca D’Almerita e Champagne Boulanger. Si potranno assaggiare  specialità siciliane, come: arancinette, panini con panelli, crocchette al latte, sfilcione, panino con meusa. Il pubblico potrà ammirare-e anche acquistare-le opere esclusive di artisti/designer, come : Proprio per questa occasione abbiamo deciso di intervistare Verri.  “Il progetto nasce dalla volontà di trasformare un elemento negativo della mia vita in un elemento positivo, lo scorso marzo ho perso mio padre e ho voluto ricordarlo realizzando il suo desiderio più grande: far conoscere e apprezzare l’arte e la cultura della Sicilia, terra in cui i miei genitori mi hanno cresciuta.”-dice Raffaella Verri-“prima lavoravo nel campo della ricerca accademica, ma negli ultimi due anni ho avuto delle difficoltà nella vita privata che mi hanno portato a cercare qualcosa che mi realizzasse dal punto di vista personale, che mi facesse bene al cuore, qualcosa che amassi fare, e il desiderio di mio padre è stato un pretesto in più per far partire questa impresa. È anche un modo per incoraggiare e dimostrare ai miei figli, ma anche alle altre persone, che da un momento negativo può nascere qualcosa di positivo. Ho avuto una famiglia splendida che mi ha insegnato valori importanti, tra cui la generosità, per questo il mio progetto si basa soprattutto sull’aiuto, ho voluto infatti dar voce a chi voce non ne ha, a maestri dell’artigiano che provengono da piccoli centri e che, a causa di problematiche economiche, non hanno avuto la possibilità di far conoscere le proprie creazioni. I nostri prodotti sono unici, lavorati e curati artigianalmente da persone che cercano come me, come tutti, di lasciare un segno e che hanno le capacità e le competenze per farlo. Lasciare un segno non può prescindere dalla generosità e dalla condivisione”. Cos’ha di diverso il tuo progetto? “Innanzitutto il fatto che noi non ci leghiamo alla parola “moda” ma, al contrario, la combattiamo. La moda è passeggera, l’eleganza è senza tempo e senza confine, ed è proprio all’eleganza che noi aspiriamo. Non a caso, noi abbiamo deciso di realizzare la nostra sede in centro a Milano, ma ben distinta dal quadrilatero della moda. Sono prodotti unici, per questo possiamo tranquillamente indossarli senza il rischio che qualcun altro indossi il nostro stesso capo d’abbigliamento, inoltre sono prezzi accessibili e offriamo la possibilità di affittare i capi, come le creazioni di Gaby Charbachy, artista prestigioso, abiti da grande soirée, patrimonio delle collezioni personali di Couturier Maestri d’Arte, per trasformare in un sogno le occasioni più importanti. Siamo una voce fuori dal coro, noi non puntiamo al capo riconducibile al Brand dalla firma, ci piace che un prodotto sia riconducibile all’artista dallo stile, e per far sì che il consumatore riconosca l’impronta dell’artista, è necessario che conosca la sua storia, per questo la nostra sede non ha le sembianze di un classico negozio ma di un vero e proprio salotto, ci piace che le persone si sentano a casa e accogliamo volentieri chi ha voglia di ascoltare, prima ancora di acquistare. Dietro ad ogni nostro prodotto, c’è una storia e il nostro scopo è farla conoscere. Non puntiamo alla scelta passiva, ma all’esperienza d’acquisto elaborata, l’acquisto deve essere una scelta ragionata, una fonte d’arricchimento”. Hai fatto tutto da sola? È un progetto che è partito esclusivamente da me, è un’idea che ho partorito da sola, poi, ovviamente, ho dovuto selezionare persone con un background culturale ben selezionato che mi aiutassero a trasformare l’intuito in competenza. Abbiamo un team ben assortito, si è stabilito un rapporto paritario, non c’è chi comanda o chi si sottomette, perché la nostra impresa si basa sul rapporto biunivoco; gli artisti, senza di noi, non potrebbero esporre e noi senza di loro non potremmo raccontare. Siamo legati al fatto che il nostro fine ultimo non è il guadagno, ma la divulgazione. Il guadagno deve essere sempre e solo un mezzo per andare avanti, mai la finalità. Quali sono i tuoi progetti futuri? Quando ci sentiremo forti e pronti per farlo, vorremmo diffondere questa nostra cultura in tutto il mondo. Ci piacerebbe educare a un linguaggio differente, far capire che non esiste solo la moda a cui siamo abituati, noi la rispettiamo ma rappresentiamo altro. L’idea sarebbe quella di andare in 10 o 15 posti nel mondo per creare un concept all’estero dove vendere prototipi e fare workshop per insegnare in loco quell’arte, perchè un prodotto può essere copiato, ma la creatività italiana no. La creatività è un bene intellettuale, non materiale!”. “Il progetto nasce dalla volontà di trasformare un elemento negativo della mia vita in un elemento positivo, lo scorso marzo ho perso mio padre e ho voluto ricordarlo realizzando il suo desiderio più grande: far conoscere e apprezzare l’arte e la cultura della Sicilia, terra in cui i miei genitori mi hanno cresciuta.”-dice Raffaella

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